Ratatouille (film)

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Ratatouille
Alfredo Linguini scopre Rémy mentre cucina
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2007
Durata111 min
Rapporto2,39:1
Genereanimazione, commedia
RegiaBrad Bird, Jan Pinkava (co-regia)
SoggettoJan Pinkava, Brad Bird, Jim Capobianco
SceneggiaturaBrad Bird
ProduttoreBrad Lewis
Produttore esecutivoJohn Lasseter, Andrew Stanton
Casa di produzionePixar Animation Studios, Walt Disney Pictures
Distribuzione in italianoBuena Vista International Italia
FotografiaSharon Calahan, Robert Anderson
MontaggioDarren T. Holmes
Effetti specialiMichael Fong, Apurva Shah
MusicheMichael Giacchino
ScenografiaHarley Jessup
Character designGreg Dykstra, Jason Deamer, Carter Goodrich, Dan Lee
AnimatoriDylan Brown, Mark Walsh
Doppiatori originali
Doppiatori italiani
Logo ufficiale del film

Ratatouille è un film d'animazione del 2007 scritto e diretto da Brad Bird e Jan Pinkava (quest'ultimo in veste di co-regista), prodotto da Pixar Animation Studios e distribuito da Buena Vista International (The Walt Disney Company).

Il film, co-diretto da Jan Pinkava (autore del soggetto originale), è l'8º lungometraggio realizzato in CGI dalla Pixar e, come si evince anche dai titoli di coda, è stato dedicato all'animatore canadese Dan Lee, il creatore del personaggio principale di Alla ricerca di Nemo.

Uscito negli Stati Uniti il 29 giugno 2007, il film è diventato un successo di critica e commerciale. Ha incassato 623,7 milioni di dollari, diventando il sesto film di maggior incasso del 2007 e il secondo film d'animazione di maggior incasso dell'anno (dietro Shrek terzo), e ha ricevuto ampi consensi dalla critica per la sceneggiatura, l'animazione, l'umorismo, il doppiaggio e la colonna sonora.

Ha vinto l'Oscar al miglior film d'animazione (su 5 candidature) ai premi Oscar 2008, il Golden Globe e il BAFTA nella stessa categoria. Per Bird si tratta del secondo Oscar dopo Gli Incredibili - Una "normale" famiglia di supereroi del 2004. Ratatouille è stato votato come uno dei 100 più grandi film del XXI secolo secondo un sondaggio del 2016 condotto dalla BBC.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Francia, 1970: Rémy è un piccolo ratto con la passione della cucina e il sogno di diventare uno chef. Vive poco lontano da Parigi, nella soffitta di una casa di campagna abitata da un'anziana signora, ed ha un fratello di nome Émile e un padre di nome Django, che è il capo della grande colonia di ratti che abita la casa. Deluso dal fatto che l'unico modo che hanno per mangiare è rubare spazzatura, Rémy desidera rubare qualcosa di più gustoso e saporito, ma il padre lo critica, dicendogli di accontentarsi di quello che ha e intimandogli di stare lontano dagli esseri umani, i quali possiedono un'opinione molto negativa nei confronti dei ratti.

L'idolo di Rémy è il famoso chef francese Auguste Gusteau, il cui motto era Chiunque può cucinare, titolo del suo libro che ha ispirato Rémy. Dopo una recensione molto negativa da parte del severo critico gastronomico Anton Ego, però, il ristorante di Gusteau aveva perso una delle sue cinque stelle. Per tale motivo Gusteau era caduto in depressione e poco tempo dopo era morto, e per questo motivo, secondo l'usanza, al ristorante era stata sottratta un'altra stella.

