Diritti LGBT nelle Filippine

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I cittadini LGBT delle Filippine possono tutelarsi ed affrontare legalmente eventuali atteggiamenti sociali discriminanti o che fossero di vera e propria persecuzione in quanto, tranne che nella capitale regionale a maggioranza musulmana Marawi, l'omosessualità è legale[1].

L'accettazione nei confronti delle persone omosessuali è via via aumentata nel corso degli anni, favorita anche da una maggior educazione sessuale, dall'aver iniziato ad affrontare questioni riguardanti l'identità di genere, oltre che per la crescente visibilità e l'attivismo politico della locale comunità LGBT[2].
I matrimoni tra persone dello stesso sesso non sono ancora legalmente riconosciuti[1]; l'adozione di bambini orfani da parte anche di coppie gay è invece permessa[3].

La comunità omosessuale è ampiamente visibile sia nei media che nel campo della moda e delle arti in genere[4].

Codice penale

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I rapporti omosessuali tra adulti consenzienti svolti in privato non sono perseguibili, anche se una condotta sessuale troppo esplicita o aperte manifestazioni d'affetto svoltesi in pubblico possono ancora essere soggetti al reato di "grave scandalo" di cui parla l'Art 200 del codice in vigore a partire dal 1931, il quale vieta per l'appunto la pubblica espressione di atti che possono offendere il sentimento morale comune.

L'età del consenso è fissata per tutti a 12 anni: il contatto sessuale con minori di 18 anni, pur essendo consensuale, rimane reato se implica prostituzione o se è il risultato di una qualche forma di ricatto.

Discriminazione e omofobia

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Le Filippine sono un paese a larghissima maggioranza cattolica, ma con anche un'ampia minoranza musulmana, fedi religiose che entrambe prevedono forti, chiari e radicali insegnamenti anti-omosessuali[5][6]. La conferenza episcopale del paese ha sempre espresso la propria ferma contrarietà nei riguardi della concessione di qualsiasi diritto civile ai gay[7][8].
Dichiarazioni a forti tinte omofobiche ottengono spesso l'attenzione dei media online, come quelle espresse da celebrità come Miriam Quiambao[9], Manny Pacquiao[10], e più recentemente l'articolo della giornalista Christine Bersola-Babao dal titolo "Essere gay"[11]. Il candidato al senato Eddie Villanueva, nonché leader religioso fondatore di un'autonoma chiesa cristiana, ha affermato d'esser contrario al matrimonio omosessuale in quanto ciò va contro gli eterni insegnamenti biblici[12].

L'orientamento sessuale o la religione professata non esentano alcun cittadino dallo svolgere il servizio militare, anche se alcune ricerche effettuate hanno sollevato la questione riguardante ragazzi apertamente gay perseguitati all'interno delle caserme e successivamente cacciati[13]. A partire dal 2009 è stato ufficialmente proibito qualsiasi atto discriminatorio nei confronti di gay, bisessuali o donne che desiderassero arruolarsi e servire all'interno delle forze armate, dopo che era stato tentato d'impedirne per legge il loro ingresso[14].

La legge elettorale nazionale riconosce ad alcune categorie svantaggiate, tra cui anziani, contadini e giovani lavoratori, il diritto di accedere ad un numero di seggi riservati alla Camera dei rappresentanti, il 20% del totale. Nel 1995-97 sono stati compiuti sforzi infruttuosi per riformare la legge in modo da includervi anche le persone LGBT; un sostenitore della riforma è stato l'allora presidente del Senato pro tempore Blas Ople[15].

Il primo partito politico filippino a comprendere anche i diritti LGBT nel proprio programma di governo è stato il partito d'azione dei cittadini Akbayan nel 1990, una formazione minore all'interno dello spettro parlamentare.

Principali avversari di qualsiasi legislazione che favorisca i diritti civili sono i membri del partito conservatore Lakas-CMD[16]: Rodolfo Biazon e Miriam Defensor Santiago sono stati fin dal 2006 i più strenui ed accesi avversari del riconoscimento dei matrimoni omosessuali effettuati all'estero[17].

La rappresentante del partito Akbayan, Risa Hontiveros ha lanciato più di una volta i suoi strali contro la miopia legislativa del governo, affermando che l'assenza di qualsiasi politica di tutela dei diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender, trattandoli quindi come cittadini di seconda classe, tradisce chiaramente l'omofobia dei suoi rappresentanti[18].

Le Filippine non hanno ancora firmato la dichiarazione delle Nazioni Unite che condanna senza mezzi termini qualsiasi forma di violenza, condanna, discriminazione, esclusione, stigmatizzazione e pregiudizio basato sull'orientamento sessuale e l'identità di genere.

Il partito Ang Ladlag

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L'Ang Ladlag è una nuova formazione politica progressista che ha come programma primario quello di combattere la discriminazione e le molestie rivolte contro le persone LGBT: nel 2009 la commissione filippina per le elezioni gli ha negato di partecipare alla competizione elettorale che doveva svolgersi la primavera seguente per motivi d'immoralità[19][20]. Un mese prima delle elezioni la Corte suprema ha annullato la sentenza permettendo al partito gay-friendly di concorrere liberamente alla tornata elettorale[21][22].

