Elezioni regionali in Abruzzo del 2005

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Elezioni regionali in Abruzzo del 2005
Stato Bandiera dell'Italia Italia
Regione   Abruzzo
Data
3, 4 aprile
Del Turco 2001.jpg
Giovanni Pace daticamera 1996.jpg
Candidati
Partiti
Coalizioni
Voti
446.407
58,24%
311.547
40,65%
Seggi
27 / 40
13 / 40
Distribuzione del voto per comune
Presidente uscente
Giovanni Pace (AN)
2000 2008

Le elezioni regionali del 2005 in Abruzzo si sono tenute il 3 e 4 aprile, contestualmente alla tornata indetta per altre tredici regioni italiane.

Ottaviano Del Turco, esponente dei Socialisti Democratici Italiani, candidato dell'Unione è stato eletto presidente dell'Abruzzo col 58,24%[1], diventando il secondo governatore dell'Abruzzo appoggiato da una coalizione di Centro-sinistra nella Seconda Repubblica dopo Antonio Falconio. L'uscente Giovanni Pace, membro di Alleanza Nazionale, appoggiato dalla Casa delle Libertà non è stato riconfermato, raccogliendo il 40,65% dei voti validi[1]. Terzo candidato è stato Fabrizio Bosio, appoggiato da Alternativa Sociale, che ha ottenuto l'1,11%[1].

Tra le liste, i Democratici di Sinistra sono stati il primo partito della regione con il 18,60% dei voti[1], seguiti dalla Margherita (16,73%)[1], Forza Italia (15,99%)[1] e Alleanza Nazionale (11,19%)[1]. Le altre formazioni ammesse al Consiglio regionale dell'Abruzzo sono state l'Unione di Centro (8,42%)[1], i Socialisti Democratici Italiani (5,21%)[1], Rifondazione Comunista (4,91%)[1], i Popolari UDEUR (4,73%)[1], i Comunisti Italiani (2,95%)[1], la Democrazia Cristiana per le Autonomie (2,79%)[1], l'Italia dei Valori (2,45%)[1] e la Federazione dei Verdi (2,01%)[1].

Su 1.203.882 elettori abruzzesi, hanno votato in 825.661, cioè il 68,59% degli aventi diritto[1].

Legge elettorale[modifica | modifica wikitesto]

Le elezioni regionali in Abruzzo del 2005 sono state disciplinate dalla normativa nazionale, la Legge Tatarella, valida per tutte le regioni a statuto ordinario.

Sistema elettorale[modifica | modifica wikitesto]

Sia il Presidente della Regione sia i membri del Consiglio regionale erano eletti a suffragio universale.

È stato eletto governatore il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti a livello regionale[2]. Qualora non avesse ottenuto il 60% delle preferenze in tutta la regione, la lista o la coalizione vincitrice otteneva un premio di maggioranza, che prevedeva l'elezione dei componenti del listino regionale, collegato al presidente eletto[2]. In particolare, questi seggi scattavano in modalità diverse, a seconda della percentuale ottenuta dal vincitore:

  • Se la coalizione aveva raccolto meno del 50% dei voti validi, scattavano tutti e 7 i seggi del listino, più il presidente eletto[2].
  • Se la coalizione aveva ottenuto tra il 50% e il 60%, il premio subiva una riduzione, prevedendo 5 seggi destinati al listino regionale vincente e 3 seggi di quello perdente[2].

L'elezione dei consiglieri regionali, invece, avveniva sulla base della competizione tra liste presentate nelle quattro circoscrizioni abruzzesi, corrispondenti alle quattro province della regione. L'attribuzione dei 32 seggi (cioè l'80% previsto dalla legge) avveniva secondo un sistema proporzionale e il metodo D'Hondt[2].

Modalità di voto[modifica | modifica wikitesto]

Le due cariche venivano votate su una singola. Erano possibili le seguenti modalità di voto:

  • Voto al solo candidato presidente[2].
  • Voto al candidato presidente e ad una lista circoscrizionale[2]. In questa circostanza era ammesso anche il voto disgiunto, che prevedeva la scelta di un candidato governatore e di una lista non collegata ad esso[2]. Inoltre, si poteva esprimere una preferenza per un candidato, indicandone il cognome[2].
  • Voto alla sola lista circoscrizionale, che si considerava esteso anche al candidato presidente collegato[2]. Anche in questo caso si poteva esprimere una preferenza[2].

