Enrico II di Francia
Enrico II di Francia | |
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François Clouet, Ritratto di Enrico II, olio su tavola, 1559, Reggia di Versailles | |
Re di Francia Duca d'Orléans | |
In carica | 31 maggio 1547 – 10 luglio 1559 |
Incoronazione | 25 luglio 1547, Reims |
Predecessore | Francesco I di Francia |
Successore | Francesco II di Francia |
Nome completo | Enrico di Francia |
Nascita | Saint-Germain-en-Laye, 31 marzo 1519 |
Morte | Parigi, 10 luglio 1559 |
Luogo di sepoltura | Basilica di Saint-Denis, Francia. |
Casa reale | Capetingi |
Dinastia | Valois-Angoulême |
Padre | Francesco I di Francia |
Madre | Claudia di Francia |
Consorte | Caterina de' Medici |
Figli | Francesco Elisabetta Claudia Luigi Carlo Enrico Margherita Francesco Vittoria e Giovanna |
Enrico II di Valois (Saint-Germain-en-Laye, 31 marzo 1519 – Parigi, 10 luglio 1559) è stato re di Francia dal 1547 al 1559.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Enrico era il maschio secondogenito di re Francesco I e di Claudia di Francia, figlia a sua volta di re Luigi XII. Nel 1533 sposò Caterina de' Medici. Alla morte del fratello maggiore Francesco, Enrico divenne l'erede al trono (Delfino) e duca di Bretagna (titolo portatogli dalla madre che a sua volta l'aveva ereditato da Anna di Bretagna). La sua politica fu fortemente influenzata dalla sua amante, Diana di Poitiers, e dal duca Anne di Montmorency. Durante il suo regno, Enrico continuò la guerra intrapresa dal padre contro l'imperatore Carlo V; nel 1552, oltre ad annettere alla Francia i vescovati di Metz, Toul e Verdun, strappò il Piemonte e la Savoia agli spagnoli. Nello stesso anno assunse il titolo di "protettore delle libertà tedesche", ovvero protettore della causa protestante in Germania, ottenendo così in più occasioni la possibilità di intromissione all'interno dell'Impero.[1] Nel 1549 aveva annesso anche il Marchesato di Saluzzo, dopo la caduta del marchese Gabriele.
Nel 1557-58, nella guerra contro l'Inghilterra alleata della Spagna, riuscì a riconquistare Calais e Guînes, gli ultimi possedimenti inglesi in Francia. Sul fronte spagnolo, la guerra conobbe una battuta d'arresto con la clamorosa sconfitta nella battaglia di San Quintino (1557), inferta alla Francia da Emanuele Filiberto di Savoia, che guidava le armate di Filippo II di Spagna. La pace venne ristabilita con il trattato di Cateau-Cambrésis (1559), con cui Enrico rinunciò ai suoi possedimenti in Italia, restituendo, in particolare, il Ducato di Savoia al suo legittimo sovrano. Negli ultimi anni di regno, Enrico, fervente cattolico, cominciò la persecuzione religiosa degli ugonotti.
Durante i festeggiamenti seguiti alle firme del trattato di pace di Cateau-Cambrésis e al matrimonio della figlia primogenita Elisabetta col re di Spagna Filippo II, fu ferito mentre giostrava dalle schegge della lancia di Gabriele I di Lorges, conte di Montgomery; era il 1º luglio. Morì dopo una decina di giorni di agonia. Gli succedettero in fila ben tre dei suoi figli, a partire da Francesco II. Vuole la leggenda che questo infausto evento fosse stato predetto da Nostradamus. Tale affermazione è però smentita dall'epistola a Enrico II che introduce la seconda parte delle Centurie: in essa Nostradamus predice grandi cose ad Enrico II, che in realtà morì appena dopo la prima apparizione del documento.[2]
Matrimonio e figli[modifica | modifica wikitesto]
Il 28 ottobre 1533 sposò Caterina de' Medici (13 aprile 1519 - 5 gennaio 1589); il matrimonio rimase per più di dieci anni sterile, ma dopo questo periodo di infertilità la coppia ebbe ben dieci figli, sette dei quali sopravvissuti all'infanzia.
