Estrema destra: differenze tra le versioni
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In [[Italia]], oltre la destra politica rappresentata in Parlamento, l'estrema destra nel tempo<ref>Per il Presidente del consiglio dei ministri che deponeva nel 1988 davanti al Parlamento, "l'evoluzione dell'area eversiva di destra ha fatto registrare dagli [[anni 1960]] ad oggi un articolato sviluppo ideologico-operativo. Si è passati da una fase golpista ad una di spontaneismo armato, per approdare, attualmente, ad un indistinto contesto di generica contrapposizione allo Stato e di integrazione con la delinquenza comune ed organizzata": [https://patrimonio.archivio.senato.it/inventario/scheda/terrorismo-e-stragi-x-xiii-leg/IT-SEN-114-016017/seduta-n-4#lg=1&slide=0 Commissione stragi, X legislatura, Processi verbali sedute della Commissione, Seduta n. 4 (23 novembre 1988)], p. 14, in Archivio storico del Senato della Repubblica (ASSR), Terrorismo e stragi (X-XIII leg.), 2.4.</ref> è stata composta da formazioni politiche molto diverse, alcune attive e altre disciolte, che fanno esplicito riferimento al passato regime [[Fascismo|fascista]]. |
In [[Italia]], oltre la destra politica rappresentata in Parlamento, l'estrema destra nel tempo<ref>Per il Presidente del consiglio dei ministri che deponeva nel 1988 davanti al Parlamento, "l'evoluzione dell'area eversiva di destra ha fatto registrare dagli [[anni 1960]] ad oggi un articolato sviluppo ideologico-operativo. Si è passati da una fase golpista ad una di spontaneismo armato, per approdare, attualmente, ad un indistinto contesto di generica contrapposizione allo Stato e di integrazione con la delinquenza comune ed organizzata": [https://patrimonio.archivio.senato.it/inventario/scheda/terrorismo-e-stragi-x-xiii-leg/IT-SEN-114-016017/seduta-n-4#lg=1&slide=0 Commissione stragi, X legislatura, Processi verbali sedute della Commissione, Seduta n. 4 (23 novembre 1988)], p. 14, in Archivio storico del Senato della Repubblica (ASSR), Terrorismo e stragi (X-XIII leg.), 2.4.</ref> è stata composta da formazioni politiche molto diverse, alcune attive e altre disciolte, che fanno esplicito riferimento al passato regime [[Fascismo|fascista]]. |
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In diversi saggi e articoli giornalistici, seppur non facente esplicitamente riferimento al fascismo, vengono inseriti in tale ambito anche la [[Lega Nord|Lega]] di [[Matteo Salvini]]<ref>Passarelli-Tuorto 2018, "[https://www.mulino.it/isbn/9788815279057 La Lega di Salvini. Estrema destra di governo]"</ref><ref>[https://arts.units.it/handle/11368/2941820 "posizionandosi all'estrema destra", De Giorgi 2018]</ref><ref>{{cita web|url=https://web.archive.org/web/20180314203829/https://cesaa.org.au/wp-content/uploads/2018/01/2a.pdf|titolo=Michael Longo 2016 |lingua= |data= |accesso= }}</ref><ref>[http://www.lisdatacenter.org/wps/liswps/391.pdf LIS 2004]</ref> e [[Fratelli d'Italia (partito politico)|Fratelli d'Italia]] di [[Giorgia Meloni]].<ref>{{cita web|url=https://www.ft.com/content/f8c32044-0d92-11e8-8eb7-42f857ea9f09|titolo=Copia archiviata|accesso=26 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190930101710/https://www.ft.com/content/f8c32044-0d92-11e8-8eb7-42f857ea9f09}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.politico.eu/article/far-right-leader-giorgia-meloni-brothers-of-italy-rejects-idea-of-emma-bonino-as-pm/|titolo=Copia archiviata|accesso=26 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190717165930/https://www.politico.eu/article/far-right-leader-giorgia-meloni-brothers-of-italy-rejects-idea-of-emma-bonino-as-pm/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.wsj.com/articles/italys-far-right-flexes-campaign-muscle-1510754829|titolo=Copia archiviata|accesso=26 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190528071251/https://www.wsj.com/articles/italys-far-right-flexes-campaign-muscle-1510754829}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ft.com/content/bfabfcc2-c882-11e7-aa33-c63fdc9b8c6c|titolo=Copia archiviata|accesso=26 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190924104059/https://www.ft.com/content/bfabfcc2-c882-11e7-aa33-c63fdc9b8c6c}}</ref> |
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==== Attive e di rilievo nazionale ==== |
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Versione delle 22:40, 1 dic 2021
L'estrema destra, conosciuta anche come ultradestra, è una politica più a destra dello spettro politico sinistra-destra rispetto alla destra politica standard, avente ideologie e tendenze autoritarie, anticomuniste, ultranazionaliste, nativiste[1] e reazionarie.