Candidati e liste[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni sono stati ammessi 3 candidati presidente e 17 liste.

L'Unione[modifica | modifica wikitesto]

La coalizione di Centro-sinistra era stata formata dai partiti che avevano aderito al progetto de L'Unione, lanciata da Romano Prodi nel febbraio 2005. Erano state, pertanto, presentate 9 liste, tutte riconducibili a formazioni politiche: i Democratici di Sinistra, La Margherita, i Socialisti Democratici Italiani, Rifondazione Comunista, i Comunisti Italiani, l'Italia dei Valori, la Federazione dei Verdi, i Popolari UDEUR e il Partito Socialista Democratico Italiano.

Come candidato governatore era stato scelto Ottaviano Del Turco, esponente dei Socialisti Democratici Italiani con un passato da ministro delle Finanze e da segretario del Partito Socialista Italiano. La sua discesa in campo venne ufficializzata il 19 gennaio 2005[3]. Prima di Del Turco, erano state ipotizzate le candidature di altri quattro personaggi: Gianni Melilla[4], Giovanni Legnini[5], il parlamentare Franco Marini[6] e dell'allora sindaco di Pescara Luciano D'Alfonso[7] (poi diventato governatore nel 2014), che, poi, ha rinunciato[8].

Casa delle Libertà[modifica | modifica wikitesto]

Come alle elezioni regionali del 2000, la coalizione di Centro-destra si era riunito nello schieramento della Casa delle Libertà, raccogliendo sei liste riconducibili ai partiti nazionali e una lista civica: Forza Italia, Alleanza Nazionale, Unione di Centro, Democrazia Cristiana per le Autonomie, Movimento Idea Sociale, Repubblicani socialisti liberali (in cui erano racchiusi il Partito Repubblicano Italiano, il Partito Liberale Italiano e il Nuovo PSI) e i Moderati e Riformisti per l'Abruzzo.

Come candidato governatore venne scelto il presidente uscente Giovanni Pace, la cui corsa è stata ufficializzata l'8 gennaio 2005[9]. Anche il senatore Rocco Salini, già presidente della Regione dal 1990 al 1992, aveva manifestato l'intenzione di candidarsi, ufficializzando la discesa in campo con il Terzo Polo[10] a metà febbraio, ottenendo l'appoggio anche della lista Alta Velocità[11]. Una settimana più tardi, però, Salini ha ritirato la candidatura, formando la lista Moderati e riformisti per l'Abruzzo, sempre a sostegno di Giovanni Pace[12].

Alternativa Sociale[modifica | modifica wikitesto]

Come nelle altre regioni, alcune formazioni dell'estrema destra, tra cui Fiamma Tricolore, Libertà d'Azione, Fronte Nazionale e Forza Nuova, hanno aderito al progetto Alternativa Sociale, lanciato dalla parlamentare Alessandra Mussolini[13]. Il candidato alla presidenza della Regione è stato Fabrizio Bosio[14].

Candidati non ammessi[modifica | modifica wikitesto]

Due candidati non sono stati ammessi alla competizione per insufficienza delle firme presentate: Elio Di Matteo alla testa della lista Democratici Cristiani Uniti e Salvatore Marino della Lega Sud Ausonia[12][15].

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Candidati
Voti % Liste Voti % Seggi
Ottaviano Del Turco (L'Unione Abruzzo)
✔️ Presidente
446 407
58,24
136 430 18,60 6
122 764 16,73 6
38 221 5,21 2
36 008 4,91 1
34 735 4,73 1
21 641 2,95 1
17 982 2,45 1
14 728 2,01 1
2 346 0,32
Seggi assegnati alla lista regionale
8
Giovanni Pace (Per l'Abruzzo)
311 547 40,65 117 287 15,99 5
82 068 11,19 3
61 761 8,42 3
20 462 2,79 1
Moderati e Riformisti per l'Abruzzo
8 509 1,16
Repubblicani Socialisti Liberali (PRI - Nuovo PSI - PLI)
7 035 0,96
5 213 0,71
Seggio assegnato al candidato presidente classificatosi secondo
1
Fabrizio Bosio
8 517 1,11 6 468 0,88
Totale
766 471
100
733 658
100
40
Schede bianche
15 144
1,83
Schede nulle
44 046
5,33
Votanti
825 661
68,59
Elettori
1 203 802

