Tomb Raider (serie)

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La modella Alison Carroll, una delle varie testimonial della serie nei panni della protagonista Lara Croft.

Tomb Raider è una serie di videogiochi di genere avventura dinamica, pubblicati a partire dal 1996 fino al 2009 da Eidos Interactive, dal 2009 al 2022 da Square Enix, e dal 2022 da Embracer Group, e sviluppati inizialmente da Core Design (1996-2003),[1][2] e successivamente da Crystal Dynamics (2004-). Il titolo significa "predatrice/razziatrice di tombe" in inglese; protagonista dei videogiochi è Lara Croft, nobile inglese, archeologa avventuriera e ginnasta artistica, in cerca di antichi manufatti dotati di caratteristiche straordinarie o sovrannaturali. I primi titoli prodotti da Core Design hanno segnato la storia dei videogiochi, diventando una pietra miliare del genere avventura dinamica in terza persona e in tre dimensioni. Il marchio Tomb Raider e quello della protagonista si sono poi espansi in altri ambiti, tra cui cinema, televisione, libri e fumetti.

I videogiochi di Tomb Raider sono suddivisi in tre serie principali e alcuni spin-off, di cui la serie originale iniziata nel 1996 e terminata nel 2003, composta da sei titoli sviluppati da Core Design per Eidos; una trilogia retcon iniziata nel 2006 e terminata nel 2008, sviluppata da Crystal Dynamics per Eidos; e una trilogia reboot iniziata nel 2013 e terminata nel 2018, sviluppata da Crystal Dynamics per Square Enix.

Nelle edizioni italiane dei giochi, Elda Olivieri ha doppiato Lara Croft dal 1997 al 2008 nella serie originale e nella trilogia retcon, nonché negli spin-off Lara Croft fino al 2014. Il primo Tomb Raider non è mai stato né localizzato né doppiato in italiano. Nella trilogia reboot, dal 2013 al 2018, la voce di Lara è prestata da Benedetta Ponticelli.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Toby Gard, l'inventore di Tomb Raider e disegnatore della Lara Croft della prima serie classica (1996-2003) e della trilogia Legend (2006-2009).

Il primo Tomb Raider è stato inizialmente realizzato per PlayStation, Sega Saturn e MS-DOS dalla Core Design. È stato uno dei primi titoli responsabili del dominio del mercato da parte della console PlayStation durante questo periodo. Il giocatore, con la telecamera posta in terza persona dietro il protagonista, guida i movimenti di Lara all'interno di un vasto mondo tridimensionale diviso in più livelli, in cui viene attaccato da numerosi animali feroci e in seguito da esseri mitologici e creature fantastiche. Per proseguire è richiesto risolvere alcuni enigmi e trovare chiavi, o abbassare leve nascoste per aprire porte, cruciali per l'avanzamento. Il gioco ha una grande componente presa direttamente dai classici platform, come ad esempio Prince of Persia, combinata con l'azione frenetica degli sparatutto.

Il designer Toby Gard viene riconosciuto come la principale mente dietro alla nascita del gioco e della sua protagonista Lara Croft. Gard volle un'innovativa protagonista femminile forte e indipendente, lontana dall'essere il classico feticcio sessuale. Il risultato finale fu un compromesso tra le idee di Gard e quelle del resto della squadra di sviluppo, più propensa a darle una valenza erotica[3]. Lara rappresentò una pietra miliare nella storia della rappresentazione di genere nei videogiochi.

La prima spinta allo sviluppo di Tomb Raider arrivò da un'altra persona chiave della Core Design, Jeremy Heath-Smith, dopo un incontro con Ken Kutaragi, che aveva recentemente realizzato la PlayStation. Heath-Smith diede il via a Gard per la creazione di un gioco d'avventura tridimensionale, sfruttando le nuove tecnologie, che erano ancora una novità per la squadra della Core[4]. La componente visiva del nuovo titolo avrebbe avuto un ruolo fondamentale, soprattutto per quanto riguarda le animazioni, arrivando ai livelli di fluidità di Super Mario 64[4]. Accanto al ruolo centrale di Gard ci furono altre figure chiave che permisero a Tomb Raider di divenire un capolavoro, come Gavin Rummery che realizzò l'editor di livelli usato nello sviluppo e la level designer Heather Stevens[4].

Inizialmente né la Core né l'editore Eidos Interactive immaginavano l'estremo successo che sarebbe arrivato. Lara fu presentata la prima volta all'Electronic Entertainment Expo del 1996, supportata da una nuova scheda grafica Nvidia. Consapevole del carisma del personaggio, al successivo European Computer Trade Show Eidos basò tutto il marketing di Tomb Raider proprio sulla figura della protagonista, ingaggiando allo scopo anche delle modelle. Il gioco era solido e promettente di per sé, ma Lara era il vero cavallo di battaglia, tanto che la copertina recitava "featuring Lara Croft" come se fosse già un personaggio famoso[5]. Il successo del gioco fu grandioso; il primo Tomb Raider, contando tutte le sue varie incarnazioni, ha venduto 7,5 milioni di copie. Tra i suoi principali meriti, la possibilità data per la prima volta di giocare un'avventura adulta e di stile cinematografico in un mondo 3D, oltre alla grande fluidità grafica e alla popolarità di Lara[5].

