Rete ferroviaria della Campania

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La rete ferroviaria campana

La rete ferroviaria della Campania ammonta a circa 1380 km: la maggior parte è gestita da Rete Ferroviaria Italiana e su di essa sono eserciti i collegamenti long haul di Trenitalia e Nuovo Trasporto Viaggiatori. Le linee del trasporto pubblico locale sono invece affidate a Trenitalia, EAV e ANM. Alcune di queste linee sono ferrovie a scartamento ridotto i cui gestori concessionari sono le medesime Eav e Anm.

Il progetto della Metropolitana Regionale prevede la riqualificazione del movimento ferroviario con nuovi orari ben cadenzati, l'apertura di nuove linee e di nuove stazioni, create anche (e soprattutto) come punto di interscambio con altri mezzi di trasporto, specie auto e autobus.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia delle ferrovie nel Regno delle Due Sicilie.
L'inaugurazione della tratta Napoli - Portici

Le origini[modifica | modifica wikitesto]

Buona parte della rete delle strade ferrate della Campania ebbe origine quando ancora l'Italia non esisteva come stato unitario e la regione faceva parte del Regno delle Due Sicilie, sotto il dominio dei Borbone e con Napoli capitale. Il re dell'epoca, Ferdinando II, sull'onda del successo delle ferrovie in Inghilterra e ricevuta la proposta della costruzione di una strada ferrata che collegasse Napoli con Nocera Inferiore, e con una diramazione per Castellammare di Stabia, ne approvò i lavori che partirono nell'estate del 1838: l'anno seguente, il 3 ottobre 1839, venne aperto all'esercizio il primo tronco di questa ferrovia che collegava Napoli a Portici, presso la zona del Granatello, a doppio binario e con trazione a vapore. Il successo del nuovo mezzo di trasporto, veloce e sicuro per quei tempi, fu grande. Non molto tempo dopo il re concesse altre autorizzazioni per la costruzione di altre linee ferroviarie. Il 1º maggio 1841 la ferrovia arrivò da Portici a Torre del Greco e l'anno successivo, il 2 agosto 1842, si aprì il tronco che portava a Castellammare di Stabia. Il 19 maggio 1844 la ferrovia congiunse Torre Annunziata con Nocera Inferiore: la prima linea ferroviaria progettata in Campania era stata completata. L'anno prima, il 20 dicembre 1843, era stata inaugurata la ferrovia Napoli - Caserta via Casalnuovo.

Le linee[modifica | modifica wikitesto]

Rete Ferroviaria Italiana[modifica | modifica wikitesto]

La rete offerta da RFI è quella più vasta, contando ben 1 066 km. Di questi, il 55% è a doppio binario, mentre il restante 45% a binario singolo. Inoltre il 77% della rete utilizza una trazione elettrica, mentre il 23% la trazione diesel.

Ferrovie ad Alta Velocità-Alta Capacità e ad Alta Capacità[modifica | modifica wikitesto]

Linee AV-AC
Linea Apertura Stato attuale Numero stazioni Trazione
Roma-Napoli (AV-AC)
19 dicembre 2005
In esercizio
3
Elettrica
Linea a monte del Vesuvio (AV-AC)
giugno 2008
In esercizio
2
Salerno-Reggio Calabria (AC)
-
In progettazione
-
Napoli-Bari (AC)
-
In costruzione
-

Ferrovie principali[modifica | modifica wikitesto]

Le ferrovie che vengono classificate come principali da RFI presenti in Campania sono 6. Tre di queste ferrovie corrono lungo la dorsale tirrenica, seguendo la linea costiera da Formia, fino a Sapri: da Formia (nonostante la città appartenga al Lazio numerosi treni regionali campani terminano qui le loro corse: i compartimenti ferroviari seguono ancora la suddivisione ante-1970, che ricalca i confini degli stati preunitari) a Napoli si tratta della direttissima Napoli - Roma, da Napoli a Salerno dell'omonima ferrovia e da Salerno a Sapri della Ferrovia Tirrenica Meridionale.

