Childerico III
Childerico III | |
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Ritratto di Childerico III su medaglia bronzea del 1720 circa di Jean Dassier (1676-1763) | |
Re dei Franchi | |
In carica | 742–751 |
Predecessore | Teodorico IV (de jure) Carlo Martello (de facto) |
Successore | Pipino il Breve |
Nascita | 714 |
Morte | 755 |
Dinastia | Merovingi |
Padre | Chilperico II (presunto) |
Figli | Teodorico |
Childerico III, detto l'Idiota o il re fantasma (714 – 755), è stato il quarantaseiesimo e l'ultimo re dei Franchi della dinastia dei Merovingi: regnò su tutti i Franchi di Neustria, Burgundia e Austrasia, dal 743 sino al 751.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Origini
[modifica | modifica wikitesto]Secondo l'Excerpta ex vitis Sanctorum Childerico era figlio di Chilperico II, senza fare alcun riferimento alla madre[1], mentre secondo gli Annales Francorum Ludovici Dufour era parente del predecessore, Teodorico IV[2] (forse fratello o figlio).
Re dei Franchi
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la morte del re Teodorico IV il trono restò vacante per sette anni, fino a quando i maggiordomi di palazzo Carlomanno e Pipino il Breve, successori di Carlo Martello, che aveva diviso il regno tra i due figli[3], nel 741[4], decisero, nel 742[1][5], di riconoscere Childerico come re[6], infatti secondo sia il codice di San Gallo, sia il Regis Paris, sia l'Ottoboniano, Childerico III regnò per nove anni (742-751)[7].
Però secondo altre fonti Childerico III fu fatto re da Carlo Martello, alla morte di Teodorico IV[8], nel 737[9], oppure dopo[10], ma prima della morte di Carlo Martello[11].
Non prese parte agli affari pubblici, ma fu invece manovrato dai maggiordomi di palazzo.
Quando, nel 747, Carlomanno, preso da una crisi mistica si ritirò a vita religiosa[12] ed, entrando nel monastero di Cassino[4], lasciò tutto il regno nelle mani del fratello[6], Pipino, rimasto unico maggiordomo[4], pensò allora di deporre Childerico per assumere pienamente il titolo di Re dei Franchi.
Nel 751 Pipino inviò a Papa Zaccaria delle lettere e, all'insaputa del suo re[13], anche dei messaggeri[14], san Burcardo, vescovo di Würzburg, e Fulrado, abate di Saint-Denis, chiedendogli se il titolo di re appartenesse a chi esercitava il potere o a chi era di sangue reale. Il papa rispose che doveva essere re colui che veramente esercitava il potere[15][16].
Nel 751 Childerico fu deposto[17] e rasato[18], deposit et detonsit, secondo Eginardo, quia non erat utilis, "perché non era utile". I suoi lunghi capelli erano il simbolo della sua dinastia, e pertanto dei diritti reali; tagliandoli, lo si privava dunque simbolicamente di tutti i suoi diritti reali. Nel 752, su ordine del successore di Zaccaria, Stefano II[19], Childerico III fu tonsurato e condotto nell'abbazia di San Medardo a Soissons[9] oppure nel monastero di Sithiu[20], fondato da san Audomaro; anche suo figlio Teodorico, un anno dopo, fu portato, come chierico, nello stesso monastero di Sithiu[20]. Subito dopo la deposizione di Childerico III, nel 751, Pipino il Breve fu eletto re, e, nel 752, fu unto e incoronato re dei Franchi, da san Bonifacio, vescovo di Magonza[12][21].
Childerico III morì qualche anno dopo, ma non si conosce la data esatta.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Di Childerico non si conosce né il nome né gli ascendenti di una eventuale moglie. Comunque si ha notizia di un figlio[20], Teodorico (?-?), di cui si sa che, tra il 752 e il 753, divenne chierico e fu rinchiuso nel monastero di Sithiu.
