Piazza Cavour (Roma)

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Piazza Cavour
Monumento a Cavour
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
CittàRoma
CircoscrizioneMunicipio Roma I
QuartierePrati
Codice postale00193
Informazioni generali
TipoPiazza pedonale
IntitolazioneCamillo Benso, conte di Cavour
Collegamenti
IntersezioniVia Crescenzio, Via Cicerone, Via Tacito, Piazza Adriana, Via Lucrezio Caro, Via Ulpiano, Via Triboniano
Luoghi d'interesseMonumento a Cavour
Mappa
Map
Coordinate: 41°54′19.12″N 12°28′11.17″E / 41.90531°N 12.46977°E41.90531; 12.46977

Piazza Cavour è una piazza posta tra piazza Adriana e via Triboniano, a Roma, nel rione Prati.[1]

Dedicata allo statista piemontese Camillo Benso, conte di Cavour, è situata in un'area un tempo parzialmente occupata dai prata Neronis, da cui prende nome l'intero rione.

Nel giardino centrale, realizzato tra il 1895 e il 1911 da Nicodemo Severi,[2] si erge un monumento dedicato allo statista: una statua bronzea su basamento con piattaforma in granito e un piedistallo in marmo,[2] circondata da allegorie dell'Italia e di Roma, del Pensiero e dell'Azione.[3] L'opera, ideata da Stefano Galletti, fu iniziata nel 1885 e completata nel 1895, dieci anni dopo la posa della prima pietra.[2]

Palazzo De Parente di Gaetano Koch (1887)

Nella piazza si affacciano una chiesa evangelica valdese, sede della comunità dei fedeli romani e della Facoltà teologica, il Palazzo De Parente di Gaetano Koch e il Cinema-Teatro Adriano; sulla piazza è rivolto anche il lato posteriore del Palazzaccio, il palazzo di Giustizia di Roma, opera imponente dell'architetto Guglielmo Calderini, realizzata negli anni 1889-1910.

Nel 2004 iniziò il primo cantiere che fu interrotto da ritrovamenti archeologici e problemi burocratici. Nel febbraio 2010 fu riaperto.

Il 26 gennaio 2012, in concomitanza con l'apertura dell'anno giudiziario, sono terminati i lavori di restauro con la realizzazione di un'area pedonale davanti al Palazzaccio e il rifacimento del giardino centrale. L'area pedonale è stata estesa a circa 14 000 metri quadri e si rifà al progetto originale di Nicodemo Severi[4]. La pavimentazione è in porfido e travertino. L'elegante giardino realizzato nel 1910 è ornato da piante di oleandro e di alloro e numerosi esemplari di palme, acquisite dal comune di Ventimiglia[5].

La nuova viabilità della piazza e della zona circostante è stata studiata per migliorare il trasporto pubblico, alleggerendo quello privato.

Trasporti[modifica | modifica wikitesto]

È raggiungibile dalla stazione Lepanto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Claudio Rendina, Donatella Paradisi, Le strade di Roma. Volume primo A-D, Roma, Newton Compton Editori, 2004, ISBN 88-541-0208-3.

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