Corte suprema di cassazione
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Corte Suprema di Cassazione | |
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Palazzo di Giustizia a Roma | |
Stato | ![]() |
Istituito | 1848 |
Presidente | Pietro Curzio |
Sede | Roma (dal 1923) |
Indirizzo | Palazzo di Giustizia, Piazza Cavour - Piazza dei Tribunali - 00193 Roma |
Sito web | www.cortedicassazione.it |
La Corte Suprema di Cassazione, nell'ordinamento giudiziario vigente nella Repubblica Italiana, rappresenta il giudice di legittimità di ultima istanza delle sentenze emesse dalla magistratura ordinaria. Svolge funzioni di corte di cassazione e di corte suprema.
La sua giurisdizione non è limitata ad una particolare circoscrizione giudiziaria ma si estende a tutto il territorio nazionale.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il primo fra gli Stati preunitari italiani ad istituire una corte di cassazione fu il Regno delle due Sicilie nel 1809. Successivamente, nel Regno di Sardegna, con lo Statuto Albertino, si istituì nel 1848 la Corte di Cassazione di Torino. Con la nascita nel 1861 del Regno d'Italia furono istituite nuove corti di cassazione cosiddette "regionali", eredi degli Stati preunitari: Torino per i territori dell'ex-Regno di Sardegna ed il Regno Lombardo-Veneto, Firenze per il Granducato e i Ducati, Roma per i territori appartenuti allo Stato Pontificio, Napoli e Palermo per l'ex-Regno delle Due Sicilie.
Il 24 marzo 1923, nell'ambito della politica accentratrice del regime fascista, le cinque corti furono unificate in una sola, con sede a Roma, con la denominazione ufficiale di Corte Suprema di Cassazione.
Dal 30 luglio 2014 le sentenze della Corte Suprema di Cassazione sono liberamente disponibili su Internet[1][2].
Descrizione generale[modifica | modifica wikitesto]
A causa del particolare tipo di toga usato per le occasioni più formali come l'inaugurazione dell'anno giudiziario, costituito per il primo presidente, il primo presidente aggiunto e per i presidenti di sezione da una toga di velluto rosso con bordo di pelliccia di ermellino, tocco (cappello di velluto), collare di tela batista e guanti bianchi, spesso ci si riferisce ai giudici della cassazione come agli "ermellini"[3].
Svolge funzione nomofilattica, la quale consiste nell'assicurare l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione delle norme di diritto. In tal senso, le sue sentenze costituiscono un criterio orientatore della giurisprudenza nazionale, la quale nell'assumere le proprie decisioni può tenere conto delle sentenze emesse della Corte. A tal fine presso la Cassazione è incardinato un ufficio noto come Ufficio del Massimario, la cui funzione è quella di enucleare i principi di diritto espressi dalla Corte nelle sue pronunce. Quando la Corte di Cassazione annulla un provvedimento con rinvio del processo al giudice del grado precedente, tuttavia, il principio di diritto è vincolante per il giudice al quale è rinviato il giudizio.
Funzioni[modifica | modifica wikitesto]
L'articolo 65 dell'ordinamento giudiziario (regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12) definisce il compito della Cassazione in questo modo:
«La Corte Suprema di Cassazione assicura l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge, l'unità del diritto oggettivo nazionale, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni; regola i conflitti di competenza e di attribuzioni ed adempie gli altri compiti ad essa conferiti dalla legge» |
La Corte di cassazione è il vertice della giurisdizione ordinaria, essendo il tribunale di ultima istanza nel sistema giurisdizionale ordinario (penale e civile) italiano. Assicura l'uniforme applicazione e interpretazione delle norme giuridiche (cosiddetta funzione nomofilattica) e coordina i rapporti tra le varie giurisdizioni.
La Corte si articola in sei sezioni civili, tra cui quelle del lavoro e tributaria, e in sette sezioni penali. Ogni Collegio giudicante è composto di cinque membri, compreso il suo Presidente.
Presso la Corte di Cassazione è costituita inoltre una Procura generale della Repubblica con a capo un procuratore generale coadiuvato da vari sostituti.
