Policlinico Sant'Orsola-Malpighi
Policlinico Sant'Orsola-Malpighi | |
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Policlinico Sant'Orsola-Malpighi. Foto di Paolo Monti, 1974. | |
Stato | Italia |
Località | Bologna |
Indirizzo | Via Pietro Albertoni, 15 - Via Giuseppe Massarenti, 9 |
Fondazione | 1592 |
Posti letto | 1.535 |
Num. ricoveri annui | 55.007 |
Dur. media ricoveri | 7,73 gg |
Num. impiegati | 6.807[1] |
Patrono | Sant'Orsola |
Dir. generale | Dott.ssa Chiara Gibertoni |
Dir. sanitario | Dott.ssa Consuelo Basili |
Dir. amministrativo | Dott. Nevio Samorè |
Sito web | www.aosp.bo.it/ |
Mappa di localizzazione | |
L'IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna - Policlinico di Sant'Orsola è il primo istituto di ricovero e cura a carattere scientifico interaziendale dell'Emilia-Romagna,[2] riconosciuto tale con decreto ministeriale del 19 settembre 2020.[3]
Ha una dotazione di circa 1.535 posti letto, che lo rende il secondo più grande d'Italia (dopo il l'Azienda Ospedale-Università Padova, con 1.682 posti letto) e di circa 4.728 dipendenti (di cui 857 medici) in seguito ad un taglio del personale che ha contato la perdita di centinaia di unità negli anni della crisi economica di inizio XXI secolo con conseguenti tagli alla finanza pubblica.
Ogni anno vengono effettuati 55.000 ricoveri ordinari e 14.300 in day hospital, 139.000 accessi in emergenza, oltre 33.200 interventi chirurgici e più di 3 milioni di visite ed esami specialistici per l'esterno.[4]
Per mole di pazienti è il primo ospedale di Bologna. Il 32% dei dimessi proviene da fuori provincia (21% da fuori regione). Si stimano circa 20.000 presenze al giorno di frequentatori (personale dipendente, studenti e docenti universitari, pazienti, visitatori e fornitori).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'ospedale Sant'Orsola fu probabilmente fondato nel 1592, proprio fuori dalle mura della città di Bologna (oggi divenuti viali di circonvallazione). Inizialmente, in ragione della sua collocazione, era destinato all'accoglienza degli emarginati, mentre in seguito vi trovarono ricovero i malati incurabili.
In quella che oggi è definita "Area Malpighi" (in particolare il padiglione 3) ricade un antico monastero dedicato a San Gregorio Magno, con la chiesa trecentesca e il chiostro, che trovò la sua vocazione assistenziale nel XVI secolo con l'"Opera dei Mendicanti"; nel 1667 è stato costruito il Portico dei Mendicanti che costeggia via Albertoni.
Nel 1809 l'ospedale disponeva di 273 posti letto; da quel periodo divenne sempre più forte l'attenzione della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Bologna, tanto che, tra il 1860 e il 1869, il S. Orsola ne divenne definitivamente la struttura di supporto assistenziale, e l'antico ricovero si trasformò in un Ospedale con caratteristiche più moderne.
Nel 1929 a seguito della crescita continua in termini di dimensioni, di specialità considerate e di insegnamenti previsti, venne avviata la programmazione di un nuovo assetto edilizio.
Nel 1978 la riforma del Servizio sanitario nazionale determinò la fusione del S. Orsola con l'ospedale "Marcello Malpighi". L'ospedale Malpighi fu progettato agli inizi degli anni 1970.[5] Il progetto è dell'architetto Enzo Zacchiroli, insieme con Giorgio Conato, ed è ispirato al Sanatorio di Paimio di Alvar Aalto.[6] La struttura di grandi dimensioni fu costruita negli anni '70 del Novecento, sull'area del vecchio "Ricovero di mendicità Vittorio Emanuele II" risalente al 1860.
