Capo d'Orlando: differenze tra le versioni
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* {{Gemellaggio|Australia|Fremantle|1982}}. La città australiana è stata infatti meta dell'immigrazione Orlandina in entrambi i dopoguerra. Ad oggi si contano a Fremantle circa 6000 residenti tra ex-Orlandini o discendenti. |
* {{Gemellaggio|Australia|Fremantle|1982}}. La città australiana è stata infatti meta dell'immigrazione Orlandina in entrambi i dopoguerra. Ad oggi si contano a Fremantle circa 6000 residenti tra ex-Orlandini o discendenti. |
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* {{Gemellaggio|USA|Culver City}},<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=https://www.98zero.com/224941-firmato-gemellaggio-anche-a-culver-city-capo-dorlando-come-uruapan-kaizuka-iksan-city-e-lethbridge.html|titolo=Firmato gemellaggio anche a Culver City. Capo d’Orlando come Uruapan, Kaizuka, Iksan City e Lethbridge|pubblicazione=98zero.com|data=2017-09-22|accesso=2017-10-05}}</ref> città della California e capitale del Cinema. |
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=== Altre informazioni amministrative === |
=== Altre informazioni amministrative === |
Versione delle 19:36, 5 ott 2017
Capo d'Orlando comune | |
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![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Francesco Ingrillì detto Franco (Lista civica) dal 7-6-16 |
Territorio | |
Coordinate | 38°09′N 14°44′E |
Altitudine | 8 m s.l.m. |
Superficie | 14,43[1] km² |
Abitanti | 13 327[2] (31-05-2016) |
Densità | 923,56 ab./km² |
Comuni confinanti | Capri Leone, Mirto, Naso, Torrenova |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 98071 |
Prefisso | 0941 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 083009 |
Cod. catastale | B666 |
Targa | ME |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] |
Nome abitanti | orlandini |
Patrono | Maria SS. di Capo d'Orlando |
Giorno festivo | 22 ottobre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Capo d'Orlando (Capu d'Urlannu in siciliano) è un comune italiano di 13 327 abitanti della Città metropolitana di Messina in Sicilia.
Centro a prevalente vocazione turistica e commerciale del comprensorio dei Nebrodi, del quale è uno dei poli, insieme a Patti e Sant'Agata di Militello, è nato come borgo di pescatori. Originariamente frazione di Naso, il paese ha raggiunto l'autonomia il 27 settembre 1925, dopo uno sviluppo legato principalmente all'attività dei pescatori.
È sede di attività artistiche (pinacoteca comunale, museo Villa Piccolo, Castello Bastione) ed archeologiche (Terme di Bagnoli).
Storia
Storia antica
Il toponimo Capo d'Orlando risale all'epoca normanna, quando fu battezzata così in onore di una presunta sosta del paladino Orlando durante una crociata in Terra santa. Secondo la leggenda sarebbe stata fondata da Agatirso, figlio di Eolo, re dei venti e delle isole Eolie (da non confondere con Eolo, dio dei venti presso i greci, con il quale viene spesso confuso, a partire dall'Eneide di Virgilio, opera nella quale le due figure mitologiche vengono sovrapposte per la prima volta nel libro I). La fondazione, secondo la leggenda, risalirebbe a tempi non lontani dalla guerra di Troia, intorno al 1183 a.C. e da principio il paese avrebbe conservato il nome di Agatirso, "colui che porta lo splendido tirso": dunque sarebbe stata in origine una città sacra al culto di Dioniso, simboleggiato appunto dal tirso.
