Ferenc Krausz

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Ferenc Krausz
Premio Wolf Premio Wolf per la fisica 2022
Medaglia del Premio Nobel Premio Nobel per la fisica 2023

Ferenc Krausz (Mór, 17 maggio 1962) è un fisico ungherese, specializzato in fisica degli attosecondi e scienza dei laser[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver studiato fisica teorica all'Università Eötvös Loránd e ingegneria elettrica all'Università Tecnica di Budapest, ha ottenuto l'abilitazione all'Università Tecnica di Vienna in Austria, diventando professore presso lo stesso istituto. Nel 2003 è stato nominato direttore del Max-Planck-Institut für Quantenoptik di Garching e nel 2004 è diventato presidente di fisica sperimentale presso l'Università Ludwig Maximilian di Monaco. Nel 2006 ha co-fondato il Munich-Centre of Advanced Photonics (MAP) e ha iniziato a lavorarci come direttore.[2]

Nel 2023 ha ricevuto il Premio Nobel per la fisica insieme a Pierre Agostini e Anne L'Huillier «per i metodi sperimentali che generano impulsi di luce ad attosecondi per lo studio della dinamica degli elettroni nella materia».[3][4]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ https://nrc-publications.canada.ca/eng/view/fulltext/?id=1245a958-9c93-4116-bfdb-f447e8a53c48
  2. ^ Krausz, Ferenc | Max-Planck-Gesellschaft, su web.archive.org, 8 marzo 2022. URL consultato il 17 aprile 2023 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2022).
  3. ^ Il Nobel per la Fisica a Pierre Agostini, Ferenc Krausz e Anne L'Huillier, il Post, 3 ottobre 2023. URL consultato il 3 ottobre 2023 (archiviato il 3 ottobre 2023).
  4. ^ Valentina Guglielmo, Per il Nobel per la fisica 2023 basta un attosecondo, su MEDIA INAF, 3 ottobre 2023. URL consultato il 30 ottobre 2023.
  5. ^ The first 2019 Vladilen Letokhov Medal goes to Ferenc Krausz, su eps.org.
  6. ^ (EN) The Frontiers of Knowledge Award goes to Anne L'Huillier, Paul Corkum and Ferenc Krausz for enabling subatomic particles to be observed in motion over the shortest time scale captured by science, su Premios Fronteras, 22 febbraio 2023. URL consultato il 17 aprile 2023.
  7. ^ (EN) Ferenc Krausz, su Wolf Foundation, 8 febbraio 2022. URL consultato il 17 aprile 2023 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2022).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Ferenc Krausz, su nobelprize.org. Modifica su Wikidata
  • Ferenc Krausz, su dfg.de. URL consultato il 17 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
  • Ferenc Krausz, su attoworld.de. URL consultato il 17 aprile 2023 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2016).
Controllo di autoritàVIAF (EN33069694 · ISNI (EN0000 0000 3808 6111 · ORCID (EN0000-0002-6525-9449 · LCCN (ENn2003019976 · GND (DE129180114 · J9U (ENHE987007384271305171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2003019976