Glenn Ford

Glenn Ford, pseudonimo di Gwyllyn Samuel Newton Ford (Sainte-Christine, 1º maggio 1916 – Beverly Hills, 30 agosto 2006), è stato un attore statunitense di origine canadese, conosciuto per le sue interpretazioni in film western e noir nei quali ricoprì il ruolo dell'uomo comune in circostanze inusuali.
Fu una delle più grandi star dell'epoca d'oro di Hollywood; particolarmente amato dal pubblico, prese parte a pellicole di enorme successo divenendo uno degli attori più pagati della sua epoca e, in particolare, fu tre volte nella top ten degli attori col maggiore guadagno dell'anno e, nel 1958, raggiunse il primo posto[1][2].
Tra i suoi film più celebri, Gilda (1946), che gli diede fama internazionale, Il grande caldo (1953), Il seme della violenza (1955), Alla larga dal mare (1957), Quel treno per Yuma (1957), Angeli con la pistola (1961), per il quale vinse un Golden Globe, I quattro cavalieri dell'Apocalisse (1962), La battaglia di Midway (1976), Superman (1978)[3].
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nacque il 1º maggio 1916 a Sainte-Christine-d'Auvergne (Québec) in Canada[4][5], figlio di Hannah Wood (nata Mitchell) e Newton Ford, un ingegnere ferroviario della Canadian Pacific Railway[6][7]. Ford fu un pronipote dal ramo paterno del Primo ministro del Canada, Sir John A. Macdonald[8], e imparentato con Martin Van Buren, ottavo presidente degli Stati Uniti. Nel 1922, quando aveva 6 anni, emigrò con la famiglia in California, prima a Venice e poi a Santa Monica; il padre Newton divenne un motorman per la Venice Electric Tram Company, incarico che lo occupò fino alla morte nel 1940[7].
Dopo il diploma conseguito alla Santa Monica High School, lavorò in piccole compagnie teatrali. Mentre frequentava la scuola, lavorò come stalliere anche per Will Rogers[4]. Ford dichiarò in un'intervista che il padre non si oppose al suo interesse per la recitazione, ma gli raccomandò di imparare comunque un mestiere alternativo a quello dell'attore. In effetti Ford, quando era ormai già un'affermata star di Hollywood, svolgeva regolarmente lavori manuali nella propria residenza come idraulico ed elettricista[9].
La sua prima interpretazione, ancora accreditato col suo vero nome, fu nel film Night in Manhattan (1937). Divenuto cittadino statunitense il 10 novembre 1939[10], dovette interrompere la sua promettente carriera cinematografica nel 1942, durante la Seconda guerra mondiale, quando partì come volontario con la Marina statunitense. In seguito, sia durante la guerra di Corea che quella del Vietnam, si recò a visitare le truppe statunitensi.
Gilda e il successo[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il servizio militare, la sua carriera prese slancio e gli consentì di ricoprire ruoli in film memorabili come Gilda (1946), in cui recitò a fianco di Rita Hayworth. Con lei interpreterà altri tre film, Gli amori di Carmen (1948), Trinidad (1952) e La trappola mortale (1965).
La sua carriera proseguì durante gli anni quaranta fino agli anni sessanta, periodo in cui recitò con altre grandi attrici come Bette Davis in L'anima e il volto (1946), Gloria Grahame nei noir Il grande caldo (1953) e La bestia umana (1954), entrambi di Fritz Lang, Barbara Stanwyck in Uomini violenti (1955), e continuò fino ai primi anni novanta con un maggior numero di ruoli televisivi.
Tra le sue interpretazioni più famose in film d'azione, thriller e drammi, sono da ricordare Il seme della violenza (1955), Oltre il destino (1956), Operazione terrore (1962), I quattro cavalieri dell'Apocalisse (1962), Superman (1978), in cui interpretò la parte del padre adottivo del supereroe. Fu anche interprete di celebri western come La pistola sepolta (1955), Vento di terre lontane (1956), Quel treno per Yuma (1957) e Cimarron (1960), e di commedie come La casa da tè alla luna d'agosto (1956) e Una fidanzata per papà (1963).
Vita privata[modifica | modifica wikitesto]
Ford si sposò (e divorziò) quattro volte, rispettivamente con l'attrice e ballerina Eleanor Powell, l'attrice Kathryn Hays, Cynthia Hayward e Jeanne Baus. Da Eleanor Powell ebbe un figlio, Peter Ford, anche lui attore.
