Salento (comune italiano)

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Salento
comune
Salento – Stemma
Salento – Veduta
Salento – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Campania
Provincia Salerno
Amministrazione
SindacoGabriele De Marco (lista civica) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate40°14′58.56″N 15°11′27.24″E / 40.2496°N 15.1909°E40.2496; 15.1909 (Salento)
Altitudine420 m s.l.m.
Superficie23,79 km²
Abitanti1 793[1] (31-3-2022)
Densità75,37 ab./km²
FrazioniFasana, Maroccia, Palazza
Comuni confinantiCasal Velino, Castelnuovo Cilento, Gioi, Lustra, Omignano, Orria, Perito, Vallo della Lucania
Altre informazioni
Cod. postale84070
Prefisso0974
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT065115
Cod. catastaleH686
TargaSA
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 529 GG[3]
Nome abitantisalentini
Patronosanta Barbara
Giorno festivo4 dicembre (votivo 29 luglio)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Salento
Salento
Salento – Mappa
Salento – Mappa
Posizione del comune di Salento all'interno della provincia di Salerno
Sito istituzionale

Salento è un comune italiano di 1 793 abitanti della provincia di Salerno in Campania.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

Le zone che circondano l'abitato hanno una copertura quasi esclusiva di piante di ulivo del tipo Salella che prende il nome dal luogo di origine.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

La stazione meteorologica più vicina è quella di Casal Velino. In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +8,7 °C; quella del mese più caldo, agosto, è di +25,7 °C[4].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Anticamente il paese si chiamava “Sala di Gioi” (un secondo piccolo centro, “Salella di Gioi”, adiacente a Sala di Gioi rimane disabitato con la peste del 1656) ed era un piccolo casale agricolo della dipendenza longobarda dello Stato di Gioi. Fino all'VIII secolo d.C. il centro presenta uno scarso popolamento, solo con gli insediamenti dei monaci italo-greci, con la conseguente colonizzazione agricola di vaste aree dell'agro comunale, si avrà una vera e propria crescita urbanistica. I primi lignaggi italo-greci che si insediano nel centro giungono tra VIII e X secolo dal cenobio basiliano di Pattano; seguono il percorso del torrente Fiumicello e si insediano nella zona denominata San Basilio e Santa Veneranda.

Il quartiere più antico fondato dai basiliani è collocato nel centro storico del comune. Il lignaggio fondatore dei De Marco fonda il primo quartiere intorno alla chiesa di Santa Maria, gemellando l'omonima chiesa della badia di Pattano (anche se prime notizie di fonti notarili del centro iniziano a partire dal 1043).

Il centro urbano acquisisce l'attuale forma urbis nel corso del Settecento, quando la nuova direttrice del paese segue un percorso diverso dai vecchi insediamenti basiliani. Viene costruito un nuovo quartiere caratterizzato dalla presenza delle dimore della nuova élite borghese (case palazziate) che partendo dalla costruzione del palazzo baronale (Degni-Bammacaro) dei primi decenni del Settecento (collocato al nuovo ingresso del paese), vede poi la costruzione di altre dimore delle famiglie Palazzo, Scarpa, Sollazzo, Parrillo. Il quartiere è collocato sulla via che va dall'attuale palazzo baronale alla chiesa di Santa Barbara (nella cui piazza è collocato anche il municipio).

Sala di Gioi diventa, staccandosi da Gioi, comune autonomo nel 1811.

Successivamente, dopo l'Unità d'Italia, si cambia anche il nome, in quanto, Sala di Gioi, continua a ricordare nei cittadini l'antica dipendenza dal limitrofo, e più importante, centro longobardo. In una seduta del consiglio comunale si dà anche ragione della nuova scelta del nome. Resta il toponimo di Sala, che rinvia ad una gloriosa identità longobarda, viene ripudiato il nome di Gioi, viene rivendicato un legame con la nazione territoriale cilentana. Dalla fusione dei due termini di Sala e Cilento, dopo una riflessione attenta dell'élite locale, si sceglie il nome di Salento.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

In piazza municipio è sopravvissuta una pietra marmorea del Ventennio fascista che ricorda le sanzioni all'Italia della Società delle Nazioni per la campagna Africana.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[5]

Religione[modifica | modifica wikitesto]

La maggioranza della popolazione è di religione cristiana appartenenti principalmente alla Chiesa cattolica[6]; il comune appartiene alla diocesi di Vallo della Lucania.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Il piatto tipico del paese sono le "foglie e patane" (verdura di campo con patate, tra cui borraggine, cicorie, finocchietto, etc), mentre il dolce natalizio caratteristico è lo "struffolone", pasta sfoglia ricoperta di glassa. Il paese è noto nel circondario per la tradizione pasticciera.[senza fonte]

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

In base allo statuto comunale di Salento[7], le frazioni sono[8]:

  • Fasana 863 abitanti, 50 m s.l.m.;
  • Palazza 238 abitanti, 25 m s.l.m.;

Economia[modifica | modifica wikitesto]

L'economia del paese ruota intorno alla produzione di olio d'oliva, essendo il clima e l'esposizione geografica particolarmente favorevoli. Nelle campagne che circondano l'abitato è sviluppata una notevole attività agrituristica.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Principali arterie stradali[modifica | modifica wikitesto]

  • Strada provinciale 80 Innesto SS 80-Salento-Innesto SP 47, principale asse viario del territorio comunale.
  • Strada Provinciale 264 Innesto SS 18 (Omignano)-Ponte sulla Fiumara-Orria-Innesto SP 56.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Sindaci[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Nicolino Botti lista civica Sindaco
13 giugno 1999 6 giugno 2009 Gianfranco Scarpa lista civica Sindaco
7 giugno 2009 25 maggio 2014 Angelo De Marco lista civica Sindaco
25 maggio 2014 in carica Gabriele De Marco lista civica Sindaco

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Il comune fa parte della Comunità montana Gelbison e Cervati e dell'Unione dei comuni Valle dell'Alento.

Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'Autorità di bacino regionale Sinistra Sele.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Tabella climatica mensile e annuale (TXT), in Archivio climatico DBT, ENEA (archiviato dall'url originale il 2016 circa).
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. ^ Diocesi di Vallo della Lucania - Le Parrocchie
  7. ^ Statuto comunale di Salento
  8. ^ 14º Censimento Generale della Popolazione e delle Abitazioni, su dawinci.istat.it. URL consultato il 31 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 12 febbraio 2012).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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