Antonio Di Gennaro (calciatore)

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Antonio Di Gennaro
Di Gennaro al Verona nella stagione 1983-1984
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Altezza177 cm
Peso72 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
Termine carriera1992 - giocatore
2001 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-19??Fiorentina
Squadre di club1
1976-1980Fiorentina44 (5)
1980-1981Perugia24 (3)
1981-1988Verona182 (18)
1988-1991Bari64 (4)
1991-1992Barletta28 (3)
Nazionale
1977Bandiera dell'Italia Italia U-20? (?)
1979Bandiera dell'Italia Italia U-210 (0)
1979Bandiera dell'Italia Italia olimpica0 (0)
1984-1986Bandiera dell'Italia Italia15 (4)
Carriera da allenatore
1998-2000FiorentinaGiovanili
2000-2001Fiorentina[1]
2001Milan[1]
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 31 maggio 2008

Antonio Di Gennaro (Firenze, 5 ottobre 1958) è un ex allenatore di calcio, ex calciatore, commentatore televisivo e opinionista italiano.

Carriera

Giocatore

Club

Gli esordi a Firenze e Perugia
Un giovane Di Gennaro alla Fiorentina nell'annata 1979-1980

Antonio Di Gennaro crebbe nella Primavera della Fiorentina e nel 1976, a diciotto anni, fu aggregato alla prima squadra. Giocò come centrocampista nei viola fino al 1980. Tuttavia, con un ruolo di gioco simile a quello di Giancarlo Antognoni, fu spesso tenuto in panchina.[2]

Nella sua prima stagione in Serie A, quella 1976-1977,[3] giocò solo 4 partite. nella stagione successiva, quella del 1978-1979, giocò 21 partite, segnando 3 gol nel girone di andata: l'8 ottobre, a Firenze, segnò due reti al Napoli, al 32' e all'86', e il 19 novembre segnò un gol al Verona.

File:Antonio Di Gennaro, Perugia 1980-81.jpg
Di Gennaro esultante al Perugia nella stagione 1980-1981

Nell'ultima stagione con la Fiorentina, la Serie A 1979-1980, giocò 11 partite, segnando due reti. Nella stagione successiva giocò per il Perugia, con 24 presenze e 3 reti segnate.[4] La squadra concluse il campionato con la retrocessione in Serie B e Di Gennaro si trasferì a Verona.

L'affermazione a Verona

Di Gennaro militò nel Verona dal 1981 al 1988.

Tra il 1979 e il 1981, l'Hellas Verona era stata interessata da un ricambio generazionale sia dei dirigenti che dei giocatori, seguito alla retrocessione in Serie B del 1979. Nel 1981, in particolare, Osvaldo Bagnoli fu chiamato ad allenare la squadra, con la quale conseguì numerosi successi, il primo dei quali fu la promozione in Serie A nella stagione 1981-1982. L'allenatore contribuì molto alla maturazione di Di Gennaro.[2]

Nella stagione seguente, la squadra si classificò al quarto posto nel campionato di Serie A.[5] Inoltre, giunse a giocare la finale della Coppa Italia 1982-1983, vincendo la prima partita per 2-0 contro la Juventus e perdendo per 0-3 il ritorno.[6] Di Gennaro nella stagione contribuisce al quarto posto finale del club.

Nella stagione 1983-1984, i gialloblù si classificarono al sesto posto e raggiunsero di nuovo la finale di Coppa Italia, la seconda per Di Gennaro, persa contro la Roma.[7]

La stagione 1984-1985 vide l'Hellas Verona dominare il campionato. Raggiunta la testa della classifica nella seconda giornata, la squadra scaligera rimase imbattuta fino alla quindicesima giornata, al termine del girone d'inverno, quando, sconfitta dall'Avellino, fu agganciata temporaneamente dall Inter. Ripreso il primo posto in solitario, lo mantenne sino al termine del campionato, laureandosi campione d'Italia il 12 maggio con il pareggio 1-1 sul campo dell'Atalanta.[8]

File:Antonio Di Gennaro - Verona.jpg
Di Gennaro in azione con la maglia scudettata del Verona, nel corso del campionato 1985-1986.

