Luca Ciriani

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Luca Ciriani

Ministro per i rapporti con il Parlamento
In carica
Inizio mandato22 ottobre 2022
Capo del governoGiorgia Meloni
PredecessoreFederico D'Incà[1]

Vicepresidente della Regione Friuli-Venezia Giulia
Durata mandato15 maggio 2008 –
25 aprile 2013
PresidenteRenzo Tondo
PredecessoreGianfranco Moretton
SuccessoreSergio Bolzonello

Senatore della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato23 marzo 2018
LegislaturaXVIII, XIX
Gruppo
parlamentare
Fratelli d'Italia
CircoscrizioneFriuli-Venezia Giulia
CollegioXVIII: 2 (Udine)
XIX: 1 (Trieste)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoFratelli d'Italia (dal 2015)
In precedenza:
MSI (fino al 1995)
AN (1995-2009)
PdL (2009-2013)
FI (2013-2014)
Titolo di studioLaurea in lettere moderne
UniversitàUniversità degli Studi di Trieste
ProfessioneImpiegato

Luca Ciriani (Pordenone, 26 gennaio 1967) è un politico italiano, dal 22 ottobre 2022 ministro per i rapporti con il Parlamento nel governo Meloni.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureato in lettere moderne all'Università di Trieste, è stato dirigente giovanile del Movimento Sociale Italiano, aderendo successivamente ad Alleanza Nazionale.

Alle elezioni amministrative del 1995 è eletto consigliere comunale di Fiume Veneto.

Consigliere regionale[modifica | modifica wikitesto]

Con AN è eletto consigliere regionale alle elezioni in Friuli Venezia Giulia del 1998; entra poi nella giunta regionale guidata da Roberto Antonione nel ruolo di assessore allo sport e alle autonomie locali. Rieletto consigliere alle elezioni regionali FVG del 2003, diventa capogruppo di Alleanza Nazionale. Nel 2008 entra a far parte della giunta regionale guidata da Renzo Tondo come vicepresidente della Regione e assessore alla protezione civile. Sarà eletto nuovamente consigliere alle elezioni del 2013 con il PdL, che lascia nel febbraio 2014 per dichiararsi indipendente[2]. Nel 2015 aderisce a Fratelli d'Italia.

Parlamentare[modifica | modifica wikitesto]

Si dimette poi da consigliere dopo essere stato eletto senatore per Fratelli d'Italia alle elezioni politiche del 2018 nel collegio uninominale Friuli-Venezia Giulia - 02 (Udine), ottenendo il 46,59% delle preferenze e superando Maria Chiara Santoro del Movimento 5 Stelle (23,21%) e Isabella De Monte del centrosinistra (22,24%).

Dal 18 luglio 2018 è presidente del gruppo parlamentare di Fratelli d'Italia al Senato.

Candidatosi alle elezioni europee del 2019, si piazza in quarta posizione con 9 591 preferenze, risultando non eletto.[3]

Alle elezioni politiche del 2022 viene candidato al Senato nel collegio uninominale Friuli-Venezia Giulia - 01 (Trieste) dalla coalizione di centrodestra e come capolista di Fratelli d'Italia nel collegio plurinominale Friuli-Venezia Giulia - 01. Verrà eletto all'uninominale con il 50,34% dei voti, quasi il doppio dell'avversario del centro-sinistra Furio Honsell (25,98%).[4]

Ministro dei Rapporti con il Parlamento[modifica | modifica wikitesto]

Il 18 ottobre viene confermato capogruppo di FdI al Senato, rimanendo in carica per soli quattro giorni, fino alla sua nomina a Ministro dei Rapporti con il Parlamento del Governo Meloni; verrà sostituito da Lucio Malan.[5]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Sposato e con un figlio, è fratello dell'attuale sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ministro per i rapporti con il Parlamento con delega alle riforme istituzionali.
  2. ^ consiglio.regione.fvg.it
  3. ^ Speciale Elezioni Ue: liste, candidati ed eletti in Italia - repubblica, su elezioni.repubblica.it. URL consultato il 28 maggio 2019.
  4. ^ Tutti i senatori eletti all'uninominale, in la Repubblica, 26 settembre 2022.
  5. ^ Berlusconi: «Meloni ha detto di sì a Casellati ministro Giustizia. Salvini e Tajani vicepremier», su www.ilmessaggero.it, 18 ottobre 2022. URL consultato il 18 ottobre 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ministro per i rapporti con il Parlamento Successore
Federico D'Incà dal 22 ottobre 2022 In carica