Ornella Muti: differenze tra le versioni
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Di padre [[Napoli|napoletano]], giornalista, e di madre estone<ref>[http://www.ilmessaggero.it/societa/persone/ornella_muti_compleanno_60_anni-910555.html Auguri Ornella Muti, 60 anni di un'icona di bellezza]</ref>, Ilse Renate Krause, scultrice, ha frequentato la [[Deutsche Schule Rom]]<ref>[http://www.rom.diplo.de/contentblob/2971804/Daten/963652/18_11_10_pdf.pdf/ ambasciata tedesca] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120425123810/http://www.rom.diplo.de/contentblob/2971804/Daten/963652/18_11_10_pdf.pdf/ |date=25 aprile 2012 }}, Comunicato stampa, 18 novembre 2010.</ref>. Ornella Muti ha una sorella maggiore, [[Claudia Rivelli]], che per diverse stagioni, negli [[anni 1970|anni settanta]], ha interpretato [[fotoromanzo|fotoromanzi]]<ref>{{Cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/03/19/ascesa-caduta-del-principino.html|titolo=ASCESA E CADUTA DEL PRINCIPINO - la Repubblica.it|pubblicazione=Archivio - la Repubblica.it|accesso=12 gennaio 2018}}</ref> |
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Il suo esordio nel [[cinema]] avvenne quando aveva 14 anni, nel [[1969]]: fu scelta da [[Damiano Damiani]] come protagonista del suo film ''[[La moglie più bella]]'', ispirato alla vicenda di [[Franca Viola]], di Alcamo in Sicilia, che nel 1965, appena diciassettenne, fu la prima donna italiana a rifiutare il matrimonio riparatore. Damiani le impose un nome d'arte con reminiscenze dannunziane ([[Ornella]] è un personaggio de ''[[La figlia di Jorio]]'', Elena Muti è la protagonista de ''[[Il piacere (romanzo)|Il piacere]]''), anche perché già esisteva un'attrice con il suo stesso cognome, [[Luisa Rivelli]]<ref>{{Cita news|url=http://www.ilsussidiario.net/News/Cinema-Televisione-e-Media/2015/3/4/ORNELLA-MUTI-Chi-e-l-attrice-che-compie-60-anni-ospite-a-Le-Invasioni-Barbariche/587274/|titolo=ORNELLA MUTI/ Chi è l'attrice che compie 60 anni ospite a Le Invasioni Barbariche. Il processo e la condanna per truffa|pubblicazione=Il Sussidiario.net|accesso=12 gennaio 2018}}</ref>. |
Il suo esordio nel [[cinema]] avvenne quando aveva 14 anni, nel [[1969]]: fu scelta da [[Damiano Damiani]] come protagonista del suo film ''[[La moglie più bella]]'', ispirato alla vicenda di [[Franca Viola]], di Alcamo in Sicilia, che nel 1965, appena diciassettenne, fu la prima donna italiana a rifiutare il matrimonio riparatore. Damiani le impose un nome d'arte con reminiscenze dannunziane ([[Ornella]] è un personaggio de ''[[La figlia di Jorio]]'', Elena Muti è la protagonista de ''[[Il piacere (romanzo)|Il piacere]]''), anche perché già esisteva un'attrice con il suo stesso cognome, [[Luisa Rivelli]]<ref>{{Cita news|url=http://www.ilsussidiario.net/News/Cinema-Televisione-e-Media/2015/3/4/ORNELLA-MUTI-Chi-e-l-attrice-che-compie-60-anni-ospite-a-Le-Invasioni-Barbariche/587274/|titolo=ORNELLA MUTI/ Chi è l'attrice che compie 60 anni ospite a Le Invasioni Barbariche. Il processo e la condanna per truffa|pubblicazione=Il Sussidiario.net|accesso=12 gennaio 2018}}</ref>. |
Versione delle 22:24, 25 ago 2019
Ornella Muti, pseudonimo di Francesca Romana Rivelli (Roma, 9 marzo 1955), è un'attrice italiana.