Un giorno, la colonia di cui Rémy fa parte viene scoperta dalla vecchia signora, la quale inizia a sparare con il fucile ai topi, costringendoli a fuggire lungo un affluente artificiale della Senna. Nella confusione della fuga, Rémy si distacca dal gruppo, perdendosi nelle fogne. Ritrovatosi solo, bagnato ed affamato, nella sua immaginazione improvvisamente appare il fantasma di Gusteau, che gli consiglia di risalire le tubature verso l'alto in cerca di cibo. Il topo fa come gli viene detto e giunge in un appartamento in cui si sta tenendo un rinfresco, dove trova del pane e sta per mangiarlo quando gli compare di nuovo il fantasma del grande chef, il quale prima lo sgrida dicendogli di non rubare cibo ma di cucinarlo, essendo un cuoco e non un ladro, poi lo conduce sui tetti di Parigi fino al suo ristorante, governato da quello che era il vice di Gusteau, un dispotico affarista di nome Nino Skinner.

Mentre Rémy osserva i cuochi al lavoro, arriva Alfredo Linguini, un giovane di origini italiane, figlio di una vecchia fidanzata di Gusteau, che viene assunto come sguattero. Linguini, mentre pulisce il pavimento, rovescia maldestramente una pentola di zuppa e tenta di rimediare riempiendola d'acqua e versando all'interno spezie e verdure a caso, ottenendo un intruglio orribile. In quel momento Rémy cade dalla finestra sul tetto, finendo nella cucina; cercando di scappare di nascosto, passa davanti alla pentola della zuppa e, sentendone l'odore ripugnante, non resiste alla tentazione di modificarla.

Linguini scopre Rémy e lo imprigiona sotto uno scolapasta, ma subito dopo viene a sua volta visto da Skinner con il mestolo in mano e sta per essere licenziato con l'accusa di aver cercato di cucinare, cosa inammissibile per uno sguattero. Nel frattempo la zuppa è stata servita in sala a Solene LeClaire, una famosa critica gastronomica, che ne rimane piacevolmente sorpresa e scrive una recensione positiva sul locale. I cuochi si schierano dalla parte di Linguini, credendo che sia stato lui a cucinare la zuppa, quindi Skinner gli ordina di tornare il giorno dopo per prepararla di nuovo, stavolta sotto la sua supervisione.

Rémy però viene scoperto e catturato. L'esecuzione è affidata a Linguini, che porta il topo sulla Senna per annegarlo. Prima dell'esecuzione, il ragazzo si accorge che il roditore è in grado di capire le sue parole e i due decidono di collaborare per ricreare il piatto, dal momento che Linguini da solo non ne sarebbe assolutamente capace. Inizialmente i due sono in difficoltà, poiché Rémy non riesce a trovare il modo di dare le indicazioni a Linguini senza essere visto, ma in seguito scoprono che il ragazzo muove gli arti in modo sincrono come reazione involontaria quando il topo gli tira certi ciuffi di capelli, come una marionetta. Il piatto viene preparato, risultando uguale all'originale, quindi Skinner, colpito e innervosito, affida l'incarico di seguire Linguini in cucina alla cuoca Colette Tatou. Rémy intanto incontra nuovamente suo fratello, suo padre e la sua colonia, che si sono trovati un nuovo rifugio nelle fogne.

Skinner tuttavia è invidioso e, oltretutto, ha l'impressione di aver visto più volte Linguini insieme a un topo, pur non essendo mai riuscito ad accertarsene. Durante una serata in cui i clienti del ristorante dicono di voler provare qualcosa di nuovo che sia preparato da Linguini, Skinner prova a far fare brutta figura al ragazzo incaricandolo di preparare le animelle di vitello alla Gusteau, l'unico piatto del famoso cuoco che non aveva mai avuto successo. La pietanza però viene modificata da Rémy con una nuova salsa all'ultimo momento (anche se il fatto che Linguini non segua la ricetta fa arrabbiare molto Colette) e riscuote un notevole successo: lo chef, incredulo, inizia a sospettare qualcosa.

Un giorno Skinner legge per la prima volta la lettera di raccomandazione della madre di Linguini e scopre che in essa è scritto che quest'ultimo è figlio proprio di Gusteau. Inorridito, il capocuoco capisce che lo sguattero dovrebbe diventare il padrone del ristorante e cerca di correre ai ripari contattando il suo avvocato, ma Rémy se ne accorge e gli porta via la lettera del testamento. Il giovane riesce così a prendere legittimamente possesso del locale del padre e ad assumere la carica di chef, licenziando Skinner.

