Carmen Pellegrino

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Carmen Pellegrino (Polla, 1977) è una scrittrice e storica italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Originaria di Postiglione degli Alburni, centro cilentano al confine tra Campania e Basilicata, è nota anche per il suo campo d'interesse più recente, ossia l'attenzione dedicata alla memoria dei borghi abbandonati e alla scienza dell'abbandono[1][2], intesa come forma di recupero alla coscienza del vissuto storico dei luoghi, attività per la quale l'Istituto Treccani ha appositamente registrato il neologismo "abbandonologo"[3][4].

Studiosa eclettica, dopo il saggio '68 napoletano. Conflitti sociali e lotte studentesche tra conservatorismo e utopie, del 2008, e numerosi contributi in antologie e opere collettanee, nel 2015 ha esordito in narrativa con il romanzo Cade la terra[5][6][7][8], vincendo il Premio Rapallo Carige nella sezione Opera Prima[9] e il Premio selezione Campiello, entrando nella cinquina finalista del Premio Campiello[10] per il peculiare carattere innovativo dello stile[11][12][13]. La narrazione prende forma intorno a un flusso di ricordi, nel passato di un paese in disfacimento, popolato ormai solo di ombre, che Pellegrino filtra attraverso la voce narrante di Estella, l’unico io che echeggia in tutte le sezioni del romanzo e che parla con i "suoi" fantasmi. In questo percorso a ritroso, verso la memoria dei luoghi e delle persone che li hanno popolati, è come si realizzasse la riscoperta di una vita clandestina, sotterranea e nascosta in tutto ciò che è in apparente rovina (nella nota finale del romanzo, l'autrice scrive: «Ho tratto dai ruderi una prospettiva capovolta, un invito alla resistenza: ho visto una possibilità nelle cose lasciate a perdersi, nell’inutile»). Il romanzo è stato tradotto in francese, è in corso di traduzione in inglese.

Nel 2014 e 2015 la scrittrice è intervenuta spesso in trasmissioni televisive, in particolare, su Rai Uno, ne Il caffè di Raiuno, narrando storie di borghi abbandonati[14][15] e possibilità del loro recupero[16][17]. Le stesse suggestioni le ha raccontate in radio, su Radio Rai[18][19][20][21][22].

Con il secondo romanzo, Se mi tornassi questa sera accanto[23][24][25][26], ha vinto la trentaduesima edizione del Premio Dessì nel 2017[27]. Il titolo riprende l'incipit della poesia A mio padre di Alfonso Gatto, sintetizzando il senso di un romanzo sulla distanza tra gli esseri umani, a volte solo apparentemente abissale. In quella distanza vive Lulù, la protagonista, sulle sponde di un fiume lontano migliaia di chilometri dal fiumeterra che la legava al padre Giosuè Pindari (il quale, da uomo "appenninico", nella sua radicata fede per gli elementi terra e acqua, continua ad affidare alla corrente le sue lettere per la figlia: «Al fiume, affiderò le lettere, ciascuna in una bottiglia. Le darò al fiume, a quest’acqua che sgorga dalla terra. Sai, Lulù, ho fiducia nelle cose che vengono da lì: la terra non mi ha mai tradito»).

Nel 2018, con Concita De Gregorio - che ha promosso e coordinato l'idea editoriale[28] - e altre autrici, ha pubblicato[29] Princesa e altre regine[30], volume dedicato alle donne delle canzoni di Fabrizio de Andrè.

Nel 2021 ha pubblicato il romanzo La felicità degli altri, con cui ha vinto il Premio Letterario Internazionale Latisana per il Nord Est – Territorio Coop Alleanza 3.0 e per la seconda volta il Premio Selezione Campiello.

Scrive per il Corriere della Sera[31][32][33], inserto letterario La lettura, ed è autrice di numerosi saggi su riviste letterarie[34].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

Romanzi[modifica | modifica wikitesto]

Antologie[modifica | modifica wikitesto]

  • Qui si chiama fatica: storie, racconti e reportage dal mondo del lavoro, Napoli, L'ancora del Mediterraneo, 2010 ISBN 978-88-8325-268-6.
  • Princesa e altre regine, Aa.VV., a cura di Concita De Gregorio, Milano, Giunti, 2018 ISBN 978-88-09-86192-3.

Curatele[modifica | modifica wikitesto]

