Ordine delle cariche della Repubblica Italiana

L'ordine delle cariche della Repubblica Italiana è strutturato in base alla rilevanza della carica e alla tipologia della cerimonia.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
La definizione delle precedenze fra le cariche pubbliche era in uso nella Corte sabauda ed ebbe una regolamentazione organica dopo l'unità d'Italia con il R.D. 19 aprile 1868, n. 4349, e dopo l'avvento del fascismo con il R.D. 16 dicembre 1927, n. 2210.
Con la nascita della Repubblica Italiana divenne necessario riscrivere completamente il testo, a causa del profondo cambiamento nelle istituzioni nazionali. Alcide De Gasperi, in qualità di presidente del Consiglio dei ministri, emanò la circolare n. 92019/12840-16 del 26 dicembre 1950 per regolamentare, sia pure provvisoriamente, la materia.
Nonostante la dichiarata provvisorietà della circolare del 1950, la regolamentazione organica delle precedenze è stata emanata solo dopo 55 anni con il D.P.C.M. del 14 aprile 2006[1] recante Disposizioni generali in materia di cerimoniale e disciplina delle precedenze tra le cariche pubbliche. Questo decreto è stato modificato e integrato dal D.P.C.M. del 16 aprile 2008.[2]
Ordinamento del 1950[modifica | modifica wikitesto]
In linea con il suo carattere "provvisorio", l'ordine delle precedenze del 1950 era relativo solo alle prime quattro categorie; queste erano a loro volta suddivise in 9 classi e 44 posizioni.[3]
Categoria I[modifica | modifica wikitesto]
Presidenti delle due Camere[4] – Presidente del Consiglio dei ministri – Presidente della Corte costituzionale.[5]
Categoria II[modifica | modifica wikitesto]
1ª Vicepresidenti delle due Camere – Ministri segretari di Stato.
2ª Sottosegretari di Stato – Alti Commissari e Commissario per il turismo – Membri degli uffici di presidenza delle due Camere.
3ª Presidenti delle regioni e delle assemblee regionali.
4ª Primo presidente della Corte di cassazione – Presidente del Consiglio di Stato – Procuratore generale della Corte di cassazione – Presidente della Corte dei conti – Avvocato generale dello Stato – Capo di stato maggiore della difesa.[6]
Categoria III[modifica | modifica wikitesto]
1ª Membri del Parlamento nazionale.
2ª Segretario generale della Presidenza della Repubblica – Segretari generali delle due Camere – Presidente dell'Accademia dei Lincei – Ambasciatori.
Categoria IV[modifica | modifica wikitesto]
1º Presidente del Consiglio nazionale delle ricerche – Capi di stato maggiore dell'Esercito, della Marina e dell'Aeronautica – Presidente del Tribunale supremo delle acque – Primi presidenti e Procuratori generali delle Corti di appello – Presidenti del Tribunale supremo militare e Procuratore generale militare – Presidenti di sezione della Corte di cassazione ed equiparati – Presidenti di sezione e Procuratore generale della Corte dei conti – Vice avvocati generali dello Stato – Prefetti in sede.
2ª Presidenti dei consigli superiori dei ministeri – Segretari generali dei ministeri – Capo della polizia – Generali di corpo d'armata e gradi corrispondenti della Marina e dell'Aeronautica – Rettori delle università – Ordinario militare.
Ordinamento del 2006-2008[modifica | modifica wikitesto]
La disciplina del 2006, come aggiornata nel 2008, distingue fra cerimonie nazionali e cerimonie territoriali.[7]
Vengono considerate cerimonie nazionali quelle che hanno luogo in occasione di feste nazionali o di funerali di Stato, nonché quelle a cui partecipi il Capo dello Stato o una delle autorità comprese nella prima categoria; vengono considerate territoriali tutte le altre cerimonie.
Sono previste regole particolari in caso di presenza di autorità straniere.
Cerimonie nazionali[modifica | modifica wikitesto]
Per le cerimonie nazionali le cariche sono suddivise in 7 categorie e 121 classi con circa 200 posizioni; l'ordine di precedenza è quello riportato di seguito (i nominativi sono aggiornati al 29 gennaio 2022).