Composizione del Consiglio regionale[modifica | modifica wikitesto]

Liste
Gruppi consiliari Seggi Differenza
Socialisti Democratici Italiani
1 / 40
Stabile
Comunisti Italiani
1 / 40
Stabile
Rifondazione Comunista
1 / 40
Stabile
Listino L'Unione Abruzzo
8 / 40
Aumento 7
Democratici di Sinistra
6 / 40
Diminuzione 1
La Margherita
6 / 40
Aumento1[seggi 1]
Popolari UDEUR
1 / 40
Stabile
Italia dei Valori
1 / 40
Aumento1
Federazione dei Verdi
1 / 40
Aumento1
Unione di Centro
3 / 40
Diminuzione1[seggi 2]
Democrazia Cristiana per le Autonomie
1 / 40
Aumento1
Forza Italia
5 / 40
Diminuzione3
Listino - Per l'Abruzzo
1 / 40
Diminuzione7
Alleanza Nazionale
3 / 40
Diminuzione2
Coalizioni
Coalizione di Centro-sinistra
27 / 40
Aumento10
Coalizione di Centro-destra
13 / 40
Diminuzione13
Totale
40 / 40
  1. ^ Differenza calcolata aggregando i seggi del Partito Popolare Italiano e de I Democratici
  2. ^ Differenza calcolata aggregando i seggi dei Cristiani Democratici Uniti e Centro Cristiano Democratico

Candidati eletti[modifica | modifica wikitesto]

Nome Lista Circoscrizione Preferenze
Ottaviano Del Turco (eletto Presidente) Listino "L'Unione Abruzzo" Nessuna Nessuna
Stefania Misticoni
Annamaria Fracassi Bozzi
Daniela Santroni
Bruno Gianfranco Evangelista
Maria Rosaria La Morgia
Valentina Bianchi
Liberato Aceto
Franco Caramanico Democratici di Sinistra Chieti 5.143
Antonella Bosco Chieti 3.662
Giovanni D'Amico L'Aquila 5.576
Bartolomeo Donato Di Matteo Pescara 11.904
Marco Verticelli Teramo 9.331
Augusto Di Stanislao Teramo 6.877
Camillo D'Alessandro Democrazia è Libertà - La Margherita Chieti 6.299
Marcello Antonio Boschetti Chieti 5.051
Antonio Verini L'Aquila 8.377
Marino Roselli Pescara 15.730
Maurizio Teodoro Pescara 8.567
Tommaso Ginoble Teramo 11.549
Camillo Cesarone Socialisti Democratici Italiani Chieti 2.785
Orlando Nicola Pisegna L'Aquila 4.761
Angelo Orlando Rifondazione Comunista Chieti 2.478
Angelo Di Paolo UDEUR Popolari L'Aquila 3.342
Antonio Macera Comunisti Italiani Teramo 1.837
Alfonso Mascitelli L'Italia dei Valori Chieti 1.824
Walter Caporale Federazione dei Verdi Chieti 1.407
Giovanni Pace (candidato presidente) Listino "Per l'Abruzzo"
Giuseppe Tagliente Forza Italia Chieti 3.907
Daniela Stati L'Aquila 6.803
Vito Domenici L'Aquila 5.666
Nazario Pagano Pescara 5.886
Paolo Tancredi Teramo 8.251
Fabrizio Di Stefano Alleanza Nazionale Chieti 6.719
Alfredo Castiglione Pescara 9.239
Benigno D'Orazio Teramo 5.227
Mario Amicone Unione di Centro Chieti 6.871
Giorgio De Matteis L'Aquila 7.560
Claudio Di Bartolomeo Teramo 3.230
Bruno Mario Di Paolo Democrazia Cristiana Chieti 2.045

Analisi del voto[modifica | modifica wikitesto]

Rapporto tra voto di lista e voto al presidente[modifica | modifica wikitesto]

Sia in termini di voto al presidente sia in quelli di voto alle liste, L'Unione ha superato la Casa delle Libertà. Nel primo caso, però, il margine di vantaggio si è rivelato più ampio del secondo: Ottaviano Del Turco ha, infatti, ottenuto 134.860 preferenze in più di Giovanni Pace (un distacco del 17,59%), mentre la coalizione dell'Unione ha superato la Casa delle Libertà di 122.520 voti, ossia una differenza di 16,70%.