  • Non è un paese per donne: racconti di straordinaria normalità, Milano, Mondadori, 2011 ISBN 978-88-04-61288-9.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I luoghi abbandonati di Carmen Pellegrino Un romanzo per portarli a nuova vita, su l'Espresso, 18 febbraio 2015. URL consultato il 2 dicembre 2019.
  2. ^ Carmen Pellegrino: «In questa pandemia odiare è diventato legittimo», su Rolling Stone Italia, 27 settembre 2020. URL consultato il 29 settembre 2020.
  3. ^ Neologismo abbandonologo, su treccani.it. URL consultato il 3 novembre 2017.
  4. ^ Pellegrino, Carmen nell'Enciclopedia Treccani, su treccani.it. URL consultato il 29 ottobre 2018.
  5. ^ RAI - Pane quotidiano - Carmen Pellegrino ospite di Concita De Gregorio a Pane quotidiano del 19/03/2015 - video - RaiPlay, su Rai. URL consultato il 10 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2018).
  6. ^ Il Corriere della Sera - Carmen Pellegrino: una cena all'anno per anime vagabonde. Così si popolano luoghi abbandonati., su lettura.corriere.it.
  7. ^ TheAntTv, Terza Pagina - Carmen Pellegrino, 5 aprile 2015. URL consultato il 5 maggio 2019.
  8. ^ Istituto Italiano di cultura di Londra - Carmen Pellegrino e altri scrittori italiani della letteratura italiana contemporanea tradotti in Inglese. Antologia a cura di Loredana Lipperini., su iiclondra.esteri.it.
  9. ^ Lia Levi e Carmen Pellegrino premiate al Rapallo Carige 2015, su edizionieo.it. URL consultato il 3 novembre 2017.
  10. ^ I 5 finalisti sul sito www.premiocampiello.org
  11. ^ Indiscreto, Classifica di qualità: voto speciale narrativa 2000-2019 - "Cade la terra" è stato inserito nel canone dei 100 libri degli ultimi due decenni nella classifica di qualità de L'Indiscreto., su L'INDISCRETO, 20 maggio 2020. URL consultato il 25 maggio 2020.
  12. ^ "Cade la terra" è stato tradotto in inglese e inserito in una antologia di letteratura italiana contemporanea curata dall'Istituto di cultura italiana di Londra - Italian Literature in Translation, su iiclondra.esteri.it. URL consultato il 25 maggio 2020.
  13. ^ Chi Siamo, su iiclondra.esteri.it. URL consultato il 25 maggio 2020.
  14. ^ Puntata 159, su Rai. URL consultato il 4 febbraio 2020.
  15. ^ Quante storie - Video, su RaiPlay. URL consultato il 4 febbraio 2020.
  16. ^ Redazione, Rai 3 e Rai 5, gli appuntamenti con l’arte di giovedì 2 febbraio, su artemagazine.it. URL consultato il 4 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2020).
  17. ^ TG2 Storie. I racconti della settimana del 16/10/2016, su Rai. URL consultato il 4 febbraio 2020.
  18. ^ Radio Rai - Campomaggiore - La città dell'Utopia raccontata da Carmen Pellegrino., su podcast-radio.com.
  19. ^ FAHRENHEIT - Di letteratura e altre fragilità - Rai Radio 3 - RaiPlay Radio, su Rai. URL consultato il 4 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2020).
  20. ^ LA LINGUA BATTE - QuaSi Nobel - Rai Radio 3 - RaiPlay Radio, su Rai. URL consultato il 4 febbraio 2020.
  21. ^ La fortuna di Riace - Tutta la città del 31/03/2016, su Rai. URL consultato il 4 febbraio 2020.
  22. ^ La radio ne parla del 15/05/2015, su Rai. URL consultato il 4 febbraio 2020.
  23. ^ Il Corriere della Sera - Nel nuovo libro di Carmen Pellegrino la ragazza del fiume e la città ideale., su corriere.it.
  24. ^ Radio Rai Fahreneit - Se mi tornassi questa sera accanto., su raiplayradio.it.
  25. ^ Rai scuola - Carmen Pellegrino: sulla sponda di un altro fiume., su raiscuola.rai.it.
  26. ^ Il libro del giorno del 03/03/2017, su Rai. URL consultato il 4 febbraio 2020.
  27. ^ Premio Dessì al femminile: vince Carmen Pellegrino, su lanuovasardegna.it. URL consultato il 3 novembre 2017.
  28. ^ Princesa e altre regine - Il De Andre’ di Concita De Gregorio, in Linkiesta, 25 gennaio 2018. URL consultato il 29 ottobre 2018 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2018).
  29. ^ Le donne nelle canzoni di De Andrè - Libri, in ANSA.it, 10 gennaio 2018. URL consultato il 29 ottobre 2018.
  30. ^ Princesa e altre regine, Giunti Editore. URL consultato il 29 ottobre 2018.
  31. ^ CARMEN PELLEGRINO, Alla Milanesiana Carmen Pellegrino Scomparire, la più grande paura, su Corriere della Sera, 7 giugno 2018. URL consultato il 5 maggio 2019.
  32. ^ Dal Corriere della Sera: Sono la cartografa della Solitudine, su lettura.corriere.it. URL consultato il 2 dicembre 2019.
  33. ^ Carmen Pellegrino racconta Vasco Pratolini, su deapress.com. URL consultato il 4 febbraio 2020.
  34. ^ Carmen Pellegrino parla di Pratolini al Gabinetto Vieusseux - Palazzo Strozzi Firenze. "Scrittori incontrano scrittori"., su rainews.it.
  35. ^ Recensione di Michele Lauro, su panorama.it. URL consultato il 3 novembre 2017.
  36. ^ Recensione di Lorenzo Mondo, su lastampa.it. URL consultato il 3 novembre 2017 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2017).

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