Sarmede

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Sarmede
comune
Sarmede – Stemma
Sarmede – Bandiera
Sarmede – Veduta
Sarmede – Veduta
Sarmede vista da Rugolo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Veneto
Provincia Treviso
Amministrazione
SindacoLarry Pizzol (lista civica Impegnati per Sarmede-Montaner-Rugolo) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate45°58′39″N 12°23′07″E / 45.9775°N 12.385278°E45.9775; 12.385278 (Sarmede)
Altitudine103 m s.l.m.
Superficie18,01 km²
Abitanti2 991[1] (30-6-2023)
Densità166,07 ab./km²
FrazioniMontaner, Rugolo
Comuni confinantiCaneva (PN), Cappella Maggiore, Cordignano, Fregona
Altre informazioni
Cod. postale31026
Prefisso0438
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT026078
Cod. catastaleI435
TargaTV
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 546 GG[3]
Nome abitantisarmedesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sarmede
Sarmede
Sarmede – Mappa
Sarmede – Mappa
Il territorio comunale nella provincia di Treviso.
Sito istituzionale

Sàrmede[4] (Sàrmede in veneto) è un comune italiano di 2 991 abitanti[1] della provincia di Treviso in Veneto.

Del comune di Sarmede fanno parte anche le frazioni di Borgo Canalet, Borgo Chiari, Borgo Floriani, Borgo Moneghe, Borgo Palù, Case Cadorin, Case dal Cin, Case Vespada, Case Vespeda, Loc Bardiere, Loc Rovere', Località Bardiere, Località Col dei Buoi, Località Valsalega, Palù, Rugolo, Borgo Val e Montaner.

È conosciuto come il paese delle fiabe.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

I reperti provano che il territorio di Sarmede era abitato sin dall'età del bronzo. Notevole anche la presenza romana: a questo periodo risale una sepoltura detta "tomba del Dominus Villae".

Si ritiene che il toponimo risalga all'epoca delle invasioni barbariche, legato alla popolazione dei Sarmati. La località si trova infatti in una zona di transito, nei pressi di importanti vie di comunicazione.

Dopo il periodo longobardo fu la volta dell'età feudale e Sarmede divenne possedimento dei conti da Montanara (che risiedevano in un castello nei pressi dell'attuale Montaner), più tardi noti come Caminesi. La famiglia tenne il feudo sino al 1337, quando sopraggiunge la Serenissima.

Dopo Napoleone e gli Austriaci, Sarmede seguì le sorti del Veneto e divenne parte del Regno d'Italia nel 1866.

Durante la grande guerra, in seguito alla rotta di Caporetto, Sarmede fu occupata dagli Imperi Centrali. Nella seconda guerra mondiale fu particolarmente attiva la resistenza partigiana soprattutto nella zona montana del Cansiglio.

Il secondo dopoguerra vide la crescita della povertà e la notevole emigrazione. Solo dagli anni sessanta si ebbe un miglioramento economico che ha portato un notevole sviluppo industriale[5].

Della storia recente, va citato il noto scisma di Montaner, che ha visto contrapporsi la comunità parrocchiale della frazione al vescovo Albino Luciani fino alla fondazione di una chiesa ortodossa.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 18 ottobre 1958.

«Di rosso, alle due fasce d'argento, alla stella d'argento (6), posta nel canton destro del capo, sul tutto il covone di grano d'oro, legato dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo troncato di rosso e di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

La parrocchiale

Di seguito si riporta un elenco degli edifici sacri di valore storico-architettonico:

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito si riporta un elenco delle ville venete presenti sul territorio comunale:

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[11]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 201, ovvero il 6,6% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[12]:

  1. Macedonia 43
  2. Polonia 37

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Manifestazioni[modifica | modifica wikitesto]

Ogni anno, da fine ottobre a inizio febbraio, si svolge a Sarmede la Mostra Internazionale dell'Illustrazione per l'Infanzia.[1][13]

In autunno, con la 2ª e 3ª domenica d'ottobre, si svolge inoltre la manifestazione internazionale denominata Le Fiere del teatro con artisti di strada, mangiafuoco, burattinai e saltimbanchi.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Sarmede Calcio, fondata nel 1977, che milita nel girone R di Seconda Categoria.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Luciano Canepari, Sarmede, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  5. ^ Informazioni dalla sezione Cenni storici Archiviato l'11 maggio 2006 in Internet Archive. del sito istituzionale.
  6. ^ Fonte: sito comunale Archiviato l'11 maggio 2006 in Internet Archive.
  7. ^ Fonte: sito comunale Archiviato l'11 maggio 2006 in Internet Archive.
  8. ^ Fonte: sito comunale Archiviato l'11 maggio 2006 in Internet Archive.
  9. ^ Scheda nel sito dell'IRVV[collegamento interrotto]
  10. ^ a b Scheda nel sito dell'IRVV[collegamento interrotto]
  11. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  12. ^ Bilancio demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2017 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 1º agosto 2018.
  13. ^ Homepage, su Fondazione Zavrel. URL consultato l'8 luglio 2019.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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