Nel 1991, a seguito di un attacco cardiaco, si ritirò dalle scene. Visse con la famiglia del figlio a Beverly Hills dal 2005 fino alla sua morte, il 30 agosto 2006. Nel 2011 è stata pubblicata una sua biografia, A Life in Film, curata dal figlio Peter Ford insieme a Christopher Nickents.
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
Dopo esser stato candidato nel 1957 e nel 1958, vinse il Golden Globe come miglior attore per la sua interpretazione nel film Angeli con la pistola (1961) di Frank Capra. Per il suo contributo all'industria del cinema, gli venne assegnata una stella nella Hollywood Walk of Fame di Los Angeles, al numero 6.933 di Hollywood Boulevard. Nel 1978 fu ammesso alla Western Performers Hall of Fame del National Cowboy & Western Heritage Museum di Oklahoma City. Nel 1992 fu insignito della Legion d'onore per le sue azioni durante la Seconda guerra mondiale.
Filmografia[modifica | modifica wikitesto]
- Night in Manhattan, regia di Herbert Moulton (1937) (con il nome Gwyllyn Ford)
- Heaven with a Barbed Wire Fence, regia di Ricardo Cortez (1939)
- My Son Is Guilty, regia di Charles Barton (1939)
- Convicted Woman, regia di Nick Grinde (1940)
- Men Without Souls, regia di Nick Grinde (1940)
- Babies for Sale, regia di Charles Barton (1940)
- Seduzione (The Lady in Question), regia di Charles Vidor (1940)
- Blondie Plays Cupid, regia di Frank R. Strayer (1940)
- Così finisce la nostra notte (So Ends Our Night), regia di John Cromwell (1941)
- I due del Texas, regia di George Marshall (1941)
- Go West, Young Lady, regia di Frank R. Strayer (1941)
- Martin Eden (The Adventures of Martin Eden), regia di Sidney Salkow (1942)
- Flight Lieutenant, regia di Sidney Salkow (1942)
- Desperados (The Desperadoes), regia di Charles Vidor (1943)
- Ombre sul mare (Destroyer), regia di William A. Seiter (1943)
- Gilda, regia di Charles Vidor (1946)
- L'anima e il volto (A Stolen Life), regia di Curtis Bernhardt (1946)
- L'ultimo orizzonte (Gallant Journey), regia di William A. Wellman (1946)
- Il cerchio si chiude (Framed), regia di Richard Wallace (1947)
- La donna senza amore (The Mating of Millie), regia di Henry Levin (1948)
- Non si può continuare ad uccidere (The Man from Colorado), regia di Henry Levin (1948)
- Gli amori di Carmen (The Loves of Carmen), regia di Charles Vidor (1948)
- Richiamo d'ottobre (The Return of October), regia di Joseph H. Lewis (1948)
- Mani lorde (The Undercover Man), regia di Joseph H. Lewis (1949)
- La sete dell'oro (Lust for Gold), regia di S. Sylvan Simon (1949)
- Purificazione (Mr. Soft Touch), regia di Gordon Douglas e Henry Levin (1949)
- Il dottore e la ragazza (The Doctor and the Girl), regia di Curtis Bernhardt (1949)
- La torre bianca (The White Tower), regia di Ted Tetzlaff (1950)
- Condannato! (Convicted), regia di Henry Levin (1950)
- Il mistero del V3 (The Flying Missile), regia di Henry Levin (1950)
- Il messaggio del rinnegato (The Redhead and the Cowboy), regia di Leslie Fenton (1951)
- Follow the Sun, regia di Sidney Lanfield (1951)
- Il segreto del lago (The Secret of Convict Lake), regia di Michael Gordon (1951)
- Il guanto verde (The Green Glove), regia di Rudolph Maté (1952)
- Avvocato di me stesso (Young Man with Ideas), regia di Mitchell Leisen (1952)
- Trinidad (Affair in Trinidad), regia di Vincent Sherman (1952)
- Terrore sul treno (Time Bomb), regia di Ted Tetzlaff (1953)
- Il traditore di Forte Alamo (The Man from the Alamo), regia di Budd Boetticher (1953)
- I saccheggiatori del sole (Plunder of the Sun), regia di John Farrow (1953)
- Il grande caldo (The Big Heat), regia di Fritz Lang (1953)
- I ribelli dell'Honduras (Appointment in Honduras), regia di Jacques Tourneur (1953)
- City Story, regia di William Beaudine (1954)
- La bestia umana (Human Desire), regia di Fritz Lang (1954)
- L'americano (The Americano), regia di William Castle (1955)
- Uomini violenti (The Violent Men), regia di Rudolph Maté (1955)
