Brizio De Sanctis

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Brizio De Sanctis

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato17 dicembre 1939 –
LegislaturaXXX
Incarichi parlamentari
Commissione dell'educazione nazionale e della cultura popolare
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in lettere
ProfessioneDocente

Brizio De Sanctis, all'anagrafe Brizio Domenico De Santis (Calimera, 24 novembre 18631º gennaio 1951), è stato un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureato in lettere e filosofia a Napoli ha dedicato la sua vita all'insegnamento della lingua e della letteratura italiana nelle scuole superiori. È stato per 34 anni preside dell'Istituto Tecnico di Lecce. Aderisce al fascismo nel 1923 e per diversi anni ha fatto parte del direttorio del Partito Nazionale Fascista leccese. Messo a riposo per limiti di età, nel 1927 si trasferisce a Roma per seguire da vicino gli studi universitari dei quattro figli: Francesco, Giovanni, Luigi e Giuseppe.

Nominato senatore nel 1939 per censo (Le persone che da tre anni pagano tremila lire d'imposizione diretta in ragione dei loro beni o della loro industria), dopo la caduta del fascismo non aderisce alla Repubblica Sociale Italiana e rischia l'arresto da parte dei tedeschi. È stato dichiarato decaduto dalla carica di senatore dall'Alta Corte di Giustizia per le Sanzioni contro il Fascismo con sentenza del 30 ottobre 1944[1].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia decorato di Gran Cordone - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nel ricorso presentato in data 18 ottobre 1944 riepiloga le vicende sue e dei suoi figli

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