In ogni successiva versione del gioco, Lara è stata dotata di nuove mosse e nuove armi. Alcune delle nuove mosse sono state introdotte per far fronte in modo più realistico ad alcuni ostacoli, come ad esempio arrampicarsi sulle sporgenze, strisciare nei cunicoli o usare una corda.

Toby Gard lasciò la Core Design già dopo il primo titolo, insoddisfatto poiché l'editore non gli concedeva il pieno controllo creativo sul successivo gioco. A subentrargli per Tomb Raider II fu Gavin Rummery.[6]

L'uscita di episodi principali della serie ha continuato al ritmo di uno all'anno fino al 2000. Tomb Raider II e III pareggiarono quasi l'enorme successo del predecessore, mentre in seguito ci fu un calo delle vendite. Sull'onda del successo dei primi tre episodi, sono stati pubblicati per ciascuno dei livelli bonus chiamati Gold, rispettivamente Tomb Raider: Unfinished Business, Tomb Raider II: The Golden Mask e Tomb Raider III: The Lost Artifact.

Nei primi anni 2000 uscirono i primi due film tratti da Tomb Raider, con Angelina Jolie nei panni di Lara, di cui il primo, Lara Croft: Tomb Raider (2001), rappresenta in generale il primo film tratto da un videogioco ad avere grande successo[7].

Dopo il relativo insuccesso del videogioco Angel of Darkness (2003), con Tomb Raider: Legend del 2006 iniziò una nuova trilogia con un nuovo sviluppatore, Crystal Dynamics, un nuovo motore grafico e un'ambientazione che mostra le origini di Lara. Con questa serie si ebbe anche il ritorno di Toby Gard tra gli sviluppatori.

Tomb Raider del 2013 rappresenta un reboot della serie, ora edita da Square Enix e di nuovo incentrata sul passato di Lara, molto rinnovata come personaggio e mostrata giovane e poco esperta. La serie è proseguita con altri due titoli. A questa nuova serie è associato il film Tomb Raider (2018), con Alicia Vikander come nuova attrice protagonista.

Durante l'evento State of Unreal 2022 tenuto il 5 aprile '22, Crystal Dynamics annuncia che un nuovo capitolo di Tomb Raider è in sviluppo con il motore grafico Unreal Engine 5.[8]

Nel 2024 i primi tre titoli di Core Design sono ripubblicati da Crystal Dynamics con grafica e altri aspetti tecnici migliorati o rinnovati da Aspyr Media per Embracer Group, tuttavia la raccolta è stata pesantemente criticata per gli avvisi di avvertenza o trigger warning pre-avvio ritenuti non necessari, inappropriati, infantili, diffamatori e irrispettosi nei confronti sia dei giocatori che degli sviluppatori e creatori originali,[9][10][11][12][13] una forte critica già fatta in precedenza verso la Metal Gear Solid: Master Collection.[14] Nonostante questa scelta già controversa, tuttavia, una patch rilasciata nell'aprile del 2024 ha rimosso senza alcun preavviso i poster pin-up di Lara Croft in pose suggestive e seducenti da terzo gioco, contraddicendo di fatto il presunto scopo dell'avviso sui contenuti e causando una massiccia reazione reazione negativa da parte dei fan che hanno minacciato boicottaggi e rimborsi e hanno paragonato l'ingiustificata e non richiesta censura a un "furto" e a "puritani" sui social media.[15][16][17][18][19][20]

Shadow of the Tomb RaiderRise of the Tomb RaiderTomb Raider (videogioco 2013)Tomb Raider: UnderworldTomb Raider: AnniversaryTomb Raider: LegendTomb Raider: The Angel of DarknessTomb Raider: ChroniclesTomb Raider: The Last RevelationTomb Raider IIITomb Raider IITomb Raider

Prima serie: esalogia classica[modifica | modifica wikitesto]

La prima serie del marchio Tomb Raider fu sviluppata da Core Design e pubblicata da Eidos Interactive tra il 1996 e il 2003. È un'esalogia; si compone di sei titoli, dei quali i primi tre — Tomb Raider, Tomb Raider II e Tomb Raider III — sono caratterizzati da trame autonome, che si concludono in sé stesse, mentre i successivi tre — The Last Revelation, Chronicles e The Angel of Darkness — costituiscono per certi versi una trilogia concatenata, contenuta nell'esalogia, in quanto le vicende che si svolgono nel primo dei tre (The Last Revelation), sono alla base degli eventi narrati nei successivi due (Chronicles e The Angel of Darkness).

Tomb Raider[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Tomb Raider.