Con il Verona, Di Gennaro concluse il campionato 1985-1986 al decimo posto. Ebbe però modo di esordire nella Coppa dei Campioni, con 4 presenze.[9] La squadra veneta eliminò il PAOK di Salonicco al primo turno;[10] ma fu sconfitta dalla Juventus, campione d'Europa in carica, agli ottavi di finale, pareggiando la prima partita e perdendo 2-0 il ritorno.[10]

Nelle due stagioni seguenti, 1986-1987 e 1987-1988, la squadra si piazzò rispettivamente al quarto e al decimo posto in classifica, con Di Gennaro che segnò tre e un gol, rispettivamente. Nel 1988 l'Hellas, investita da problemi finanziari, cedette al Bari Di Gennaro, nonostante fosse ormai considerato una bandiera dai tifosi della squadra.[2]

Gli ultimi anni a Bari e Barletta
Di Gennaro con la maglia del Bari nell'annata 1989-1990

Il Bari giocò in serie cadetta il campionato 1988-1989 riuscendo infine ad ottenere la promozione in Serie A, posizionandosi alla sommità della classifica in coabitazione con il Genoa. Di Gennaro divenne il capitano,[11][12] della squadra nella stagione 1989-1990. La squadra pugliese vinse la Coppa Mitropa 1990, che disputò in virtù della posizione acquisita nella Serie B l'anno prima. Dopo aver eliminato nel proprio girone gli ungheresi del Pécs e gli jugoslavi del Radnički Niš, i biancorossi superano i connazionali genoani nella finale al Della Vittoria di Bari, sicché i galletti conquistano il loro primo trofeo internazionale.

Di Gennaro militò col Bari anche la stagione seguente, per passare poi al Barletta, col quale giocò la sua ultima stagione da professionista, in Serie C1. Con 28 presenze e 3 reti, concluse la sua esperienza con la squadra al dodicesimo posto.

Nazionale

Di Gennaro in Nazionale l'8 dicembre 1984, per la vittoriosa sfida di Pescara contro la Polonia (2-0), mentre osserva Boniek; nell'occasione siglò il suo primo gol in azzurro.

Convocato dal commissario tecnico Enzo Bearzot, Di Gennaro debuttò in nazionale il 3 novembre 1984, a 26 anni, nella partita amichevole Svizzera-Italia (1-1) disputata a Losanna. Nella partita successiva, giocata l'8 dicembre a Pescara, realizzò il suo primo gol in nazionale nella gara amichevole vinta 2-0 contro la Polonia.

Protagonista dei successi del Verona, si integrò subito nella squadra dei campioni del Mondo e fu convocato per il Mondiale 1986 in Messico, dove erano presenti ben 10 reduci del Mondiale vinto quattro anni prima. Di Gennaro giocò come titolare nelle tre partite disputate dall'Italia nella prima fase. Partì invece dalla panchina nella sfida degli ottavi di finale contro la Francia, sostituito da Giuseppe Baresi, che avrebbe dovuto marcare Platini, che segnò il gol del vantaggio della Francia. Di Gennaro fu chiamato in campo nella ripresa, ma gli Azzurri non riuscirono a capovolgere la situazione; l'Italia subì infatti il raddoppio di Stopyra e fu eliminata perdendo la gara per 2-0.

Con l'avvicendamento tra Bearzot e Azeglio Vicini, Di Gennaro uscì definitivamente dal giro azzurro e chiuse la sua esperienza in nazionale con 15 presenze e 4 reti.