Nove secoli più tardi, nel 210 a.C., secondo le cronache di Tito Livio, Agatirso o Agatirno, "società di ladri, esuli e malfattori", subì una massiccia deportazione: circa 4.000 persone furono deportate in Calabria dal console Marco Valerio Levino,[4] forse proprio per effetto dei culti dionisiaci. È questa l'ultima traccia della storia di Capo d'Orlando prima dei Normanni: la testimonianza successiva è di Goffredo da Viterbo, il quale riferisce che il promontorio porta il nome del paladino Orlando (al posto del vecchio nome paganeggiante), da quando Carlomagno, al ritorno dal suo pellegrinaggio a Gerusalemme, fece tappa a Palermo. Durante il Vespro siciliano il 4 luglio 1299, Capo d'Orlando torna nelle cronache con una battaglia navale tra Giacomo II e Federico III per la reggenza degli Aragonesi in Sicilia, nel contesto della disputa fra Aragonesi e Angioini per il trono siciliano.
Nel 1359 Federico IV d'Aragona assegna al nobile Vinciguerra d'Aragona i possedimenti e il Castello d'Orlando.[5]
Nel 1398, Capo d'Orlando è citata nelle cronache per l'assedio di Bernardo Cabrera, conte di Modica, che insegue Bartolomeo di Aragona, traditore del re Martino I rifugiatosi nel Castello che si trova sul promontorio dal quale Capo d'Orlando prende il nome. In questa occasione il Castello, utilizzato fino ad allora come roccaforte di guardia contro i pirati, viene distrutto: iniziano così le incursioni dei pirati, due delle quali testimoniate nel 1589 e nel 1594, fino alla realizzazione di una postazione di guardia, nel 1645. Nel 1598 il ritrovamento vicino al Castello di una piccola statua della Madonna, riproduzione della Madonna di Trapani, che secondo la leggenda sarebbe stata portata da San Cono Abate, porta la comunità locale a costruire nel 1600 il Santuario di Maria Santissima, tuttora simbolo del paese.
Storia moderna e contemporanea
I secoli successivi, segnatamente il XVIII e l'inizio del XIX, sono anni di lunghe e dannose alluvioni, che spingono i conti d'Amico, antichi proprietari del latifondo, a cederne la proprietà al Comune di Naso. Ma le alluvioni sono un'occasione di nuova fortuna per Capo d'Orlando: per effetto dell'azione del mare nasce una pianura molto fertile, e le filande - attive già dal XV secolo in contrada Malvicino insieme alla coltura della canna da zucchero - vivono una fase di sviluppo. Capo d'Orlando affianca dunque le coltivazioni all'attività dei pescatori, e per proteggere il centro dalle scorribande dei pirati e sfruttare le nuove risorse i baroni di Naso realizzano una torre fortificata e un trappeto per lavorare lo zucchero.
Nello stesso periodo, nella zona di San Gregorio nasce una tonnara: è così che Capo d'Orlando - e più nello specifico il borgo marinaro di San Gregorio, vero cuore pulsante del paese fino alla fine del XIX secolo - raggiunge una forte indipendenza economica e inizia a crescere demograficamente, anche per effetto del completamento, nel 1895, della ferrovia che attraversa il centro e delle statali 113 Messina-Palermo e 116 Capo d'Orlando-Randazzo. A cavallo fra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo iniziano così le agitazioni popolari per rivendicare l'autonomia da Naso, che ormai ha la stessa rilevanza economica e demografica della frazione e per tenere l'avamposto a mare concede porzioni di territorio agli orlandini. Ma le agitazioni proseguono, fino a quando, il 25 giugno 1925, Capo d'Orlando ottiene l'autonomia, suggellata il 27 settembre dello stesso anno dall'inaugurazione del municipio.
Monumenti e luoghi d'interesse
- Villa Piccolo
- Castello Bastione, costruito forse già nel XIV secolo a difesa delle piantagioni di canna da zucchero, ora ristrutturato ed adibito a centro culturale polivalente[6]
- Terme di Bagnoli
Monte di Maria SS.