Al vertice dell'ordine delle precedenze vi è il
Prima categoria[modifica | modifica wikitesto]
- (Cardinali e Principi ereditari di Case regnanti)[8]
- Presidenti delle Camere[9] (A1)
- Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi (A2)
- Presidente della Corte costituzionale, Giuliano Amato (A3)
- Presidenti emeriti della Repubblica,[10] Giorgio Napolitano (A4)
Seconda categoria[modifica | modifica wikitesto]
- Vicepresidenti delle Camere (B1)
- Vicepresidenti del Senato della Repubblica,[11] Roberto Calderoli, Ignazio La Russa, Paola Taverna e Anna Rossomando
- Vicepresidenti della Camera dei deputati,[11] Maria Edera Spadoni, Ettore Rosato, Fabio Rampelli e Andrea Mandelli
- Vicepresidenti del Consiglio dei ministri (B2)
- Vicepresidenti della Corte costituzionale (B3), Silvana Sciarra, Daria de Pretis, Nicolò Zanon [12]
- Ministri della Repubblica[13] (B4)
- Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Luigi Di Maio
- Ministro dell'interno, Luciana Lamorgese
- Ministro della giustizia, Marta Cartabia
- Ministro della difesa, Lorenzo Guerini
- Ministro dell'economia e delle finanze, Daniele Franco
- Ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti
- Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli
- Ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani
- Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini
- Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Andrea Orlando
- Ministro dell'istruzione, Patrizio Bianchi
- Ministro dell'università e della ricerca, Maria Cristina Messa
- Ministro della cultura, Dario Franceschini
- Ministro della salute, Roberto Speranza
- Ministro del turismo, Massimo Garavaglia
- Ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà
- Ministro per l'innovazione tecnologica e la transazione digitale, Vittorio Colao
- Ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta
- Ministro per gli affari regionali e autonomie, Mariastella Gelmini
- Ministro per il sud e la coesione territoriale, Mara Carfagna
- Ministro per le politiche giovanili, Fabiana Dadone
- Ministro per le disabilità, Erika Stefani
- Segretario del Consiglio dei ministri,[14] Roberto Garofoli [15]
- Decano del corpo diplomatico,[16] Emil Paul Tscherrig [17] (B5)
- Ambasciatore del paese cui la cerimonia si riferisce[18] (B5)
- Ambasciatori d'Italia nella loro sede di titolarità (B5)
- Presidente della giunta regionale[19] (in sede) (B6)
- Giudici della Corte costituzionale[20] (B7)
- Ambasciatori accreditati presso lo Stato italiano (B8)
- Presidente del Consiglio regionale[21] (in sede) (B9)
- Viceministri della Repubblica[15][22] (B10)
- Viceministro degli esteri, Marina Sereni
- Viceministro dell'economia e delle finanze, Laura Castelli
- Viceministri dello sviluppo economico, Gilberto Pichetto Fratin e Alessandra Todde
- Viceministri delle infrastrutture e dei trasporti, Teresa Bellanova e Alessandro Morelli
- Vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, David Ermini [23] (B11)
- Primo presidente della Corte suprema di cassazione, Pietro Curzio [24] (B12)
- Presidente del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, Tiziano Treu [25] (B13)
- Parlamentari membri degli Uffici di presidenza delle due Camere (B14)
- Sottosegretari di Stato[26] (B15)
- Presidente della Giunta regionale[27] (fuori sede) (B16)
- Senatori a vita,[28] Liliana Segre, Carlo Rubbia, Renzo Piano, Mario Monti ed Elena Cattaneo [29] (B17)
- Presidenti dei gruppi parlamentari[11] (B18)
- Presidenti di commissioni, comitati e delegazioni parlamentari bicamerali[11] (B19)
- Presidenti di giunte e commissioni parlamentari[11] (B20)
- Presidente del Consiglio regionale[30] (fuori sede) (B21)
Terza categoria[modifica | modifica wikitesto]
- Presidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini [31] (C1)
- Presidente della Corte dei conti, Guido Carlino [32] (C2)
- Procuratore generale della Corte suprema di cassazione, Giovanni Salvi [33] (C3)
- Presidenti Autorità indipendenti[34] (C4)
- Presidente dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Giacomo Lasorella [35]
- Presidente della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, Giuseppe Santoro-Passarelli [36]
- Presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, Roberto Rustichelli [37]
- Presidente dell'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, Stefano Besseghini [38]
- Garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione [39]
- Presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Giuseppe Busia [40]
- Presidente della Commissione nazionale per le società e la Borsa, Paolo Savona [41]
- Presidente dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, Luigi Federico Signorini [42]