Nei casi più importanti o in quelli per i quali vi siano orientamenti contrastanti delle diverse sezioni, la Cassazione si riunisce in Sezioni Unite (SS.UU.) con la presenza di nove membri compreso il Primo Presidente o un magistrato da questi delegato a presiederle.
Le decisioni assunte dalla Corte di cassazione in tale composizione sono di un'autorevolezza tale da somigliare a dei "precedenti vincolanti", concetto altrimenti estraneo all'ordinamento italiano. Per regolamento della Suprema Corte, un giudice non può emettere una sentenza di avviso diverso da una precedente delle Sezioni Unite, senza la preventiva autorizzazione di queste. Di regola, giudica in seguito a un gravame successivo a una pronuncia di una Corte d'appello, fintantoché il gravame sia possibile, e cioè finché la questione non sia coperta da giudicato.
Ai sensi dell'art. 111, comma 7 della Costituzione è sempre ammesso il ricorso per cassazione per violazione di legge contro le sentenze dei giudici ordinari e speciali, nonché contro i provvedimenti (per esempio: sentenze penali con condanna a pena detentiva, ordinanze in materia di misure cautelari personali, decreto di trattenimento emesso ex art. 12 § V bis del D. Lgs. n. 286/1998) che incidano sulla libertà personale. Tuttavia, per espressa disposizione costituzionale (art. 111, comma 8), contro le decisioni del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti il ricorso è ammesso per soli motivi inerenti alla giurisdizione.
Non giudica sul fatto ma sul diritto: è giudice di legittimità. Ciò significa che non può occuparsi di riesaminare le prove, bensì può solo verificare che sia stata applicata correttamente la legge e che il processo nei gradi precedenti si sia svolto secondo le regole (vale a dire che sia stata correttamente applicata la legge processuale, anche in relazione alla formazione e valutazione della prova, oltre che quella del merito della causa).
A differenza che negli ordinamenti di Common Law, le pronunce della Cassazione (in quanto tribunale di ultima istanza) non sono vincolanti che per il giudizio cui si riferiscono. Tuttavia esse sono di regola seguite dai giudici dei gradi inferiori (in particolare le pronunce delle Sezioni Unite). In ciò si esprime la cosiddetta funzione nomofilattica della Corte di Cassazione, con la quale si intende il ruolo della Cassazione di armonizzare l'interpretazione giurisprudenziale delle norme di applicazione ermeneutica più ambigua. La Cassazione riunita in Sezioni Unite, inoltre, ha il compito di "giudice della giurisdizione": essa deve cioè esprimersi ogni qual volta vi sia un conflitto di giurisdizione (tra giurisdizione ordinaria e giurisdizioni speciali, come quella amministrativa).
L'Ufficio centrale per il referendum, costituito presso la Corte di Cassazione, ha il compito di giudicare sulla conformità alla legge dei quesiti referendari, mentre il giudizio di ammissibilità sugli stessi spetta alla Corte costituzionale .[4]
Presidenti[modifica | modifica wikitesto]
Primi presidenti della Corte di Cassazione di Roma dal 1876[modifica | modifica wikitesto]
- Giuseppe Miraglia dal 25 novembre 1876 al 12 aprile 1891
- Lorenzo Eula dal 13 aprile 1891 al 28 luglio 1893
- Francesco Ghiglieri dal 29 luglio 1893 al 25 ottobre 1900
- Giovanni Battista Pagano Guarnaschelli dal 26 ottobre 1900 al 31 marzo 1911
- Oronzo Quarta dal 15 aprile 1911 al 4 maggio 1915
- Lodovico Mortara dal 25 settembre 1915 al 12 novembre 1923
Primi presidenti della Corte Suprema di Cassazione[modifica | modifica wikitesto]
- Mariano D'Amelio dal 15 novembre 1923 al 3 novembre 1941
- Ettore Casati dal 6 novembre 1941 al 14 agosto 1945
