Val d'Arda
La val d'Arda è una valle che prende il nome dal torrente Arda, affluente destro del fiume Po.
Questa valle è compresa nel territorio della provincia di Piacenza.
È delimitata dalla val Ceno a nord, dalle valli dello Stirone e dell'Ongina a est, dalla val Chiavenna a ovest.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Testimonianze degli insediamenti neolitici si trovano a Caorso, Castelnuovo Fogliani e Besenzone. Per l'età del ferro a Velleia, sede dei Liguri e poi dei Romani, dove sono visitabili gli scavi del foro.
A ricordare l'importanza strategica che ebbe la val d'Arda nei secoli, rimangono numerosi castelli:
- Rocca Pallavicino a Monticelli d'Ongina
- Castelnuovo Fogliani
- Castello di Gropparello
- Castello di Vigoleno
- Pieve di Vernasca
- Rocca di Caorso
- Rocca Viscontea a Castell'Arquato
- Castello di San Pietro in Cerro
Sulla parte pianeggiante transitava l'antico cammino altomedievale della Via dei Monasteri Regi che collegava Piacenza a Bardi, passando per il monastero di Fiorenzuola, Castell'Arquato, la pieve di San Colombano di Vernasca, l'abbazia di Val Tolla di Morfasso ed il monastero di Gravago[1][2].
Vi passa anche la via Francigena, strada di pellegrinaggio del medioevo, che aveva un'importante tappa nell'abbazia di Chiaravalle della Colomba.
Fossili
[modifica | modifica wikitesto]Ricca di depositi fossiliferi del pliocene, (Piacenziano) comprende la Riserva naturale geologica del Piacenziano; i reperti sono raccolti nel museo Geologico G. Cortesi a Castell'Arquato.
La Val d'Arda è arricchita dal fascino enogastronomico, vi sono molti prodotti enogastronomici che rendono la zona interessante da questo punto di vista.
La val d'Arda è nel comprensorio dei Colli piacentini e parte della DOC dei vini dei colli piacentini.
Amministrativamente è divisa tra i comuni di: Alseno, Castell'Arquato, Cortemaggiore, Fiorenzuola d'Arda, Lugagnano Val d'Arda, Morfasso, San Pietro in Cerro, Vernasca, Villanova sull'Arda.
Comunità montane
[modifica | modifica wikitesto]Fa parte della Comunità Montana valli del Nure e dell'Arda.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La Via dei Monasteri Regi, su turismo.provincia.piacenza.it. URL consultato il 23 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2019).
- ^ La Via dei Monasteri, su provincialgeographic.it. URL consultato il 23 ottobre 2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Carmen Artocchini, Castelli piacentini, Piacenza, Edizioni TEP, 1983.
- Il ducato di Parma, Piacenza e Guastalla, Piacenza, Itinerari, 2000.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Val d'Arda
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Notizie sulla valle, su invaldarda.it. URL consultato il 22 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2007).
- Appennino Piacentino, su uppenninopiacentino.com. URL consultato il 12 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2008).
- Toponimi Altomedioevali della Val d'Arda e del Monastero di Tolla, su docs.google.com.