La delizia dei piatti preparati con l'abilità di Rémy e la prestanza del nuovo capo del ristorante fanno riacquistare una stella al locale. Anton Ego, perplesso in quanto non capisce come mai il ristorante abbia ricominciato ad avere successo nonostante lui non lo abbia mai più recensito da quando lo aveva stroncato anni prima, decide di testarlo. Con la sua fama e ricchezza, Linguini comincia però a trascurare Rémy e a non riconoscergli del tutto i suoi meriti, incrinando così l'amicizia che si era creata tra i due. Hanno un litigio temporaneo, dove vengono spiati da Skinner che ottiene la conferma dei suoi sospetti. Per ripicca Rémy manda tutta la colonia nella dispensa del ristorante a procurarsi del cibo; quando Linguini, che era tornato per fare pace con Rémy, li scopre, arrabbiato, caccia via il topo.

Il giorno dell'arrivo di Ego, Rémy rincontra il suo fratello Emile, che vede il topo-cuoco osservare il posto di lavoro e mentre si allontana dalla cucina del ristorante, viene catturato da Skinner il quale lo minaccia: se il topo aiuterà l'ex-proprietario a produrre una linea di prodotti surgelati, lui promette di non ucciderlo. Rémy inizialmente si arrende, ma riflettendo, capisce che non è ancora finita e mentre lo realizza, il padre e il fratello, lanciano dei gargoyle nell'auto di Skinner, liberando Rémy. Linguini non riesce a cucinare i piatti e, dopo essersi riconciliato con Rémy, ritornato nel frattempo, confessa a tutti che l'artefice di quei piatti non era lui ma un topo: tutti i collaboratori se ne vanno inorriditi, compresa Colette. In aiuto di Rémy sopraggiunge suo padre Django, rimasto colpito dal coraggio del figlio e di Linguini, che porta con sé tutti i topi della colonia: Rémy li suddivide in gruppi, ognuno dei quali si lava bene e viene incaricato di svolgere una determinata attività di cucina, mentre Linguini si occupa di servire ai tavoli. Colette, vedendo in una libreria il libro di Gusteau e ricordandosi che egli sosteneva che chiunque possa cucinare, cambia idea e decide di ritornare al ristorante per aiutare Rémy e gli altri topi. Quest'ultimo decide di far assaporare ad Ego una rielaborazione della ratatouille, piatto originariamente povero, che il critico apprezza notevolmente siccome gli fa tornare in mente quando da bambino cadde dalla bicicletta e, tornato a casa, mangiò la ratatouille preparata dalla madre e riacquistò il buonumore.

Dopo essere rimasto deliziato, il critico desidera fortemente parlare con lo chef. A quel punto Linguini e Colette decidono di dirgli la verità, presentando il topo chef al critico gastronomico dopo avergli fatto attendere che il locale si svuotasse. Ego inizialmente pensa ad uno scherzo, tuttavia in seguito si convince e, colpito, se ne va senza alcun commento; il giorno dopo sui giornali esce una sua recensione lusinghiera sul locale, che riconquista le cinque stelle, in cui definisce Rémy "il miglior chef di tutta la Francia".

Skinner, per vendicarsi, aveva denunciato alle autorità sanitarie la presenza di topi in cucina, ma lui e l'ispettore sanitario erano stati legati, imbavagliati e rinchiusi nella cella frigorifera del ristorante dai ratti. In seguito, dopo la recensione positiva di Ego, consapevoli di non poterli sequestrare per sempre, Linguini, Colette, Rémy e il resto dei topi li liberano. I due fanno in modo che il ristorante venga chiuso; tuttavia Skinner stesso diviene definitivamente disoccupato ed Ego, avendo perso credibilità come critico, decide di lasciare tale professione. Rémy, Linguini e Colette non si perdono d'animo e decidono di aprire un loro locale, chiamato La Ratatouille, un piccolo ma molto frequentato bistrot, dove la gente mangia in sala mentre la colonia dei topi vive nella soffitta e mangia in un piccolo ristorante realizzato apposta per loro. Ego diventa un finanziatore ed assiduo frequentatore del ristorante, dove il topo ha finalmente realizzato il suo sogno di essere uno chef.

