Carlo D'Angelo

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Carlo D'Angelo

Carlo D'Angelo (Milano, 2 febbraio 1919Bologna, 9 giugno 1973) è stato un attore e doppiatore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carlo D'Angelo, Lya Curci, Pina Cei, Sergio Tofano, Anna Rosa Garatti e Angelo Calabrese negli studi di Radio Rai nel 1956

Figlio del napoletano Aniello e della fiorentina Ada Baccei, a nove anni fa parte del complesso delle voci bianche della Scala e, dopo aver frequentato la facoltà di legge all'Università di Milano, inizia la carriera artistica alla radio (1941), giungendo al titolo di capo del Servizio Annunciatori e insegnante di dizione. Di gradevole aspetto, alto, magro, elegante e misurato, dopo una certa attività nel settore del doppiaggio, nel 1947 esordisce al Piccolo Teatro di Milano prendendo parte a due spettacoli diretti da Strehler, L'albergo dei poveri di Gor'kij e Il mago dei prodigi di Calderón de la Barca. L'anno successivo affronta, sempre con Strehler ma sempre in piccoli ruoli, il repertorio shakespeariano fra cui Riccardo II e La tempesta, cui fa seguito una memorabile edizione, effettuata a San Miniato, del poema di Eliot Assassinio nella cattedrale con Gianni Santuccio. Nel 1949, sempre al Piccolo di Milano, prende parte a La famiglia Antrobus di Wilder e La bisbetica domata di Shakespeare fino a Sofonisba di Trissino (1950), presentato al Teatro Olimpico di Vicenza nel ciclo degli spettacoli classici. Negli anni successivi riesce ad affrancarsi dai ruoli modesti, divenendo primo attore al Teatro Duse di Genova, e partecipando per due stagioni agli spettacoli del Teatro Nazionale diretto da Guido Salvini.

Nel 1945 con il conte Giacomo Giannuzzi Savelli è tra i fondatori della Cooperativa di doppiaggio O.D.I., con studi in via Vicenza 5 a Roma, in cui lavorerà anche come direttore di doppiaggio, svolgendo un lavoro alternativo alla C.D.C.. Lavoreranno nell'impresa vari attori assidui nella prosa radiofonica Rai come Arnoldo Foà, Ubaldo Lay, Vittorio Sanipoli, Paolo Ferrari, Anna Miserocchi, Gemma Griarotti e Adriana Parrella.

Nella stagione 1952-53 viene scritturato nella Compagnia del Teatro d'Arte Italiano dove incontra Vittorio Gassman per importanti spettacoli come lo shakespeariano Amleto e il Tieste di Seneca, poi ha positive esperienze recitando a fianco della Brignone e di Gianni Santuccio, di Benassi e della Adani, quindi con la Vitti e Sbragia, fino alla stagione 1958-59 in cui riesce ad ottenere il nome in ditta con la costituzione della compagine D'Angelo-Zoppelli-Giovampietro. Nella stagione 1963-1964 ottiene probabilmente il successo più significativo della sua carriera ne Il diavolo e il buon Dio di Sartre allo Stabile di Genova, per la regia di Squarzina. Nel cinema ha una carriera piuttosto discontinua, ottenendo talvolta ruoli importanti, e in altri casi così insignificanti da non poter essere neanche classificati come di carattere o di fianco. È uno dei tanti ottimi attori italiani che non ha mai ottenuto un ruolo di primissimo piano.

Carlo D'Angelo sul palco del Teatro Nuovo di Salsomaggiore Terme con Daniele Piombi e Peppino De Filippo negli anni sessanta