Storicamente utilizzata per descrivere le esperienze del fascismo e del nazionalsocialismo, oggi la politica di estrema destra include il neofascismo, il neonazismo, la terza via fascista, l'alt-right, il suprematismo razziale e altre ideologie o organizzazioni che presentano aspetti ultranazionalisti, sciovinisti, visioni xenofobe, teocratiche, razziste, omofobiche, transfobiche o reazionarie.[2]
La politica di estrema destra può portare all'oppressione, alla violenza politica, all'assimilazione forzata, alla pulizia etnica o al genocidio contro gruppi di persone sulla base della loro presunta inferiorità, o della loro percepita minaccia al gruppo etnico nativo, alla nazione, allo stato, alla religione nazionale, alla cultura dominante, o istituzioni sociali conservatrici.[3]
Negli Stati Uniti, invece, mancando completamente l'esperienza storica del fascismo e della monarchia, l'estrema destra identifica solitamente una visione radicale degli ideali del Partito Repubblicano, quali il libertarianismo, il conservatorismo e l'anti-socialismo.[4]
Definizione
La definizione non rigorosa di estrema destra, variabile anche a seconda dell'area geopolitica, rende oggetto di dibattito sia la dimensione di essa sia il numero di movimenti e partiti a essa ascrivibili. Molti di questi, inoltre, rifiutano tale qualifica giudicandola denigratoria e/o pregiudizievole. L'aggettivo estrema, che potrebbe richiamare il sostantivo "estremismo", è respinto da alcuni movimenti considerandolo come un'etichetta arbitraria, a loro assegnata dagli avversari politici per oscurarne le proposte.[5]
La larga maggioranza di questi movimenti cavalca sentimenti popolari di opposizione all'immigrazione, definendola come una conseguenza di un eccesso di solidarismo propugnato da ideologie di sinistra o come uno strumento delle classi liberiste per introdurre un nuovo capitale umano sul territorio. Agli occhi dei seguaci di questi movimenti l'immigrazione non solo sottrarrebbe posti di lavoro ma intaccherebbe in varie forme lo stipendio medio della popolazione e porterebbe, inoltre, degrado sociale e delinquenza.
Gli aspetti ideologici su cui questi movimenti si fondano portano a volte al rifiuto, più o meno parziale, dei valori democratici (come per esempio il parlamentarismo) perché considerati corrotti e inadeguati e spesso soggetti all'ingerenza di poteri extranazionali come i gruppi di pressione, la NATO, l'Unione europea e l'ONU. Essi infatti prediligono forme di partecipazione come lo Stato organico[6][7] che sarebbe capace di integrare il volere popolare a un forte potere centrale. In nome del bene comune tali movimenti si oppongono a qualsiasi forma di società segreta, da quelle massoniche a quelle legate alla delinquenza organizzata. Dichiaratamente antisionista, alcune frange minoritarie dell'estrema destra hanno riproposto a più riprese le teorie del complotto massone-giudaico pansionista che vede come protagonisti numerosi personaggi dell'alta finanza appartenenti al mondo ebraico.