Organizzazione
[modifica | modifica wikitesto]Al Direttore Generale spetta la gestione complessiva dell'Azienda, con il supporto della Direzione Sanitaria e della Direzione Amministrativa. L'organizzazione aziendale prevede alcuni Uffici affidati alla Direzione Generale che, con funzioni diverse, forniscono supporto tecnico e specialistico alle funzioni di Direzione Strategica, per perseguire gli obiettivi aziendali e assicurano lo sviluppo di valori e culture coerenti con la mission aziendale.
Vi sono poi le Direzioni trasversali e le Direzioni tecniche e amministrative.
A queste strutture si affianca il Comitato Consultivo Misto, costituito sia da rappresentanti delle associazioni di volontariato sia da rappresentanti dell'azienda, con funzioni consultive e di proposta per la Direzione Aziendale.
Strutture
[modifica | modifica wikitesto]L'ospedale è costituito da 30 padiglioni e si snoda per circa 600 metri (1 km se si considera anche l'area Malpighi) attorno ad un viale alberato centrale, che dà un senso di amenità all'ambiente micro-urbano del policlinico; ha un'estensione di circa 21 ettari.
È presente anche un sistema di tunnel sotterranei che collega quasi tutti i padiglioni, ad uso dei dipendenti e del personale autorizzato.
Padiglioni
[modifica | modifica wikitesto]Gli edifici che compongono il policlinico sono numerati in ordine crescente da est a ovest (dai più lontani ai più vicini al centro della città). Il colore del padiglione si riferisce al settore del policlinico.
Lavori di ampliamento e riorganizzazione
[modifica | modifica wikitesto]Tra il 2006 ed il 2012 sono cominciati i lavori per la realizzazione di vari nuovi edifici.[7] Tra i lavori di maggior impatto si citano:
- Profonda ristrutturazione del padiglione 18 (Anatomia patologica e Camera mortuaria).
- Costituzione del Centro Logistico (servizi logistici, generali e di supporto: cucine, magazzino, ecc.) all'interno del preesistente padiglione 12 completamente riorganizzato e ammodernato. Lavoro completato nel 2009.
- Costituzione del Polo Chirurgico e dell'Emergenza, che aggiunge al preesistente padiglione 5 una nuova ala di 6 piani destinata al Pronto soccorso e alla sua degenza. Concluso nel 2010.
- Con lo spostamento, avvenuto il 18 novembre 2010, del Pronto Soccorso generale e ortopedico dal padiglione 16 al nuovo "Polo Chirurgico e dell'Emergenza" del padiglione 5, gli spazi ottenuti verranno messi a disposizione dell'area pediatrica istituendo un nuovo Pronto Soccorso pediatrico, facendo del "Gozzadini" l'ospedale pediatrico di riferimento regionale. Il costo previsto è di 10 milioni di €.
- Costituzione del Polo Cardio-Toraco-Vascolare. Il progetto ha visto la demolizione del padiglione 22 e di parte del padiglione 23, sulla cui area è sorto un nuovo edificio di 4 piani, con 289 posti letto e 6 sale operatorie più 2 ibride, integrato con la parte "superstite" del padiglione 23. Il costo previsto era di 68 milioni di €. La struttura è stata presentata al pubblico il 21 ottobre 2014.
Con il completamento delle nuove strutture il complesso ospedaliero avrebbe dovuto ampiamente superare i 2000 posti letto, rendendolo, secondo i dati attualmente disponibili, il più grande ospedale in Italia.[senza fonte]
Reparti esterni al policlinico
[modifica | modifica wikitesto]Due unità operative dell'Ospedale Maggiore di Bologna, Chirurgia toracica e Chirurgia A e d'urgenza, sono state trasferite dall’Azienda USL di Bologna alla direzione dell'Azienda ospedaliero-universitaria.[3]
Specialità
[modifica | modifica wikitesto]Il Policlinico ha acquisito, via via durante il Novecento, tutte le specialità mediche e chirurgiche ad eccezione di Neurochirurgia (di cui la struttura di riferimento a Bologna è l'Ospedale Bellaria) e Odontoiatria (con sede di riferimento, nella clinica odontostomatologica di Via San Vitale, dove ha sede il corso di laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria).