Biografia
Di padre napoletano, giornalista, e di madre estone[1], Ilse Renate Krause, scultrice, ha frequentato la Deutsche Schule Rom[2]. Ornella Muti ha una sorella maggiore, Claudia Rivelli, che per diverse stagioni, negli anni settanta, ha interpretato fotoromanzi[3]
Il suo esordio nel cinema avvenne quando aveva 14 anni, nel 1969: fu scelta da Damiano Damiani come protagonista del suo film La moglie più bella, ispirato alla vicenda di Franca Viola, di Alcamo in Sicilia, che nel 1965, appena diciassettenne, fu la prima donna italiana a rifiutare il matrimonio riparatore. Damiani le impose un nome d'arte con reminiscenze dannunziane (Ornella è un personaggio de La figlia di Jorio, Elena Muti è la protagonista de Il piacere), anche perché già esisteva un'attrice con il suo stesso cognome, Luisa Rivelli[4].
L'esordio le procurò parti in numerosi film sia in Italia sia all'estero (ad esempio Il sole nella pelle del 1971 e Un posto ideale per uccidere di Umberto Lenzi, mentre in Spagna girò Un solo grande amore, Esperienze prematrimoniali, La segretaria, L'amante adolescente) e in fotoromanzi, nei quali è accreditata come Francesca Rivelli, insieme con la sorella.
L'incontro professionalmente più importante avvenne nel 1974, anno in cui girò Romanzo popolare di Mario Monicelli, nel ruolo della bella e giovane Vincenzina (durante le riprese era incinta), con Ugo Tognazzi nei panni dell'operaio milanese Basletti. Il film ebbe un notevole successo e le diede notorietà. Prese parte poi ai film: Come una rosa al naso di Franco Rossi, a fianco di Vittorio Gassman; La stanza del vescovo e Primo amore, entrambi di Dino Risi, nuovamente al fianco di Ugo Tognazzi; I nuovi mostri di Monicelli-Risi-Scola, candidato al Premio Oscar come Miglior film straniero nel 1979[5]; L'ultima donna di Marco Ferreri, nel 1976, con Gérard Depardieu[6].
Con Ferreri girò nel 1981 Storie di ordinaria follia, tratto da una sceneggiatura scritta dallo stesso regista e da Sergio Amidei a partire dall'omonimo romanzo di Charles Bukowski. Il film, ambientato a Los Angeles e girato negli stessi luoghi nel 1980, uscì nelle sale l'anno successivo e fu invitato al Festival di Venezia. Il personaggio della Muti è Cass, una giovane prostituta autolesionista e bellissima, vittima di una bellezza che la soverchia e non le consente di essere amata per quello che sente di essere[7].
Partecipò al kolossal statunitense Flash Gordon nella versione di Mike Hodges, nella parte della perfida Principessa Aura, e al thriller Per amore e per denaro di James Toback. Girò diversi film di produzione statunitense, rifiutando il ruolo di protagonista, poi affidato a Carole Bouquet), in Agente 007 - Solo per i tuoi occhi perché il suo costumista, Wayne Finkelman, non era stato ingaggiato dalla produzione.[8] Nello stesso periodo, con Adriano Celentano girò Il bisbetico domato e Innamorato pazzo di Castellano e Pipolo; con Renato Pozzetto, Nessuno è perfetto e Un povero ricco, e con Ben Gazzara La ragazza di Trieste, nel ruolo della psicotica Nicole, tutti per la regia di Pasquale Festa Campanile. Nel 1983 è al fianco di Paolo Villaggio nel film Bonnie e Clyde all'italiana, diretto da Steno[9].
Al 1984 appartengono Il futuro è donna, di nuovo per la regia di Ferreri, invitato al Festival di Venezia, e soprattutto Un amore di Swann di Volker Schlöndorff, in cui, insieme con Jeremy Irons, Fanny Ardant e Alain Delon, interpretò l'enigmatica Odette, l'amore impossibile di Proust. Famose le sue copertine in tutto il mondo, come quella per Time. Intraprese anche la carriera televisiva: nel 1984 partecipò a Risatissima, insieme con Johnny Dorelli.
Al cinema più impegnato appartengono Cronaca di una morte annunciata di Francesco Rosi, Codice privato di Citto Maselli (per il quale ottenne la nomination come migliore attrice agli Oscar Europei), 'o Re di Luigi Magni e Il viaggio di Capitan Fracassa di Ettore Scola, tutti realizzati nella seconda metà degli anni ottanta. Sono produzioni statunitensi Oscar - Un fidanzato per due figlie con Sylvester Stallone e Sette criminali e un bassotto, entrambi del 1991. Molto conosciuta in Francia, apparve spesso alla televisione transalpina sia come attrice di fiction sia come modella per pubblicità. Nel 1992 prese parte a Non chiamarmi Omar, una commedia diretta da Sergio Staino e basata sul racconto Nudi e crudi di un altro vignettista, Francesco Tullio Altan, senza grande successo.