- Garante per l'infanzia e l'adolescenza, Carla Garlatti [43]
- Presidente dell'Autorità di regolazione dei trasporti, Nicola Zaccheo [44]
- Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco [45] (C4)
- Avvocato generale dello Stato, Gabriella Palmieri Sandulli [46] (C5)
- Capo di stato maggiore della difesa, Giuseppe Cavo Dragone [47] (C6)
- Commissari straordinari del Governo (C7)
- Senatori e deputati[11] (C8)
- Membri del Parlamento europeo (C8)
- Segretario generale (C9)
- Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti [48]
- Segretario generale del Senato della Repubblica, Elisabetta Serafin [49]
- Segretario generale della Camera dei deputati, Fabrizio Castaldi [50]
- Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri, Roberto Chieppa [51]
- Segretario generale della Corte costituzionale, Umberto Zingales [52]
- Presidente di Unioncamere, Andrea Prete [53] (C10)
- Presidente dell'Accademia Nazionale dei Lincei, Roberto Antonelli [54] (C11)
- Presidente del CNR, Maria Chiara Carrozza [55] (C12)
Quarta categoria[modifica | modifica wikitesto]
- Prefetto, in sede (D1)
- Sindaco, in sede (D2)
- Presidente della provincia, in sede (D3)
- Presidente della Corte d'appello, in sede (D4)
- Vescovo della diocesi[56] (D5)
- Segretario generale del Ministero degli affari esteri,[57] Ettore Francesco Sequi [58] (D6)
- Segretari generali dei ministeri[59] (D6)
- Capi di gabinetto dei ministeri[59] (D7)
- Capo della Polizia, Lamberto Giannini [60] (D7)
- Ambasciatori d'Italia titolari di rappresentanza diplomatica[61] (D8)
- Capo di stato maggiore dell'Esercito, Pietro Serino [62] (D9)
- Capo di stato maggiore della Marina Militare, Enrico Credendino [63] (D9)
- Capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare, Luca Goretti [64] (D9)
- Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Teo Luzi [65] (D9)
- Segretario generale della difesa, Luciano Portolano [66] (D9)
- Vicepresidente Giunta regionale, in sede (D10)
- Vicepresidente Consiglio regionale, in sede (D10)
- Premi Nobel (D11)
- Comandante generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Zafarana [67] (D12)
- Direttore generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, Elisabetta Belloni [68] (D12)
- Generali di Corpo d'armata e gradi corrispondenti delle altre Forze armate (D12)
- Presidente del Consiglio di presidenza della magistratura tributaria, Antonio Leone [69] (D13)
- Vicepresidente del Consiglio della magistratura militare, David Brunelli [70] (D14)
- Vicepresidente del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa, Marcello Maggiolo [71] (D14)
- Vicepresidente del Consiglio di presidenza della Corte dei conti, Andrea Manzella (D14)
- Presidente aggiunto della Corte suprema di cassazione, Paolo Vittoria (D15)
- Procuratore generale aggiunto della Corte suprema di cassazione (D15)
- Presidente del Tribunale Superiore delle acque pubbliche, Francesco Tirelli [72] (D15)
- Procuratore generale militare presso la Corte suprema di cassazione, Antonino Intelisano (D15)
- Presidente aggiunto del Consiglio di Stato, [73] (D15)
- Presidente aggiunto della Corte dei conti, [74] (D15)
- Procuratore generale della Corte dei conti, Angelo Canale [75] (D15)
- Avvocato generale aggiunto dello Stato, Leonello Mariani [76] (D15)
- Presidente Corte militare d'appello Vito Nicolò Diana (D15)
- Presidente Commissione tributaria centrale,[77] (D15)
- Vicepresidenti CNEL, Floriano Botta, Gianna Fracassi [78] (D16)
- Presidenti o segretari nazionali non parlamentari dei partiti politici rappresentati in Parlamento (D17)
- Presidente della Confindustria, Carlo Bonomi [79] (D18)
- Segretari generali dei sindacati maggiormente rappresentativi a livello nazionale (D19)
- Scienziati, umanisti, artisti di chiarissima fama (D20)
- Industriali di assoluta eminenza a livello nazionale (D21)
- Presidente nazionale dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani, Antonio Decaro [80] (D22)
- Presidente nazionale dell'Unione delle province d'Italia, Michele De Pascale [81] (D22)
- Presidente nazionale dell'Unione nazionale comuni, comunità, enti montani, Marco Bussone [82] (D22)
- Ambasciatori di grado (D23)
Quinta categoria[modifica | modifica wikitesto]
- Assessori regionali, in sede
- Capi dipartimento dei ministeri
- Presidenti titolari di sezione delle magistrature superiori, Procuratore generale aggiunto della Corte dei conti, Procuratore generale della Repubblica presso la Corte d'appello in sede
- Presidente della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, in sede
- Rettore dell'Università, in sede