- Il seme della violenza (Blackboard Jungle), regia di Richard Brooks (1955)
- Oltre il destino (Interrupted Melody), regia di Curtis Bernhardt (1955)
- L'imputato deve morire (Trial), regia di Mark Robson (1955)
- Il ricatto più vile (Ransom!), regia di Alex Segal (1956)
- Vento di terre lontane (Jubal), regia di Delmer Daves (1956)
- La pistola sepolta (The Fastest Gun Alive), regia di Russell Rouse (1956)
- La casa da tè alla luna d'agosto (The Teahouse of the August Moon), regia di Daniel Mann (1956)
- Quel treno per Yuma (3:10 to Yuma), regia di Delmer Daves (1957)
- Alla larga dal mare (Don't Go Near the Water), regia di Charles Walters (1957)
- Cowboy, regia di Delmer Daves (1958)
- La legge del più forte (The Sheepman), regia di George Marshall (1958)
- Il falso generale (Imitation General), regia di George Marshall (1958)
- Inferno sul fondo (Torpedo Run), regia di Joseph Pevney (1958)
- Cominciò con un bacio (It Started with a Kiss), regia di George Marshall (1959)
- Gazebo (The Gazebo), regia di George Marshall (1959)
- Cimarron, regia di Anthony Mann (1960)
- Tanoshimi, è bello amare (Cry for Happy), regia di George Marshall (1961)
- Angeli con la pistola (Pocketful of Miracles), regia di Frank Capra (1961)
- I quattro cavalieri dell'Apocalisse (The Four Horsemen of the Apocalypse), regia di Vincente Minnelli (1962)
- Operazione terrore (Experiment in Terror), regia di Blake Edwards (1962)
- Una fidanzata per papà (The Courtship of Eddie's Father), regia di Vincente Minnelli (1963)
- Il granduca e mister Pimm (Love Is a Ball), regia di David Swift (1963)
- Compagnia di codardi? (Advance to the Rear), regia di George Marshall (1964)
- Destino in agguato (Fate Is the Hunter), regia di Ralph Nelson (1964)
- Tre donne per uno scapolo (Dear Heart), regia di Delbert Mann (1964)
- Gli indomabili dell'Arizona (The Rounders), regia di Burt Kennedy (1965)
- La trappola mortale (The Money Trap), regia di Burt Kennedy (1965)
- Parigi brucia? (Paris brûle-t-il?), regia di René Clément (1966)
- 48 ore per non morire (Rage), regia di Gilberto Gazcón (1966)
- Assalto finale (A Time for Killing), regia di Phil Karlson (1967)
- Sfida oltre il fiume rosso (The Last Challenge), regia di Richard Thorpe (1967)
- L'ultimo colpo in canna (Day of the Evil Gun), regia di Jerry Thorpe (1968)
- Smith, un cowboy per gli indiani (Smith!), regia di Michael O'Herlihy (1969)
- Il pistolero di Dio (Heaven with a Gun), regia di Lee H. Katzin (1969)
- Fratellanza della campana (The Brotherhood of the Bell), regia di Paul Wendkos (1970)
- Vivo quanto basta per ammazzarti! (Santee), regia di Gary Nelson (1973)
- Target Eva Jones, regia di Luciano B. Carlos (1974)
- La famiglia Holvak (The Family Holvak) - serie TV, 10 episodi (1975)
- La battaglia di Midway (Midway), regia di Jack Smight (1976)
- Superman, regia di Richard Donner (1978)
- Havoc - documentario televisivo, 12 episodi (1978)
- Stridulum, regia di Giulio Paradisi (1979)
- Day of the Assassin, regia di Brian Trenchard-Smith (1979)
- Ultimo rifugio: Antartide (Fukkatsu no hi), regia di Kinji Fukasaku (1980)
- Compleanno di sangue (Happy Birthday to Me), regia di J. Lee Thompson (1981)
- Casablanca Express, regia di Sergio Martino (1989)
- Border Shootout, regia di Chris McIntyre (1990)
- Intuizioni mortali (Raw Nerve), regia di David A. Prior (1991)
Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]
- Stefano Sibaldi in Gilda, Il grande caldo, Trinidad, Gli amori di Carmen, L'anima e il volto, Mani lorde, Ombre sul mare, Purificazione, Seduzione, I due del Texas, La bestia umana, La casa da tè alla luna d'agosto, Vento di terre lontane, Condannato!, Il traditore di Forte Alamo, Uomini violenti, I saccheggiatori del sole, La sete dell'oro, Desperados, La donna senza amore, Non si può continuare ad uccidere