Alcuni movimenti affermano che il termine "estrema destra" sia ambiguo e utilizzato sia dai commentatori politici sia dai partiti maggioritari per classificare un gran numero di formazioni politiche che ben poco hanno in comune, si collocano in posizioni contrapposte rispetto a certi argomenti e provengono da storie politiche diverse (ad esempio guardando all'estrema destra francese si può notare come, a fronte di una maggioranza di partiti nati dal collaborazionismo con il nazionalsocialismo, esistano, seppur rari, movimenti che hanno avuto origine all'interno della resistenza francese, come ad esempio i realisti della Confraternita di Notre Dame del colonnello Rémy).[senza fonte]
Tendenze
Il termine estrema destra è, di fatto, utilizzato in riferimento a quattro tipi di movimenti o gruppi politici:
- I movimenti qualificati come reazionari secondo la definizione marxista del termine, cioè presunti partigiani di un ritorno a un presupposto "ordine antico" e che alcuni chiamano erroneamente conservatori;
- L'insieme dei movimenti e dei partiti disposti dopo le elezioni all'estrema destra dell'emiciclo del parlamento (a destra in alto) e che in questo caso si parla di estrema destra parlamentare;
- Un insieme di gruppi insurrezionalisti realmente estremisti che fanno dell'avanguardismo la loro bandiera;
- Un insieme di gruppi rivoluzionari la cui ideologia prende nettamente le distanze dal parlamentarismo definendosi come "anarcofascista".
Fondamenti ideologici
Le ideologie maggiormente considerate come di estrema destra sono:
- L'autoritarismo
- La xenofobia
- L'elitismo
- Il razzismo
- L'identitarismo
- Il nativismo
- L'etnonazionalismo
- L'ultranazionalismo
- Il reazionarismo
- Il fascismo
- Il nazismo
- Il neofascismo
- Il neonazismo
- Il populismo di destra
- Lo sciovinismo
Uso contemporaneo del termine
Solitamente come "estrema destra" si indicano gruppi come:
- i neofascisti, ovvero tutti quei movimenti, partiti e associazioni che si rifanno (più o meno coerentemente) ai principi della rivoluzione fascista o prendono comunque come modello i fascismi della prima metà del XX secolo (principalmente il Partito Nazionale Fascista, la Falange Española de las JONS, il Partito delle Croci Frecciate e la Guardia di Ferro);
- i nazionalsocialisti: i gruppi neonazisti che si richiamano al Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori di Adolf Hitler e che propugnano la rinascita del grande Reich tedesco e la supremazia della razza ariana;
- i razzisti: il Ku Klux Klan sostiene anch'esso la supremazia della «razza bianca». Altri movimenti che propugnano, invece, la supremazia della «razza nera» sono attivi negli Stati Uniti o nello Zimbabwe;
- alcuni partiti religiosi tradizionalisti portatori di una politica classificabile come clericale al pari degli estremisti cristiani, certi partiti religiosi in Israele come lo Shas, il Kipot srugot e l'A'Hihud Ha'Leumi, oltre che nelle parti del mondo con forti comunità ebraiche. Si possono contare anche partiti islamisti. Da notare che la componente nazional-cattolica è rappresentata in seno a numerosi partiti nazionalisti come per esempio in Francia in cui nel Rassemblement National molti lefebvriani sono simpatizzanti nazionalisti francesi.[8]
La religione rappresenta comunque un tema di divisione in seno all'estrema destra. Anche limitando l'analisi alla società europea è indispensabile operare una distinzione tra i partiti cristiani, i partiti laici o atei e i partiti affiliati in qualche modo al neopaganesimo come ad esempio in Francia i nazionalisti druidisti:
- i partiti populisti, nazionalisti e sovranisti: il Partito del Popolo Danese, il Partito della Libertà Austriaco, il sopraccitato Rassemblement National francese, il Movimento Nazionale Repubblicano, i Democratici Svizzeri, il Partito dei Nazionalisti Svizzeri, I Repubblicani in Germania, il Vlaams Belang in Belgio, il partito LAOS in Grecia e la Lega in Italia.