- Comandante generale delle Capitanerie di porto, Direttore dell'Agenzia informazioni e sicurezza esterna, Direttore dell'Agenzia informazioni e sicurezza interna, Ispettori generali dell'Esercito e incarichi corrispondenti delle altre Forze armate
- Presidenti degli enti pubblici nazionali anche economici
- Componenti del Consiglio superiore della magistratura
- Componenti del Consiglio della magistratura militare, dei Consigli di presidenza della Giustizia amministrativa, della Corte dei conti e della Giustizia tributaria
- Presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane
- Consoli di carriera
- Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale T.A.R. o sua sezione staccata, in sede
- Presidenti della Sezione giurisdizionale regionale e della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, in sede
- Procuratore generale presso la Corte militare d'appello
- Cancelliere dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
- Presidente del Consiglio nazionale forense
- Presidenti dei Consigli superiori dei ministeri e Presidente del Consiglio superiore delle Forze armate
- Direttori degli uffici statali interregionali e Comandanti militari interregionali, in sede
- Avvocato distrettuale dello Stato, in sede
- Ordinario militare per l'Italia
- Membri dell'Ufficio di presidenza del consiglio regionale, in sede
- Presidenti di commissioni consiliari e giunte consiliari regionali, in sede
- Presidenti dei gruppi consiliari regionali, in sede
- Vice segretari generali degli organi costituzionali
- Segretari generali del Consiglio supremo di difesa, del Consiglio superiore della magistratura, della Corte suprema di cassazione e della Procura generale presso la Corte di cassazione, del C.N.E.L., del Consiglio di Stato, della Corte dei conti, del Consiglio della magistratura militare, delle Autorità garanti indipendenti e dell'Avvocatura dello Stato
- Vice segretari generali dei ministeri
- Cariche statali aventi qualifica o grado corrispondente a generale di Corpo d'Armata, purché titolari di incarico a rilevanza esterna
Sesta categoria[modifica | modifica wikitesto]
- Decorati di medaglia d'oro al Valore militare e al Valore civile
- Direttore generale delle Agenzie cosiddette fiscali
- Direttori generali titolari dei ministeri
- Presidente del Consiglio comunale, in sede
- Presidente del Consiglio provinciale, in sede
- Direttori generali degli enti pubblici nazionali anche economici
- Presidente o Direttore generale di agenzie governative
- Procuratore regionale della Corte dei conti, in sede
- Presidente della Commissione tributaria regionale, in sede
- Presidente del Tribunale, in sede
- Procuratore della Repubblica presso il Tribunale, in sede
- Presidente del Tribunale per i minorenni, Presidente del Tribunale di sorveglianza, in sede
- Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, in sede
- Questore della provincia, in sede, Direttori regionali degli uffici statali compresi i Comandanti militari regionali, in sede
- Consiglieri regionali, in sede
- Garanti eletti dal Consiglio regionale, in sede, Difensore civico regionale, in sede
- Segretari generali della Giunta e del Consiglio regionale, in sede
- Cariche statali aventi qualifica o grado corrispondente a generale di Divisione, purché titolari di incarico a rilevanza esterna
Settima categoria[modifica | modifica wikitesto]
- Direttori provinciali degli uffici statali compresi i Comandanti militari provinciali, in sede
- Presidenti degli ordini professionali nazionali
- Consoli onorari
- Presidenti delle associazioni nazionali combattentistiche e d'arma riconosciute dal Ministero della difesa
- Segretario generale Unioncamere
- Presidente del Magistrato per il Po, Presidente del Tribunale regionale delle acque pubbliche, in sede
- Presidente della Commissione tributaria provinciale, in sede
- Presidente dell'Autorità portuale, presidente dell'Autorità di bacino, in sede
- Presidente di delegazione della Banca d'Italia, in sede
- Presidi di Facoltà universitarie, in sede
- Vice sindaco, Vice presidente della provincia, Vice presidenti del Consiglio provinciale e comunale, in sede
- Presidente della Comunità montana, in sede
- Assessori comunali e provinciali, in sede
- Difensore civico comunale e provinciale, in sede
- Segretario generale di comune capoluogo e Segretario generale della provincia, in sede
- Cariche statali aventi qualifica o grado corrispondente a generale di Brigata, purché titolari di incarico a rilevanza esterna
Cerimonie territoriali[modifica | modifica wikitesto]
Per le cerimonie territoriali le cariche sono suddivise in 5 categorie (A÷E) e 75 classi con circa 100 posizioni.
