Luigi Romersa

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Luigi Romersa (Boretto, 5 luglio 1917Roma, 19 marzo 2007) è stato un giornalista, scrittore e corrispondente di guerra italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi della carriera[modifica | modifica wikitesto]

Laureatosi in giurisprudenza presso l'Università di Parma, iniziò la sua attività di giornalista nel 1937 con la "Gazzetta di Parma".

Fedele al regime fascista, durante il periodo bellico fu corrispondente di guerra per diversi giornali di cui i più importanti furono il Corriere della Sera e "il Messaggero".

È stato uno dei pochi corrispondenti italiani ad essere entrato nelle basi missilistiche USA durante la Guerra Fredda, ed è tra i pochi giornalisti italiani - forse l'unico - a vantare un'amicizia diretta con lo scienziato Wernher von Braun, grazie al quale ha scritto molto sul viaggio lunare.

È stato corrispondente di guerra sul fronte africano fino al momento della caduta di Tripoli dopo la quale è stato rimandato in Italia latore di un rapporto militare che gli ha permesso di conoscere personalmente Benito Mussolini.
Al capo del fascismo fornì un rapporto personale sullo stato dell'andamento della guerra d'Africa, non affetto dalle logiche della convenienza politica e della propaganda che viziavano persino i resoconti interni al regime.

Da Mussolini[4] il giovane Romersa fu incaricato di svolgere un'indagine volta a stabilire la reale consistenza delle "armi segrete" sulle quali Adolf Hitler riponeva tanta fiducia in un possibile ribaltamento delle sorti della guerra. Luigi Romersa parlò del suo viaggio in un articolo pubblicato in tre parti sui numeri di settembre 1984, ottobre 1984 e maggio 1984 del mensile JP-4 Aeronautica ISSN 0394-3437.

Gli anni di maggiore attività[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la guerra il giornalista riprese l'attività come inviato speciale del settimanale "Tempo" di Milano per il quale per oltre tre decenni realizzò servizi dall'estero di ogni genere.

Molti potenti furono da lui intervistati, soprattutto stranieri, ma anche la gente semplice trovava spazio in lui. Conobbe personalmente moltissimi personaggi storici di importanza primaria.

Vero giramondo, nel dopoguerra è stato anche ai Poli, in Congo per i tragici eventi di Kindu, e in vari Paesi durante la crisi del petrolio, da ricordare il Bahrein.

Nel 1956 a Porto Said assistette all'attacco anglo-francese. In quei giorni intervistò Nasser per "Tempo"[5]. Pochi pochi anni dopo era in Israele, al seguito delle truppe di Moshe Dayan, durante la Guerra dei Sei Giorni.

Ultimi anni e morte[modifica | modifica wikitesto]

Anche nella vecchiaia Romersa ha continuato a scrivere le proprie memorie sino all'età di 90 anni, morì a Roma nel 2007.

Opere più note[modifica | modifica wikitesto]

  • Le armi segrete di Hitler
  • I segreti della guerra d'Africa
  • I segreti della Seconda Guerra Mondiale
  • Uomini della Seconda Guerra Mondiale
  • All'ultimo quarto di luna
  • Von Braun racconta
  • I temerari del cielo

Riconoscimenti e Premi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Antonio Carioti, L'atomica di Hitler. Ossessione infinita, Corriere della Sera, 3 ottobre 2005.
  2. ^ Havde tyskerne en atombombe?, Politiken, 12 October 2012.
  3. ^ Jan A. Novák, Létající talíře si spojujeme s mimozemšťany, ale někteří badatelé věří, Hospodářské Noviny, 5 November 2010.
  4. ^ 1944: Mussolini tornato a Gargnano dopo aver incontrato Hitler, chiede a Luigi Romersa, Il Giorno, 3 febbraio 2006.
  5. ^ Luigi Romersa, Siamo pronti a tendere la mano a tutti, in Tempo, 20 dicembre 1956, pp. 8-11.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN64135982 · ISNI (EN0000 0000 8388 8535 · SBN RAVV082925 · LCCN (ENn87814032 · GND (DE132229587 · BNE (ESXX1423108 (data) · BNF (FRcb12942729z (data) · J9U (ENHE987007272117005171 · WorldCat Identities (ENlccn-n87814032