Attualmente l'ospedale è organizzato in 7 Dipartimenti ad attività integrata (una tipologia di organizzazione che consente di assicurare l'esercizio integrato delle attività assistenziali, didattiche e di ricerca) cui afferiscono 67 Unità Operative.
Dal 2020, con l'istituzione da parte della Regione Emilia Romagna del Centro di riferimento regionale interaziendale di neurochirurgia pediatrica (tra IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna ed Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna), l'ospedale ha acquisito anche la disciplina di Neurochirurgia Pediatrica.[8]
I Dipartimenti ad Attività Integrata (DAI)
[modifica | modifica wikitesto]- DAI Malattie Cardio-Toraco-vascolari
- DAI Medico chirurgico delle malattie digestive, epatiche ed endocrino- metaboliche
- DAI delle malattie nefro-urologiche
- DAI Malattie del distretto testa collo
- DAI Malattie oncologiche ed ematologiche
- DAI Ospedale della donna e del bambino
- DAI sperimentale Chirurgie generali e specialistiche oncologiche dell’IRCCS presso Ospedale Maggiore
- Dipartimento interaziendale della continuità e dell’integrazione
- Dipartimento delle Radiologie
- Dipartimento Interaziendale ad attività integrata di Anatomia Patologica (DIAP)
- Dipartimento farmaceutico interaziendale
- Dipartimento Interaziendale per la Gestione Integrata del Rischio Infettivo (DIGIRI)
- Dipartimento Emergenza interaziendale (DEI)
Trapianti
[modifica | modifica wikitesto]È in Italia il terzo più grande centro per i trapianti di fegato (745 effettuati tra il 2000 ed il 2008) dopo l'Ospedale S. Giovanni Battista di Torino e Pisa; è il terzo per il trapianto renale (630 effettuati nel 2000-2008) dopo Torino e Padova; il secondo per il trapianto di cuore (308 nel 2000-2008) dopo il Policlinico San Matteo di Pavia e uno dei rarissimi istituti a praticare il trapianto di intestino e multiorgano. Nel 2008 è stato effettuato, per la prima volta in Europa, un trapianto multiorgano di rene-cuore-fegato.
Nel solo 2016, sono stati effettuati, complessivamente, 243 trapianti.[9]
Nel 2009 è stato realizzato un docu-reality prodotto e trasmesso da Fox Life, Trapianti - Destini incrociati, ambientato nel reparto di chirurgia generale e dei trapianti sotto la direzione del professor Antonio Daniele Pinna.
Oncologia
[modifica | modifica wikitesto]L'Unità Operativa di Oncologia Medica, dove terapia dei tumori e cure palliative sono fortemente integrate, è stata designata "Centro europeo di eccellenza" dall'ESMO (Società Europea di Oncologia Medica).[10] La cerimonia della consegna del riconoscimento è avvenuta il 15 settembre 2008, nel corso della principale sessione del 33º Congresso dell'ESMO, tenutosi a Stoccolma.
MiscBO
[modifica | modifica wikitesto]Il MiscBO (Minimally Invasive Surgery Center of Bologna) è il primo centro multimediale di chirurgia mini-invasiva pediatrica in Italia. Nasce nel 2006 dall'impulso del Prof. Mario Lima, vicepreside della Facoltà di Medicina dell'Università di Bologna, per diffondere e perfezionare le tecniche di chirurgia mini-invasiva.
Il Centro ospita il Master Universitario dell'Università di Bologna in Chirurgia pediatrica e, grazie al collegamento in videoconferenza è sede di numerosi incontri internazionali tra i maggiori esperti di tecniche mini invasive su pazienti in età pediatrica. Il Centro è audio/video-collegato con le sale operatorie di Chirurgia Pediatrica del Policlinico e, all'interno dell'aula didattica, è possibile videoassistere a sessioni operatorie chirurgiche in alta definizione.
Il Centro ha un sito nel quale è possibile consultare informazioni tecniche e visualizzare gratuitamente video-tutorial di procedure chirurgiche avanzate.