Dopo il ritiro

Allenatore e dirigente

Dopo il ritiro, Di Gennaro mosse qualche passo anche nella carriera di allenatore e dirigente sportivo. Chiamato ad affiancare il direttore tecnico Fatih Terim alla Fiorentina nella stagione 2000-2001, ne seguì le sorti, nella sua breve esperienza al Milan, quando il tecnico turco lasciò l'allenamento della Fiorentina in disaccordo con il presidente viola Vittorio Cecchi Gori dopo la 20ª giornata di campionato.

Il 17 luglio 2014 fu scelto come club manager del settore giovanile del Bari,[13][14] ma dovette dimettersi tre mesi dopo perché l'impegno risultava incompatibile con quello di opinionista in televisione.[15] Ad ogni modo, continuò a collaborare con la società barese come consulente esterno.[16]

Televisione

Di Gennaro è stato commentatore televisivo dapprima per Sky Sport, spesso a fianco di Maurizio Compagnoni,[17][18] e poi per Mediaset Premium.[19] Per Mediaset ha affiancato Sandro Piccinini al commento tecnico per le partite dei Mondiali 2018 in Russia. Dalla stagione 2018-2019 è passato alla Rai per commentare le partite della Champions League in chiaro e quelle della Nazionale Italiana di Calcio affiancando Alberto Rimedio oltre a essere opinionista de La Domenica Sportiva. Commenta inoltre le partite del Bari per l'emittente locale TeleBari.

Vive a Bari, città dove si è sposato e ha avuto tre figli.[20] È opinionista dell'emittente barese Telebari, dove partecipa al programma 91 minuto - Il Bianco e Rosso.

Radio

Dalla fine del gennaio 2018, è opinionista[21] della neonata emittente radiofonica RMC Sport Network.

Statistiche

Presenze e reti nei club

Stagione Squadra Campionato Totale
Comp Pres Reti Pres Reti
1976-1977 Bandiera dell'Italia Fiorentina A 4 0 4 0
1977-1978 A 8 0 8 0
1978-1979 A 21 3 21 3
1979-1980 A 11 2 11 2
Totale Fiorentina 44 5 44 5
1980-1981 Bandiera dell'Italia Perugia A 24 3 24 3
1981-1982 Bandiera dell'Italia Verona B 33 2 33 2
1982-1983 A 26 1 26 1
1983-1984 A 26 4 26 4
1984-1985 A 29 4 29 4
1985-1986 A 25 3 25 3
1986-1987 A 23 3 23 3
1987-1988 A 20 1 20 1
Totale Hellas Verona 182 18 182 18
1988-1989 Bandiera dell'Italia Bari B 32 3 32 3
1989-1990 A 15 1 15 1
1990-1991 A 17 0 17 0
Totale Bari 64 4 64 4
1991-1992 Bandiera dell'Italia Barletta C1 28 3 28 3
Totale carriera 342 33 342 33

Cronologia presenze e reti in nazionale

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
3-11-1984 Losanna Svizzera Bandiera della Svizzera 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
8-12-1984 Pescara Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Polonia Polonia Amichevole 1
5-2-1985 Dublino Irlanda Bandiera dell'Irlanda 1 – 2 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
13-3-1985 Atene Grecia Bandiera della Grecia 0 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
3-4-1985 Ascoli Piceno Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera del Portogallo Portogallo Amichevole -
2-6-1985 Città del Messico Messico Bandiera del Messico 1 – 1 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole 1 Uscita al 88’ 88’
6-6-1985 Città del Messico Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Amichevole -
25-9-1985 Lecce Italia Bandiera dell'Italia 1 – 2 Bandiera della Norvegia Norvegia Amichevole -
16-11-1985 Chorzow Polonia Bandiera della Polonia 1 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Amichevole -
26-3-1986 Udine Italia Bandiera dell'Italia 2 – 1 Bandiera dell'Austria Austria Amichevole 1
11-5-1986 Napoli Italia Bandiera dell'Italia 2 – 0 Bandiera della Cina Cina Amichevole 1
31-5-1986 Città del Messico Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera della Bulgaria Bulgaria Mondiali 1986 - 1º turno -
5-6-1986 Puebla Italia Bandiera dell'Italia 1 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Mondiali 1986 - 1º turno -
10-6-1986 Puebla Italia Bandiera dell'Italia 3 – 2 Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud Mondiali 1986 - 1º turno -
17-6-1986 Città del Messico Francia Bandiera della Francia 2 – 0 Bandiera dell'Italia Italia Mondiali 1986 - Ottavi di finale - Ingresso al 46’ 46’
Totale Presenze 15 Reti 4