Personaggi[modifica | modifica wikitesto]

  • Rémy: è un giovane ratto grigio intelligente e curioso; al contrario dei suoi simili possiede un gusto ed un olfatto molto raffinati, che lo portano a rifiutarsi di mangiare spazzatura, a voler sperimentare sempre nuovi sapori, a camminare su due zampe senza poggiare a terra quelle che usa per mangiare e ad amare la cucina. Il suo idolo è August Gusteau, che gli insegnò l'importanza di inseguire i propri sogni e non farsi fermare dai pregiudizi altrui. È costantemente sgridato dal padre, che non apprezza le sue qualità ma gli vuole molto bene, tanto che infine lo accetta a prescindere dalle sue passioni e sogni. Sa leggere e capire la lingua umana, ma non sa scriverla e parlarla; per questo motivo Linguini, non potendo sapere come si chiama, lo soprannomina "piccolo chef".
  • Alfredo Linguini: è un ragazzo di origini italiane insicuro e ingenuo ma anche onesto e gentile, che tratta Rémy come il suo migliore amico. Inizialmente squattrinato e senza aspettative particolari, non sa assolutamente cucinare, si reca al ristorante di Gusteau per cercare un qualsiasi lavoro e viene assunto come sguattero, per poi diventare cuoco grazie a Rémy. Chiamato abitualmente solo con il cognome, Linguini è figlio di Gusteau; sua madre, Renata Linguini, una storica fidanzata del grande chef, dopo che ne era rimasta incinta, se ne separò senza comunicargli la futura paternità e crebbe il figlio da sola dandogli il suo cognome e non rivelandogli l'identità del padre. Alla fine si fidanza con Colette e diventa cameriere del locale La Ratatouille.
  • Colette Tatou: è una ragazza all'apparenza rude e severa ma che nasconde un lato gentile e sentimentale, che emerge soprattutto in presenza di Linguini. Viene scelta da Skinner per aiutare quest'ultimo a migliorare nella cucina, mentre Rémy lo aiuta in segreto. È l'unica donna cuoca del ristorante di Gusteau, lavoro di cui va molto orgogliosa avendo dovuto lottare parecchio per ottenerlo, in quanto secondo lei il mondo dell'alta cucina è molto maschilista. Ha una forte fiducia nelle parole di Gusteau e conosce pressoché a memoria tutte le sue ricette. Si innamora di Linguini, lo aiuta con il ristorante quando lui scopre la sua origine e, dopo aver scoperto la bravura di Rémy, diventa amica anche del topo.
  • Nino Skinner: inizialmente era il vice di Gusteau e, dopo la morte del capo, venne designato come nuovo chef del ristorante; tuttavia, perché Skinner avesse ufficialmente tale carica, sarebbero dovuti trascorrere due anni dalla scomparsa di Gusteau senza che nessun erede si interessasse al locale. È un uomo basso e quasi calvo, dal carattere irascibile e scontroso, che odia qualsiasi genere di animale e non ha scrupoli, in quanto desidera solo comandare il ristorante di Gusteau e creare una linea di prodotti industriali con il nome di quest'ultimo; oltretutto nel corso del film non lo si vede mai ai fornelli, quindi non si conosce la sua abilità come cuoco. Alla fine fa chiudere il locale ormai di Linguini, anche se facendo ciò rimane lui stesso disoccupato.
  • Anton Ego: è un giornalista e critico gastronomico dal carattere serio, imperioso, solitario e distinto. Tutti lo temono, in particolare i ristoratori ed il suo domestico Ambrister Minion. Molto severo e spietato nelle recensioni, è specialista nel valutare i ristoranti di alto livello e ne determina con il suo giudizio il successo o la rovina. Inizialmente è convinto che nessun piatto sia impeccabile, si rifiuta di mangiare qualsiasi piatto in cui noti anche solo una minima imperfezione (è infatti molto magro nonostante il suo lavoro) ed odia il modo di pensare di Gusteau. In realtà non è malvagio caratterialmente: dopo aver assaggiato la cucina di Rémy e dopo averlo conosciuto, cambia totalmente le sue opinioni sulla cucina, comprendendo il messaggio che Gusteau intendeva trasmettere, e ritrova il suo buon cuore, stimando il piccolo chef. A seguito della chiusura del ristorante di Gusteau da parte dell'ufficio di igiene, decide di ritirarsi dall'attività giornalistica avendo perso credibilità, diventa un assiduo cliente del nuovo bistrot di Rémy ed entra in affari con lui.
  • Émile: è il fratello di Rémy. È un topo marrone grasso, sporco e ottuso che si stupisce per ogni piccola cosa, mangia tutto ciò che trova ed è fissato con le regole del buon ratto, ma allo stesso tempo ammira molto Rémy. Alla fine, dopo aver cucinato con il fratello, abita e mangia nella saletta riservata ai topi nella soffitta del nuovo bistrot di Rémy, insieme a tutta la colonia di ratti.
  • Django: è il padre di Rémy ed Émile ed il capo della loro colonia di ratti. È un grosso topo grigio, burbero e scorbutico, che adora comandare. Sebbene sia spesso severo e critico con Rémy, gli vuole molto bene. Inizialmente è convinto che tutti gli umani odino i topi, motivo per cui li detesta profondamente; quando capisce che Linguini è buono e non intende fare del male a nessuno di loro, è il primo a scusarsi con il figlio e lo aiuta a risolvere la situazione.
  • Auguste Gusteau: è stato il miglior cuoco del mondo ed è la principale fonte di ispirazione di Rémy, che lo seguiva dalla televisione. Nella trasmissione in cui veniva mostrato, consigliava continuamente al pubblico di non arrendersi mai e di provare sempre a raggiungere i propri sogni. Il suo motto, nonché il titolo del suo libro, era Chiunque può cucinare, che esprimeva perfettamente la sua filosofia di vita e professionale, anche se sosteneva che, alla fine, solo chi dimostrava coraggio potesse davvero diventare un grande cuoco. Morì dopo la feroce critica di Ego sul suo ristorante, che lo fece cadere in depressione, prima dell'inizio del film, nel quale compare spesso al fianco di Rémy come frutto della sua immaginazione, in forma di fantasma, e gli dà utili consigli.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Versione della Ratatouille utilizzata nel film

