Libera Università di Bolzano: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m sistemo sezioni
LauBot (discussione | contributi)
m Bot: rimuovo parametro ridondante (valore uguale alla proprietà P856 su Wikidata)
Riga 20: Riga 20:
|affiliazioni =
|affiliazioni =
|sport = [http://scub.unibz.it SCUB]
|sport = [http://scub.unibz.it SCUB]
|sito = https://www.unibz.it
}}
}}
La '''Libera Università di Bolzano''' (in [[lingua tedesca|tedesco]]: ''Freie Universität Bozen'', in [[lingua inglese|inglese]]: ''Free University of Bozen-Bolzano'') è una [[Università in Italia|università italiana non statale]], promossa dalla [[provincia autonoma di Bolzano]].
La '''Libera Università di Bolzano''' (in [[lingua tedesca|tedesco]]: ''Freie Universität Bozen'', in [[lingua inglese|inglese]]: ''Free University of Bozen-Bolzano'') è una [[Università in Italia|università italiana non statale]], promossa dalla [[provincia autonoma di Bolzano]].

Versione delle 00:12, 28 set 2018

Libera Università di Bolzano
Rettorato
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàBolzano
Altre sediBressanone, Brunico
Dati generali
Nome latinoUniversitas Studiorum Bauzanensis
Soprannomeunibz
MottoTrilingue e interculturale
Fondazione1997
TipoNon statale, promossa da ente pubblico
FacoltàEconomia, Scienze della Formazione, Scienze e Tecnologie, Scienze e Tecnologie informatiche, Design e Arti
RettorePaolo Lugli[1]
PresidenteUlrike Tappeiner
Studenti4 050 (2018/19[2])
Dipendenti608 docenti e ricercatori
252 tecnici e amministrativi
SportSCUB
Mappa di localizzazione
Map
Sito web

La Libera Università di Bolzano (in tedesco: Freie Universität Bozen, in inglese: Free University of Bozen-Bolzano) è una università italiana non statale, promossa dalla provincia autonoma di Bolzano.

Caratteristica principale dell'Ateneo è l'insegnamento trilingue[3]: italiano, tedesco e inglese. La Facoltà di Scienze della Formazione ha anche una sezione in lingua ladina.[4]

Storia

L'Università di Bolzano è la più giovane e meno frequentata fra le tre della regione del Tirolo, dopo l'Università di Innsbruck e di Trento. Essa è stata fondata nel 1997, con l'inaugurazione della facoltà di Economia a Bolzano e la facoltà di Scienze della Formazione a Bressanone. Dal 2005 ha una propria casa editrice, la bu,press (Bozen-Bolzano University Press).[5]

Al 2018, ci sono 219 progetti di ricerca in corso e 917 conclusi. Sono offerti corsi di laurea triennale, laurea magistrale, dottorati di ricerca e uno Studium Generale.[2]

Campus

Il sigillo della Libera Università di Bolzano

L'università ha tre campus:

  • Bolzano, dove hanno sede le Facoltà di Economia, Informatica, Scienze e Tecnologie, e Design e Arti;
  • Bressanone, che ospita la Facoltà di Scienze della Formazione;
  • Brunico, che ospita il solo corso di laurea in Turismo e Management degli Eventi (Economia).

I tre campus sono frutto di concorsi architettonici internazionali: gli architetti Matthias Bischoff e Roberto Azzola[6] di Zurigo hanno progettato la sede di Bolzano,[7] mentre Regina Kohlmeyer e Jens Oberst di Stoccarda hanno progettato la sede di Bressanone. Quest'ultima struttura viene premiata nel 2005 con il IX Premio d'Architettura della città di Oderzo.[8]

Rettori

Note

  1. ^ Rettore e Prorettori
  2. ^ a b Dati & Fatti
  3. ^ Sandra Campisi, «Case Study on the Free University of Bozen/Bolzano, Italy», Higher Education in Europe, Vol. 25, Issue 4, 2000, pag. 477-486.
  4. ^ sezione ladina Archiviato il 3 giugno 2016 in Internet Archive.
  5. ^ Sito della Bu,Press della LUB
  6. ^ Progetti delle tre sedi Archiviato il 13 aprile 2016 in Internet Archive.
  7. ^ Christine Plieger-De Biasi, Thomas Simma, Freie Universität Bozen – Libera Universita di Bolzano – Free University of Bozen/Bolzano. The Architecture Competition for the Main Site, Vienna-Bolzano, Folio, 1998. ISBN 978-3-85256-105-9
  8. ^ IX Premio architettura Oderzo
  9. ^ Lub, Lorenz è il rettore. Con 6 voti batte Fedrizzi [collegamento interrotto], su altoadige.repubblica.it, 19 luglio 2008. URL consultato il 21 luglio 2008.
  10. ^ (DE) Rektorat der unibz, su unibz.it.

Bibliografia

  • (DEITEN) Hans Karl Peterlini, Hannes Obermair (eds), Universitas Est. Essays and documents on the history of education in Tyrol/South-Tyrol, 2 voll. (Bozen-Bolzano University Press, Raetia Verlag, Bozen/Bolzano 2008), ISBN 978-88-7283-316-2
  • (EN) Klaus Kempf, Franz Berger, «The Library as a Service Point. The Case of the Bozen University Library: Planning, Building, Financing», in Liber Quarterly, 10, 2000, pp. 108–116. (Download PDF 52 KB)
  • (DE) Jens Woelk, «Forschung und Lehre in Südtirol: Europäische Akademie und Freie Universität Bozen», in Die Verfassung der Südtiroler Autonomie, Baden-Baden: Nomos, 2005, pp. 435–448.
  • (DEITEN) Universitätsreden an der Freien Universität Bozen / Discorsi d'ateneo alla Libera Università di Bolzano / Public Talks at the Free University of Bozen, 6 voll., Bolzano, Bozen-Bolzano University Press, 2005-ss. ISBN (ISSN) 2494716-7

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN148672679 · ISNI (EN0000 0001 1482 2038 · SBN CFIV249700 · LCCN (ENn2001039149 · GND (DE10017173-4 · BNF (FRcb166831131 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n2001039149
  Portale Università: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Università