Palmarès

Giocatore

Club

Competizioni nazionali
Verona: 1981-1982
Verona: 1984-1985
Competizioni internazionali
Bari: 1990

Note

  1. ^ a b Insieme al direttore tecnico Fatih Terim.
  2. ^ a b c Profilo e statistiche su Hellastory.net
  3. ^ Italy 1976/77 su RSSSF.
  4. ^ (EN) Attendance Statistics of Serie A - 1974-75 to 1985-86, su stadiapostcards.com.
  5. ^ (EN) Davide Rota, Mitropa Cup 1982/83, su rsssf.com, www.rsssf.com. URL consultato il 05-03-2009.
  6. ^ 22 giugno 1983, prodigio in Coppa Italia, in juventus.com, 22 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2014).
  7. ^ (EN) Coppa Italia 1983-1984 Rsssf.com.
  8. ^ Campionato 1984-1985 su rsssf.com
  9. ^ Profumo d'Europa per sei italiane, in La Stampa, 4 luglio 1985, p. 22.
  10. ^ a b > Giovanni Gambini, Lo chiamavano Elkjaer, la furia di Copenaghen, Tipografia Milani, 2004, pp. 42;70;78;80.
  11. ^ Paparesta-Di Gennaro, contatto: anche l'ex capitano nel progetto... TuttoBari.com (Ivan Barnabà, 1º luglio 2014) - URL consultato il 21 luglio 2014 -
  12. ^ Totò Di Gennaro: “Questo Bari diventerà grande” Archiviato il 17 settembre 2016 in Internet Archive. quotidiano di bari.it (Marco Iusco, 18 giugno 2014) - URL consultato il 21 luglio 2014 -
  13. ^ Bari: così «primavera» e la novità di Rossini La Gazzetta del Mezzogiorno.it (17 luglio 2014) - URL consultato il 21 luglio 2014 -
  14. ^ Manager e vecchie glorie così il Bari ricomincia dal settore giovanile la Repubblica.it (18 luglio 2014) - URL consultato il 21 luglio 2014 -
  15. ^ Di Gennaro: "Zero polemiche. L'aspetto economico..." TuttoBari.com (Francesco Grossi, 8 ottobre 2010) - URL consultato il 6 gennaio 2015 -
  16. ^ Comunicato ufficiale Fc Bari: Di Gennaro sarà consulente esterno Archiviato il 9 gennaio 2015 in Internet Archive. Europa Calcio.it (Roberta Caiano, 10 ottobre 2014) - URL consultato il 6 gennaio 2015 -
  17. ^ Roma-Palermo: Compagnoni-Di Gennaro per Sky Archiviato il 9 febbraio 2013 in Internet Archive. Stadionews.it
  18. ^ Coppa America: La programmazione Sky Calciomercato.com
  19. ^ Colpo Mediaset Premium: arrivano Fabio Cannavaro, Tacchinardi, Di Gennaro e De Marco digital-sat.it
  20. ^ Antonio Di Gennaro: "In Fiorentina-Bari chi rischia di più sono i viola" TuttoBari.com (Mauro Solazzo, 19 ottobre 2010) - URL consultato il 6 gennaio 2015 -
  21. ^ RMC Sport Network / Antonio Di Gennaro, su www.rmcsport.net. URL consultato il 13 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2018).

Collegamenti esterni

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