Jan Pinkava fu il primo regista incaricato sin dal 2001 di dirigere il film che ne creò lo stile originale, i personaggi e la sceneggiatura di base[1][2]. Avendo perso fiducia[3] nello sviluppo della storia di Pinkava, la direzione della Pixar lo sostituì con Bird nel 2005[4][5][6]. Bird riscrisse la storia con un netto cambio di enfasi, mettendo in secondo piano Gusteau e dando ruoli maggiori a Skinner e Colette[7], cambiando inoltre l'aspetto dei ratti in modo da essere meno antropomorfi[8].

Per migliorare la loro conoscenza della cucina durante la produzione di Ratatouille, il regista Brad Bird e il produttore Brad Lewis hanno passato molte ore a frequentare corsi di cucina nel ristorante French Laundry di Thomas Keller, colui che ha inventato la ricetta della ratatouille presentata nel film. Gli animatori del film hanno realizzato al computer circa 270 piatti diversi, ciascuno dei quali è stato realmente preparato in una vera cucina.

A Parigi, i programmatori hanno scattato più di 4500 fotografie da utilizzare come riferimento per ricreare tutte le ambientazioni.

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

Il 26 giugno 2007 (il 12 ottobre in Italia[9]) è stata pubblicata la colonna sonora del film intitolata Ratatouille, composta da Michael Giacchino e prodotta dalla Walt Disney[10].