Differenza tra voti al candidato presidente e i voti alle liste
Candidato presidente Voti al candidato Voti alle liste Differenza
Ottaviano Del Turco (L'Unione) 446.407 424.855 Diminuzione 21.552
Giovanni Pace (CdL) 311.547 302.335 Diminuzione 9.212
Fabrizio Bosio (AS) 8.517 6.468 Diminuzione 2.049

La differenza sopra esposta è possibile perché, come dimostrato dalla tabella riepilogativa, Ottaviano Del Turco ha ottenuto più voti rispetto alla coalizione (21.552 pari al 4,82% in più) di quanti ne abbiano raccolti sia Giovanni Pace (9.212, cioè il 2,95% in più) e Fabrizio Bosio (2.049, ossia il 24,05% in più).

Trend di voto[modifica | modifica wikitesto]

Rispetto alle precedenti elezioni, il presidente uscente Giovanni Pace ha perso 70.806 voti, scendendo dal 49,26% di cinque anni prima al 40,65%, per una differenza di 8,61 punti. Ottaviano Del Turco, invece, è andato meglio del candidato governatore per L'Ulivo del 2000, Antonio Falconio: il neoeletto presidente ha, infatti, guadagnato 67.668 voti, crescendo di 9,44 punti percentuali, essendo passato dal 48,80% di cinque anni prima al 58,24% del 2005.

Differenza nei voti alle liste con le Regionali del 2000
Lista Differenza %
con 2000
Differenza
Seggi
Democratici di Sinistra Diminuzione 1,51 Diminuzione 1
La Margherita[16] Aumento 2,05 Aumento 1
Socialisti Democratici Italiani Aumento 0,64 Diminuzione 1
Rifondazione Comunista Aumento 0,63 Stabile
Comunisti Italiani Aumento 0,83 Stabile
Popolari UDEUR[17] Aumento 3,02 Stabile
Federazione dei Verdi Aumento 0,37 Aumento 1
Forza Italia Diminuzione 3,21 Diminuzione 3
Alleanza Nazionale Diminuzione 1,52 Diminuzione 2
Unione dei Democratici Cristiani e di Centro[18] Diminuzione 2,44 Diminuzione 1

In termini di voto alle liste, rispetto al 2000, la Casa delle Libertà ha perso 62.441 voti e 8,64 punti, mentre L'Unione ha guadagnato 61.137 preferenze e 8,80 punti.

Tra le liste già presenti nelle precedenti elezioni, le formazioni dell'Unione sono state quelle che hanno migliorato i risultati. In termini di percentuali, a crescere maggiormente sono stati due dei partiti più moderati della coalizione: pur rimanendo stabile in termini di seggi, i Popolari UDEUR sono passati dal 1,71% al 4,73% (cioè +3,02), mentre La Margherita ha guadagnato uno scranno in più, prendendo 2,05 punti in più rispetto a quanto totalizzato complessivamente dal Partito Popolare Italiano e I Democratici nel 2000. Nonostante una crescita più contenuta (+0,37 punti), la Federazione dei Verdi si è aggiudicata un seggio in più rispetto alle precedenti elezioni, mentre i Socialisti Democratici Italiani ne hanno perso uno benché abbiano guadagnato 0,63 punti. Le formazioni più a sinistra della coalizione, Rifondazione Comunista e i Comunisti Italiani, hanno accresciuto il loro bacino elettorale (rispettivamente +0,63 e +0,83) ma hanno mantenuto uguale il numero dei loro rappresentanti in Consiglio Regionale. Dato in controtendenza rispetto all'Unione è quello dei Democratici di Sinistra, che hanno perso un consigliere passando dal 20,11% del 2000 al 18,60% del 2005 (-1,51).

I partiti che hanno aderito alla Casa delle Libertà, invece, hanno lasciato sul campo sia voti che scranni: se l'Unione dei Democratici Cristiani e di Centro (-2,44 punti) è stato quello che ha avuto perdite più contenute in termini di seggi, Alleanza Nazionale è stata la formazione che ha mantenuto più consensi, passando dal 12,71% all'11,19%. Forza Italia, infine, ha perso 3,21 punti e 3 rappresentanti.

Analisi territoriale del voto[modifica | modifica wikitesto]

Ottaviano Del Turco e L'Unione sono stati i più votati in tutte e quattro le province abruzzesi, seguiti da Giovanni Pace e la Casa delle Libertà e da Fabrizio Bosio ed Alternativa Sociale.

