Montano Antilia

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Montano Antilia
comune
Montano Antilia – Stemma
Montano Antilia – Bandiera
Montano Antilia – Veduta
Montano Antilia – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Salerno
Amministrazione
SindacoLuciano Trivelli (lista civica Insieme per il futuro) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate40°09′43.23″N 15°22′00″E / 40.162008°N 15.366667°E40.162008; 15.366667 (Montano Antilia)
Altitudine767 m s.l.m.
Superficie33,44 km²
Abitanti1 679[1] (30-6-2023)
Densità50,21 ab./km²
FrazioniAbatemarco, Massicelle
Comuni confinantiCelle di Bulgheria, Centola, Futani, Laurito, Novi Velia, Rofrano, San Mauro La Bruca
Altre informazioni
Cod. postale84060
Prefisso0974
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT065070
Cod. catastaleF426
TargaSA
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 2 004 GG[3]
Nome abitantimontanesi
Patronosan Sebastiano - san Montano - sant'Irene
Giorno festivo20 gennaio - 17 giugno - 17 Maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Montano Antilia
Montano Antilia
Montano Antilia – Mappa
Montano Antilia – Mappa
Posizione del comune di Montano Antilia all'interno della provincia di Salerno
Sito istituzionale

Montano Antilia è un comune italiano di 1 679 abitanti della provincia di Salerno in Campania.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Centro agricolo del basso Cilento, situato ai piedi del contrafforte sudorientale del Gelbison ("Monte Sacro"), alla testata del torrente Serrapotamo, affluente di destra del fiume Mingardo. Rasentato a sud dalla statale Tirrena Inferiore, l'abitato si distende in pendio addossandosi alle pendici boscose del monte Antilia (1316 m). Le sue due frazioni, Abatemarco e Massicelle sono tutte situate più a valle.

  • Classificazione sismica: zona 2 (sismicità media), Ordinanza PCM. 3274 del 20/03/2003.
  • Clima: il clima è di tipo mediterraneo con estati calde e a volte afose, mentre gli inverni sono caratterizzati da incursioni d'aria fredda che fanno scendere le minime anche al disotto dello zero, le precipitazioni a carattere nevoso non sempre si verificano, ma quando accade sono di una certa rilevanza.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Appartenne sempre al territorio di Cuccaro Vetere con il nome di Montagna e fu un piccolo casale, che le numerazioni del regno, ovvero i censimenti della popolazione, menzionano a partire dal secolo XVI. Staccatosi successivamente da Cuccaro Vetere, fu dato in feudo ai Monforte di Laurito. Da Montano Antilia partì nel 1828 la rivolta dei Filadelfi capeggiata dal proprietario terriero don Pietro Bianchi e dalla sua consorte Alessandrina Tambasco Bianchi, ai quali - per il loro slancio patriottico - fu compenso il martirio, oltre che dal canonico De Luca. Una lapide sulla facciata del palazzo Bianchi posta nel 1964 commemora i moti cilentani e le gesta di questi due eroi di Montano. La rivolta aprì con grande anticipo la via ai moti del 1848 e poi alle sollevazioni risorgimentali del 1859/60 che portarono all'unità d'Italia.

Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Laurito, appartenente al distretto di Vallo del regno delle Due Sicilie.

Dal 1860 al 1927, durante il regno d'Italia, ha fatto parte del mandamento di Laurito, appartenente al circondario di Vallo della Lucania.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Il centro antico conserva interessanti testimonianze della storia locale, tra cui la Chiesa madre della SS. Annunziata con dei pregevoli affreschi settecenteschi a cura di artisti locali alle quali opere si aggiunge, nel 2013, il ciclo pittorico dell'artista contemporaneo salernitano Stefano Trapanese, il Palazzo Bianchi già dei Monforte di Laurito, dove vissero gli eroi dei moti del 1828 Pietro e Alessandrina Bianchi, come ricorda una lapide posta sulla facciata, il piccolo campanile maiolicato della piazzetta San Nicola, il bel palazzetto con la facciata d'inizio Novecento dei La Monica, le cappelle di Sant'Anna, Sant'Antonio e San Sebastiano, la suggestiva chiesetta rurale della Madonna di Loreto, la "Scala Santa", il cui restauro ha portato alla luce un affresco che raffigura Maria che tiene sulle ginocchia il corpo senza vita di Gesù Cristo dopo la sua passione e deposizione, ed i caratteristici vicoli.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[4]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

I prodotti agricoli sono cereali, castagne, noci, olive e uva. Vi sono vasti boschi di querce e castagni, che consentono una forte produzione di legname e pascoli per l'allevamento del bestiame.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Principali arterie stradali[modifica | modifica wikitesto]

  • Strada statale 18 Tirrena Inferiore.
  • Strada regionale 447 racc A Foria-Massicelle-Futani-Innesto SS 18.
  • Strada provinciale 143 Montano Antilia-Abatemarco.
  • Strada provinciale 198 Innesto SS 18-S.Andrea-Palombara-Innesto SP 17.
  • Strada provinciale 346 Abatemarco-Massicelle.
  • Strada provinciale 430/c Futani-Massicelle-Poderia.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Domenico Del Gaudio centro-sinistra Sindaco
13 giugno 1999 12 giugno 2004 Domenico Serra centro Sindaco
13 giugno 2004 6 giugno 2009 Domenico Serra Rinascita Democratica Sindaco
7 giugno 2009 25 maggio 2014 Alberto Del Gaudio lista civica Sindaco
25 maggio 2014 26 maggio 2019 Alberto Del Gaudio lista civica Uniti per Crescere Sindaco
26 maggio 2019 in carica Luciano Trivelli lista civica Insieme per il Futuro Sindaco

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune fa parte della comunità montana Bussento - Lambro e Mingardo

Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'autorità di bacino regionale Sinistra Sele.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]