Proprio da quest'ultima ferrovia, all'altezza di Battipaglia, si distacca la linea per Metaponto, che collega la Campania con la costa ionica, passando per Potenza, attraversando buona parte della Basilicata: questa ferrovia è stata elevata a principale solo nel 1993, dopo l'intera elettrificazione, per permettere il passaggio degli Eurostar che svolgevano servizio tra Napoli e Taranto: di tutte le linee principali campane è l'unica ad essere interamente a binario unico.

Le altre due linee principali corrono nell'entroterra della regione: una è la Roma - Napoli via Cassino, che attraversa tutta la Terra di Lavoro ed il capoluogo di Caserta, mentre l'altra è la Napoli - Foggia che collega la Campania con la Puglia, passando per Caserta e Benevento: anche questa ferrovia negli ultimi anni ha subito lavori di ammodernamento che hanno portato in alcuni punti al raddoppio del binario.

  Linee RFI principali
Linea Completamento Stato attuale Numero stazioni Trazione
Roma-Cassino-Napoli
25 febbraio 1863
In uso
15
Elettrica
Napoli-Foggia
26 maggio 1870
In uso
27
Elettrica
Roma-Formia-Napoli
28 ottobre 1927
In uso
11
Elettrica
Napoli-Salerno
20 maggio 1866
In uso
18
Elettrica
Salerno-Reggio Calabria
1º luglio 1895
In uso
27
Elettrica
Battipaglia-Potenza-Metaponto
27 dicembre 1880
In uso
12
Elettrica

Ferrovie secondarie[modifica | modifica wikitesto]

La rete regionale di RFI è rimasta pressoché la stessa nel corso degli anni pur essendo la situazione per alcune di queste linee spesso critica: infatti solo due sono state le chiusure e mai del tutto ufficializzate. Si tratta della Sicignano degli Alburni - Lagonegro che venne chiusa per lavori di ammodernamento insieme alla Battipaglia - Metaponto e mai più riaperta nonostante avesse un buon traffico passeggeri e la Torre Annunziata - Cancello, anch'essa chiusa per lavori nel 2006 e mai più riaperta. La prima linea serviva tutta la zona del Vallo di Diano offrendo una valida alternativa all'auto, mentre la seconda attraversava tutti i comuni vesuviani del versante interno: questa ferrovia però non aveva alcun collegamento diretto con Napoli e ha subito in modo letale la presenza della Circumvesuviana che con la linea Napoli - Sarno ne segue grosso modo lo stesso percorso, per terminare però a Napoli.

L'unica linea che risulta essere definitivamente chiusa ed ormai anche del tutto smantellata è la Sparanise - Gaeta, che attraversava in largo il nord della Campania unendo la costa con il casertano. All'apertura della direttissima Roma - Napoli la linea si trovò tagliata in due ed il servizio era limitato da Sparanise a Formia: lo scarso traffico la portò alla chiusura.

Altra linea di interesse storico e classificata come regionale è la Torre Annunziata - Gragnano: la prima tratta di questa linea da Torre Annunziata a Castellammare di Stabia fu la prima ad essere progettata ed una delle prime in Italia ad entrare in funzione. La linea ha per lungo tempo risentito della mancanza di collegamenti diretti con Napoli, ultimamente nuovamente istituiti da Castellammare di Stabia: la situazione rimane critica, per mancanza di passeggeri nel breve ramo tra Castellammare di Stabia e Gragnano, anche perché nella stazione stabiese bisogna invertire senso di marcia.