- Francesco (*1544 †1560). Delfino di Francia dall'ascesa al trono del padre (1547), morto il quale salì al trono come Francesco II, a soli 15 anni. Fu promesso sposo fin dall'infanzia alla regina di Scozia Maria Stuarda, che crebbe con lui. Mantenne la corona per un anno: nel 1560 un ascesso cerebrale lo uccise, senza che avesse lasciato figli.
- Elisabetta (*1545 †1568). Regina consorte di Spagna come terza moglie di Filippo II; dal marito ebbe solo due figlie femmine (Isabella Clara Eugenia e Caterina Michela) prima di morire d'aborto.
- Claudia (*1547 †1575). Morta di parto dopo avere sposato Carlo III di Lorena e aver avuto da lui nove figli.
- Luigi (*1549 †1550). Duca d'Orléans, morì prima ancora di aver compiuto un anno.
- Carlo Massimiliano (*1550 †1574). Duca d'Orléans dalla nascita, divenne re di Francia e regnò dai 10 ai 23 anni con il nome di Carlo IX, rimanendo sotto la reggenza della madre de jure fino ai 13 anni, de facto fino alla prematura morte. Ebbe due figli: una, Maria Elisabetta (1572-1578), dalla moglie Elisabetta d'Asburgo, che aveva sposato nel 1570, e uno illegittimo, Carlo (1573-1650), dall'amante Marie Touchet.
- Alessandro Edoardo [Enrico III] (*1551 †1589). Portò durante l'infanzia e la giovinezza il titolo prima di duca d'Angoulême, poi di duca d'Orléans e infine di duca d'Angiò. Fu eletto re di Polonia nel 1573; l'anno successivo, alla morte del fratello, rinunciò alla corona polacca per ottenere, ultimo della casata dei Valois, quella di Francia come Enrico III. Dalla moglie Luisa di Lorena-Vaudémont, sposata nel 1575, non ebbe figli. Prima di morire ucciso da un monaco fanatico il 2 agosto 1589 si distinse per la lotta contro la Lega cattolica e l'abitudine di attorniarsi di mignons.
- Margherita (*1553 †1615). Come prima moglie di Enrico IV fu la regina consorte di Francia e di Navarra fino al 1599, quando il matrimonio fu annullato senza che la coppia avesse generato eredi. Durante il regno, nel quale si segnalò per le abitudini dissolute e per le attività intellettuali, scrisse alcune opere, fra le quali le Memorie. Nel XIX secolo fu soprannominata "regina Margot".
- Francesco Ercole (*1555 †1584). Duca d'Alençon, poi d'Angiò, era di salute cagionevole (era nato con una lieve forma di nanismo e da piccolo era stato infiacchito dal vaiolo); morì di tubercolosi senza lasciare figli. Complottò a lungo, con l'aiuto della sorella Margherita e del marito di lei, il futuro Enrico IV, per salire al trono ai danni del fratello Enrico III. Durante le guerre di religione francesi guidò i Malcontent.
- Vittoria (*†1556). Nata da un parto gemellare, morì dopo pochi giorni di vita.
- Giovanna (*†1556). Nata morta da un parto gemellare.
Enrico II ebbe anche tre figli illegittimi:
- da Filippa Duci:
- Diana di Francia, Duchessa d'Angoulême (1538 - 1619) Allevata da Diana di Poitiers, sposò François, duca di Montmorency.
- da Janet Stewart:
- Enrico d'Angoulême (1551 - giugno 1586). Fu legittimato e diventò governatore della Provenza.