La nascente televisione lo utilizza molto meglio affidandogli ruoli corposi e significativi soprattutto in sceneggiati di grande impatto popolare come Jane Eyre da Charlotte Brontë diretto da Majano (1957), Le avventure di Nicola Nickleby da Dickens diretto da D'Anza (1958), Canne al vento della Deledda diretto da Mario Landi (1958), regista che gli affida ruoli da protagonista nella riduzione televisiva de I drammi marini di Eugene O'Neill (1962), La luna dei Caraibi, Zona di guerra, Lungo viaggio di ritorno. Nel 1963 è la voce narrante in Delitto e castigo, di Anton Giulio Majano. Guglielmo Morandi gli affida ruoli da protagonista assoluto nell'originale di Romildo Craveri L'esca (1958) e nello sceneggiato Il vicario di Wakefield (1959), cui fa seguito per la regia di Carlo Lodovici e sempre da protagonista il trittico in tre episodi de I grandi processi della storia: Processo a Luigi XVI, Processo a Maria Antonietta e Processo a Danton (1962); poi prende parte ad un altro sceneggiato diretto da Silverio Blasi e scritto da Giorgio Prosperi, Vita di Michelangelo (1964).

Nel 1967 è fra gli interpreti de Il Novelliere negli episodi Serata con Cesare Pavese e Serata con Somerset Maugham diretti da Daniele D'Anza. Interpreta anche parecchie commedie ridotte per il piccolo schermo, come Tra vestiti che ballano di Rosso di San Secondo per la regia di Claudio Fino (1955), Il cavaliere senza armatura di Calvino diretto da Morandi, Capitano dopo Dio di Jan de Hartog per la regia di Mario Landi (1960), il pirandelliano Enrico IV per la regia di Sandro Bolchi (1961), Il capanno degli attrezzi di Graham Greene anche questo diretto da Bolchi (1963), Il piccolo Eyolf di Ibsen diretto da Silverio Blasi (1965) e l'originale di Andrea Barbato Sfida per Cuba diretto da Piero Schivazappa (1967).

Nel 1946 si è sposato con Wanda Mori, sorella del collega Renato, dalla quale ha avuto due figlie, Miriam e Cristina. Verso la fine della sua carriera cinematografica è apparso in un western all'italiana con lo pseudonimo Charles of Angel. Muore il 9 giugno 1973, all'età di 54 anni, dopo 25 giorni di ricovero nella clinica chirurgica dell'ospedale Sant'Orsola di Bologna, dove era stato sottoposto ad intervento chirurgico allo stomaco.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Carlo D'Angelo con Anna Miserocchi nella commedia di Graham Greene Il capanno degli attrezzi diretta da Sandro Bolchi (1963)
Carlo D'Angelo nei panni di padre Tichon nello sceneggiato televisivo I demoni diretto da Sandro Bolchi (1972)

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Una delle ultime immagini di Carlo D'Angelo

Prosa radiofonica Eiar[modifica | modifica wikitesto]

Prosa radiofonica Rai[modifica | modifica wikitesto]

Prosa televisiva Rai[modifica | modifica wikitesto]

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Film d'animazione[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiati televisivi[modifica | modifica wikitesto]

Discografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • Manzoni - Adelchi (Cetra, CL 0458, 7") con Vittorio Gassman
  • 1960 - Giuseppe Giusti (Cetra, CL 0463, 7")
  • 1960 - Torquato Tasso (Cetra, CL 0473, 7")
  • 1961 - Alfieri - Saul (Cetra, CL 0471, 7")
  • 1961 - Poliziano (Cetra, CL 0474, 7")
  • 1962 - Parini - Odi (Cetra, CL 0487, 7")
  • 1964 - Boiardo - L'Orlando innamorato (Cetra, CL 0508, 7")
  • Le due vie/Gloria a te Signore (Edizioni Paoline, DF 33.4, 7")
  • Fedeltà premiata (Edizioni Paoline, DF 33.1, 7")
  • Cantico delle creature/Terra e cielo (Edizioni Paoline, DF 33.7, 7")
  • L'anima di ogni cosa/Gli orizzonti della speranza (Edizioni Paoline, DF 33.9, 7")
  • Miti e poemi eroici - Vol. 4 (R.A.D.A.R. Editrice)

Musicassette[modifica | modifica wikitesto]

  • 1979 - Il Vangelo: testo concordato (Edizioni Paoline, n. 1/8 MC) con musica di Renzo Rossellini

Doppiatori[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN66135876 · ISNI (EN0000 0000 5939 0470 · SBN LO1V254857 · LCCN (ENno2002029398 · BNE (ESXX1545686 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no2002029398