D'altro canto alcune formazioni sono considerate da taluni osservatori come di estrema destra, ma questa classificazione può essere criticata da coloro che stimano le medesime posizioni politiche come estranee a una necessaria connotazione estremista, in altri tempi e in altri luoghi. Tra queste ultime formazioni si possono citare:
- i monarchici, fautori del potere reale nelle monarchie o almeno nelle repubbliche di una restaurazione della monarchia.
- In Francia i realisti sono divisi tra orléanisti e legittimisti:
- gli orleanisti (liberali);
- i legittimisti (monarchici).
- In Serbia la corrente monarco-nazionalista fu rappresentata durante la seconda guerra mondiale dai Cetnici. Negli anni 1990 l'eredità cetnica fu raccolta da partiti come il Movimento del Rinnovamento Serbo di Vuk Drašković e in parte dal Partito radicale di Vojislav Šešelj.
- In Francia i realisti sono divisi tra orléanisti e legittimisti:
- I nazionalisti-rivoluzionari e i nazional-bolscevichi o «eurasisti» che si rifanno alle teorie di Jean Thiriart e di Aleksandr Dugin. Il termine «nazional-bolscevismo» è stato impiegato abusivamente per designare gli antichi membri della nomenklatura comunista riconvertiti al nazionalismo, come ad esempio fu fino al 2000 per il Partito Socialista di Serbia di Slobodan Milošević in Serbia.[senza fonte]
- La sinistra nazionale, la quale si autocolloca a metà tra estrema destra ed estrema sinistra.
Partiti e movimenti
Afghanistan
Nell'Afghanistan è particolarmente noto il gruppo dei Talebani, ormai permanente presenza nella società civile che propugna un'ideologia basata sull'ultranazionalismo Pashtun e sul fondamentalismo islamico sunnita. Tuttora il movimento compie attentati nel Paese riuscendo a riconquistarlo e ad applicare la sharia alla popolazione.[senza fonte]
Belgio
In Belgio partiti e movimenti di estrema destra includono:
- Vlaams Belang, partito fiammingo xenofobo e indipendentista;
- Front National, partito francofono xenofobo e unitarista, diretto da Daniel Féret;
- Front Nouveau de Belgique, guidato da François-Xavier Robert. Nato ufficialmente nel 1996, è stato fondato da dissidenti del Front National di Daniel Féret guidati dalla deputata federale frontista Marguerite Bastien;
- Force Nationale, fondato nel 2004 dal senatore frontista Francis Detraux in seguito a numerosi conflitti con il presidente del Front National;
- Nation, fondato a Bruxelles nel 1999 da Hervé Van Laethem (capo politico dei giovani del Front Nouveau de Belgique fino al 1997) e Michel Demoulin (parlamentare a lungo vicino a Marguerite Bastien, all'epoca presidente del Front Nouveau de Belgique).
Birmania
In Birmania dal 2012 il movimento fondamentalista buddhista 969 compie attacchi anti-islamici contro la minoranza bengalese dei Rohingya. Il suo ispiratore, il monaco Bhikkhu Wirathu, ha giustificato le aggressioni come difesa della cultura birmana, considerata minacciata dalla crescita della popolazione musulmana.[9]
Canada
In Canada Christian Heritage Party of Canada ha raccolto lo 0,3% dei consensi popolari e rappresenta in qualche modo l'ala religiosa di destra e di estrema destra del Partito Conservatore del Canada che lotta contro i diritti accordati o riconosciuti alle minoranze sessuali e religiose. Anche il deputato indipendente André Arthur è portatore di valori di estrema destra.
Cile
In Cile il più noto movimento di estrema destra è quello pinochetista.
Croazia
In Croazia i movimenti nazionalisti sorti negli anni 1990 ebbero un carattere neofascista e paramilitare. Il principale fu il Partito Croato dei Diritti e la sua filiale paramilitare le Forze di Difesa Croate, anche se alcuni settori dell'Unione Democratica Croata di Franjo Tuđman non fecero differenza. Oltre a ciò vi fu un riproponimento di antisemitismo e negazionismo in istanza con le posizioni degli Ustascia croati durante la seconda guerra mondiale.