  Linee RFI secondarie
Linea Apertura Stato attuale Numero stazioni Trazione
Torre Annunziata-Castellammare di Stabia-Gragnano
4 maggio 1885
In uso
5
Elettrica
Torre Annunziata-Cancello
1º maggio 1885
Chiusa nel 2006
10
Elettrica
Benevento-Campobasso
21 settembre 1883
In uso
18
Diesel
Avellino-Rocchetta Sant'Antonio
27 ottobre 1895
Chiusa nel 2010
Riaperta nel 2018[1]
33
Diesel
Cancello-Avellino
Parzialmente chiusa nel 2012
17
Diesel[2]
Salerno-Mercato San Severino
In uso
9
Diesel
Benevento-Avellino
In uso
10
Diesel
Sicignano degli Alburni-Lagonegro
25 maggio 1892
Sospesa nel 1987
15
Diesel
Gaeta-Formia-Sparanise
3 maggio 1892
Chiusa nel 1981
9
Diesel
Vairano-Isernia
In uso
11
Diesel
Codola-Nocera Inferiore
In uso
3
Elettrica

Altre tipologie di linee RFI secondarie[modifica | modifica wikitesto]

  Altre tipologie di linee RFI secondarie di tipo concesse
Linea Apertura Stato attuale Numero stazioni Trazione
Passante ferroviario di Napoli
20 settembre 1925
In uso
14
Elettrica
Raccordo di Castellammare di Stabia
15 aprile 1886
In uso
Diesel
Raccordo di Torre Annunziata
15 aprile 1886
In disuso
Elettrica[3]
Raccordo di Salerno
20 dicembre 1925
Soppresso
Diesel

Servizio ferroviario metropolitano di Salerno[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Servizio ferroviario metropolitano di Salerno.

Il servizio ferroviario metropolitano di Salerno, conosciuto anche con il nome di "Metropolitana" o "Metropolitana leggera"[4], è un servizio ferroviario urbano, le cui infrastrutture sono state costruite ex novo, che serve la città di Salerno. La linea attraversa l'intera città da nord a sud, per una lunghezza pari a 7 km. L'infrastruttura corre parallelamente alla Ferrovia Tirrenica Meridionale, nel tratto compreso tra le stazioni di Salerno e quella di Pontecagnano, grazie all'aggiunta di un terzo binario: la linea, attualmente, conta 6 stazioni, ma gli sviluppi futuri prevedono diverse nuove fermate.

EAV[modifica | modifica wikitesto]

La rete Circumvesuviana si sviluppa, in sede propria e con scartamento ridotto (mm 950), per 144 km ed unisce il capoluogo di regione con la sua area metropolitana, sforando, in alcuni punti, in provincia di Salerno (nel caso di Scafati, San Valentino Torio e Sarno) e in provincia di Avellino (ad Avella e Baiano).

Rete ferroviaria e relazioni gestite dall'Ente Autonomo Volturno
Linea ferroviaria Apertura Stato Trazione Stazioni Rete di provenienza
Napoli-Nola-Baiano
1885
In uso
Elettrica
28
Circumvesuviana
Diramazione Pomigliano d'Arco-Acerra
2004
In uso
Elettrica
4
Circumvesuviana
Napoli-Ottaviano-Sarno
1891
In uso
Elettrica
28
Circumvesuviana
Napoli-Pompei-Poggiomarino
1904
In uso
Elettrica
25
Circumvesuviana
Napoli-Sorrento[5]
1932
In uso
Elettrica
15
Circumvesuviana
Diramazione Botteghelle-San Giorgio a Cremano
2001
In uso
Elettrica
7
Circumvesuviana
Cumana
1889
In uso
Elettrica
19
SEPSA
Circumflegrea
1962
In uso
Elettrica
16
SEPSA
Alifana Alta
1914
In uso
Diesel
15
MetroCampania NordEst
Alifana Bassa
1913
Chiusa nel 1976
Diesel
MetroCampania NordEst
Benevento-Valle Caudina-Cancello
1913
In uso
Elettrica
12
MetroCampania NordEst
Napoli-Giugliano-Aversa
2005
In uso e in parte in costruzione
Elettrica
5
MetroCampania NordEst

Stazioni[modifica | modifica wikitesto]