Ai Premi Oscar 2008 è stata candidata per il premio di migliore colonna sonora.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Le Festin - 2:50
  2. Welcome to Gusteau's - 0:38
  3. This is Me - 1:41
  4. Granny Get Your Gun - 2:01
  5. Rat Dash - 1:47
  6. Wall Rat - 2:41
  7. Cast of Cooks - 1:41
  8. A Real Gourmet Kitchen - 4:18
  9. Souped Up - 0:50
  10. Is It Soup Yet? - 1:16
  11. A New Deal - 1:56
  12. Remy Drives a Linguini - 2:26
  13. Colette Shows Him le Ropes - 2:56
  14. Special Order - 1:58
  15. Kiss & Vinegar - 1:54
  16. Losing Control - 2:04
  17. Heist to See You - 1:45
  18. The Paper Chase - 1:44
  19. Remy's Revenge - 3:24
  20. Abandoning Ship - 2:55
  21. Dinner Rush - 5:00
  22. Anyone Can Cook - 3:13
  23. End Creditouilles - 9:16
  24. Ratatouille Main Theme - 2:09

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è uscito nelle sale statunitensi il 29 giugno 2007 e nelle sale italiane il 17 ottobre 2007[11].

Edizioni home video[modifica | modifica wikitesto]

Negli Stati Uniti d'America il film d'animazione è stato messo in commercio in DVD il 6 novembre 2007[12]. Lo stesso giorno è stata resa disponibile anche la versione del film ad alta definizione Blu-ray Disc. Nel mercato italiano il film è stato messo in vendita con gli stessi formati il 13 febbraio 2008[13].

Edizione italiana[modifica | modifica wikitesto]

L'edizione italiana del film è stata diretta da Massimiliano Alto, mentre i dialoghi sono di Carlo Valli; il doppiaggio italiano venne eseguito dalla Cast Doppiaggio S.r.l.[14] e la sonorizzazione è stata affidata alla SEFIT - CDC di Via dei Villini.[14]

Inizialmente Asia Argento fu scelta come voce italiana del personaggio di Colette e Renato Mori per quella di Gusteau, ruoli che poi andarono rispettivamente a Domitilla D'Amico e Alessandro Rossi.[14]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Il film d'animazione si è rivelato un enorme successo incassando a livello internazionale ben 623722818 $[15], di cui ben 206445654 $ solo negli USA. Il film della Pixar ha battuto e superato negli incassi internazionali il film 300 di Zack Snyder e il film d'animazione dei Simpson, e nei primi tre giorni di programmazione nelle sale americane ha incassato ben 47027395 $.

Anche in Italia ha avuto un buon risultato alla prima settimana di programmazione incassando circa 5095865 €[15][16], rimanendo in vetta al box office anche nella seconda (9760686 €) e nella terza settimana (14082082 €[15][17]). Nella quarta settimana di programmazione il film scende dal primo al terzo posto nel box office italiano arrivando all'incasso di 15646868 €. L'Incasso totale di Ratatouille in Italia è di circa 17448893 €.

Ratatouille è classificato al sesto posto nella classifica dei film più visti nel 2007[18].

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha ricevuto ampi consensi dalla critica per la sceneggiatura, l'animazione, le interpretazioni vocali e la colonna sonora. Ratatouille è stato votato nel 2016 fra i 100 migliori film del XXI secolo tramite un sondaggio della BBC[19]. La rivista Empire ha collocato Rémy al 41º posto della sua lista dei 50 migliori personaggi dei cartoni animati della storia[20].

Su Rotten Tomatoes il film ha un indice di gradimento del 96% con una valutazione media di 8,4/10 basata su 250 recensioni. Il consenso del sito recita: «Dal ritmo incalzante e straordinariamente animato, Ratatouille aggiunge al canone della Pixar un'altra entrata piacevolmente divertente - e un eroe piuttosto improbabile»[21]. Metacritic ha calcolato un punteggio di 96 su 100 sulla base di 37 recensioni[22], il più alto di qualsiasi film Pixar (inferiore solo a Toy Story 2 - Woody e Buzz alla riscossa e Toy Story - Il mondo dei giocattoli, che invece hanno ottenuto un punteggio di 100 su 100).[23] e il ventunesimo film con la valutazione più alta sul sito[24].