Danimarca
In Danimarca tra il 2001 e il 2004 il Paese è stato governato da Anders Fogh Rasmussen del Partito Liberale di Danimarca (Venstre) che beneficiava dell'appoggio del populista Partito Popolare Danese, considerato di estrema destra da alcuni media. Rieletto nel 2005, in quelle elezioni i movimenti dichiaratamente di estrema destra hanno accresciuto il loro consenso, ottenendo 24 seggi al parlamento e totalizzando il 13,2% dei voti.[senza fonte]
Francia
In Francia numerosi giornali di estrema destra sono stati pubblicati all'inizio del XX secolo, tra cui Le Nouveau Siècle (1925), L'Ami du peuple, Le Franciste, Les Cahiers, La Revue française, Combats, Plans e Je suis partout.
Nel corso della seconda guerra mondiale il regime di Vichy ha favorito la pubblicazione di numerosi giornali di estrema destra come Au Pilori o Le Petit Marseillais mentre nel dopoguerra vengono fondati Paroles françaises (1946), Aspects de la France (1947), Verbe (1949), Rivarol (1951), Fraternité française (1954), La Nation française (1955), Défense de l'Occident, Jeune Nation (1959), Europe-Action (1963), Militant, Nouvelle École, Éléments, Initiative nationale (1975), Pour une force nouvelle (1982), Présent, National hebdo, Alliance populaire - mensuel (1994) e Le Choc du mois. Negli anni 1970 compare il Parti de force nouvelle di Jean-Louis Tixier-Vignancour mentre negli anni 1980 incominciò il successo elettorale di Jean-Marie Le Pen con il Front national. Nell'area culturale si evidenziò il Groupement de Recherche et d'Études pour la Civilisation Européenne fondato da Alain de Benoist.
Nel 2004 secondo i renseignements généraux francesi esisterebbero da 2 500 a 3 500 militanti o simpatizzanti di diversi gruppi minoritari di estrema destra al di fuori del Front national.
Germania
In Germania i quattro partiti etichettati di estrema destra più noti sono:
- Nationaldemokratische Partei Deutschlands (Partito Nazionaldemocratico di Germania), con circa 5000 iscritti, 9,2% dei voti alle elezioni in Sassonia del 2004 e un europarlamentare eletto nel 2014. Nel 2011 ha assorbito al suo interno la Deutsche Volksunion (DVU) (Unione Popolare Tedesca), che ha ottenuto il 6,1% dei voti alle elezioni in Brandeburgo del 2004);
- Die Republikaner (I Repubblicani), che ha ottenuto l'1,9% dei voti alle elezioni europee del 2004;
- Pegida, movimento anti-islamico sorto nel 2013 e diventato partito politico nel 2016;
- Alternative für Deutschland, movimento nazionalista di estrema destra fondato nel 2013 che nelle elezioni federali in Germania del 2017 ha ottenuto il 12,6% dei voti.
Regno Unito
Nel Regno Unito di partiti e movimenti di estrema destra si possono citare:
- Il Partito Nazionale Britannico, il cui capo politico è Adam Walker e che ha ottenuto il 6,2% dei voti alle elezioni europee del 2009;
- La Lega di Difesa Inglese, movimento anti-islamico nato nell'ambiente hooligan delle curve inglesi. Nonostante possa sembrare un movimento neonazista si oppone solo ed esclusivamente ai musulmani jihadisti e vi sono sezioni di questo movimento composte da persone di religione ebraica.
Grecia
In Grecia il partito di estrema destra più noto era Alba Dorata.
India
India sono attivi gruppi integralisti indù come il movimento All India Hindu Mahasabha, responsabile di aggressione a comunità sikh e musulmane.[senza fonte]
Italia
In Italia, oltre la destra politica rappresentata in Parlamento, l'estrema destra nel tempo[10] è stata composta da formazioni politiche molto diverse, alcune attive e altre disciolte, che fanno esplicito riferimento al passato regime fascista.