A livello comunale, Del Turco ha prevalso in gran parte del Teramano, del Pescarese, nella Conca Aquilana e nel Vastese. Giovanni Pace, invece, è stato il più votato in Val di Sangro, nell'Altopiano di Navelli e nell'Altopiano delle Cinquemiglia.

Voto ai candidati presidente nelle circoscrizioni
Candidati Voti e percentuali
Chieti[19] L'Aquila[20] Pescara[21] Teramo[22]
Ottaviano Del Turco 128.417
(53,67%)
93.858
(55,69%)
115.810
(63,33%)
108.322
(61,62%)
Giovanni Pace 107.720
(45,02%)
72.956
(43,29%)
65.499
(35,82%)
65.372
(37,19%)
Fabrizio Bosio 3.140
(1,31%)
1.716
(1,02%)
1.571
(0,86%)
2.090
(1,19%)
Voto alle liste nelle circoscrizioni
Candidati Voti e percentuali
Chieti[19] L'Aquila[20] Pescara[21] Teramo[22]
L'Unione Abruzzo 114.618
(52,19%)
95.430
(55,11%)
110.885
(64,05%)
103.922
(61,95%)
Per l'Abruzzo 102.566
(46,71%)
76.251
(44,03%)
61.302
(35,41%)
62.216
(37,09%)
Alternativa Sociale 2.412
(1,10%)
1.493
(0,86%)
942
(0,54%)
1.621
(0,97%)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Ministero dell'Interno, Risultati delle elezioni regionali del 3 e 4 aprile 2005, Archivio storico delle elezioni, su elezionistorico.interno.gov.it.
  2. ^ a b c d e f g h i j k Regione Abruzzo, Come si vota, su regione.abruzzo.it.
  3. ^ "Su Del Turco non cambio", in Il Centro, 19 gennaio 2005.
  4. ^ Ulivo, dopo D'Alfonso è crisi, in Il Centro, 7 gennaio 2005.
  5. ^ Il centrosinistra aspetta il senatore Legnini, in Il Centro, 16 gennaio 2005.
  6. ^ Candidati, il centrosinistra ora pensa a Marini, in Il Centro, 8 gennaio 2005.
  7. ^ L'Ulivo rilancia D'Alfonso:"Sarà candidato presidente alle elezioni regionali", in Il Centro, 4 dicembre 2004.
  8. ^ D'Alfonso ha rinunciato: "Non vado alla Regione", in Il Centro, 12 gennaio 2005.
  9. ^ Casa delle Libertà, è Pace il candidato presidente. Vertice romano con Berlusconi, in Il Centro, 8 gennaio 2005.
  10. ^ Salini-Masci, via al terzo Polo, in Il Centro, 22 febbraio 2005.
  11. ^ Alta Velocità appoggerà il Terzo polo, in Il Centro, 24 febbraio 2005.
  12. ^ a b Tutte le liste per i candidati, in Il Centro, 6 marzo 2005.
  13. ^ Con la Mussolini contro Polo e centrosinistra, in Il Centro, 19 gennaio 2005.
  14. ^ La Mussolini contro tutti, in Il Centro, 6 febbraio 2005.
  15. ^ Del Turco gioca la "carta sorpresa", in La Stampa, 17 marzo 2005.
  16. ^ Il confronto è con il Partito Popolare Italiano e I Democratici del 2000.
  17. ^ Il confronto è con l'Unione Democratici per l'Europa del 2000.
  18. ^ Il confronto è con il Centro Cristiano Democratico e i Cristiani Democratici Uniti del 2000.
  19. ^ a b Risultati delle elezioni regionali in Abruzzo (Circoscrizione di Chieti) del 3 e 4 aprile 2005, Archivio Storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno
  20. ^ a b Risultati delle elezioni regionali in Abruzzo (Circoscrizione dell'Aquila) del 3 e 4 aprile 2005, Archivio Storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno
  21. ^ a b Risultati delle elezioni regionali in Abruzzo (Circoscrizione di Pescara) del 3 e 4 aprile 2005, Archivio Storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno
  22. ^ a b Risultati delle elezioni regionali in Abruzzo (Circoscrizione di Teramo) del 3 e 4 aprile 2005, Archivio Storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]