- Henri de Saint-Rémy (1557 - 1621) a cui fu dato il titolo di conte di Saint-Rémy; una dei suoi discendenti fu Jeanne de Saint-Rémy de Valois, contesse de la Motte, famosa per il ruolo avuto nell'affare della collana.
- Sebastien (Bush)
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
![]() |
Gran Maestro dell'Ordine di San Michele |
Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]
Genitori | Nonni | Bisnonni | ||||||||
Carlo di Valois-Angoulême | Giovanni di Valois-Angoulême | |||||||||
Margherita di Rohan | ||||||||||
Francesco I di Francia | ||||||||||
Luisa di Savoia | Filippo II di Savoia | |||||||||
Margherita di Borbone | ||||||||||
Enrico II di Valois | ||||||||||
Luigi XII di Francia | Carlo di Valois-Orléans | |||||||||
Maria di Clèves | ||||||||||
Claudia di Francia | ||||||||||
Anna di Bretagna | Francesco II di Bretagna | |||||||||
Margherita di Foix | ||||||||||
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ James Bryce, Il Sacro Romano Impero, a cura di Paolo Mazzeranghi, D'Ettoris Editore, p. 420, ISBN 978-88-9328-032-7.
- ^ James Randi, La maschera di Nostradamus, Avverbi, 2001, pp. 182-185
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- (FR) Mémoires de Marguerite de Valois, reine de France et de Navarre, su google.it.
- André Castelot, Regina Margot: una vicenda umana tra fasto, amore, crudeltà, guerre di religione e esilio, Milano, Fabbri Editore, 2000.
- Ivan Cloulas, Caterina de' Medici, Firenze, Sansoni editore, 1980.
- Benedetta Craveri, Amanti e regine. Il potere delle donne, Milano, Adelphi, 2008, ISBN 978-88-459-2302-9.
- Antonia Fraser, Maria Stuart. La tragedia di una regina, Milano, Mondadori, 1996, ISBN 88-04-41332-8.
- Mariangela Melotti, Caterina de' Medici, Torino, Liberamente Editore, 2008, ISBN 978-88-6311-031-9.
- Orsola Nemi & Henry Furst, Caterina de' Medici, Milano, Bompiani. 2000 ISBN 88-452-9077-8
- Jean Orieux Caterina de' Medici. Un'italiana sul trono di Francia, 2007, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, ISBN 88-04-30464-2.
- Marcello Vannucci, Caterina e Maria de' Medici regine di Francia, Roma, Newton&Compton Editori, 2002, ISBN 88-8289-719-2.
- Éliane Viennot, Margherita di Valois. La vera storia della regina Margot, Milano, Mondadori, 1994, ISBN 88-04-37694-5.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Enrico II di Francia
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Enrico II di Francia, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Enrico II di Francia, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Enrico II di Francia, su Find a Grave.
- (EN) Opere di Enrico II di Francia, su Open Library, Internet Archive.
- (CA) Enrico II di Francia (XML), in Gran Enciclopèdia Catalana on line, Enciclopèdia Catalana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 289634335 · ISNI (EN) 0000 0003 9500 1884 · Europeana agent/base/146738 · LCCN (EN) n81135003 · GND (DE) 118548166 · BNF (FR) cb12066759q (data) · BNE (ES) XX915898 (data) · ULAN (EN) 500277680 · BAV (EN) 495/94024 · CERL cnp00941927 · WorldCat Identities (EN) lccn-n81135003 |
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- Nati nel 1519
- Morti nel 1559
- Nati il 31 marzo
- Morti il 10 luglio
- Nati a Saint-Germain-en-Laye
- Morti a Parigi
- Cavalieri dell'Ordine della Giarrettiera
- Gran Maestri dell'Ordine di San Michele
- Delfini di Francia
- Duchi di Bretagna
- Coniugi dei Medici
- Re di Francia
- Valois-Angoulême
- Sepolti nella basilica di Saint-Denis