Pubblicato nel Natale del 1996 e campione di vendite, Tomb Raider è il primo titolo della prima serie. Fu reso disponibile per le piattaforme PlayStation, Sega Saturn, PC, Nokia N-Gage, Mac OS (2003), e nel 2024 in edizione rimasterizzata e migliorata per le nuove generazioni di PlayStation, PC e altre piattaforme. Nel 1998 vennero pubblicati i livelli aggiuntivi (cd. gold) Unfinished Business, inclusi anche nella riedizione del 2024.

Nel gioco, Lara Croft, famosa archeologa avventuriera inglese, viene contattata da Jacqueline Natla, ricca imprenditrice americana, per mettersi alla ricerca di un pezzo dello Scion, antico artefatto di grande potere originario della mitica civiltà di Atlantide. Lara accetta e si reca in Perù, ma una volta trovato il manufatto nella tomba di Qualopec, Lara viene attaccata da Larson, mandato dalla stessa Natla. Lara scopre quindi che quello da lei recuperato è solo uno dei tre pezzi dello Scion, e si mette alla ricerca degli altri due, in Grecia e in Egitto. Il manufatto ricomposto le viene sottratto dagli sgherri di Natla, che scopre non essere altri che una dei tre antichi sovrani di Atlantide, rinchiusa in ibernazione dagli altri due, Qualopec e Tihocan, a causa dei suoi folli sogni di distruzione e rigenerazione della specie umana, ma liberatasi in seguito agli esperimenti nucleari di Los Alamos nel 1945. Seguirà una caccia per fermare la spietata sovrana all'interno di un'antica piramide atlantidea sepolta sotto un'isola del Pacifico, e poi una fuga rocambolesca per salvarsi dall'esplosione della stessa, alla quale Lara scamperà con pochi frammenti dello Scion.

Tomb Raider II[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Tomb Raider II.

Tomb Raider II venne pubblicato nel 1997 per PlayStation, PC Windows e Mac OS, e nel 2024 in edizione rimasterizzata e migliorata per le nuove generazioni di PlayStation, PC e altre piattaforme. Nel 1999 vennero pubblicati i livelli aggiuntivi (gold) The Golden Mask, inclusi anche nella riedizione del 2024.

Il gioco, secondo titolo della prima serie, si svolge in diverse ambientazioni: Cina, Italia (Venezia), Mar Mediterraneo, Tibet. Tra antiche rovine, canali veneziani, immersioni subacquee e monasteri tibetani, Lara Croft si trova sulle tracce di un mitico pugnale cinese, il Pugnale di Xian, appartenuto a un potente imperatore e che la leggenda narra sia in grado di donare l'immortalità a chi se lo conficcasse nel cuore. Lara sarà fronteggiata dalla Fiamma Nera, un'organizzazione mafiosa che venera il pugnale, capitanata dal boss italiano Marco Bartoli, intenzionato a trovare il pugnale prima dell'archeologa inglese.

Tomb Raider III: Adventures of Lara Croft[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Tomb Raider III.

Tomb Raider III: Adventures of Lara Croft venne pubblicato nel 1998 per PlayStation, PC e Mac OS, e nel 2024 in edizione rimasterizzata e migliorata per le nuove generazioni di PlayStation, PC e altre piattaforme. È il terzo titolo della prima serie e, come i due che lo precedettero, la sua trama è conchiusa in sé stessa. Nel 2000 vennero pubblicati i livelli aggiuntivi (gold) The Lost Artifact, inclusi anche nella riedizione del 2024.

Lara Croft, ingaggiata dal dottor Mark Willard, si trova sulle tracce di quattro misteriosi manufatti ricavati da un meteorite precipitato in Antartide in tempi remoti. Le prime popolazioni che scoprirono il luogo dell'impatto vi trovarono terre fertili e vi si stabilirono organizzandosi in una fiorente civiltà. Con la roccia del meteorite fabbricarono quattro manufatti che divennero oggetti di venerazione a causa delle loro proprietà straordinarie. In seguito, eventi catastrofici provocati dalle stesse proprietà dei manufatti ricavati dal meteorite, costrinsero il popolo a trasferirsi altrove, nelle isole della Polinesia. I manufatti vennero ritrovati in Antartide da una spedizione dei marinai del Beagle di Charles Darwin, e mentre uno di essi finì a Londra, gli altri re andarono dispersi nel mondo. L'archeologa inglese, dopo aver recuperato il primo manufatto in India, verrà ingaggiata dal dottor Mark Willard per trovare i restanti nella sua nativa Londra, in Nevada, in Polinesia, per infine svelare il mistero delle proprietà dei manufatti tra le rovine della civiltà che li produsse, in Antartide.

Tomb Raider: The Last Revelation[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Tomb Raider: The Last Revelation.

Tomb Raider: The Last Revelation venne pubblicato nel 1999, distribuito per PlayStation, Sega Dreamcast, PC e Mac OS. Quarto titolo della prima serie, le vicende della sua trama fungeranno da base per i successivi due titoli, Chronicles e The Angel of Darkness. Un livello aggiuntivo, The Times Exclusive Tomb Raider Level, fu pubblicato nel 2001 in esclusiva con il giornale britannico The Times.

