Castello di San Pietro in Cerro

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Castello di San Pietro in Cerro
Facciata e lato est
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneEmilia-Romagna
CittàSan Pietro in Cerro
Indirizzovia Roma 19 ‒ San Pietro in Cerro (PC)
Coordinate45°01′21.32″N 9°57′00.11″E / 45.02259°N 9.95003°E45.02259; 9.95003
Mappa di localizzazione: Nord Italia
Castello di San Pietro in Cerro
Informazioni generali
TipoCastello medievale - rinascimentale
Inizio costruzione1460
MaterialeLaterizio
Primo proprietarioBartolomeo Barattiero
Condizione attualeOttima
Visitabilela domenica e i festivi da marzo a ottobre
Sito web[1]
Carmen Artocchini Castelli piacentini - Edizioni TEP Piacenza 1967
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II castello di San Pietro in Cerro è un complesso fortificato che si trova nell'omonimo comune, in provincia di Piacenza. Posto in pianura nella campagna della bassa val d'Arda in posizione equidistante dalle città di Piacenza e Cremona. Fa parte del circuito Associazione dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La data di costruzione, il 1491, è testimoniata dalla epigrafe in pietra posta nel cortile, probabilmente edificato sui resti di uno più antico del XIII secolo testimoniato dalle tracce di un fossato e un rivellino; la località era un avamposto piacentino contro le scorrerie dei cremonesi. Fu costruito da Bartolomeo Barattieri, figlio di Francesco studioso del diritto e ambasciatore, che acquistò il feudo nel 1446 da Bianca Maria Visconti, vedova di Francesco Sforza. La famiglia Barattieri, che risiedeva a Piacenza, mantenne il possesso del castello, usato come residenza di campagna, per quasi cinquecento anni.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Mastio
Lato nord
Lato nord del cortile interno

Costruito interamente in laterizio ha pianta quadrangolare con cortile interno, ingentilito da un doppio loggiato quattrocentesco. Due snelle torrette cilindriche sporgono dagli spigoli del lato nord, l'ingresso è protetto dal mastio che porta i segni delle bolzoni del ponte levatoio ed è aperto verso sud, preceduto da un viale alberato. Particolare è la chiusura con ventiere, sportelli in legno basculanti, delle aperture della fascia superiore delle mura. Il fatto di non essere la residenza principale ha fatto sì che il castello sia arrivato ai nostri giorni ben conservato e con poche modifiche. La trasformazione in residenza ha portato al riempimento del fossato per far posto al giardino e all'apertura di finestre sulle facciate. All'interno i saloni affrescati, con soffitti a cassettone, ospitano lussuosi arredi.

MiM-Museum in Motion[modifica | modifica wikitesto]

Interno del MiM

Gli spazi del sottotetto ospitano un'esposizione Museum in Motion che ospita opere di pittura e scultura del secondo dopoguerra, di artisti italiani ed internazionali con una particolare attenzione per gli artisti piacentini.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Carmen Artocchini Castelli piacentini - Edizioni TEP Piacenza 1967
  • Carlo Perogalli Castelli e rocche di Emilia e Romagna Novara - Istituto Geografico de Agostini 1981
  • P. Ghidotti Osservazioni sul popolamento medievale nelle campagne centropadane, in Atti I Congresso archeologia medievale Pisa 1997
  • Daniela Guerrieri Castelli del ducato di Parma e Piacenza NLF 2006

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