- Giuseppe Rinaldi in Gazebo, Angeli con la pistola, Cimarron, I quattro cavalieri dell'Apocalisse, Gli indomabili dell'Arizona , Sfida oltre il fiume rosso, Assalto finale, La legge del più forte, Inferno sul fondo, Il falso generale, Cominciò con un bacio, Una fidanzata per papà, Tre donne per uno scapolo, Operazione terrore, Il granduca e mister Pimm e nel ridoppiaggio di Desperados
- Giulio Panicali in L'americano, Il seme della violenza, Quel treno per Yuma, Cowboy, La pistola sepolta, Oltre il destino, Il ricatto più vile, Il guanto verde, Avvocato di me stesso, Alla larga dal mare, L'imputato deve morire
- Emilio Cigoli in Il segreto del lago, I ribelli dell'Honduras
- Pino Locchi in Il messaggio del rinnegato
- Mario Pisu in Martin Eden
- Carlo D'Angelo in Terrore sul treno
- Elio Zamuto in Smith, un cowboy per gli indiani
- Sergio Graziani in Superman
- Marcello Tusco in La battaglia di Midway
- Sergio Rossi in Casablanca Express
- Pino Colizzi nei ridoppiaggi di Gilda e Gli amori di Carmen
- Michele Kalamera in Il pistolero di Dio e Superman (ridoppiaggio)
- Massimo Lodolo in Così finisce la nostra notte (ridoppiaggio)
- Michele Gammino in Non si può continuare ad uccidere (ridoppiaggio)
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Reel Classics: Article: Quigley's Annual List of Box-Office Champions, 1932-1970, su www.reelclassics.com. URL consultato il 22 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 28 aprile 2016).
- ^ Hollywood perde uno dei suoi divi è morto Glenn Ford, aveva 90 anni - Spettacoli & Cultura - Repubblica.it, su www.repubblica.it. URL consultato il 22 ottobre 2019.
- ^ Glenn Ford biografia, su ComingSoon.it. URL consultato l'11 settembre 2020.
- ^ a b Kulzer, Dina-Marie."Glenn Ford: An Interview (1990)." Dina-Marie Kulzer's Classic Hollywood Biographies. Retrieved: September 19, 2013.
- ^ "Photos from the Glenn Ford Library." Ford family. Retrieved: October 30, 2008.
- ^ "Marriage Certificate of Newton Ford and Hannah Wood Mitchell." Quebec Vital and Church Records (Drouin Collection), 1621-1967 (Portneuf Church of England), 1914.
- ^ a b Peter Ford, Glenn Ford: A life, Madison, Wisc., University of Wisconsin Press, 2011, pp. 5-8, ISBN 0299281531. URL consultato il 12 settembre 2017.
- ^ Severo, Richard. "Glenn Ford, Leading Man in Films and TV, Dies at 90." The New York Times, August 31, 2006. Retrieved: May 3, 2010
- ^ Richard Severo, Glenn Ford, Actor 1916-2006, in The Globe and Mail, 1º settembre 2006, p. S10.
- ^ Peter Ford, Glenn Ford: A life, Madison, Wisc., University of Wisconsin Press, 2011, pp. 30, ISBN 0299281531. URL consultato il 12 settembre 2017.
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Glenn Ford
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su glennford.com.
- Pinnacle Ford Lincoln (canale), su YouTube.
- Glenn Ford, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Glenn Ford, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Glenn Ford, su Find a Grave.
- (EN) Glenn Ford, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Glenn Ford, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Glenn Ford, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Glenn Ford, su TV.com, CBS Interactive Inc.
- (EN) Glenn Ford, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (DE, EN) Glenn Ford, su filmportal.de.
- (EN) Sito ufficiale sul volume biografico pubblicato nel 2011, su glennfordbio.com.
- (EN) Pagina su Yahoo Movies, su movies.yahoo.com.
- (EN) Film classici (1939 - 1969): Glenn Ford, su thegoldenyears.org. URL consultato il 13 settembre 2005 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2005).
- Classic Movies (1939 - 1969): Glenn Ford, su thegoldenyears.org. URL consultato il 13 settembre 2005 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2005).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 32183133 · ISNI (EN) 0000 0003 6854 9254 · LCCN (EN) n88068073 · GND (DE) 119430541 · BNF (FR) cb138940285 (data) · BNE (ES) XX1167729 (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-n88068073 |
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