Gioi

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Gioi
comune
Gioi – Stemma
Gioi – Bandiera
Gioi – Veduta
Gioi – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Salerno
Amministrazione
SindacoMaria Teresa Scarpa (lista civica Crescere insieme in comune) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate40°17′N 15°13′E / 40.283333°N 15.216667°E40.283333; 15.216667 (Gioi)
Altitudine684 m s.l.m.
Superficie27,99 km²
Abitanti1 122[1] (31-3-2022)
Densità40,09 ab./km²
FrazioniCardile
Comuni confinantiCampora, Moio della Civitella, Orria, Salento, Stio, Vallo della Lucania
Altre informazioni
Cod. postale84056
Prefisso0974
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT065057
Cod. catastaleE037
TargaSA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 112 GG[3]
Nome abitantigioiesi
Patronosan Nicola
Giorno festivo6 dicembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gioi
Gioi
Gioi – Mappa
Gioi – Mappa
Posizione del comune di Gioi all'interno della provincia di Salerno
Sito istituzionale

Gioi è un comune italiano di 1 122 abitanti della provincia di Salerno in Campania.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Situato tra le colline del Cilento, nel cuore del parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, sulla cima di un colle (685 m s.l.m.), Gioi si affaccia su due valloni che confluiscono nella pianura più a valle, offrendo un paesaggio agrario accidentato, ma di grande bellezza, ricco di querce, castagne, felci, ulivi.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

La stazione meteorologica più vicina è quella di Casal Velino. In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +8,7 °C; quella del mese più caldo, agosto, è di +25,7 °C[4].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le prime notizie di Gioi si rintracciano nel 1131 in un diploma della badia di Cava de' Tirreni, dov'è descritto come un borgo fortificato. Dal 1811 al 1860 fu capoluogo dell'omonimo circondario, appartenente al distretto di Vallo, del regno delle Due Sicilie.

Dal 1860 al 1927, durante il regno d'Italia, fu capoluogo dell'omonimo mandamento, appartenente al circondario di Vallo della Lucania.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Lo stemma e il gonfalone del comune di Gioi sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'8 aprile 1999.[5]

«Stemma d'azzurro, ai cinque colli all'italiana di marcata altezza di verde uniti, fondati in punta, il colle centrale più alto, quelli intermedi di altezza meridiana, quelli laterali più bassi e uniti ai fianchi dello scudo con lo scaglione diminuito di argento, sostenuto dai colli laterali, con il vertice appuntato al lembo superiore dello scudo. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo di bianco.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo Reielli
  • Ruderi del castello
  • Palazzo Salati
  • Palazzo Conti
  • Palazzo De Marco

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Santa Maria della Porta, edificio in stile romanico,
  • Chiesa di San Nicola,
  • Chiesa di Sant'Eustachio,
  • Convento di San Francesco,
  • Monastero di San Giacomo.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Prodotti tipici[modifica | modifica wikitesto]

La soppressata di Gioi[modifica | modifica wikitesto]

La sopressata di Gioi è un salume affumicato con stagionatura di almeno 40 giorni, dimensioni di circa 8–10 cm di diametro e 15-18 di lunghezza, da carne suina magra, recante al centro dell'impasto una fettuccia di lardo, conservato in vasi di vetro sottolio o sotto vuoto. Secondo una tradizione legata al periodo dell'emigrazione, la soppressata di Gioi viene anche inserita all'interno di un caciocavallo ed è quindi possibile reperirla anche sotto questa forma.

Fa parte dell'elencazione dei Prodotti agroalimentari tradizionali italiani e della lista dei presidii ritenuti meritevoli di tutela da parte dell'associazione Slow Food.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[6]

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

  • Strada Regionale 488/d Innesto SP 47(bivio Stio)-Innesto SP 142(bivio Campora)-Innesto SP 47(bivio Moio della Civitella).
  • Strada Provinciale 47 Innesto SR 488(Stio)-Bivio SP 56(Orria)-Bivio SP 370-Bivio SP 80-Cardile-Innesto SR 488(Moio).
  • Strada Provinciale 80 Innesto SS 80-Salento-Innesto SP 47.
  • Strada Provinciale 115 Innesto SP 47 - Gioi.
  • Strada Provinciale 142 Innesto SR 488(Ponte Rotto)-Campora-Innesto SR 488(Retara).
  • Strada Provinciale 370 Innesto SP 47(bivio Gioi)-Area del Campo.
  • Strada Provinciale 432 Innesto SP 47-variante abitato di Cardile-Innesto SP 47.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Leopoldo Errico centro Sindaco
13 giugno 1999 12 giugno 2004 Andrea Salati centro-sinistra Sindaco
13 giugno 2004 6 giugno 2009 Leopoldo Errico lista civica Sindaco
7 giugno 2009 25 maggio 2014 Andrea Salati lista civica Sindaco
25 maggio 2014 26 maggio 2019 Andrea Salati lista civica Uniti per Gioi e Cardile Sindaco
26 maggio 2019 in carica Maria Teresa Scarpa lista civica Crescere Insieme in Comune Sindaco

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune fa parte della Comunità montana Gelbison e Cervati e dell'Unione dei comuni Valle dell'Alento.

Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'Autorità di bacino regionale Sinistra Sele e all'Autorità di bacino interregionale del fiume Sele.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Tabella climatica mensile e annuale (TXT), in Archivio climatico DBT, ENEA (archiviato dall'url originale il 2016 circa).
  5. ^ Gioi, decreto 1999-04-08 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su dati.acs.beniculturali.it.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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