A. O. Scott del New York Times ha definito Ratatouille «un'opera d'arte popolare quasi impeccabile, nonché uno dei ritratti più convincenti di un artista mai impegnato nel cinema»; facendo eco al personaggio di Anton Ego nel film, ha concluso la sua recensione con un semplice «grazie» ai creatori del film[25]. Andrea Gronvall del Chicago Reader ha dato al film una recensione positiva, scrivendo che «la seconda collaborazione di Brad Bird con la Pixar è più ambiziosa e meditativa del suo premio Oscar Gli Incredibili»[26]. Justin Chang di Variety ha commentato positivamente il film: «I maestri chef della Pixar hanno mescolato tutti gli ingredienti giusti - abbondante arguzia verbale e visiva, geniale tempismo slapstick, una zuppa di raffinatezza gallica - per produrre una miscela calda e irresistibile»[27]. Michael Phillips del Chicago Tribune ha assegnato al film quattro stelle su quattro: «Il film può essere animato e in gran parte occupato dai topi, ma il suo battito è gratificantemente umano. E non hai mai visto un film animato al computer con questo tipo di eleganza visiva e dettagli»[28]. Rene Rodriguez del Miami Herald ha assegnato al film tre stelle su quattro, affermando che «Ratatouille è l'immagine più semplice e stereotipata mai realizzata dai Pixar Animation Studios, ma è anche tra le più incantevoli e toccanti»[29]. Peter Hartlaub del San Francisco Chronicle ha dato al film quattro stelle su quattro, scrivendo che «Ratatouille non è mai travolgente, anche se è pieno di azione, romanticismo, contenuti storici, drammi familiari e affermazioni serie sulla creazione di arte»[30]. Roger Ebert del Chicago Sun-Times ha assegnato al film quattro stelle su quattro, lodandolo fortemente: «Molti film d'animazione hanno ispirato i sequel, ma Ratatouille di Brad Bird è il primo che me ne ha fatto veramente desiderare uno»[31]. Joe Morgenstern del Wall Street Journal ha dato al film una recensione positiva: «I personaggi sono irresistibili, l'animazione è sorprendente e il film, una versione fantasy di una rapsodia gastronomica, sostiene un livello di gioiosa invenzione che non è stato visto in intrattenimento per la famiglia dai tempi de Gli Incredibili»[32]. Miriam Di Nunzio del Chicago Sun-Times ha dato al film tre stelle e mezzo su quattro, così motivando: «Ratatouille ti farà chiedere perché l'animazione debba nascondersi dietro il mantello di "è per i bambini, ma piacerà anche agli adulti". Questo è per mamma e papà, e sì, piacerà anche ai bambini»[33].

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Altri media[modifica | modifica wikitesto]

Dal film è stato ricavato un cortometraggio intitolato Il tuo amico topo. Lo si può trovare tra i contenuti extra del DVD del film. Come si apprende dalle parole di Rémy ed Émile in questo corto, i protagonisti di Ratatouille sono ratti norvegesi.

Videogiochi[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Ratatouille (videogioco).

Dal film è stato tratto anche un omonimo videogioco uscito nel 2007.