Economia
L'economia di Capo d'Orlando è basata sul commercio, sul turismo e nel settore terziario in generale; tuttavia permangono residui economici del passato, come quello legato all'agricoltura. In passato, infatti, il territorio del comune poteva vantare vaste aree riservate ad agrumeti. Altra fonte di economia è senza dubbio il turismo; nel periodo estivo, infatti, la popolazione aumenta notevolmente, fino a raddoppiare l'attuale numero di abitanti. Svolge inoltre un ruolo centrale nel territorio circondario, specificamente dai paesi limitrofi minori, data la massiccia presenza di servizi commerciali d'ogni tipo, anche legati al divertimento notturno. Tutti questi fattori rendono Capo D'Orlando un punto di riferimento per la socio-economia dell'area nebroidea.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/6/6a/Santuario_capo_d_orlando_d.jpg/220px-Santuario_capo_d_orlando_d.jpg)
Sport
L'Orlandina Basket è la squadra più blasonata di pallacanestro della Sicilia. Ha vinto la coppa Italia della Lega Due nel 2004 ed ha stabilito nello stesso anno il record di vittorie in un campionato professionistico (27 su 30) raggiungendo la promozione in serie A, campionato nel quale ha militato nelle stagioni 2005-2006, 2006-2007 e 2007-2008. Esclusa per irregolarità amministrative dai campionati professionistici, ha ripreso l'attività raggiungendo la Legadue nella stagione 2012-2013.Nel 2014-2015 l'Orlandina viene ripescata in Serie A dopo il secondo posto e la finale Play-Off del 2013-2014 in A2. Nel Basket è da poco presente anche la Costa d'Orlando.
Nel calcio maschile l'Orlandina milita nella Serie D, in quello femminile l'Orlandia 97 ha disputato diversi campionati di massima divisione.
Nella pallavolo maschile l'Orlandina volley milita nella Serie D, la squadra femminile dell'Orlandina Volley nel campionato dilettantistico di prima divisione.
Nella pallamano è attiva l'Esperia Orlandina (serie A2).
Geografia fisica
Territorio
Buona parte della cittadina sorge principalmente lungo una stretta pianura chiusa da una fascia collinare che si estende parallelamente ad essa. Qui sorgono diverse frazioni: San Martino (la più popolosa), Scafa, Piscittina, Forno Alto, Catutè, Certari e Malvicino, tutte situate ad una altitudine compresa tra i 50 e i 300 m. Nella porzione occidentale della piana troviamo le frazioni di Forno Medio, Trazzera Marina, Piana, Furriolo, Bruca, Vina, Masseria, San Giuseppe e Tavola Grande. Lungo il litorale di levante troviamo invece lo splendido borgo di San Gregorio, oltre alla zona balneare di Testa di Monaco, al confine col comune di Naso.
Clima
Il clima di Capo d'Orlando è di tipo subtropicale mediterraneo, con inverni freschi, piovosi e relativamente brevi ed estati calde ed umide, ma spesso ventilate. Le condizioni climatiche consentono tra l'altro la coltivazione di piante tropicali e subtropicali (sia ornamentali che da frutto) sull'intero territorio comunale. In base alla classificazione climatica di Koppen la città fa parte della fascia climatica Csa.
Persone legate a Capo d'Orlando
- Giuseppina Paterniti, giornalista, corrispondente ed attuale vice direttore Rai, autrice televisiva e scrittrice
- Lucio Piccolo, poeta e cugino di Giuseppe Tomasi di Lampedusa
- Vittorio Sindoni, regista e sceneggiatore
- José Humberto Paparoni, Vescovo di Barcelona, Venezuela (celebrò una messa solenne a Capo d'Orlando il 15 agosto 1944)
- Franco Ipsaro Passione, ex calciatore di Serie A nelle squadre di Avellino e Pisa
- Gianmarco Pozzecco, ex giocatore di basket di Serie A e ambasciatore nel mondo di Capo d'Orlando
- Parafioriti Sebastiano, calciatore di buon livello naturalizzato bergamasco ha militato in alcune formazioni di serie b tra cui albinoleffe e Pisa.