Nel 1994 fu eletta Donna più bella del mondo dalla rivista statunitense Class.[10] L'anno dopo uscì in Italia, Spagna e Sud America L'amante bilingue, diretto dal prestigioso regista Vicente Aranda. Dopo un periodo di lontananza dal grande schermo tornò nel 1999 con Panni sporchi, di Mario Monicelli. Lavorò poi solo con registe: Francesca Archibugi, Asia Argento e Eleonora Giorgi, che la scelse per il suo esordio registico Uomini & donne, amori & bugie.
Nel 2006 recitò nella fiction prodotta dalla RAI Domani è un altro giorno e nel 2007 tornò a lavorare con Citto Maselli in Civico zero[11]. Nel 2012 Ornella Muti prese parte al film di Woody Allen, girato in Italia, To Rome with Love[12]. Nel 2013, insieme con la figlia Naike Rivelli, fu protagonista del videoclip e del brano prodotto da Alexandra Damiani Queen Of The Dancefloor. Del 2017 fu la partecipazione alla serie televisiva italiana Sirene, prodotta dalla Rai[13].
Procedimenti giudiziari
Il 6 luglio 2017 è stata condannata a sei mesi di reclusione e 500 euro di multa per tentata truffa e falso dalla Corte di Appello di Trieste.[14] La Muti nel 2010 avrebbe dovuto recitare come protagonista al Teatro Verdi di Pordenone in L’Ebreo di Gianni Clementi, con un cachet di 24.000 euro, ma si dichiarò ammalata e presentò un certificato medico per laringo-tracheite acuta con febbre, tosse e raucedine, con la prescrizione di non usare la voce per cinque giorni.[15][16] In realtà, il 10 dicembre 2010 partecipò ad un gala di beneficenza a San Pietroburgo, invitata da Vladimir Putin in persona, diversi mesi prima.[16][15] La sospensione della pena è stata subordinata al pagamento di 30.000 euro di risarcimento al teatro friulano.[16] La condanna è stata confermata in via definitiva dalla Corte di Cassazione il 13 giugno 2019.[15]
Vita privata
È stata sposata due volte: con l'attore Alessio Orano (1975-1981) e con Federico Fachinetti (1988-1996). Ha tre figli: la più grande Naike Rivelli, nata nel 1974, è attrice e cantante; Carolina e Andrea, avuti dal matrimonio con Fachinetti, anche loro attori. Ha due nipoti, Akash (figlio di Naike) e Alessandro (nato da Carolina)[17][18][19][20].
Ornella Muti è di religione buddhista[21].
Onorificenze
Filmografia
Cinema
- La moglie più bella, regia di Damiano Damiani (1970)
- Il sole nella pelle, regia di Giorgio Stegani (1971)
- Un posto ideale per uccidere, regia di Umberto Lenzi (1971)
- Un solo grande amore, regia di Claudio Guerín (1972)
- Esperienze prematrimoniali, regia di Pedro Masó (1972)
- Fiorina la vacca, regia di Vittorio De Sisti (1972)
- Le monache di Sant'Arcangelo, regia di Domenico Paolella (1973)
- Tutti figli di Mammasantissima, regia di Alfio Caltabiano (1973)
- Paolo il caldo, regia di Marco Vicario (1973)
- L'amante adolescente, regia di Pedro Masó (1974)
- Appassionata, regia di Gianluigi Calderone (1974)
- Romanzo popolare, regia di Mario Monicelli (1974)
- La segretaria, regia di Pierre Lara (1975)
- Leonor - Cronaca di altri tempi, regia di Juan Luis Buñuel (1975)
- Come una rosa al naso, regia di Franco Rossi (1976)
- L'ultima donna, regia di Marco Ferreri (1976)
- L'Agnese va a morire, regia di Giuliano Montaldo (1976)
- Il mio primo uomo, regia di Mario Camus (1977)
- La stanza del vescovo, regia di Dino Risi (1977)
- I nuovi mostri, regia di Dino Risi (1977)