Attive e di rilievo nazionale
Extraparlamentari
- CasaPound (scioltosi come partito nel 2019 ma rimasto attivo come movimento)[11]
- Movimento Fascismo e Libertà, partito politico fondato nel 1991 da Giorgio Pisanò;
- Movimento Idea Sociale, partito fondato nel 2004 da Pino Rauti;
- Fronte Nazionale, partito fondato nel 1997 da Adriano Tilgher, federatosi nel 2008 con La Destra di Storace per poi riprendere un sentiero autonomo nel 2013;
- Alternativa Tricolore, movimento politico di "rinascita nazionale", fondato da Luigi Cortese e confluito in Forza Nuova nel 2016;
- Lealtà e Azione; associazione metapolitica presente principalmente in Lombardia;
- Militia, organizzazione neonazista attiva a Roma e a Como[12] considerata dal ROS «dedita alla commissione di atti violenti, anche di matrice xenofoba»;[13]
- Veneto Fronte Skinheads, movimento neonazista e skin del Veneto;[13]
- Comunità Politica d'Avanguardia, movimento comunitario antiamericano e filo-islamico;[14]
- Leoni Crociati Brianzoli, gruppo locale neonazista attivo in Brianza;[13]
- Alba Dorata in Italia, ispirato all'omonimo partito greco;[13]
- Unione per il Socialismo nazionale - Raggruppamento Sociale Italiano, movimento socialista nazionale che proclama di raccogliere l'eredità del fascismo di sinistra;
- Movimento Nazionale - La Rete dei Patrioti movimento politico nato nel maggio del 2020 da una significativa scissione di Forza Nuova e datosi uno statuto in un’assemblea nazionale il 10 ottobre 2020 a Montecatini Terme. Fa propri gli otto punti originali di FN.
- Movimento Patria Nostra, fondato da Valerio Arenare, attivo soprattutto in Piemonte e Lazio. Nel 2016 è confluito in Forza Nuova di cui Arenare è divenuto dirigente nazionale;[13]. Si è ricostituito nel 2021 per federarsi con il Movimento Nazionale - La Rete dei Patrioti.
- Fasci italiani del lavoro; movimento fondato nel mantovano;
- Militia Christi, movimento politico tradizionalista cattolico nato a Roma il 23 aprile 1992 per opera di Fabrizio Lastei. Fortemente impegnato in favore di una visione cattolica dello Stato si oppone fortemente al laicismo, alle leggi sull’aborto e sui diritti LGBT. Si richiama al Cristianesimo sociale e all’intransigentismo.
- Comunità militante Dodici Raggi; associazione operante in provincia di Varese.
Disciolti
- Ordine Nuovo (sciolto il 21 novembre 1973);
- Lotta di Popolo (OLP) (sciolto nel 1973);
- Avanguardia Nazionale (sciolto nel 1976);
- Lotta Popolare (LP) (sciolto nel 1978);
- Terza Posizione (sciolto nel 1980);
- Costruiamo l'azione (sciolto nel 1980);
- Fronte Nazionale (sciolto nel 1993);
- Movimento Politico (sciolto nel 1993).
Libano
Nel Libano è radicato il movimento politico-militare Hezbollah fautore di diversi attentati contro Israele, nonché esempio di fondamentalismo islamico sciita.[senza fonte]
Palestina
In Cisgiordania e nella Striscia di Gaza il partito fondamentalista sunnita Hamas ha compiuto diversi attentati contro civili israeliani, spesso anche suicidi.[senza fonte]
Romania
In Romania il principale partito di estrema destra è il Partito Grande Romania.
Russia
In Russia il principale partito di estrema destra è il Partito Nazionale Socialista Russo.