Curiosità
- Giuseppe Tomasi di Lampedusa, nella villa dei cugini Piccolo, in contrada Vina di Capo d'Orlando, scrisse buona parte del celebre romanzo Il Gattopardo.
- Una delle più celebri canzoni del cantautore Gino Paoli, Sapore di sale, fu scritta a Capo d'Orlando, come egli stesso poi esplicitamente dichiarò, durante una lunga vacanza seguita ad una serata concerto in un locale della città nell'estate del 1963[7].
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[8]
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/it/timeline/p6cg3fkfq5l0zumk4yii09eayogd26x.png)
Amministrazione
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
27 ottobre 1986 | 15 giugno 1990 | Antonino Messina | Democrazia Cristiana | Sindaco | [9] |
15 giugno 1990 | 20 ottobre 1992 | Antonino Messina | Democrazia Cristiana | Sindaco | [9] |
20 ottobre 1992 | 24 settembre 1993 | Antonio Longo | Democrazia Cristiana | Sindaco | [9] |
24 settembre 1993 | 28 giugno 1994 | Carmelo Giuseppe Antillo | Partito Socialista Democratico Italiano | Sindaco | [9] |
29 giugno 1994 | 25 maggio 1998 | Roberto Vincenzo Sindoni | lista civica | Sindaco | [9] |
25 maggio 1998 | 10 giugno 2003 | Roberto Vincenzo Sindoni | centro-destra | Sindaco | [9] |
10 giugno 2003 | 5 dicembre 2005 | Massimo Carrello | centro-destra | Sindaco | Sfiduciato |
13 giugno 2006 | 15 giugno 2011 | Roberto Vincenzo Sindoni | lista civica | Sindaco | [9] |
28 giugno 2011 | 5 giugno 2016 | Roberto Vincenzo Sindoni | lista civica | Sindaco | [9] |
6 giugno 2016 | In carica | Francesco Ingrillì | lista civica | Sindaco | [9] |
Gemellaggi
Capo d'Orlando è gemellata con:
Fremantle, dal 1982. La città australiana è stata infatti meta dell'immigrazione Orlandina in entrambi i dopoguerra. Ad oggi si contano a Fremantle circa 6000 residenti tra ex-Orlandini o discendenti.
Culver City,[10] città della California e capitale del Cinema.
Altre informazioni amministrative
Il comune di Capo d'Orlando fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n.8 (Colline litoranee di Patti)[11].
Note
- ^ Dati Istat 2015, su demo.istat.it. URL consultato il 13 febbraio 2016.
- ^ Dato Istat al 31/09/2015
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Livio, XXVI, 40.16-18.
- ^ Pagine 134, 135, 136 e 137 del libro di Di Francesco San Martino De Spucches, Mario Gregorio, "La Storia dei feudi e dei titoli nobiliari di Sicilia dalle loro origini ai nostri giorni", Palermo, volume sesto.
- ^ Castello Bastione, su comune.capodorlando.me.it, Comune di Capo d'Orlando. URL consultato il 7 agosto 2012.
- ^ Alessandra Viola, Sapore di sale e di storia, in La Repubblica, dorso Palermo, 14 agosto 2002, p. 7. URL consultato il 24 agosto 2012.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
- ^ Firmato gemellaggio anche a Culver City. Capo d’Orlando come Uruapan, Kaizuka, Iksan City e Lethbridge, in 98zero.com, 22 settembre 2017. URL consultato il 5 ottobre 2017.
- ^ GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 22 maggio 2014.
Voci correlate
Altri progetti
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Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Capo d'Orlando
Collegamenti esterni
- Mappa di Capo d'Orlando [collegamento interrotto], su viamichelin.com.
- Sito d'informazioni turistiche su Capo d'Orlando (italiano/inglese), su agatirno.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 130262593 · GND (DE) 7558740-3 · WorldCat Identities (EN) lccn-n85366962 |
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