- Ritratto di borghesia in nero, regia di Tonino Cervi (1978)
- Morte di una carogna (Mort d'un pourri), regia di Georges Lautner (1978)
- Primo amore, regia di Dino Risi (1978)
- Eutanasia di un amore, regia di Enrico Maria Salerno (1978)
- Giallo napoletano, regia di Sergio Corbucci (1979)
- La vita è bella, regia di Grigorij Čuchraj (1979)
- Il bisbetico domato, regia di Castellano e Pipolo (1980)
- Flash Gordon, regia di Mike Hodges (1980)
- Per amore e per denaro, regia di James Toback (1981)
- Storie di ordinaria follia, regia di Marco Ferreri (1981)
- Nessuno è perfetto, regia di Pasquale Festa Campanile (1981)
- Innamorato pazzo, regia di Castellano e Pipolo (1981)
- La ragazza di Trieste, regia di Pasquale Festa Campanile (1982)
- Bonnie e Clyde all'italiana, regia di Steno (1983)
- Un povero ricco, regia di Pasquale Festa Campanile (1983)
- Un amore di Swann, regia di Volker Schlöndorff (1983)
- Il futuro è donna, regia di Marco Ferreri (1984)
- Tutta colpa del paradiso, regia di Francesco Nuti (1985)
- Grandi magazzini, regia di Castellano e Pipolo (1986)
- Stregati, regia di Francesco Nuti (1986)
- Cronaca di una morte annunciata, regia di Francesco Rosi (1987)
- Io e mia sorella, regia di Carlo Verdone (1987)
- Codice privato, regia di Citto Maselli (1988)
- Il frullo del passero, regia di Gianfranco Mingozzi (1988)
- 'o Re, regia di Luigi Magni (1988)
- Aspetta primavera, Bandini, regia di Dominique Deruddere (1989)
- Il viaggio di Capitan Fracassa, regia di Ettore Scola (1990)
- Stasera a casa di Alice, regia di Carlo Verdone (1990)
- Oscar - Un fidanzato per due figlie (Oscar), regia di John Landis (1991)
- La domenica specialmente, regia di Giuseppe Bertolucci (1991)
- Il conte Max, regia di Christian De Sica (1991)
- Vacanze di Natale '91, regia di Enrico Oldoini (1991)
- Sette criminali e un bassotto, regia di Eugene Levy (1992)
- Non chiamarmi Omar, regia di Sergio Staino (1992)
- L'amante bilingue, regia di Vicente Aranda (1993)
- Compromesso d'amore (Bienvenida Tatiana), regia di Santiago San Miguel (1994)
- Mordburo, regia di Lionel Kopp (1995)
- Per scherzo!, regia di Lucas Belvaux (1996)
- Mi fai un favore, regia di Giancarlo Scarchilli (1997)
- Somewhere in the city, regia di Ramin Niami (1998)
- Panni sporchi, regia di Mario Monicelli (1999)
- Terra del fuoco, regia di Miguel Littín (2000)
- Domani, regia di Francesca Archibugi (2000)
- Una lunga lunga lunga notte d'amore, regia di Luciano Emmer (2001)
- Last Run, regia di Anthony Hickox (2001)
- Hotel, regia di Mike Figgis (2002)
- Dopo la vita (Après la vie), regia di Lucas Belvaux (2002)
- Rincorsa (Cavale), regia di Lucas Belvaux (2002)
- Una coppia perfetta (Un couple épatant), regia di Lucas Belvaux (2002)
- Uomini & donne, amori & bugie, regia di Eleonora Giorgi (2003)
- Le valigie di Tulse Luper - La storia di Moab, regia di Peter Greenaway (2003)
- Dimmi di sì, regia di Juan Calvo (2004)
- People, regia di Fabien Onteniente (2004)
- La bambina dalle mani sporche, regia di Renzo Martinelli (2005)
- Ingannevole è il cuore più di ogni cosa, regia di Asia Argento (2005)
- Les Bronzés 3 : Amis pour la vie, regia di Patrice Leconte (2006)
- L'inchiesta, regia di Giulio Base (2007)
- Civico zero, regia di Citto Maselli (2007)
- Io non ci casco, regia di Pasquale Falcone (2008)
- Vittorio racconta Gassman, regia di Giancarlo Scarchilli (2011)
