Università degli Studi di Camerino: differenze tra le versioni

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Col massimo rispetto a BOSS.mattia ed a ogni altro utente, con la fonte allegata accessibile a tutti, e che serve a spiegare la vitalità di quel centro PRIMA che diventasse UNIVERSITA, e che ne spiega la STORIA successiva, cosa si dovrebbe chiarire che non sia già nella fonte e che non si possa leggere da soli? Consiglio di aprire una discussione qui, se si ritiene che non ci sia chiarezza evitando {{chiarire| NON chiari
mi auguro che ora il testo non si presti ad interpretazioni dubbie. Ammetto che per voler essere sintetico ho esagerato. Se qualche cosa non è ancora chiara spero che si modifichi direttamente. Grazie a Parma1983 per il parere e a BOSS.mattia per aver evidenziato una non mia chiarezza
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== Storia ==
== Storia ==
La data tradizionale della fondazione dell'Università di Camerino risale al 1336 quando [[papa Benedetto XII]] tramite il nunzio apostolico [[Bertrando di Deux]] concesse «''la facoltà di nominare capitani delle arti, consiglieri, notai di curia e delle riformanze''» ma già dal [[XIII secolo]] erano attive in città varie scuole superiori e nel 1321 il Comune aveva invitato in quella sede lo studioso [[Cino da Pistoia]] per insegnarvi.<ref name=":UniPd">{{Cita|UniPd|pp.58,60}}.</ref> L'istituzione a quell'epoca faceva capo al Comune di Camerino, in cui però i [[Varano (famiglia)|Da Varano]] diventarono presto i [[Signoria cittadina|signori]]. Fu [[Varano (famiglia)|Gentile III da Varano]] a sollecitare [[papa Gregorio XI]] ad emanare la bolla formalmente ancora indirizzata al ''Comune e al Popolo'' con cui ''con autorità apostolica''<ref>Gli ''studi generali'' dovevano provenire da una autorità universale quindi o dal Papa o dall'Imperatore come avvenne per [[Università degli Studi di Napoli Federico II|Napoli]]</ref> autorizzava a nominare baccellieri e dottori.
La data tradizionale della fondazione dell'Università di Camerino risale al 1336 quando [[papa Benedetto XII]] tramite il nunzio apostolico [[Bertrando di Deux]] concesse «''la facoltà di nominare capitani delle arti, consiglieri, notai di curia e delle riformanze''» ma già dal [[XIII secolo]] erano attive a [[Camerino]] varie scuole superiori. In una di queste insegnava lo studioso [[Cino da Pistoia]] e nel 1321 il [[Siena|Comune di Siena]] lo invitò a spostarsi nell'[[Università degli Studi di Siena|università senese]].<ref name=":UniPd">{{Cita|UniPd|pp.58,60}}.</ref> L'istituzione a quell'epoca faceva capo al Comune di Camerino, in cui però i [[Varano (famiglia)|Da Varano]] diventarono presto i [[Signoria cittadina|signori]]. Fu [[Varano (famiglia)|Gentile III da Varano]] a sollecitare [[papa Gregorio XI]] ad emanare la bolla formalmente ancora indirizzata al ''Comune e al Popolo'' con cui ''con autorità apostolica''<ref>Gli ''studi generali'' dovevano provenire da una autorità universale quindi o dal Papa o dall'Imperatore come avvenne per [[Università degli Studi di Napoli Federico II|Napoli]]</ref> autorizzava a nominare baccellieri e dottori.


Nel 1727 [[papa Benedetto XIII]] con la bolla "Liberalium disciplinarum" riformò la ''Universitas Studii Generalis''. Le facoltà erano quelle tradizionali (teologia, giurisprudenza, medicina e matematica). L'Università di Camerino riuscì ad ottenere, oltre il riconoscimento papale, anche quello imperiale: nel 1753, l'imperatore [[Francesco I di Lorena|Francesco Stefano I di Asburgo Lorena]] accordò per tutto il territorio del [[Sacro Romano Impero]] alle sue lauree e ai suoi diplomi.
Nel 1727 [[papa Benedetto XIII]] con la bolla "Liberalium disciplinarum" riformò la ''Universitas Studii Generalis''. Le facoltà erano quelle tradizionali (teologia, giurisprudenza, medicina e matematica). L'Università di Camerino riuscì ad ottenere, oltre il riconoscimento papale, anche quello imperiale: nel 1753, l'imperatore [[Francesco I di Lorena|Francesco Stefano I di Asburgo Lorena]] accordò per tutto il territorio del [[Sacro Romano Impero]] alle sue lauree e ai suoi diplomi.