Di seguito si riportano le cariche della categoria A:
- Vicepresidenti ovvero altri rappresentanti ufficiali degli organi costituzionali
- Presidente della Giunta regionale e Presidente della Provincia autonoma di Trento o di Bolzano
- Presidente del Consiglio regionale e Presidente del Consiglio provinciale di Trento o di Bolzano
- Ministri[83]
- Vice ministri e Sottosegretari di Stato
- Membri del Parlamento nazionale e del Parlamento europeo
- Sindaco
- Prefetto
- Presidente della provincia
- Presidente della Corte di appello
- Vescovo della diocesi
Rango delle cariche estere[modifica | modifica wikitesto]
Le autorità europee e straniere che intervengono nelle cerimonie pubbliche seguono immediatamente le autorità italiane che rivestono cariche omologhe.
I Presidenti del Parlamento europeo, del Consiglio europeo, del Consiglio dei ministri dell'Unione europea, della Commissione europea e della Corte di giustizia dell'Unione europea seguono immediatamente le cariche appartenenti alla prima categoria dell'ordine nazionale di precedenza.
I principi ereditari di Case regnanti, come i cardinali della Chiesa cattolica, hanno rango immediatamente seguente a quello del Presidente della Repubblica.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ G.U. 28 luglio 2006, n. 174.
- ^ G.U. 8 maggio 2008, n. 107.
- ^ Ordine delle precedenze in Annuario 2004/2005 del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, pag. 547-50. Archiviato il 19 gennaio 2012 in Internet Archive.
- ^ Ha la precedenza il più anziano.
- ^ Inserito con nota del 10 dicembre 1959 [1].
- ^ Il Presidente del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro è stato inserito successivamente in categoria II.
- ^ Testo coordinato.
- ^ "I Cardinali della Chiesa Cattolica e i Principi ereditari di Case regnanti hanno rango immediatamente seguente a quello del Presidente della Repubblica. Essi, tuttavia, non possono presiedere la cerimonia alla quale prendono parte." (DPCM 16/4/2008)
- ^ Precede il più anziano di età; seguono il presidente del Consiglio quando questi rappresenta lo Stato in rapporti internazionali.
- ^ In ordine di assunzione della carica; possono collocarsi in prima posizione se delegati alla rappresentanza dal Capo dello Stato mentre seguono il Presidente della Repubblica all'interno del Quirinale.
- ^ a b c d e f Seguono l'ordine di determinazione.
- ^ Fonte B3.
- ^ Ordine protocollare dei ministri.
- ^ Il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con le funzioni di Segretario del Consiglio dei ministri segue immediatamente i ministri.
- ^ a b Struttura del governo in carica.
- ^ Per tradizione è il Nunzio apostolico.
- ^ Fonte B5.
- ^ Nelle cerimonie internazionali i rappresentanti delle nazioni interessate intervengono immediatamente dopo il ministro degli affari esteri o la carica che rappresenti lo Stato.
- ^ Nel caso specifico del Trentino-Alto Adige è sostituito dal presidente della provincia autonoma di Trento (Ugo Rossi [2]) o dal presidente della provincia autonoma di Bolzano (Arno Kompatscher [3]).