Il gioco si divide in due parti, di lunghezza disomogenea. Una breve prima parte ha la funzione di impratichire il giocatore e mostra la protagonista Lara Croft nel passato, quando era ancora una ragazzina, alla ricerca di un manufatto noto come Iride insieme al suo maestro, l'archeologo tedesco Werner Von Croy, che a causa di un incidente che Lara non riuscì a sventare rimarrà zoppo a una gamba. L'ambientazione di questa prima parte è il suggestivo complesso di templi di Angkor Wat, in Cambogia.

Una corposa seconda parte ha luogo nel presente; Lara Croft si trova in Egitto dove, ritrovando un antico manufatto, l'Amuleto di Horus, involontariamente libera nel mondo lo spirito del dio del caos, Seth, che il manufatto teneva confinato in una tomba. Lara si trova quindi impegnata in una corsa contro il tempo per fermare il diffondersi dell'antico dio del caos, cosa possibile solo evocando il suo oppositore, il dio dell'ordine Horus, recuperando tutti i pezzi dell'Armatura di Horus.

Nell'avventura, che ha luogo in varie ambientazioni che rappresentano le varie fasi storiche della storia egiziana, Lara sarà inseguita e ostacolata da niente altri che Werner, il quale, posseduto dal potere del dio Seth, cercherà di vendicarsi per l'incidente in Cambogia molti anni prima. Alla conclusione del gioco, nella fuga dal crollo della nuova prigione di Set sotto la Piana di Giza, Lara incontrerà Werner, che inutilmente cercherà di aiutarla. Diffidando di lui, Lara ne rifiuterà l'aiuto e rimarrà intrappolata nel crollo.

Tomb Raider: Chronicles[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Tomb Raider: Chronicles.

Tomb Raider: Chronicles è il quinto titolo della prima serie, pubblicato nel 2000 per PlayStation, Sega Dreamcast, PC e macOS. La trama è costituita da quattro "cronache" di avventure ambientate rispettivamente a Roma, in Russia, in Irlanda e a New York, in ognuna delle quali Lara Croft è alla ricerca di un manufatto diverso. Le quattro avventure sono narrate da alcuni amici di Lara riunitisi dopo una cerimonia commemorativa in suo onore, ormai senza più speranze di rivederla viva; Lara è infatti ancora dispersa sotto la Piana di Giza in Egitto, dove l'anziano maestro Werner Von Croy è alla sua ricerca. Alla fine del gioco, Werner riuscirà a ritrovare lo zaino dell'archeologa inglese, concludendo con l'affermazione "L'abbiamo trovata!".

Tomb Raider: The Angel of Darkness[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Tomb Raider: The Angel of Darkness.

Tomb Raider: The Angel of Darkness è il sesto titolo della prima serie. Avrebbe dovuto essere parte di un progetto più ampio che tuttavia non fu mai realizzato; esso infatti conclude la serie prodotta da Core Design. Venne pubblicato nel 2003 per PlayStation 2, PC e macOS.

Nel gioco, Lara Croft si trova accusata ingiustamente dell'omicidio del suo vecchio maestro Werner Von Croy, verificatosi proprio dopo un incontro nell'appartamento di questi a Parigi, durante il quale Lara gli rinfacciò di averla abbandonata nel crollo in Egitto. Ricercata dalla polizia parigina, in quanto unica sospettata per l'omicidio, di cui lei non ricorda nulla, le sue ricerche la porteranno a confrontarsi con una confraternita segreta con sede a Praga, che intende riportare alla vita l'ultimo esemplare di un'antica specie di semidei biblici, i Nephilim. In suo aiuto si affiancherà Kurtis, discendente di un'antica stirpe che da generazioni lotta contro la confraternita.

The Angel of Darkness comportò una notevole caduta di immagine per la serie Tomb Raider, trattandosi di un gioco pubblicato nonostante fosse ancora in via di sviluppo. Faceva parte del progetto Next Generation, con il quale la Core Design intendeva introdurre il marchio Tomb Raider nella nuova generazione di videogiochi per PlayStation 2. A causa delle critiche subite per la scarsa qualità e l'evidente incompletezza del gioco pubblicato, il progetto Next Generation fu cancellato, e l'incarico di continuare il marchio con nuovi giochi fu assegnato alla casa sviluppatrice Crystal Dynamics, che avrebbe realizzato Tomb Raider: Legend, primo capitolo di una nuova trilogia distinta.

Per il mercato italiano di The Angel of Darkness, venne commissionato ai Litfiba un singolo promozionale per il gioco, Larasong. Nel 2006 venne pubblicato il DVD interattivo Tomb Raider: The Action Adventure, basato su una versione semplificata di The Angel of Darkness, in cui vengono distribuite informazioni inedite.

Seconda serie (retcon): trilogia Legend o LAU[modifica | modifica wikitesto]

Lara Croft, in un'ambientazione tratta da Tomb Raider: Anniversary, secondo episodio della seconda serie, la trilogia retcon sviluppata da Crystal Dynamics per Eidos Interactive.