Rémy appare nel videogioco di ruolo del 2019 Kingdom Hearts III (sviluppato da Square Enix). In questo gioco viene chiamato il Piccolo Chef (il soprannome datogli da Linguini).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Andrea Fiamma, Brad Bird, regista incredibile, in Fumettologica, 20 settembre 2018. URL consultato il 7 ottobre 2018.
  2. ^ (EN) Leo N. Holzer, Pixar cooks up a story, in TheReporter.com, 29 giugno 2007. URL consultato il 3 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2007).
  3. ^ (EN) Steve Daly, Brad Bird cooks up "Ratatouille", in Entertainment Weekly, 21 giugno 2007. URL consultato il 3 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 6 maggio 2008).
  4. ^ (EN) Bill Desowitz, Brad Bird Offers an Early Taste of Ratatouille, in Animation World Network, 25 aprile 2007. URL consultato il 3 gennaio 2010.
  5. ^ (EN) Jim Hill, Why For did Disney struggle to come up with a marketing campaign for Pixar's latest picture? Because the Mouse wasn't originally supposed to release "Ratatouille", su JimHillMedia.com, 28 giugno 2007. URL consultato il 3 gennaio 2010.
  6. ^ (EN) David Germain, Pixar Perfectionists Cook `Ratatouille', su washingtonpost.com, The Washington Post, 26 giugno 2007. URL consultato il 3 gennaio 2010.
  7. ^ Helen O'Hara, First Look: Ratatouille, Empire, 28 giugno 2007, pp. 62.
  8. ^ Scott Collura & Eric Moro, Edit Bay Visit: Ratatouille, IGN, 25 aprile 2007. URL consultato il 22 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2009).
  9. ^ Colonna sonora - Ratatouille, su mymovies.it. URL consultato il 24 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2010).
  10. ^ Ratatouille - Michael Giacchino, su allmusic.com.
  11. ^ Date di uscita per Ratatouille (2007), su imdb.com, IMDb. URL consultato il 23 marzo 2010.
  12. ^ (EN) Disney Serves Up Ratatouille on Blu-ray this November, su highdefdigest.com, 10 agosto 2007..
  13. ^ Ratatouille dal 13 febbraio in DVD, su italiadvd.it (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2015).
  14. ^ a b c Ratatouille, su AntonioGenna.net, 17 ottobre 2007. URL consultato il 9 luglio 2022.
  15. ^ a b c Ratatouille (2007), su movieplayer.it. URL consultato il 26 dicembre 2007.
  16. ^ Ratatouille si mangia il boxoffice!, su cineblog.it, 22 ottobre 2007. URL consultato il 26 dicembre 2010.
  17. ^ Ratatouille batte nuovamente tutti, su cineblog.it, 5 novembre 2007. URL consultato il 26 dicembre 2010.
  18. ^ Classifica del weekend: Maggiori incassi internazionali per il 2007, su movieplayer.it.
  19. ^ (EN) The 21st Century's 100 greatest films, su BBC. URL consultato il 19 aprile 2021.
  20. ^ (EN) Empire's 50 Best Animated Movie Characters, su empireonline.com, Empire. URL consultato il 26 giugno 2014.
  21. ^ (EN) Ratatouille, su Rotten Tomatoes. URL consultato il 19 aprile 2021.
  22. ^ (EN) All-Time High Scores: The Best-Reviewed Movies, su Metacritic. URL consultato il 19 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 9 giugno 2008).
  23. ^ (EN) Pixar Animation Studios' Scores, su Metacritic. URL consultato il 19 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2016).
  24. ^ (EN) Best Movies of All Time, su Metacritic. URL consultato il 19 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 17 marzo 2016).
  25. ^ (EN) Voilà! A Rat for All Seasonings, su New York Times. URL consultato il 19 aprile 2021.
  26. ^ (EN) Ratatouille Reviews, su Chicago Reader. URL consultato il 19 aprile 2021.
  27. ^ (EN) Ratatouille, su Variety. URL consultato il 19 aprile 2021.
  28. ^ (EN) Metromix. Movie review: Ratatouille, su Chicago Tribune. URL consultato il 19 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2007).
  29. ^ (EN) Movie: Ratatouille, su Miami Herald. URL consultato il 19 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2007).
  30. ^ (EN) "Ratatouille" is a feast for the eyes, su San Francisco Chronicle. URL consultato il 19 aprile 2021.
  31. ^ (EN) Ratatouille Movie Review & Film Summary (2007), su Roger Ebert. URL consultato il 19 aprile 2021.
  32. ^ (EN) Pixar Cooks With Joy, Inventiveness In 'Ratatouille', su Wall Street Journal. URL consultato il 19 aprile 2021.
  33. ^ (EN) A vermin in Paris finds his inner foodie, su Chicago Sun-Times. URL consultato il 19 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2007).

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