- Giuseppe Pagano dal 15 settembre 1945 all'11 novembre 1947
- Andrea Ferrara dal 12 novembre 1947 all'11 novembre 1952
- Antonio Azara dal 12 novembre 1952 al 17 gennaio 1953
- Vincenzo Galizia dal 19 gennaio 1953 al 15 ottobre 1954
- Ernesto Eula dal 16 ottobre 1954 al 26 giugno 1959
- Luigi Oggioni dal 6 ottobre 1959 al 20 marzo 1962
- Silvio Tavolaro dall'11 aprile 1962 al 25 ottobre 1970[5]
- Gaetano Scarpello dal 1º settembre 1973 al 19 gennaio 1974
- Mario Stella Richter dal 7 febbraio 1974 al 12 dicembre 1976
- Orlando Calogero Vinci dal 27 dicembre 1976 al 5 luglio 1978
- Tommaso Novelli dal 20 luglio 1978 al 23 aprile 1981
- Mario Berri dal 24 aprile 1981 al 6 ottobre 1982
- Giuseppe Mirabelli dal 7 ottobre 1982 al 12 luglio 1985
- Giuseppe Tamburrino dal 13 luglio 1985 al 19 novembre 1986
- Antonio Brancaccio dal 20 novembre 1986 al 16 gennaio 1995
- Vittorio Sgroi dal 24 marzo 1995 al 29 ottobre 1998
- Ferdinando Zucconi Galli Fonseca dal 30 ottobre 1998 al 24 giugno 1999
- Andrea Vela dal 9 luglio 1999 al 17 agosto 2001
- Nicola Marvulli dal 24 agosto 2001 al 30 ottobre 2006
- Vincenzo Carbone dal 24 luglio 2007 al 12 luglio 2010
- Ernesto Lupo dal 13 luglio 2010 al 13 maggio 2013
- Giorgio Santacroce dal 13 maggio 2013 al 31 dicembre 2015
- Giovanni Canzio dal 1º gennaio 2016 al 31 dicembre 2017
- Giovanni Mammone dal 4 gennaio 2018 al 17 luglio 2020
- Pietro Curzio dal 20 luglio 2020
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ SentenzeWeb
- ^ È possibile da oggi ricercare liberamente e in modo intuitivo le sentenze civili della Corte cliccando su SentenzeWeb
- ^ Gli ermellini rispolverano , su guidaconsulenzalegale.com. URL consultato il 7 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2015).
- ^ Legge e 32!vig= 25 maggio 1970, n. 352, articolo 12 e 32
- ^ Fu lui che il 3 giugno del 1970 decretò l'istituzione del "C.E.D. (Centro Elettronico di Documentazione), chiarendo fin da allora che gli studi e i programmi affidati alla nuova struttura organizzativa avrebbero dovuto mirare alla ricerca elettronica non solo della giurisprudenza della Corte di Cassazione, ma anche di quella dei giudici di merito, della legislazione e della dottrina e non soltanto a beneficio dei magistrati, ma anche dei terzi": Franco Fiandanese, PRESENTAZIONE DEL CONVEGNO "INFORMATICA E PROCESSO". Aula Magna della Corte Suprema di Cassazione - 4 e 5 luglio 2003.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Maria Acierno - Pietro Curzio - Alberto Giusti, La Cassazione civile, III ed., Cacucci, Bari, 2020
- L.Lombardo, Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione, 2015
- D.Cavallini, Le recenti riforme del giudizio in Cassazione e il nuovo filtro di inammissibilità, 2014
- Giuseppe Di Federico, La Corte di cassazione: la giustizia come organizzazione, 1969.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Corte di cassazione
- Funzione nomofilattica
- Palazzo di Giustizia (Roma)
- Ricorso per cassazione (ordinamento civile italiano)
- Ricorso per cassazione (ordinamento penale italiano)
- Ufficio del Massimario
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikisource contiene testi di diritto emanati dalla Corte di cassazione Civile
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Corte Suprema di Cassazione
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su cortedicassazione.it.
- (EN) Corte suprema di cassazione, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Sentenze della Corte Suprema di Cassazione, su italgiure.giustizia.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 294906222 · WorldCat Identities (EN) viaf-294906222 |
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