La seconda serie del marchio Tomb Raider fu sviluppata da Crystal Dynamics e pubblicata da Eidos Interactive tra il 2006 e il 2008. Si tratta di una trilogia che segna un punto di rottura rispetto alla serie precedente, dando luogo a una retcon, retroactive continuity (altrimenti detta soft reboot, "riavvio leggero"), ossia una narrazione alternativa rispetto a quella dei titoli della prima serie, nello specifico reimmaginando la trama del primo Tomb Raider e inserendolo come secondo episodio della nuova trilogia, funzionale alla trama complessiva di questa. È detta trilogia Legend, dal sottotitolo del primo capitolo, oppure trilogia LAU, dalle iniziali dei sottotitoli dei tre capitoli di cui si compone.

Tomb Raider: Legend[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Tomb Raider: Legend.

Tomb Raider: Legend fu pubblicato nei primi mesi del 2006 per PlayStation 2, PlayStation Portable, PC, Xbox e Xbox 360 e nell'autunno dello stesso anno, anche per Gamecube, Nintendo DS, Game Boy Advance e Telefono cellulare Java. A partire da questo titolo il marchio Tomb Raider venne sviluppato da una nuova casa, la californiana Crystal Dynamics, che ereditò il progetto Next Generation ideato negli anni precedenti dalla Core Design, ma preferì scartarlo e ricominciare da zero, con un progetto proprio nel quale fu coinvolto anche Toby Gard, ideatore dei primissimi Tomb Raider e ideatore della stessa Lara Croft. Legend fu così il primo episodio di una trilogia retcon composta anche dai successivi Anniversary e Underworld.

La storia narra per la prima volta le origini di Lara Croft. In questo gioco la protagonista sarà impegnata nel cercare i vari pezzi della spada Excalibur, la quale è parte di un antico congegno (che negli episodi successivi si scoprirà parte di complessi lasciati dalla mitica civiltà di Atlantide) che quando Lara era bambina provocò la scomparsa di sua madre Amelia DeMornay dopo un incidente aereo in Nepal (di tale incidente, ma non della vicenda della madre, già narravano i manuali di gioco della serie precedente, ma non fu mai menzionato nei giochi veri e propri). A complicare la vicenda saranno Amanda, vecchia amica di Lara data per morta anni prima, e altri nemici pronti a privare Lara dei pezzi dell'artefatto. Nel livello finale, al giocatore viene rivelato dal marchio su alcune casse chi sia il reale mandante di costoro: Jacqueline Natla.

Tomb Raider: Anniversary[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Tomb Raider: Anniversary.

Tomb Raider: Anniversary fu pubblicato a metà/seconda metà del 2007. Si tratta di un remake liberamente ispirato del primo titolo della prima serie di Core Design, la cui trama è parzialmente modificata per adattarla come secondo episodio, prequel, della trilogia iniziata con Tomb Raider: Legend.

La storia vede Lara alla ricerca di un antico artefatto, lo Scion di Atlantide, su incarico di una potente donna d'affari, Jacqueline Natla. L'archeologa attraversa le Ande peruviane, per passare poi per la Grecia e l'Egitto, e raggiungere infine un'isola nel pacifico, sede di resti di antiche strutture atlantidee dove il mistero dello Scion sarà rivelato.

Tomb Raider: Underworld[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Tomb Raider: Underworld.

Tomb Raider: Underworld, pubblicato alla fine del 2008, è il terzo episodio della trilogia composta anche dai precedenti Legend e Anniversary. La trama comincia nel punto in cui terminavano le vicende narrate in Legend, essendone il sequel effettivo. In un secondo momento, sono stati pubblicati i livelli aggiuntivi Sotto le ceneri e L'ombra di Lara.

Obiettivo dell'archeologa inglese sarà quello di recuperare il Martello di Thor, dio nordico del fulmine e del tuono, in una serie di complessi di origine atlantidea nascosti sotto a rovine di civiltà più recenti. Il Martello di Thor è infatti l'unico manufatto in grado di uccidere Jacqueline Natla, i cui loschi piani erano stati rivelati nei due episodi precedenti e la quale si scoprirà in questo episodio ingaggiò in passato anche Richard Croft, padre di Lara, sfruttandone il desiderio di ritrovare la moglie e provocandone così la morte. Natla sarà assistita da Amanda, già apparsa come avversaria in Legend.

Terza serie (reboot): trilogia Survivor[modifica | modifica wikitesto]

La terza serie del marchio Tomb Raider fu sviluppata da Crystal Dynamics in collaborazione con Eidos Montréal, e pubblicata da Square Enix (che nel 2009 acquisì Eidos Interactive) tra il 2013 e il 2018. Si tratta di una trilogia di reboot completo, ossia del tutto separata dalle trame delle serie precedenti, che reinventa lo stesso personaggio di Lara Croft e la sua storia. La trilogia è nota come Survivor, e la nuova Lara Croft che ne è protagonista, ideata da Rhianna Pratchett, è nel complesso molto diversa — nell'età, nella fisicità, e nel carattere — rispetto a quella delle serie precedenti, e sono completamente assenti le armi che erano caratteristica tipica del personaggio, ossia le doppie pistole.[21] La trilogia Survivor è inoltre ancora una volta caratterizzata da un espediente narrativo già usato nella trilogia Legend, ossia un intreccio delle vicende principali con il passato di Lara e il suo rapporto con i genitori e la loro morte, in questa trilogia dovuta a cause diverse che nella trilogia precedente.