Serbia
In Serbia la caduta della Jugoslavia e la guerra civile fecero sì che molti movimenti nazionalisti conseguissero importanti affermazioni; oltre a ciò, la maggior parte di essi durante la guerra organizzarono formazioni paramilitari. Essi includono:
- Il Partito Radicale Serbo di Vojislav Šešelj, il principale movimento nazionalista che raccoglie massicci consensi fra il 30% e il 40%. Negli anni 1990 costituì i Volontari del Partito Radicale Serbo, che guidati da Šešelj combatterono durante tutto il periodo di guerra;
- Il Movimento del Rinnovamento Serbo di Vuk Drašković, che si considera erede della tradizione cetnica, apertamente monarchico e conservatore;
- Altri meno importanti organizzazioni furono il Partito dell'Unità Serba, nato dalle ceneri della Guardia Volontaria Serba e guidato da Željko Ražnjatović, oppure i Falchi serbi di Siniša Vučinić, che però ebbero più un carattere militare che politico.
Spagna
In Spagna sono attive principalmente la Falange Española de las JONS, la rete di centri sociali neofascisti Hogar Social e altri piccoli movimenti come Democrazia Nazionale e il Movimento Sociale Repubblicano.
Sri Lanka
Nello Sri Lanka il gruppo Budhu Bala Sena (in italiano: Forza potere buddhista) di stampo razzista e anti-islamico guidato dal monaco Galagoda Aththe Gnanasara Thero che ha compiuto centinaia di missioni, uccisioni, persecuzioni ed esecuzioni contro l'esigua minoranza musulmana nell'isola.[15]
Stati Uniti d'America
Negli Stati Uniti l'estrema destra è piuttosto variegata, ma è costituita prevalentemente dai conservatori più estremisti e dai suprematisti etnici.[16] Essi includono:
- La Chiesa battista di Westboro, setta battista composta da circa una cinquantina di persone e nota alla stampa per le sue feroci campagne omofobe, dove accostano gli omosessuali a pedofili e stupratori;[17]
- La Nazione Ariana, organizzazione neonazista sostenitrice del nazionalismo bianco e fondata negli anni 1970 da Richard Girnt Butler come branca del gruppo seguace dell'identità cristiana chiamato Chiesa cristiana di Gesù Cristo. Al 2009 vi erano varie fazioni diverse che rivendicano la diretta continuità con il gruppo, definito dall'FBI una «minaccia terroristica».[18]
Sudafrica
In Sudafrica il nazionalismo afrikaner è stato rappresentato per quasi ottant'anni dal Partito Nazionale, che nel 1948 instaurò la politica di segregazione razziale nota come «apartheid». L'estrema destra si è talvolta espressa in seno al Partito Nazionale, ma più frequentemente tra i dissidenti fondamentalisti come l'Ordine Nuovo (in afrikaans: Neuwe Orde) con Oswald Pirow, la Sentinelle dei carri trainati da buoi (in afrikaans: Ossewabrandwag) negli anni 1940 e il Partito Nazionale Rifondato del Sudafrica a partire dal 1969, o conservatori come il Partito Conservatore.
A partire dagli anni 1970 si formano dei gruppi parlamentari di ispirazione neonazista. Il più simbolico e rappresentativo tra questi fu il Movimento di Resistenza Afrikaner di Eugène Terre'Blanche. Nel 1994 il Fronte della Libertà Più è un nuovo partito sostenuto dalla destra e dall'estrema destra sudafricana che rifiuta il ricorso alla violenza e partecipa alle prime elezioni multirazziali del Paese. Con quattro deputati nel 2005 ha ampliato il suo spazio politico ed è diventato un partito rispettabile e rispettato mentre l'antico Partito Nazionale ha chiuso la sua carriera fondendosi con il Congresso Nazionale Africano nel 2004 dopo aver ottenuto a quelle elezioni l'1,6%.
Svezia
In Svezia i due principali partiti di estrema destra sono:
- il Nordisk Ungdom, fondato nel 2010 da Fredrik Hagberg;
- il Movimento di resistenza nordica, facente parte del più grande movimento omonimo presente in tutta la Scandinavia
Svizzera
In Svizzera l'estrema destra è composta principalmente da due formazioni:
- i Democratici Svizzeri, ideologicamente radicali, ma democratici e politici;
- il Partito dei Nazionalisti Svizzeri.
