Gino De Sanctis

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Gino De Sanctis, all'anagrafe Luigi De Santis (Lecce, 20 novembre 1912Roma, 13 settembre 2001), è stato uno scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Brizio De Sanctis e di Isabella Prati. Giornalista e scrittore per il teatro, il cinema e per varie testate giornalistiche. Si occupò sia di cronaca che di costume, soggettista e sceneggiatore è autore di numerosi copioni cinematografici soprattutto nel periodo tra il 1949 e il 1967.

Nato a Lecce nel 1912, con la famiglia si trasferisce a Roma nel 1926, si iscrive all'Università e si laurea in Giusisprudenza (1937) e in Scienze Politiche (1940). Partecipa alla Guerra d'Etiopia dove inizia a redigere racconti e cronache pubblicate nelle pagine della Gazzetta del Mezzogiorno e successivamente nel Messaggero di Roma.

Ancora impegnato durante la Seconda Guerra Mondiale nei fronti di Albania e Grecia, entra a far parte di un gruppo partigiano al Nord Italia nel 1944. Nel dopoguerra torna al Messaggero ed inizia la sua collaborazione di soggettista e sceneggiatore con varie case di produzione cinematografica.

Come scrittore ha vinto, con Il minimo d'ombra, il Premio Selezione Campiello[1]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

(*) come Gino De Santis

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

  • Il lavoro di lui, originale televisivo, regia di Guglielmo Morandi, trasmesso il 6 ottobre 1962.
  • Il lavoro di lei, originale televisivo, regia di Guglielmo Morandi, trasmesso il 3 aprile 1963.
  • Il testimone, originale televisivo, regia di Guglielmo Morandi, trasmesso l'11 dicembre 1963.
  • Un caso di coscienza, originale televisivo, regia di Marcello Sartarelli, trasmesso il 27 febbraio 1964.
  • Qualcosa... per oggi, originale televisivo, regia di Guglielmo Morandi, trasmesso il 29 aprile 1964.
  • Il passo più lungo, originale televisivo, regia di Italo Alfaro, trasmesso il 20 novembre 1964.
  • Tasse, morale a parte, originale televisivo, regia di Giuliana Berlinguer, trasmesso il 25 marzo 1966.
  • Uno di noi, originale televisivo, regia di Antonio De Gregorio, trasmesso il 22 marzo 1967.
  • 1898: processo a don Albertario, sceneggiatura di Gino De Sanctis e Leandro Castellani, regia di Leandro Castellani, trasmesso il 23 giugno 1967.
  • Non lasciamoli soli, regia di Giuseppe Fina, trasmesso il 19 aprile 1968.
  • Le ore lunghe, regia di Silvio Maestranzi, trasmesso il 3 luglio 1970.

Prosa radiofonica[modifica | modifica wikitesto]

  • Il tipo più straordinario che ho incontrato, trasmesso il 16 giugno 1955.

Scritti[modifica | modifica wikitesto]

  • La nostra tribù e altri racconti, Roma, Unione editoriale d'Italia, 1936
  • La mia Africa, Milano, Mondadori, 1938
  • Viaggio di ritorno, Roma, Mediterranea, 1948
  • Migliaia di chilometri, Milano, Ceschina, 1958
  • Olografia clandestina (racconto breve), in "La Fiera Letteraria", 1960
  • Il violino della Quinta Armata, Milano, Feltrinelli, 1961
  • Regina di cenere, Bologna, Cappelli, 1965
  • Il minimo d'ombra, Milano, Rizzoli, 1967,
  • L'innesto (racconto breve), in "Il Gazzettino", 1968
  • Venti e una, Il Telaio, 1972 (poesie)
  • L'Augusta e i clienti, Milano, Pan, 1976
  • La congiura di San Michele, Milano, Pan, 1979
  • Trentanove, Il Telaio, 1990 (poesie)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Premio Campiello, opere premiate nelle precedenti edizioni, su premiocampiello.org. URL consultato il 24 febbraio 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN45586914 · ISNI (EN0000 0000 2499 4741 · SBN RAVV031568 · LCCN (ENn79128093 · GND (DE1056546824 · BNF (FRcb140914525 (data) · J9U (ENHE987007345252905171 · WorldCat Identities (ENlccn-n79128093