Matrimonio e famiglia omogenitoriale

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Le Filippine non offrono ancora alcun riconoscimento giuridico ai matrimoni omosessuali, alle unioni civili o ai benefici concessi alle coppie conviventi. Nel 2011 è stato presentato un disegno di legge con l'intento di modificare l'Art 26 del codice di famiglia per vietare qualsiasi tipo di matrimonio al di fuori di quello eterosessuale, finalizzato a bloccare il riconoscimento dei matrimoni omosessuali contratti all'estero[23][24][25].

Comunità LGBT

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Solo a partire dagli inizi degli anni 2000 il cinema filippino ha iniziato a trattare apertamente e senza inibizioni il tema dell'omosessualità maschile; tra i film che hanno avuto maggior riscontro di critica e pubblico abbiamo:

  1. ^ a b Philippines: Congress Approves Anti-Discrimination Bill, su iglhrc.org, 24 gennaio 2004. URL consultato il 5 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 luglio 2012).
  2. ^ International Encyclopedia o, su www2.hu-berlin.de, .hu-berlin.de. URL consultato il 20 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2013).
  3. ^ Adoption Law, su docstoc.com. URL consultato il 5 settembre 2010.
  4. ^ The Manila Times Online | Trusted Since 1898 Archiviato il 6 marzo 2013 in Internet Archive.
  5. ^ Bishop Soto tells NACDLGM: 'Homosexuality is Sinful' Archiviato il 30 settembre 2008 in Internet Archive. catholic.org, accessed 29 September 2008
  6. ^ Help topics Archiviato il 20 settembre 2016 in Internet Archive. Assemblies of God (USA), accessed 6 July 2009
  7. ^ CBCP wants anti-discrimination bill cleansed of provisions on gay rights | Inquirer News
  8. ^ http://www.spot.ph/the-feed/49943/cbcp-targets-anti-discrimination-bill-fears-it-may-pave-the-way-for-same-sex-marriage/
  9. ^ https://www.google.com.ph/search?q=miriam+quiambao&aq=f&oq=miriam+quiambao&aqs=chrome.0.59j60j0l3j62.4274&sourceid=chrome&ie=UTF-8#hl=en&safe=off&tbm=nws&sclient=psy-ab&q=miriam+quiambao+gay&oq=miriam+quiambao+gay&gs_l=serp.3...3470.4902.1.5638.4.4.0.0.0.0.395.1251.2-2j2.4.0...0.0...1c.1.6.psy-ab.PQu89zWZoPw&pbx=1&bav=on.2,or.r_cp.r_qf.&bvm=bv.43828540,d.bmk&fp=cd100c520e25ca33&biw=1206&bih=683
  10. ^ Gays slam 'homophobic' Pacquiao
  11. ^ Being gay | Entertainment, News, The Philippine Star | philstar.com
  12. ^ Most senatorial bets against same-sex marriage; Enrile is lone supporter | News | GMA News Online
  13. ^ Military training formatted, su refusingtokill.net, 9 maggio 2005. URL consultato il 20 gennaio 2011.
  14. ^ Philippines ends ban on gays in military | News Story on, su 365gay.com. URL consultato il 20 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2009).
  15. ^ Copia archiviata, su ilga.info. URL consultato il 15 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2007).
  16. ^ Pro-gay bill not a rights issue - House HR chair - Nation - GMANews.TV - Official Website of GMA News and Public Affairs - Latest Philippine News, su gmanews.tv. URL consultato il 20 gennaio 2011.
  17. ^ < Copia archiviata, su outragemag.com. URL consultato l'8 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2012).>
  18. ^ akbayan.org, akbayan.org. URL consultato il 20 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2011).
  19. ^ CHR backs Ang Ladlad in Comelec row, in ABS-CBN News, 15 novembre 2009. URL consultato il 10 dicembre 2009.
  20. ^ 2010 National and Local Elections, su comelec.gov.ph, Comelec. URL consultato il 20 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2011).
  21. ^ (EN) SC allows Ang Ladlad to join May poll, su ABS-CBNNews.com, 8 aprile 2010. URL consultato il 20 gennaio 2011.
  22. ^ G.R. No. 190582, su sc.judiciary.gov.ph. URL consultato il 20 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2010).
  23. ^ There's a cure for that: Discriminatory Amendment Proposed by Bohol Representative | A European biologist's look at homosexuality in the Philippines
  24. ^ Bohol Sunday Post - February 27, 2011 - Common-law, same-sex marriages abroad invalid in the Philippines
  25. ^ HOUSE OF REPRESENTATIVES | 16th Congress of the Philippines
  26. ^ Il cinema filippino ha sfornato più di 30 film gay in pochi anni: eccoli tutti!

Collegamenti esterni

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