I Democratici Svizzeri sono i discendenti dell'Azione Nazionale fondata nel 1961 da James Schwarzenbach. Una delle sue prime campagne fu il lancio dell'iniziativa «contro la sovrappopolazione straniera» che vide Schwarzenbach solo contro tutti in parlamento. Il partito rivendica oltre a consuete posizioni dell'estrema destra (sovranità, identità e patriottismo) una componente ideologica basata sulla sovrappopolazione della Svizzera e sul conseguente costo sociale. Hanno al momento un solo rappresentante al Consiglio Nazionale e nessuno al Consiglio degli Stati, ma sono presenti in alcuni parlamenti cantonali.
Il Partito dei Nazionalisti Svizzeri, il cui simbolo è una bandiera svizzera con sopra un mazzafrusto, è un partito nettamente più radicale e vicino agli ambienti nazisti, oltre che più propenso alle manifestazioni che non alla politica tradizionale. Membri del partito si sono presentati a elezioni locali e cantonali. Personaggi importanti del partito sono già stati condannati ad ammende e/o a pene detentive per aggressione.
Tunisia
In Tunisia è attivo Hizb ut-Tahrir, partito panislamico salafita a cui le autorità hanno vietato di candidarsi perché anti-democratico.[senza fonte]
Turchia
In Turchia il Partito del Movimento Nazionalista e la sua milizia privata, nota come i Lupi grigi, sono le principali organizzazioni estremiste turche dal 1969. Un'ideologia nazional-islamista è alla base delle loro azioni violente (i Lupi grigi sono ritenuti responsabili dell'assassinio di circa 700 persone durante gli anni di piombo che vanno dal 1974 al 1980), si oppongono a qualsiasi concessione sui diritti dei curdi e all'ingresso della Turchia nell'Unione europea e intrattengono legami con alcuni circoli politici e militari turchi (uno dei capi clandestini della milizia è rimasto ucciso durante un incidente automobilistico in compagnia di un ministro dello Stato).
Ucraina
In Ucraina il Partito Social Nazionale, il partito Svoboda e il Partito Repubblicano Conservatore possono essere assimilati a partiti estremisti, ma la principale organizzazione è il Settore Destro, partito che appoggia apertamente Julija Tymošenko e che si è fatto notare per l'espulsione di preti russi da chiese ortodosse, per l'intimidazione delle minoranze ungheresi, polacche e rumene dell'Ucraina occidentale alle elezioni del 2004 e per la richiesta di riabilitare i combattenti anticomunisti che parteciparono a fianco delle SS all'invasione della Russia sovietica.
Ungheria
In Ungheria il Partito Ungherese Giustizia e Vita è stato creato nel 1993 da dissidenti del partito principale di destra, il Forum Democratico Ungherese. Uno dei suoi dirigenti è già stato condannato nel 2003 per proposte antisemite. Il partito si allea con la destra ungherese di Viktor Orbán su quelli che considera problemi delle minoranze ebree e gitane e chiede che la nazionalità ungherese sia concessa immediatamente a tutte le etnie ungheresi straniere, in primo luogo ai magiari di Slovacchia, Romania, Serbia e Ucraina. L'iniziativa è stata bocciata da un referendum nel 2004, ma è poi stata adottata dal parlamento ungherese nel 2010. Il principale partito di estrema destra è Jobbik, che alle elezioni europee del 2009 ha ottenuto il 14,7% e tre seggi a Strasburgo.
Zimbabwe
In Zimbabwe il principale partito di estrema destra è il Fronte Rhodesiano.
Note
- ^
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Voci correlate
Collegamenti esterni
- (FR) Dossier sul nazionalismo, su agora.qc.ca.
- (EN) Mappa dei gruppi d'odio americani, su splcenter.org.
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