La Campania è servita nella sua interezza da una buona rete di ferrovie e con essa quindi molto città godono del privilegio di avere una stazione ferroviaria: in alcuni casi, specie nell'area metropolitana di Napoli, dove la rete di trasporti si fa più fitta, alcune città, come Pozzuoli, Torre del Greco e Castellammare di Stabia, oltre ad essere attraversate da diverse linee ferroviarie, sfiorano le 10 stazioni nel proprio territorio comunale. La situazione cambia all'interno della regione, nelle zone montuose degli Appennini dove, oltre ad una rete ferroviaria più scarsa, molto spesso le stazioni si trovano ad una notevole distanza dai centri abitati che servono ed in molti casi sono state chiuse per lo scarso traffico come è accaduto per molte stazioni della ferrovia Avellino - Rocchetta Sant'Antonio e della ferrovia Benevento - Campobasso.

Stazioni passeggeri[modifica | modifica wikitesto]

La maggior parte delle stazioni campane viene gestita da Rfi, che vede in Napoli Centrale la stazione principale sia per numero di treni che per movimento passeggeri della regione: tale stazione, con quella di Castellammare di Stabia e di Gragnano risultano essere le uniche di testa di Rfi in Campania. Inoltre, la stazione di Salerno è un importante snodo ferroviario poiché vi confluiscono numerose linee a carattere regionale e nazionale. Altri nodi ferroviari importanti sono Aversa e Cancello. Di fondamentale importanza è infine la stazione di Napoli Afragola, sita in quest'ultima città, progettata come hub dell'alta velocità nella regione Campania, nonché importante snodo per il Mezzogiorno, essendo unica fermata nel napoletano delle seguenti relazioni:

La Circumvesuviana conta 96 stazioni, di cui 5 sono terminali e 7 hanno la funzione di bivio. Alcune stazioni della Circumvesuviana hanno un movimento passeggeri così elevato da essere tra le prime in Campania come quelle di Napoli Porta Nolana, Napoli Piazza Garibaldi, Torre del Greco, Ercolano, Castellammare di Stabia, Sorrento, Ottaviano, Pomigliano d'Arco e Nola.

Metropolitane[modifica | modifica wikitesto]

Metropolitana di Napoli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Metropolitana di Napoli.

La metropolitana di Napoli è composta da 2 linee metropolitane (linea 1 e linea 6) ; le altre linee (linee 2, 3, 4, 5 e 7) sono servizi metropolitani che utilizzano infrastrutture ferroviarie.

La Linea 1 è stata la prima vera linea metropolitana di Napoli ed è stata inaugurata nel 1993: oggi è composta da 19 stazioni, su un percorso di circa 18 km, collegando il quartiere di Piscinola con il centro, a piazza Garibaldi ed è gestita da ANM. è in fase avanzata il prolungamento dalla stazione di Piscinola all'aeroporto di Capodichino.

La Linea 6, inaugurata l'11 gennaio 2007 e gestita da ANM, è la più giovane della rete della metropolitana di Napoli e può essere considerata realmente una metropolitana seppur leggera. In principio questa linea doveva essere una tramvia che avrebbe dovuto collegare il quartiere di Fuorigrotta con quello di San Giovanni a Teduccio, ma a causa di problemi economici, dopo la realizzazione delle prime opere, i lavori furono fermati. In seguito si è deciso di utilizzare le opere già esistenti per la realizzazione di una metropolitana: oggi la linea unisce Fuorigrotta con Mergellina, anche se si stanno ultimando i lavori di ampliamento della tratta fino a piazza Municipio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Riparte il treno a vapore "Avellino - Rocchetta Sant’Antonio", in Repubblica.it, 23 maggio 2018. URL consultato il 25 maggio 2018.
  2. ^ Elettrica da Cancello a Codola
  3. ^ Parzialmente
  4. ^ De Luca: Metropolitana leggera, taglio del nastro entro l'anno[collegamento interrotto]
  5. ^ La tratta Sorrentina Archiviato il 1º giugno 2013 in Internet Archive.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]