- ^ I giudici costituzionali sono dodici escludendo il presidente (A3) e i vicepresidenti (B3) (fonte): Franco Modugno, Augusto Antonio Barbera, Giulio Prosperetti, Giovanni Amoroso, Francesco Viganò, Luca Antonini, Stefano Petitti, Angelo Buscema, Emanuela Navarretta, Maria Rosaria San Giorgio e Filippo Patroni Griffi.
- ^ Nel caso specifico del Trentino-Alto Adige è sostituito dal Presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento (Bruno Dorigatti [4]) o dal Presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano (Thomas Widmann [5]).
- ^ Seguono l'ordine previsto per i ministri.
- ^ Fonte B11.
- ^ Fonte B12.
- ^ Fonte B13. Archiviato il 22 giugno 2012 in Internet Archive.
- ^ Seguono l'ordine previsto per i ministri, tra essi precedono quelli alla Presidenza del Consiglio (fonte): Vincenzo Amendola, Giuseppe Moles, Bruno Tabacci, Franco Gabrielli, Valentina Vezzali, Deborah Bergamini, Caterina Bini, Assuntela Messina, Dalila Nesci, Manlio Di Stefano, Benedetto Della Vedova, Nicola Molteni, Ivan Scalfarotto, Carlo Sibilia, Anna Macina, Francesco Paolo Sisto, Giorgio Mulé, Stefania Pucciarelli, Maria Cecilia Guerra, Alessandra Sartore, Federico Freni, Anna Ascani, Francesco Battistoni, Gian Marco Centinaio, Ilaria Fontana, Vannia Gava, Giancarlo Cancelleri, Rossella Accoto, Tiziana Nisini, Barbara Floridia, Rossano Sasso, Lucia Borgonzoni, Pierpaolo Sileri e Andrea Costa.
- ^ Per il Trentino-Alto Adige, il Presidente della provincia autonoma di Trento o di Bolzano.
- ^ In ordine di età.
- ^ Fonte B17.
- ^ Per il Trentino-Alto Adige, il Presidente del Consiglio provinciale di Trento o di Bolzano.
- ^ Fonte C1.
- ^ Fonte C2.
- ^ Fonte C3.
- ^ In ordine di costituzione.
- ^ Fonte C4-AGCOM.
- ^ Fonte C4-CGS.
- ^ Fonte C4-AGCM.
- ^ Fonte C4-ARERA.
- ^ Fonte C4-Privacy.
- ^ Fonte C4-ANAC.
- ^ Fonte C4-Consob.
- ^ Fonte C4-Ivass.
- ^ Fonte C4-AGIA.
- ^ Fonte C4-ART.
- ^ Fonte C4-BI.
- ^ Fonte C5.
- ^ Fonte C6.
- ^ Fonte C9-PR.
- ^ Fonte C9-SR.
- ^ Fonte C9-CD.
- ^ Fonte C9-PCM.
- ^ Fonte C9-CC.
- ^ Fonte C10.
- ^ Fonte C11.
- ^ Fonte C12.
- ^ Se è un cardinale prende il primo posto nella prima categoria.
- ^ Nelle cerimonie aventi rilevanza internazionale segue immediatamente i segretari degli organi costituzionali (C9).
- ^ Fonte D6.
- ^ a b Secondo l'ordine di precedenza dei ministri (vedi B4).
- ^ Fonte D7.
- ^ Quando intervengono a cerimonie che riguardano lo Stato del loro accreditamento.
- ^ Fonte D9-EI.
- ^ Fonte D9-MM.
- ^ Fonte D9-AM.
- ^ Fonte D9-AC.
- ^ Fonte D9-SGD.
- ^ Fonte D12-GF.
- ^ Fonte D12-DIS.
- ^ Fonte D13.
- ^ Fonte D14-CMM.
- ^ Fonte D14-CPGA.
- ^ Fonte D15-TSAP
- ^ Fonte D15-PACS.
- ^ Fonte D15-PACC.
- ^ Fonte D15-PGCC.
- ^ Fonte D15-AGAS.
- ^ È Giorgio Giovannini, presidente del Consiglio di Stato (C1)
- ^ Fonte D16.
- ^ Fonte D18.
- ^ Fonte D22-ANCI.
- ^ Fonte D22-UPI.
- ^ Fonte D22-UNCEM.
- ^ In assenza di rappresentante ufficiale del Governo, il ministro che intervenga in materia di propria competenza precede il Presidente della Giunta regionale.