Università
[modifica | modifica wikitesto]La Scuola di Medicina e Chirurgia dell'Università di Bologna ha a disposizione numerosi spazi, e le sue attività didattiche e di ricerca si intrecciano indissolubilmente con l'attività operativa dell'ospedale.
La Presidenza, la Segreteria, due sale studio, l'Open Space e varie aule (aula "Murri", "Enzo Piccinini", Informatica "Carlo Francioni", Linguistica, Manichini) sono dislocate nel cosiddetto “Polo Murri”, compreso nel padiglione 25.
Sei aule magne sono ospitate all'interno di altrettanti padiglioni (aula "Viola" nella Clinica Medica, aula di Dermatologia, aula "M. T. Chiantore" nel padiglione di Ematologia, aula di Ostetricia e Ginecologia, aula di Pediatria, aula di Nuove Patologie); le ulteriori cinque aule magne della facoltà sono all'esterno dell'ospedale. Completano il quadro decine di aule più piccole e biblioteche distribuite in tutto il nosocomio: la più fornita ed importante è la Biblioteca Centralizzata Clinica con sede presso il Padiglione Nuove Patologie.
Trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Le strutture sono servite da numerose linee urbane ed extraurbane esercite da Trasporto Passeggeri Emilia-Romagna (TPER): linee 14, 19, 25, 27, 32, 33, 36, 89, 94, 101, 918, 916, 60, 61 (servizio notturno). Le strutture sono servite anche da alcune linee extraurbane esercite da Autoguidovie (AGI): linee 99, 211, 212, 213, 214, 200.
Il Policlinico è dotato di un parcheggio sotterraneo di tre piani, con pagamento a ore, gestito dalla società SABA, con 498 posti auto. Esistono altri parcheggi coperti privati, dai quali parte una navetta che ferma lungo il viale centrale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Policlinico in cifre
- ^ Sanità: riconoscimento Irccs al Sant'Orsola di Bologna - Emilia-Romagna, su Agenzia ANSA, 18 giugno 2020. URL consultato il 29 ottobre 2020.
- ^ a b Gazzetta Ufficiale, su gazzettaufficiale.it. URL consultato il 29 ottobre 2020.
- ^ Dati del personale aggiornati al 31 dicembre 2014, su aosp.bo.it. URL consultato il 01-01-2015.
- ^ http://bigiavi.sba.unibo.it/chi-siamo/sede
- ^ L'Ospedale Malpighi e gli altri progetti dell'arch. Enzo Zacchiroli, 1972, su bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 13 gennaio 2023.
- ^ Ampliamento e riorganizzazione delle strutture sanitarie del Policlinico Sant'Orsola [collegamento interrotto], su aosp.bo.it. URL consultato il 13-10-2009.
- ^ Delibera della Giunta Regione Emilia Romagna n. 2199 del 22.11.2019
- ^ Copia archiviata, su aosp.bo.it. URL consultato il 30 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 30 dicembre 2016).
- ^ L'Oncologia Medica Martoni accreditata come Centro europeo di eccellenza [collegamento interrotto], su aosp.bo.it. URL consultato il 12-10-2012.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Policlinico Sant'Orsola-Malpighi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su aosp.bo.it.
- PoliclinicoSantOrsola (canale), su YouTube.
- Mappa del policlinico, su aosp.bo.it.
- Il sito ufficiale del Centro multimediale di chirurgia mini invasiva pediatrica, su miscbo.it.
- Sito della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Bologna, su medicina.unibo.it.
- Sito caratteristiche tecniche dell'ospedale, su aosp.bo.it.
- MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO 19 settembre 2020 Riconoscimento del carattere scientifico dell'«Azienda ospedaliero-universitaria» di Bologna, nelle discipline di «assistenza e ricerca nei trapianti e nel paziente clinico» e «gestione medica e chirurgica integrata delle patologie oncologiche».
Controllo di autorità | ISNI (EN) 0000 0004 1759 7034 |
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