Tomb Raider[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Tomb Raider (videogioco 2013).

Il primo videogioco del reboot Survivor, intitolato semplicemente Tomb Raider, fu pubblicato nei primi mesi del 2013 per le console PlayStation 3, Xbox 360, nonché per PC. Nel 2014 ne fu pubblicata una versione per le console PlayStation 4 e Xbox One, contenente tutti i contenuti aggiuntivi pubblicati dall'anno precedente.[22]

Lara Croft, ventunenne e appena laureata, decide di imbarcarsi sulla nave Endurance, capitanata dal cacciatore di tesori freelance Conrad Roth, per portare a termine una scoperta archeologica che potrebbe rivelarsi sensazionale. Sulle tracce del mitico regno perduto di Yamatai, la nave e il suo equipaggio vengono colti nottetempo da una terribile tempesta. La Endurance si spezza letteralmente in due e Lara finisce in preda alle onde che la porteranno su un'inospitale e sconosciuta isola all'interno del Triangolo del Drago, dove la giovane e inesperta ragazza sarà messa di fronte a prove che ne forgeranno il carattere.

Rise of the Tomb Raider[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Rise of the Tomb Raider.

Il secondo episodio della trilogia Survivor, Rise of the Tomb Raider, venne pubblicato alla fine del 2015, dapprima in esclusiva temporanea per Xbox 360 e Xbox One,[23][24] e successivamente anche per PC e PlayStation 4.

Shadow of the Tomb Raider[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Shadow of the Tomb Raider.

Shadow of the Tomb Raider, terzo episodio della trilogia Survivor, venne pubblicato alla fine del 2018 per PlayStation 4, Xbox One e PC. La giovane Lara Croft dà la caccia alle cellule dell'organizzazione Trinità, svelatasi nel capitolo precedente, che è sulle tracce di un manufatto che permette di ricreare l'universo a piacimento.

Cronologie videoludiche canoniche[modifica | modifica wikitesto]

Ordini cronologici suddivisi per serie:

Serie Originale di Eidos/Core Design

Serie Legend e spin-off Lara Croft di Eidos/Crystal Dynamics

Carta che indica i luoghi visitati da Lara Croft nei vari videogiochi:

Vendite[modifica | modifica wikitesto]

La serie fu un enorme successo già col primo capitolo Tomb Raider del 1996, grazie alle diverse innovazioni che il videogioco portava con sé. Ha venduto più di 8 milioni di copie, battendo diversi record. Il secondo capitolo Tomb Raider II ebbe lo stesso enorme successo, sfiorando di poco le vendite del primo gioco. Il videogioco più venduto dell’intera serie videoludica è il secondo reboot intitolato Tomb Raider con più di 13 milioni di copie vendute. L’intera serie ha superato oltre 90 milioni di copie vendute, ed è ancora oggi uno dei franchise di maggiore successo.

Anno Gioco Vendite
1996 Tomb Raider 8.5 milioni+
1997 Tomb Raider II 8 milioni+
1998 Tomb Raider III: Adventures of Lara Croft 6.5 milioni+
1999 Tomb Raider: The Last Revelation 5.5 milioni+
2000 Tomb Raider: Chronicles 2 milioni+
2003 Tomb Raider: The Angel of Darkness 3.5 milioni+
2006 Tomb Raider: Legend 6 milioni+
2007 Tomb Raider: Anniversary 2 milioni+
2008 Tomb Raider: Underworld 5 milioni+
2010 Lara Croft and the Guardian of Light N/A
2013 Tomb Raider 13 milioni+
2014 Lara Croft and the Temple of Osiris N/A
2015 Rise of the Tomb Raider 11 milioni+
2018 Shadow of the Tomb Raider 8 milioni+

Musica[modifica | modifica wikitesto]

Tutta la musica della serie è prodotta dal compositore del gioco rispettivo, usando strumenti digitali, come samples e sintetizzatori elettronici. Tomb Raider: The Angel of Darkness è la singola eccezione di serie, cioè gli sviluppatori hanno deciso di usare strumenti reali per registrare l'interpretazione di Orchestra Sinfonica di Londra, nel 2002.

La seguente tabella riporta le caratteristiche delle colonne sonore dei vari titoli.