- To Rome with Love, regia di Woody Allen (2012)
- Daitona (alias Passero Rosso), regia di Lorenzo Giovenga (2016)
- Checkmate, di Jason Bradbury (2016)
- Notti magiche, regia di Paolo Virzì (2018)
- Wine to love, regia di Domenico Fortunato (2018)
- Mare di grano, regia di Fabrizio Guarducci (2018)
Televisione
- Il veneziano - Vita e amori di Giacomo Casanova (Casanova), regia di Simon Langton - miniserie TV (1986)
- La primavera di Michelangelo (A Season of Giants), regia di Jerry London - miniserie TV (1989)
- Il grande Fausto, regia di Alberto Sironi - miniserie TV (1994)
- L'avvocato Porta, regia di Franco Giraldi - serie TV (1997)
- Il conte di Montecristo (Le Comte de Monte Cristo), regia di Josée Dayan - miniserie TV (1998)
- Ester, regia di Raffaele Mertes - miniserie TV (1999)
- Un colpo al cuore, regia di Alessandro Benvenuti - film TV (1999)
- Lo zio d'America, regia di Rossella Izzo - serie TV (2002)
- La bambina dalle mani sporche, regia di Renzo Martinelli - film TV (2005)
- Ma chi l'avrebbe mai detto, regia di Giuliana Gamba e Alessio Inturri - miniserie TV (2006)
- Il sangue e la rosa, regia di Salvatore Samperi - miniserie TV (2008)
- Doc West - La sfida, regia di Giulio Base - miniserie TV (2009)
- Deep, regia di Jean-François Julian - miniserie tv (2016)
- Sirene, regia di Davide Marengo (2017)
Teatro
- L'Ebreo, di Giovanni Clementi, regia di Enrico Maria Lamanna (2010)
- La Governante di Vitaliano Brancati, regia di Guglielmo Ferro (2018/2019)
Discografia
EP
- รักนี้สีเลือด/Oasis Of Fear (split con Bruno Lauzi)
Singoli
- 1971 - Delusione
- 1986 - Grandi Magazzini/Heppinesse (con Enrico Montesano, Paolo Villaggio, Michele Placido, Renato Pozzetto, Christian De Sica, Massimo Ciavarro, Nino Manfredi, Laura Antonelli, Massimo Boldi, Lino Banfi)
- 1988 - Then There Was You/Theme For Ornella
Collaborazioni
- 2013 - Alexandra Damiani, Axer, Nayked feat. Ornella Muti Queen Of The Dancefloor
Doppiatrici italiane
- Vittoria Febbi in La stanza del vescovo, Primo amore
- Loretta Goggi in La moglie più bella
- Micaela Esdra in Un solo grande amore, Un posto ideale per uccidere
- Rossella Izzo in Fiorina la vacca
- Valeria Ruocco in Romanzo popolare
- Micaela Pignatelli in L'ultima donna
- Roberta Greganti in Compromesso d'amore
Riconoscimenti
- 1976 - David di Donatello
- 1977 - Nastro d'argento
- Nomination Migliore attrice protagonista per L'ultima donna
- 1979 - Grolla d'oro
- 1982 - David di Donatello
- Nomination Migliore attrice protagonista per Storie di ordinaria follia
- 1982 - Globo d'oro
- 1988 - Ciak d'oro
- 1988 - David di Donatello
- Nomination Migliore attrice protagonista per Io e mia sorella
- 1988 - European Film Awards
- Nomination Migliore attrice per Codice privato
- 1988 - Globo d'oro
- 1988 - Nastro d'argento
- 1989 - Ciak d'oro
- 1989 - David di Donatello
- Nomination Migliore attrice protagonista per Codice privato
- 1989 - Nastro d'argento
- 1990 - Nastro d'argento
- Nomination Migliore attrice protagonista per Aspetta primavera, Bandini
- 1998 - Grolla d'oro
- 2001 - Nastro d'argento
- Nomination Migliore attrice non protagonista per Domani
- 2007 - Globo d'oro
Note
- ^ Auguri Ornella Muti, 60 anni di un'icona di bellezza
- ^ ambasciata tedesca Archiviato il 25 aprile 2012 in Internet Archive., Comunicato stampa, 18 novembre 2010.
