Associazione Calcio Femminile Milan

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Disambiguazione – Se stai cercando altre società calcistiche femminili con la denominazione Milan, vedi Milan femminile.
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A.C.F. Milan
Calcio
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Terza divisa
Colori sociali Rosso, nero
Simboli Diavolo
Dati societari
Città Milano
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione UEFA
Federazione FIGC
Campionato Inattiva
Fondazione 1965
Scioglimento2013
Stadio
( posti)
Palmarès
ScudettoScudettoScudettoScudetto Coppa ItaliaCoppa ItaliaCoppa Italia Supercoppa italianaSupercoppa italiana
Scudetti 4
Trofei nazionali 3 Coppe Italia
2 Supercoppe italiane
Si invita a seguire il modello di voce

L'Associazione Calcio Femminile Milan, abbreviata in A.C.F. Milan e citata anche semplicemente come Milan, fu una società calcistica femminile italiana con sede a Milano. La società, che non aveva affiliazioni o collaborazioni con il Milan maschile pur riprendendone denominazione e colori sociali, ha dichiarato la sua inattività alla FIGC alla fine della stagione sportiva 2012-2013. Successivamente, la sua affiliazione alla FIGC è decaduta[1].

L'A.C.F. Milan non è da confondere con l'A.C.F. Milan 82 di Milano, altra società con cui ha condiviso per molte stagioni denominazione e colori sociali, ma non lo stesso campo di gioco; il campionato di Serie A 1987-1988 è l'unico disputato da entrambe le squadre.

Dopo la sua dichiarazione di inattività due società sportive milanesi già esistenti hanno cambiato colori sociali ed assunto una denominazione simile a quella della cessata A.C.F. Milan, non avendo tuttavia alcuna attinenza con la società.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria dell'Associazione Calcio Femminile Milan
  • 1965 - Valeria Rocchi fonda l'Associazione Calcio Femminile Milano.
  • 1965-1968 - Amichevoli e esibizioni in tutto il nord Italia.[2]
  • 1968 - Partecipa al primo campionato organizzato dall'Unione Italiana Sport Popolare ad Abano Terme, cambiando denominazione in Abano Associazione Calcio Femminile Milano.
  • 1968 - 2º nel campionato U.I.S.P.. A fine stagione cambia denominazione in Associazione Calcio Femminile Sanyo Milano e s'iscrive alla FICF.
  • 1969 - 9º in Serie A.
  • 1970 - Valeria Rocchi cede la presidenza all'industriale medese Luciano Baserga[3] e il club si trasferisce a Meda assumendo la denominazione Associazione Calcio Femminile Gommagomma Milano. A maggio Baserga cambia la denominazione in A.C.F. Gommagomma Meda.
  • 1970 - Campione d'Italia (1º titolo).
  • 1971 - Non disputa nessun campionato ma alcune componenti della squadra si aggregano ai nuovi club Peco Saronno e Brembatese.
  • 1972 - Viene ripristinata l'Associazione Calcio Femminile Milano e si iscrive al campionato di Serie A.
  • 1972 - 10º nel girone B della Serie A.
  • 1973 - Campione d'Italia (2º titolo).
  • 1974 - La società si fonde con l'Associazione Calcio Femminile Ambrosiana Milano e in seguito con il Calcio Femminile Peco Bergamo, diventando Unione Sportiva Lombarda Calcio.[4]
  • 1974 - 5º in Serie A. Cambia denominazione in Unione Sportiva Femminile Milan.[5]
  • 1975 - Campione d'Italia (3º titolo).
Vince la Coppa Italia (1º titolo). Cambia denominazione in Associazione Calcio Femminile GBC Milan.
Vince la Coppa Italia (2º titolo).
  • 1977 - 3º in Serie A.
  • 1978 - 6º in Serie A. Cambia denominazione in Associazione Calcio Femminile Mediolanum Milan.
  • 1979 - 5º in Serie A. Cambia denominazione in Associazione Calcio Femminile Milan.

Vince la Coppa Italia (3º titolo).
Vince la Supercoppa italiana (1º titolo).

Finalista in Coppa Italia.
Vince la Supercoppa italiana (2º titolo).
Semifinale in Coppa Italia.
Primo turno in Coppa Italia.
Ottavi di finale in Coppa Italia.
Fase a gironi in Coppa Italia.

Secondo turno in Coppa Italia.
Terzo turno in Coppa Italia.
Ottavi di finale in Coppa Italia.
Primo turno in Coppa Italia.
  • 2013 - Dichiara alla FIGC la propria fine attività alla fine della stagione sportiva 2012-2013.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Strutture[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Allenatori e presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dell'A.C.F. Milan.

Calciatrici[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatrici dell'A.C.F. Milan.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Rose Reilly con la maglia scudettata del GBC Milan nella stagione 1976

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

1970, 1973, 1975, 1998-1999
1975, 1976, 1997-1998
1998, 1999
2010-2011
1986-1987, 1993-1994

Competizioni regionali[modifica | modifica wikitesto]

1982, 1989-1990

Altri piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Secondo posto: 1976, 1999-2000
Terzo posto: 1977, 1980, 2003-2004
Finalista: 1977, 1998-1999, 1999-2000
Semifinalista: 2000-2001, 2003-2004, 2004-2005
Finalista: 2000, 2004

Statistiche e record[modifica | modifica wikitesto]

Organico[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Comunicato Ufficiale nº 57/A del 1º agosto 2019, Decadenza affiliazione Società inattive (PDF), su figc.it, 1º agosto 2019. URL consultato il 5 ottobre 2019.
  2. ^ Le amichevoli sono state pubblicate dal settimanale sportivo Milaninter conservato nella Biblioteca nazionale braidense di Milano.
  3. ^ Felice Asnaghi, A.C. Meda cento anni e più di storia - Meda, dicembre 2015 - pag. 93 in "Gli albori del calcio femminile". Industriale e proprietario della società Gommagomma di Meda, Luciano Baserga, dopo essersi offerto di sponsorizzare la squadra portandola a giocare sul campo dell'M.T.C. Meda, ne diviene il padre padrone. Valeria Rocchi abbandona la squadra a metà campionato. A fine campionato tutte le ragazze lasciano la squadra che viene sciolta.
  4. ^ Comunicato ufficiale n. 11 del 9 febbraio 1974 della F.I.G.C.F. conservati dal Comitato Regionale Lombardia della F.I.G.C. - Lega Nazionale Dilettanti a Milano in Via Pitteri 95/2.
  5. ^ Comunicato ufficiale n. 14 del 6 marzo 1975 della F.I.G.C.F. pagina 9 al punto 26 "Cambiamenti denominazione sociale", conservati dal Comitato Regionale Lombardia della F.I.G.C. - Lega Nazionale Dilettanti a Milano in Via Pitteri 95/2.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Il pallone d'oro - Prima enciclopedia storica del calcio mondiale - Volume 7°, Il calcio femminile in Italia e nel mondo da pag. 2000 a pag. 2056 - Perna Editore, Via Mario Pagano 41 Milano - 1969 e 1970.
  • Luca Barboni e Gabriele Cecchi, Annuario del calcio femminile 1999-2000, Fornacette (PI), Mariposa Editrice S.n.c., 1999.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito ufficiale, su milanacf.it. URL consultato il 19 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2010).
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