Marco D'Alberti

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Marco D'Alberti

Giudice della Corte costituzionale della Repubblica italiana
In carica
Inizio mandato20 settembre 2022
PredecessoreGiuliano Amato
Tipo nominaNomina da parte del Presidente della Repubblica

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
Specializzazione in scienze amministrative
UniversitàUniversità degli Studi di Roma "La Sapienza"
ProfessioneProfessore ordinario, avvocato cassazionista

Marco D'Alberti (Roma, 10 agosto 1948) è un giurista italiano, nominato giudice della Corte costituzionale il 15 settembre 2022 dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Roma il 10 agosto 1948, laureatosi con lode in giurisprudenza all'Università degli Studi "La Sapienza", consegue la specializzazione con lode in scienze amministrative presso la stessa università.

Carriera accademica[modifica | modifica wikitesto]

Ha cominciato la sua carriera universitaria come assistente alla cattedra di diritto amministrativo di Massimo Severo Giannini, cattedra che assumerà poi a partire dal 1985 come professore ordinario[2][3], insieme a quella di diritto pubblico dell'economia (1992-1997) e di diritto amministrativo (2004-2019).

Oltre all'ateneo romano, ha insegnato:

Inoltre, è stato coordinatore del corso di dottorato in Organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza". Attualmente, è direttore del master di II livello Global Regulation of Markets e coordinatore dell'area accademica delle scienze giuridiche, politiche, economiche e sociali.

Ha effettuato ricerche e ha insegnato più volte in Università straniere, tra le quali Cambridge (1980 e 1981), Harvard (1982), Yale (1987 e 1988), la Panthéon Assas di Parigi (1990 e 2005) e la Columbia University.[2][3]

Dal 2019 D'Alberti è professore emerito di diritto amministrativo all'Università La Sapienza di Roma.[4]

Attività di ricerca[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la sua attività di ricerca come responsabile scientifico presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, ruolo che ricoprirà per molti anni, dal 1979 al 1994. Inoltre, è stato componente del comitato scientifico di diverse riviste:

  • Rivista italiana di diritto pubblico comunitario
  • Quaderni del pluralismo
  • Gazzetta Ambiente
  • Il Lavoro nelle pubbliche amministrazioni
  • Europa e diritto privato
  • Foro amministrativo. Consiglio di Stato
  • Munus
  • Studi parlamentari e di politica costituzionale
  • Concorrenza e mercato
  • Italian Antitrust Review

Fa parte del consiglio direttivo dell'Istituto di studi sull'amministrazione in Roma dal 1983 al 1995 ed anche dei comitati scientifici, qui riportati:

Dal 2012 è vicedirettore della Treccani Diritto Online e dal 2013 membro del comitato scientifico dell'area internazionale di ricerca sulla dottrina sociale della Chiesa. Infine, dal 2015 è tra i componenti del comitato di direzione della Rivista trimestrale di diritto pubblico.

Attività di consulenza[modifica | modifica wikitesto]

D'Alberti è stato consigliere del CNEL dal 1995 al 1997 e dal 1997 al 2004 è stato componente dell'AGCM,[2][3] dopo essere stato membro di numerose commissioni istituzionali di studio e di consulenza presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e vari ministeri, dal 1985 al 1995 e componente della Commissione per la garanzia dell'informazione statistica, tra il 1993 ed il 1997.

Presiede la Commissione per l'innovazione amministrativa presso la Presidenza del Consiglio dei ministri dal 1996 al 1997, quando diviene componente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Successivamente è nominato membro del consiglio dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private nel 2011 e nel 2013 presiede la Commissione per il rilancio dei beni culturali e del turismo.

Dal 2014 è componente dell'Advisory Board dell'Autorità di regolazione dei trasporti

Nel triennio 2019-2022 ha presieduto il Consiglio Superiore per i Beni culturali e Paesaggistici del Ministero della cultura.[4]

Ha lavorato insieme a Mario Draghi durante gli anni come Governatore della Banca d'Italia, dov'è stato anche componente del Consiglio superiore della Banca d'Italia, ed è stato suo consigliere giuridico alla Presidenza del Consiglio dei ministri e uno dei principali ideatori del decreto sulle semplificazioni, tra i più importanti approvati del governo Draghi.[5][6]

Giudice costituzionale[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 settembre 2022 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nomina D'Alberti Giudice della Corte costituzionale, in sostituzione dell'ex premier Giuliano Amato, giunto alla scadenza del mandato da giudice[1]. Ha prestato giuramento il 20 settembre.[1]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Autore[modifica | modifica wikitesto]

  • Le concessioni amministrative, Napoli, Jovene, 1981
  • I "public contracts" nell'esperienza britannica, Napoli, Jovene, 1984
  • Diritto amministrativo comparato. Trasformazioni dei sistemi amministrativi in Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Italia, Bologna, Il Mulino, 1992
  • Poteri pubblici, mercati e globalizzazione, Bologna, Il Mulino, 2008
  • Lezioni di diritto amministrativo, Torino, Giappichelli, 2012; II ed. ampliata, 2013

Curatore[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Giudice della Corte Costituzionale. Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 18 gennaio 2023[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Mattarella nomina Marco D'Alberti alla Corte Costituzionale, su ansa.it, ANSA, 15 settembre 2022. URL consultato il 15 settembre 2022.
  2. ^ a b c M. D'Alberti IRPA, su irpa.eu. URL consultato il 15 settembre 2022.
  3. ^ a b c Antonio Lamorte, Marco d'Alberti nuovo giudice della Corte Costituzionale, la nomina di Mattarella al posto di Giuliano Amato, su Il Riformista, 15 settembre 2022. URL consultato il 23 gennaio 2023.
  4. ^ a b Consulta, Mattarella sceglie il sostituto di Amato: è il consigliere giuridico di Draghi, su Il Fatto Quotidiano, 15 settembre 2022. URL consultato il 23 gennaio 2023.
  5. ^ Giulia Merlo, Marco D’Alberti, il nuovo giudice costituzionale che viene da palazzo Chigi, su www.editorialedomani.it. URL consultato il 23 gennaio 2023.
  6. ^ Mattarella per la Consulta sceglie il giudice vicino a Draghi, su Il Fatto Quotidiano. URL consultato il 23 gennaio 2023.
  7. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN61624342 · ISNI (EN0000 0000 8140 7443 · SBN CFIV051172 · LCCN (ENn81083194 · GND (DE1055769412 · BNF (FRcb123617680 (data) · J9U (ENHE987007432108505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n81083194