Castello di Beduzzo
Castello di Beduzzo | |
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I ruderi del contrafforte d'angolo | |
Ubicazione | |
Stato attuale | ![]() |
Regione | Emilia-Romagna |
Città | Beduzzo, frazione di Corniglio |
Coordinate | 44°32′50.45″N 10°09′45.49″E / 44.547346°N 10.162635°E |
Informazioni generali | |
Tipo | castello |
Inizio costruzione | XIV secolo |
Primo proprietario | famiglia Terzi |
Condizione attuale | abbandonato (ruderi) |
Visitabile | no |
Informazioni militari | |
Funzione strategica | difensiva abitativa |
Castelli e borghi[1] | |
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Il castello di Beduzzo sorge presso Beduzzo, frazione di Corniglio in provincia di Parma.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il castello fu costruito nel XIV secolo allo scopo di presidiare la zona ed era di proprietà della famiglia Terzi poiché ne era stata investita dall'imperatore Venceslao I di Lussemburgo nel 1387.[2] I Terzi esercitarono la signoria su Beduzzo fino all'aprile del 1448, quando Pier Maria II de' Rossi invase il territorio con le sue truppe conquistando il castello.
L'investitura sul castello e sul contado fu sancita al Rossi da Francesco Sforza e riconfermata in seguito nel 1470.[2] A seguito della guerra fra i Rossi e Ludovico il Moro che culminò nel 1483 con la definitiva sconfitta di Guido de' Rossi e con la conseguente confisca di tutte le rocche rossiane, il feudo venne assegnato ai Visconti di Saliceto, già signore di Berceto e in seguito fu tenuto per breve tempo da Galeazzo Pallavicino sino a che ma nel 1521 Filippo Maria de' Rossi, figlio di Guido, riuscì a riconquistare il territorio. Alla morte di Filippo, avvenuta nel 1529 il feudo passò al figlio Camillo e quindi al nipote Filippo Maria che finì per essere incarcerato a Parma nel 1593, morendo senza eredi.[3]
Nello stesso anno dell'arresto di Filippo Maria il castello venne confiscato e passò definitivamente alla camera ducale di Parma.
Dopo aver perso la funzione di baluardo dinfensivo dell'Alta Val Parma posto a protezione del feudo di Corniglio, il castello cadde in rovina, i suoi resti vennero utilizzati utilizzati per la ristrutturazione della parrocchiale di San Prospero, avvenuta nel 1783.
Descrizione[modifica | modifica wikitesto]
L'unica descrizione del castello che è giunta sino ai giorni nostri è del tardo XIV secolo in cui viene descritto come "torre murata con mura all'interno". Attualmente del castello rimangono solo pochi ruderi, fra i quali si segnala un contrafforte d'angolo nascosto nella boscaglia.
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Autori vari, Castelli e borghi, p. 67.
- ^ a b Castelli dell'Emilia-Romagna: Censimento e schedatura: Beduzzo, su geo.regione.emilia-romagna.it. URL consultato il 19 febbraio 2016 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2016).
- ^ Pompeo (1781-1851) Litta, Famiglie celebri di Italia. Rossi di Parma / P. Litta. URL consultato il 19 febbraio 2016.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Castelli e borghi. Alla ricerca dei luoghi del Medioevo a Parma e nel suo territori, Mario Calidoni, Maria Cristina Basteri, Gianluca Bottazzi, Caterina Rapetti, Sauro Rossi. Fotografie a cura di Marco Fallini, Parma, MUP Editore, 2009. ISBN 978-88-7847-241-9
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