Tomb Raider (1996) Tomb Raider II Tomb Raider III: Adventures of Lara Croft Tomb Raider: The Last Revelation Tomb Raider: Chronicles Tomb Raider: Legend Tomb Raider: Anniversary Tomb Raider: Underworld Tomb Raider (2013)
Compositore principale Nathan McCree Nathan McCree Nathan McCree Peter Connelly Peter Connelly Troels B. Folmann Troels B. Folmann Colin O'Malley Jason Graves
Collaboratori Martin Iveson n/a Martin Iveson, Peter Connelly e Matthew Kemp n/a Martin Iveson, Peter Wraight (orchestratore) e David Snell (direttore d'orchestra) n/a n/a Troels B. Folmann (supervisore) TBA,
Aleksandar Dimitrijevic (trailer)
Durata del tema principale 3:15 2:46 2:18 2:17 3:08 2:20 3:37 3:33 3:28
Durata totale ~17 minuti ~19 minuti ~35 minuti ~18 minuti ~16 minuti ~180 minuti
(forma ripetibile)
~56 minuti ~110 minuti n/a

Spin-off[modifica | modifica wikitesto]

Il 4 marzo 2010 Square Enix ufficializza un nuovo gioco di Tomb Raider, che sarà chiamato Lara Croft and the Guardian of Light (Lara Croft e il guardiano della Luce); è stato presentato alla GDC 2010 il 9 marzo a porte chiuse. Una demo del gioco è stata giocabile all'Electronic Entertainment Expo 2010 il 14 giugno. È stato pubblicato esclusivamente in download digitale a partire dal 18 agosto 2010, disponibile solo su PSN ed XboX Live Arcade. Questo videogioco non farà parte della serie principale, ma sarà uno spin-off. Inoltre, questo è il primo episodio in multiplayer, dove oltre a Lara, si potrà scegliere Totec, un altro personaggio totalmente giocabile.

In questo episodio, Lara sarà impegnata nel cercare il mitico Specchio del fumo, solo che questa volta non sarà sola, ma ci sarà Totec, un antico guerriero protettore dell'artefatto, che aiuterà e seguirà Lara nella sua avventura.

Seguito di Lara Croft and the Guardian of Light, è stato annunciato durante la conferenza dell'E3 2014 e pubblicato su PlayStation 4, Xbox One e Microsoft Windows.

Game Boy Color
  • Tomb Raider: The Nightmare Stone (2000)
  • Tomb Raider: Curse of the Sword (2001)
Game Boy Advance
Episodi per N-Gage
  • Tomb Raider: Starring Lara Croft (2002)
  • Tomb Raider: Underworld (2009)
Episodi per telefoni cellulari
Altri episodi
  • Lara Croft Tomb Raider: The Action Adventure (2006); gioco in DVD-Game basato sull'avventura di "Lara Croft Tomb Raider: Angel of Darkness", ma opportunamente semplificato per poter manovrare Lara e le sue azioni con il telecomando.
  • Tomb Raider: Apocalypse (2002-2004); versione del gioco ideata dalla Sky Active (la versione interattiva dei canali Sky) con cui poter giocare con Lara via TV su Sky Gamestar (in Gran Bretagna e Irlanda); il videogame è un platform 2D organizzato in diversi livelli; gli episodi finora realizzati sono quattro: Ep1: “The Eye of Osiris” (Dic 2002); Ep2: “The Shadow of Falls” (Giu 2003); Ep3: The Last Midnight” (Dic 2003); Ep4: The Temple of Anubis” (Giu 2004).

Crossover

In Brawlhalla, è disponibile all'acquisto due versioni di Lara, quella classica e quella survivor.

Altri media[modifica | modifica wikitesto]

Una copertina dell'edizione italiana dei fumetti

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

La serie Tomb Raider è stata ripresa sul grande schermo, con Angelina Jolie (nei due film originali) e Alicia Vikander (nel film reboot) come interpreti di Lara Croft.

Fumetti[modifica | modifica wikitesto]

Tomb Raider ha avuto un adattamento a fumetti grazie alla Top Cow Productions, che dal 1999 al 2005 ha pubblicato alcuni albi con Lara Croft protagonista, talvolta affiancata dall'archeologo avventuriero Chase Carver o da Sara Pezzini, quest'ultima protagonista di Witchblade[25]. Il primo sceneggiatore dei fumetti fu Dan Jurgens, che poté sviluppare la personalità di Lara Croft, all'epoca ancora poco definita nei videogiochi, ma doveva sottoporre ogni pagina alla Eidos per l'approvazione[26]. Il numero 1 fu il fumetto americano più venduto del 1999[26]. L'edizione in italiano è della Panini Comics. Nuovi fumetti di Tomb Raider sono stati pubblicati dalla Dark Horse Comics a partire dal 2014.

Libri[modifica | modifica wikitesto]

Ballantine Books, con Eidos, ha iniziato a pubblicare nel 2004 una serie di storie originali ispirate al videogioco, a cominciare da The Amulet of Power di Mike Resnick, seguito da The Lost Cult di E. E. Knight e il più violento The Man of Bronze di James Alan Gardner nel 2005. I libri non seguono la trama dei due film, e il terzo è narrato in prima persona da Lara Croft. Nel 2017 viene pubblicato Tomb Raider e i diecimila immortali, scritto da Dan Abnett e Nick Vincent. Questo libro parla di ciò che accade nell'ultima trilogia del videogioco tra Tomb Raider e Rise of the Tomb Raider. Nel 2018 viene pubblicato Lara Croft e la lama di Gwynnever, scritto sempre da Dan Abnett e Nick Vincent.

