Leni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Leni (disambigua).
Leni
comune
Leni – Stemma
Leni – Bandiera
Leni – Veduta
Leni – Veduta
Panorama di Leni dal monte Fossa delle Felci
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sicilia
Città metropolitana Messina
Amministrazione
SindacoGiacomo Montecristo (lista civica) dal 29-4-2019
Data di istituzione1909
Territorio
Coordinate38°33′N 14°50′E / 38.55°N 14.833333°E38.55; 14.833333 (Leni)
Altitudine202 m s.l.m.
Superficie8,79[2] km²
Acque interneTrascurabili
Abitanti679[3] (31-10-2023)
Densità77,25 ab./km²
FrazioniRinella, Valdichiesa
Comuni confinantiMalfa, Santa Marina Salina
Altre informazioni
Cod. postale98050
Prefisso090
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT083037
Cod. catastaleE523
TargaME
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[4]
Cl. climaticazona C, 972 GG[5]
Nome abitantilenesi
PatronoMaria Santissima del Terzito[1]
Giorno festivo23 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Leni
Leni
Leni – Mappa
Leni – Mappa
Posizione del comune di Leni nella città metropolitana di Messina
Sito istituzionale

Leni è un comune italiano di 679 abitanti[3] della città metropolitana di Messina in Sicilia.

Si trova sull'isola di Salina, nell'arcipelago delle isole Eolie.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Veduta di Leni
Una via di Leni

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Il comune occupa il territorio compreso tra il mare e le cime del monte Fossa delle Felci e del monte dei Porri, nella parte sud-occidentale dell'isola di Salina. Zona alquanto montagnosa e impervia, è fitta di una vegetazione composta di eucalipti, cipressi, aceri di monte, cedri e molti altri; frequenti anche il lentisco, l'erica e il corbezzolo. Nell'entroterra, su un avvallamento che divide i due monti dell'isola, sono presenti l'abitato principale di Leni (a circa 200 m s.l.m.) e la frazione di Valdichiesa. Sul litorale, in uno dei pochi punti del comune adatti allo sbarco, c'è la frazione di Rinella con il porto.[6]

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica dell'isola di Stromboli.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome di Leni deriverebbe dal greco lenós ("torchio"), un nome dunque connesso con la produzione di vino (un grappolo d'uva è presente anche nello stemma comunale). Secondo un'altra ipotesi, Leni deriverebbe invece dal nome di persona greco Eléne (forse una Elena cui il paese era stato dedicato?).[7][8]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I ritrovamenti archeologici testimoniano che l'isola di Salina era abitata fin dal V millennio a.C. Al III millennio a.C. risale la colonizzazione dell'isola da parte di genti di stirpe greca, probabilmente gli Eoli. Proprio a quel periodo risalgono alcuni ritrovamenti archeologici nella frazione di Rinella (che testimoniano la lavorazione dell'ossidiana) e sul Monte Fossa delle Felci. Altri ritrovamenti testimoniano la presenza umana nel territorio di Leni, in località Megna, nel XV secolo a.C. In seguito alla distruzione di questo insediamento, probabilmente compiuto dagli Ausoni, l'isola restò presumibilmente disabitata fino al VI secolo a.C., quando Lipari e di conseguenza Salina furono popolate da genti di stirpe dorica, che fecero di Santa Marina Salina il centro principale dell'isola. Nei secoli successivi si susseguirono poi Greci, Romani e Bizantini, fino alla conquista degli Arabi nell'840. Nel XII secolo l'isola venne poi popolata da profughi amalfitani, che sbarcarono a Malfa.[9][10]

In tempi recenti, nel 1867 l'isola di Salina, essendo l'unica delle Eolie (oltre a Lipari) a essere densamente popolata, venne ordinata a comune autonomo, staccandosi da quello di Lipari, che rimase sulle altre sei isole. Venne così creato il comune di Salina, con capoluogo a Santa Marina. Gli altri paesi dell'isola però mal sopportavano di dover dipendere dal capoluogo per ogni necessità amministrativa, sicché nel 1909 si arrivò alla separazione nei tre comuni di Santa Marina Salina, Malfa e Leni.[7][9]

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 21 marzo 1997.[11]

«Campo di cielo, all'isola di Salina, di verde, la massa posta centralmente e a sinistra più alta e più lunga, la massa minore posta a destra, essa isola fondata sulla campagna di azzurro, mareggiata di argento, e sormontata dal grappolo d'uva di oro, unito al tralcio di verde, posto in fascia, pampinoso di due, dello stesso, un pampino a destra, l'altro a sinistra; il tutto sotto il capo di rosso, caricato dalle tre stelle di cinque raggi, di argento. Ornamenti esteriori da Comune.»

Lo stemma comunale riporta l'isola di Salina vista dal mare, sormontata da un grappolo d'uva, a rappresentare la vocazione vinicola del territorio. In alto le tre stelle simboleggiano i tre maggiori centri abitati del comune: Leni, Rinella e Valdichiesa.