Versione delle 15:10, 2 lug 2019

Università degli Studi di Camerino
Palazzo Ducale sede dell'Università.
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàCamerino
Altre sediAscoli Piceno, Matelica, San Benedetto del Tronto
Dati generali
Nome latinoUniversitas Camerinensis
Fondazione1336
TipoStatale
RettoreClaudio Pettinari
Studenti6 268 (2015/16[1])
Dipendenti600 circa
Mappa di localizzazione
Map
Sito web
Un francobollo dedicato all'Università di Camerino.

L'Università degli Studi di Camerino (acronimo Unicam) è una università statale italiana che ha sede nella città di Camerino, fondata nel 1336.

Storia

La data tradizionale della fondazione dell'Università di Camerino risale al 1336 quando papa Benedetto XII tramite il nunzio apostolico Bertrando di Deux concesse «la facoltà di nominare capitani delle arti, consiglieri, notai di curia e delle riformanze» ma già dal XIII secolo erano attive a Camerino varie scuole superiori. In una di queste insegnava lo studioso Cino da Pistoia e nel 1321 il Comune di Siena lo invitò a spostarsi nell'università senese.[2] L'istituzione a quell'epoca faceva capo al Comune di Camerino, in cui però i Da Varano diventarono presto i signori. Fu Gentile III da Varano a sollecitare papa Gregorio XI ad emanare la bolla formalmente ancora indirizzata al Comune e al Popolo con cui con autorità apostolica[3] autorizzava a nominare baccellieri e dottori.

Nel 1727 papa Benedetto XIII con la bolla "Liberalium disciplinarum" riformò la Universitas Studii Generalis. Le facoltà erano quelle tradizionali (teologia, giurisprudenza, medicina e matematica). L'Università di Camerino riuscì ad ottenere, oltre il riconoscimento papale, anche quello imperiale: nel 1753, l'imperatore Francesco Stefano I di Asburgo Lorena accordò per tutto il territorio del Sacro Romano Impero alle sue lauree e ai suoi diplomi.

In epoca napoleonica ci fu il rischio di una chiusura definitiva, ma con la Restaurazione i papi tornarono ad occuparsi di Camerino. Un rescritto del 30 settembre 1816 di papa Pio VII ne autorizzò la riapertura provvisoria, mentre fu nel 1824 il papa Leone XII con la bolla "Quod Divina sapientia" a dare stabilità all'ateneo. Fu in quell'epoca che nella Facoltà di Medicina e Chirurgia nacque un corso specifico di farmacia, tra i più antichi d'Italia.

Nel 1861, con l'Unità d'Italia fu trovata la soluzione di lasciarla come Università libera.[4][5] Periodicamente ci furono iniziative per contenere il numero delle università o quello di porre limitazioni a favore delle università primarie[6], ma lo studio camerte rimase come Università libera[7]. Nel 1958 l'Università di Camerino divenne una Università statale.

Le scuole di UniCam

L'ateneo si articola in 5 scuole nell'ambito della didattica e della ricerca[2]:

  • Scuola di architettura e design;
  • Scuola di bioscienze e medicina veterinaria;
  • Scuola di giurisprudenza;
  • Scienze del farmaco e dei prodotti della salute;
  • Scuola di scienze e tecnologie
Sede di Ascoli Piceno
  • Scuola di architettura e design "Eduardo Vittoria"
  • Scuola di scienze e tecnologie

Note

  1. ^ MIUR Anagrafe Nazionale Studenti
  2. ^ a b UniPd, pp.58,60.
  3. ^ Gli studi generali dovevano provenire da una autorità universale quindi o dal Papa o dall'Imperatore come avvenne per Napoli
  4. ^ All'epoca erano 4: Ferrara, Perugia, Urbino e Camerino, tutte di origine pontificia Pietro Maestri L'Italia economica nel 1868
  5. ^ Le condizioni della pubblica istruzione nel regno d'Italia
  6. ^ Vedi le iniziative del ministro dell'istruzione Luigi Cremona
  7. ^ Per molti anni le università libere in Italia furono quattro: la Bocconi e la Cattolica di Milano, Urbino e Camerino nelle Marche

Bibliografia

  • Enzo Ballatori, Lina Brunelli e Odoardo Bussini, Le piccole Università: il caso di Camerino, Napoli, Jovene, 1980, OCLC 8113564.
  • Franco Pedrotti, L'Arboreto dell'Università di Camerino, Camerino, Università di Camerino, 1992, OCLC 797734192.

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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