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Clodoveo II | Dagoberto I | ||||||||||||
Nantechilde | |||||||||||||
Childerico II | |||||||||||||
Batilde | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Chilperico II | |||||||||||||
Sigeberto III | Dagoberto I | ||||||||||||
Ragnetrude | |||||||||||||
Bilichilde | |||||||||||||
Inechilde | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Childerico III | |||||||||||||
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Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Rerum Gallicarum, p. 662 nota a.
- ^ Rerum Gallicarum, p. 704 col. 1.
- ^ (LA) Fredegario, Fredegarii scholastici chronicum continuatum, Pars tertia, auctore anonymo austrasio, CX, su thelatinlibrary.com.
- ^ a b c (LA) Chronicon Moissiacensis , pag Pag 292 26-40, su dmgh.de (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2013).
- ^ Rerum Gallicarum, p. 704 col. 1, p. 706 col. 1.
- ^ a b Rerum Gallicarum, p. 672-D.
- ^ Germaniae tomus II, p. 308.
- ^ Germaniae tomus II, p. 285 9-15.
- ^ a b Rerum Gallicarum, p. 367-B.
- ^ Germaniae tomus II, p. 311 46-47.
- ^ Rerum Gallicarum, p. 347-E.
- ^ a b (LA) Annales Xantenses, pag 37.
- ^ (LA) Annales Marbacenses, pag 5 31-38.
- ^ Rerum Gallicarum, p. 332 a.
- ^ (LA) ANNALES REGNI FRANCORUM , anno DCCXLVIIII.
- ^ John N.D. Kelly, Gran Dizionario Illustrato dei Papi, Casale Monferrato (AL), Edizioni Piemme S.p.A., 1989, ISBN 88-384-1326-6. p. 249
- ^ Rerum Gallicarum, p. 348-C.
- ^ Charles Knight, The English Cyclopaedia: Volume IV, Londra, 1867; p. 733
- ^ Rerum Gallicarum, p. 673-A.
- ^ a b c Germaniae tomus II, p. 289 49-55.
- ^ (LA) ANNALES REGNI FRANCORUM , anno DCCL.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Fredegario, FREDEGARII SCHOLASTICI CHRONICUM CUM SUIS CONTINUATORIBUS, SIVE APPENDIX AD SANCTI GREGORII EPISCOPI TURONENSIS HISTORIAM FRANCORUM..
- (LA) Annales Xantenses..
- (LA) Annales Marbacenses..
- (LA) Annales Mettenses Priores..
- (LA) Monumenta Germaniae historica, Impensis Bibliopolii Aulici Hahniani, 1829.
- (LA) Monumenta Germaniae historica: Chronicon Moissiacensis. URL consultato il 6 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2011)..
- (LA) ANNALES REGNI FRANCORUM (ANNALES LAURISSENSES MAIORES)..
- (LA) Martin Bouquet e Jean Baptiste Haudiquier et al. (a cura di), Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores. Tomus tertius, Aux dépens des librairies, 1741.
Letteratura storiografica
[modifica | modifica wikitesto]- Christian Pfister, La Gallia sotto i Franchi merovingi. Vicende storiche, in Storia del mondo medievale, vol. I, Cambridge, Cambridge University Press, 1978, pp. 688-711.
- Junghans, W. Die Geschichte der fränkischen Konige Childerich und Clodovech (Gottinga, 1857).
- Chiflet, J.J. Anastasis Childerici I Francorum regis (Anversa, 1655).
- Cochet, J.B.D. Le Tombeau de Childeric I, roi des Francs (Parigi, 1859).
- Lavisse, E. Histoire de France, tome ii. (Parigi, 1903).
- Wallace-Hadrill, J.M., translator, 1960. The Fourth Book of the Chronicle of Fredegar with its Continuations Connecticut: Greenwood Press.
- Wallace-Hadrill, J.M. The Long-Haired Kings. Londra, 1962.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Merovingi
- Storia della Gallia tardo-antica e alto-medioevale
- Franchi (storia dei regni Franchi)
- Elenco di re franchi
- Storia della Francia
- Re fannulloni
- Carolingi
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Childerico III
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Childeric III, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 81543258 · CERL cnp01166189 · GND (DE) 137338996 · BNF (FR) cb14979314d (data) |
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