Il gonfalone è un drappo di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Santuario di Maria Santissima del Terzito

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Santuario di Maria Santissima del Terzito, edificato nel 1630 (località Valdichiesa)
  • Chiesa di San Gaetano
  • Chiesa di San Giuseppe

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Architettura eoliana.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[14]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2014 risiedevano a Leni 58 stranieri, pari all'8,26% della popolazione.[15]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Lingua siciliana e Dialetto eoliano.
Distribuzione del gruppo siciliano

Oltre alla lingua ufficiale italiana, a Leni si parla la lingua siciliana nella sua variante eoliana. La ricchezza di influenze del siciliano, appartenente alla famiglia delle lingue romanze e classificato nel gruppo meridionale estremo, deriva dalla posizione geografica dell'isola, la cui centralità nel mar Mediterraneo ne ha fatto terra di conquista di numerosi popoli gravitanti nell'area mediterranea.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Scuole[modifica | modifica wikitesto]

  • Scuola primaria di Leni

Musei[modifica | modifica wikitesto]

  • Museo civico di Leni

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Sull'isola di Salina sono stati girati almeno in parte alcuni film, tra i quali i più significativi sono:

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Leni è incluso nell'itinerario eno-gastronomico Strada del vino della provincia di Messina[16]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

  • Dal 2007 Leni, insieme agli altri comuni dell'isola, è sede del SalinaDocFest, festival internazionale del documentario narrativo.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Panorama di Rinella
Valdichiesa e il monte dei Porri

Urbanistica[modifica | modifica wikitesto]

Oltre a numerose case sparse, il comune consta di tre centri abitati principali: Leni, sede comunale, e le frazioni di Rinella e Valdichiesa.

Rinella[modifica | modifica wikitesto]

Posta su un vallone che sbocca direttamente a mare, è il porto del comune. È qui presente l'unica spiaggia sabbiosa di tutta l'isola, ove si trova lo scalo di alaggio per le piccole imbarcazioni, quali per i diportisti e per i pescatori professionisti. Nei pressi della spiaggia vi trovano grotte scavate nella roccia, in passato usate come riparo per le imbarcazioni dei pescatori. Sul fondale marino è a volte possibile notare fuoriuscite di gas e vapori, a testimonianza dell'origine vulcanica dell'isola.[8] Successivamente all'estate del 2020 sono stati terminati i lavori di ripascimento della spiaggia utili alla salvaguardia del borgo di Rinella e alle storiche grotte che ormai distavano pochi metri dalla riva. A oggi sulla spiaggia si trovano piccoli sassolini che verranno levigati e sostituiti con la sabbia vulcanica presente sul fondale della baia antistante grazie alle maree.

Valdichiesa[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Valdichiesa.

Situata nella parte centrale dell'isola, nell'avvallamento tra il monte Fossa delle Felci e il monte dei Porri, la località è nota per il santuario di Maria Santissima del Terzito, patrono di Leni, risalente al 1630. Al suo interno è custodita una tela settecentesca che raffigura la vergine Maria nell'atto di proteggere le isole Eolie.[17]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'approdo di Rinella

L'economia si basa sull'agricoltura (uva, olive e capperi), la vinificazione (malvasia), la pesca (pescespada, cefalopodi e altri) e il turismo.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Leni è collegato agli altri centri dell'isola tramite strade extraurbane. Il porto di Rinella offre collegamenti tramite traghetti e aliscafi con le altre Isole Eolie e con Milazzo e Napoli.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
21 giugno 1988 22 dicembre 1993 Bartolo Russo Partito Socialista Italiano Sindaco [18]
13 giugno 1994 25 giugno 1998 Giuseppe Lo Po lista civica Sindaco [18]
25 giugno 1998 14 giugno 1999 Giovanbattista Leone Comm. regionale [18]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Giuseppe Lo Po lista civica Sindaco [18]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Antonio Podetti lista civica Sindaco [18]
8 giugno 2009 29 aprile 2019 Riccardo Gullo lista civica Sindaco [18]
29 aprile 2019 in carica Giacomo Montecristo lista civica Sindaco [18]

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Leni fa parte delle seguenti organizzazioni sovracomunali: regione agraria n. 11 (Isole di Lipari).[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La devozione alla Madonna del Terzito, su archiviostoricoeoliano.it. URL consultato il 7 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2019).
  2. ^ Dati Istat 2011, su istat.it. URL consultato il 22 maggio 2014.
  3. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ Lo Cascio (2017), pp. 91-92.
  7. ^ a b Dizionario di toponomastica, UTET, 2006, p. 411, ISBN 978-88-02-07228-9.
  8. ^ a b Salina: comune di Leni, su turismoeolie.com. URL consultato il 9 febbraio 2019.
  9. ^ a b Storia di Salina, su turismoeolie.com. URL consultato il 2 febbraio 2019.
  10. ^ Racheli (ed. 1986), pp. 155-156.
  11. ^ D.P.R. di concessione del 21 marzo 1997 (PDF).
  12. ^ Lo Cascio e Navarra (2003), pp. 163-168.
  13. ^ Salina - Isole Eolie, su lipari.biz. URL consultato il 26 gennaio 2019.
  14. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  15. ^ Comune di Leni, su italia.indettaglio.it. URL consultato il 1º febbraio 2020.
  16. ^ Strada del Vino della Provincia di Messina, su tuttitalia.it. URL consultato il 17 febbraio 2019.
  17. ^ Festa della Madonna del Terzito, su turismoeolie.com. URL consultato il 20 febbraio 2019.
  18. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/
  19. ^ GURS Parte I n. 43 del 2008, su gurs.regione.sicilia.it. URL consultato il 19 febbraio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Sicilia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Sicilia