- ^ ASCESA E CADUTA DEL PRINCIPINO - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato il 12 gennaio 2018.
- ^ ORNELLA MUTI/ Chi è l'attrice che compie 60 anni ospite a Le Invasioni Barbariche. Il processo e la condanna per truffa, in Il Sussidiario.net. URL consultato il 12 gennaio 2018.
- ^ "Piacere, Ettore Scola", il cinema in mostra, in rainews. URL consultato il 12 gennaio 2018.
- ^ Mo-Net s.r.l. Milano-Firenze, Ornella Muti | MYmovies, su www.mymovies.it. URL consultato il 12 gennaio 2018.
- ^ C. Bukowski, nella raccolta Niente canzoni d'amore (racconto "Pazzo abbastanza")
- ^ Candida Morvillo, Ornella Muti: «Non so se amerò mai più, ma ho imparato a meditare», su corriere.it, Corriere della sera, 8 gennaio 2018. URL consultato l'8 gennaio 2018.
- ^ Ornella Muti "Sola, abbandonata e con le tasse da pagare", in LaStampa.it. URL consultato il 12 gennaio 2018.
- ^ Comunicato stampa, 17 gennaio 2016.
- ^ Mo-Net s.r.l. Milano-Firenze, Civico 0 (2007), su mymovies.it. URL consultato il 12 gennaio 2018.
- ^ Roma protagonista dell'ultimo film di Woody Allen - VareseNews, in VareseNews, 19 aprile 2012. URL consultato il 12 gennaio 2018.
- ^ ZIA INGRID/ Ornella Muti su Rai 1: la figlia Naike Rivelli la sua prima fan (Sirene), in Il Sussidiario.net. URL consultato il 12 gennaio 2018.
- ^ Tentata truffa, condannata Ornella Muti - Ultima Ora, su Agenzia ANSA, 13 giugno 2019. URL consultato il 15 giugno 2019.
- ^ a b c Ornella Muti condannata a 6 mesi di reclusione: saltò uno spettacolo dandosi malata per andare a cena con Putin, su Il Fatto Quotidiano, 14 giugno 2019. URL consultato il 15 giugno 2019.
- ^ a b c Fulvio Fiano, Si diede malata per il gala da Putin, Ornella Muti condannata a 6 mesi, su Corriere della Sera, 13 giugno 2019. URL consultato il 15 giugno 2019.
- ^ Ornella Muti: età, altezza, figli, marito e vita privata dell'attrice, su www.gossipetv.com. URL consultato il 12 gennaio 2018.
- ^ Laura Frigerio, Ornella Muti: i suoi amori, in Donna Moderna. URL consultato il 12 gennaio 2018.
- ^ Ornella Muti: età, altezza, chi è il compagno Fabrice FOTO, in Ladyblitz, 6 dicembre 2016. URL consultato il 12 gennaio 2018.
- ^ Naike Rivelli da Paola Perego: «Chi è mio padre? Non mi interessa», in Il Messaggero, 3 luglio 2018. URL consultato il 6 luglio 2018.
- ^ Cinema: Ornella Muti, il sesso mi mantiene giovane, 5 agosto 2008. URL consultato il 18 giugno 2016.
- ^ http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=120550
Bibliografia
- Alberto Scandola, Ornella Muti, collana La carrozza d'oro, vol. 5, Palermo, L'Epos, 2009, ISBN 8883023889.
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Ornella Muti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ornella Muti
Collegamenti esterni
- Muti, Ornella, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Muti, Ornèlla, su sapere.it, De Agostini.
- Ornella Muti, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Ornella Muti, su Discogs, Zink Media.
- Registrazioni audiovisive di Ornella Muti, su Rai Teche, Rai.
- Ornella Muti, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Ornella Muti, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Ornella Muti, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- Ornella Muti, su FilmTv.it, Arnoldo Mondadori Editore.
- Simone Emiliani, MUTI, Ornella, in Enciclopedia del cinema, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2004.
- Ornella Muti, su FilmItalia.org, Cinecittà.
- (EN) Ornella Muti, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Ornella Muti, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Ornella Muti, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN) Ornella Muti, su Metacritic, Red Ventures.
- (EN) Ornella Muti, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Ornella Muti, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).
- (DE, EN) Ornella Muti, su filmportal.de.
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