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Testimonial[modifica | modifica wikitesto]

Varie modelle si sono susseguite come volti ufficiali di Lara Croft, tra cui Alison Carroll, Diana Dorow e le attrici Rhona Mitra, Alicia Vikander e più recentemente Camilla Luddington.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tomb Raider, in Play Generation, n. 68, Edizioni Master, luglio 2011, pp. 12-15, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  2. ^ Una storia lunga quindici anni: Lara Croft nel mondo dei videogiochi, in Play Generation, n. 68, Edizioni Master, luglio 2011, pp. 14-15, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  3. ^ Retrogame Magazine 7, p. 22.
  4. ^ a b c Retrogame Magazine 7, p. 23.
  5. ^ a b Retrogame Magazine 7, p. 28.
  6. ^ Retrogame Magazine 7, p. 30.
  7. ^ Lara Croft: Tomb Raider, su checult.it.
  8. ^ Tomb Raider, il nuovo capitolo sfrutterà l'Unreal Engine 5 - News PC, Playstation 4, Xbox One, su Console-Tribe, 5 aprile 2022. URL consultato il 7 aprile 2022.
  9. ^ (EN) John F. Trent, ‘Tomb Raider I-III Remastered’ Features Trigger Warning That Accuses Games Of “Offensive Depictions Of People And Cultures Rooted In Racial And Ethnic Prejudices”, su That Park Place, 13 febbraio 2024. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  10. ^ (EN) Robert Marrujo, Crystal Dynamics Sparks Controversy Over Tomb Raider I-III Remastered Trigger Warning, su Nintendojo, 16 febbraio 2024. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  11. ^ (EN) Spencer Baculi, 'Tomb Raider' Remasters Will Remain Uncensored, Instead Feature Performative Disclaimer Condemning "Harmful Impact" Of Original Games, su Bounding Into Comics, 14 febbraio 2024. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  12. ^ (EN) Tomb Raider remaster divides fans over racial content warnings, su GAMINGbible, 14 febbraio 2024. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  13. ^ (EN) Time Extension, Poll: Should Retro Game Remasters Carry Warnings About "Offensive" Content?, su Time Extension, 15 febbraio 2024. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  14. ^ (EN) Oliver Jia, No, "Metal Gear Solid" Doesn't Need a Content Warning, su www.foreignperspectives.net. URL consultato il 20 febbraio 2024.
  15. ^ (EN) Michael Brandon Ingram, Tomb Raider Update Makes Controversial Change Not Mentioned in the Patch Notes, su Game Rant, 21 aprile 2024. URL consultato il 22 aprile 2024.
  16. ^ Tomb Raider Chronicles - TOMB RAIDER I-III REMASTERED PIN-UPS REMOVED, su www.tombraiderchronicles.com. URL consultato il 22 aprile 2024.
  17. ^ (EN) Spencer Baculi, 'Tomb Raider I-III Remastered' Hit With Post-Release Censorship As New Update Removes Lara Croft Pin-Ups From 'Tomb Raider III: The Lost Artefact', su Bounding Into Comics, 20 aprile 2024. URL consultato il 22 aprile 2024.
  18. ^ Tomb Raider I-III Remastered update removes pinup posters, su GoNintendo.
  19. ^ (EN) Nintendo Life, Lara Croft's Pinup Posters Go Missing In Tomb Raider I-III Remastered, su Nintendo Life, 21 aprile 2024. URL consultato il 22 aprile 2024.
  20. ^ Tomb Raider Remastered, l'ultima patch ha censurato dei contenuti, su SpazioGames, 22 aprile 2024. URL consultato il 22 aprile 2024.
  21. ^ Lara si rinnova, in Play Generation, n. 62, Edizioni Master, gennaio 2011, p. 7, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  22. ^ Scheda su Tomb Raider: Definitive Edition di Z-Giochi.com
  23. ^ Rise of the Tomb Raider sarà un'esclusiva per Xbox
  24. ^ Rise of the Tomb Raider - Phil Spencer conferma l'esclusiva temporanea su Xbox
  25. ^ Breve storia dei fumetti tratti da videogiochi, in Play Generation, n. 81, Edizioni Master, luglio 2012, p. 35, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  26. ^ a b Jim McLauchlin, Caccia al tesoro, in Tomb Raider Magazine, n. 8, Cult Comics, febbraio 2001, pp. 4-7.
  27. ^ (EN) Justin Carter, Netflix's Tomb Raider Will Show Lara Croft's Journey from Survivor to Legend, su Gizmodo, 27 settembre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Storia di un amore mai dimenticato - Tomb Raider, in Retrogame Magazine, n. 7, seconda serie, Cernusco sul Naviglio, Sprea, maggio/giugno 2018, pp. 20-31, ISSN 2532-4225 (WC · ACNP).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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