Diritti LGBT in Marocco

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Le persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (LGBT) in Marocco debbono affrontare sfide legali non sperimentate dagli altri residenti non-LGBT. L'attività sessuale tra persone dello stesso sesso sia maschile sia femminile è del tutto illegale nel paese[1].

Lo status e la cultura del Marocco nei confronti delle tematiche LGBT sono in netto contrasto con quelle della vicina Spagna.

Legislazione[modifica | modifica wikitesto]

L'articolo 489 del codice penale marocchino criminalizza gli "atti osceni contro natura con un individuo dello stesso sesso"[2]. L'attività sessuale con persone dello stesso sesso è illegale e i colpevoli possono essere puniti con una pena che va da 6 mesi a 3 anni[1] di reclusione e a una multa da 120 a 1200 dirham[3][4].

Tuttavia, la stessa legge viene sporadicamente applicata dalle autorità[4], con un grado di tolleranza esteso all'omosessualità nelle località di vacanza come Marrakesh[4]. Spesso queste relazioni sono una forma di prostituzione maschile, che coinvolge i turisti.

Lo status giuridico delle persone LGBT che vivono in Marocco deriva in gran parte dalla morale islamica tradizionale, che vede l'omosessualità e il crossdressing come segni di immoralità.

Politica governativa[modifica | modifica wikitesto]

Nessuno tra i maggiori o minori partiti politici hanno mai fatto dichiarazioni pubbliche a favore dei diritti LGBT e non è stata emanata alcuna legislazione favorevole a essi. Gli atteggiamenti del governo nei confronti dell'omosessualità tendono a essere quelli espressi nell'interesse della tutela della tradizione del paese, in linea con i ruoli di genere tradizionali della cultura e dei costumi religiosi.

Sono vietati libri che trattano sull'argomento ed è richiesta alle scuole - per poter insegnare - un curriculum che sottolinea il pericolo e la depravazione degli atti contro natura. Inoltre, il 21 marzo del 2008, una dichiarazione rilasciata dal Ministero dell'interno ha rivelato la piena portata dell'agenda del governo: atti a "preservare l'etica dei cittadini e difendere la nostra società contro tutte le azioni irresponsabili che marcano la nostra identità e cultura"[5].

In termini di politica estera, il governo si oppose alla partecipazione di un "International Gay and Lesbian Rights Representative" in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite del 2001, concernente l'AIDS-HIV. Essi sono stati inoltre contrari a una risoluzione dell'ONU che avrebbe formalmente condannato le leggi discriminatorie anti-gay[4].

Riconoscimento delle relazioni omosessuali[modifica | modifica wikitesto]

Non vi è alcun riconoscimento giuridico delle coppie dello stesso sesso.

Protezioni dalla discriminazione[modifica | modifica wikitesto]

Le discriminazioni o molestie sulla base dell'orientamento sessuale o dell'identità di genere non vengono purtroppo affrontate in alcuna legge sui diritti civili.

La maggior parte dei cittadini marocchini sono portati a credere che l'omosessualità e l'identità di genere siano segni di decadenza occidentale e d'immoralità.

Il governo non ritiene nel migliore interesse del popolo d'affrontare formalmente la questione dei diritti LGBT in Marocco[4].

Tabella riassuntiva[modifica | modifica wikitesto]

Attività e relazioni sessuali legali No (la pena può arrivare fino a 3 anni di carcere)
Parità dell'età di consenso No
Leggi anti-discriminazione sul lavoro No
Leggi anti-discriminazione nella fornitura di beni e servizi No
Leggi anti-discriminazione in tutti gli altri settori No
Matrimonio egualitario No
Unione civile No
Adozione No
Autorizzazione a prestare servizio nelle forze armate No
Diritto di cambiare legalmente sesso No
Surrogazione di maternità No
Permessa la donazione di sangue per le persone omosessuali No

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Daniel Ottosson, State-sponsored Homophobia: A world survey of laws prohibiting same sex activity between consenting adults (PDF), su ilga.org, International Lesbian and Gay Association (ILGA), maggio 2008, p. Page 25. URL consultato il 5 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2009).
  2. ^ Copia archiviata, su gaywired.com. URL consultato il 5 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2017).
  3. ^ United Nations High Commissioner for Refugees, Refworld | Morocco: The treatment of homosexuals, including protection offered by the state and the attitude of the population, su unhcr.org, UNHCR. URL consultato il 24 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2012).
  4. ^ a b c d e Copia archiviata (PDF), su mrt-rrt.gov.au. URL consultato il 3 dicembre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
  5. ^ Moroccan authorities clamp down on homosexuality, su magharebia.com. URL consultato il 24 luglio 2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]