Patriarcato di Venezia

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Patriarcato di Venezia
Patriarchatus Venetiarum
Chiesa latina
File:Basilique-st-marc.JPG
Regione ecclesiasticaTriveneto
 
Stemma della diocesi Mappa della diocesi
Diocesi suffraganee
Adria-Rovigo, Belluno-Feltre, Chioggia, Concordia-Pordenone, Padova, Treviso, Verona, Vicenza, Vittorio Veneto
 
Patriarcacardinale Angelo Scola
AusiliariBeniamino Pizziol
Patriarchi emeriticardinale Marco Cé
Presbiteri392, di cui 226 secolari e 166 regolari
931 battezzati per presbitero
Religiosi227 uomini, 763 donne
Diaconi31 permanenti
 
Abitanti370.895
Battezzati365.332 (98,5% del totale)
StatoItalia
Superficie871 km²
Parrocchie128 (13 vicariati)
 
Erezione774 come Diocesi di Olivolo, l'8 ottobre 1451 elevata a patriarcato
CattedraleBasilica di San Marco
IndirizzoCastello, n° 4264 - 30122 Venezia (VE)
Sito webwww.patriarcato.venezia.it
Dati dall'Annuario pontificio 2004 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Italia

Il patriarcato di Venezia (in latino: Patriarchatus Venetiarum) è una sede metropolitana della Chiesa cattolica appartenente alla regione ecclesiastica Triveneto. Nel 2004 contava 365.332 battezzati su 370.895 abitanti. Attualmente è retta dal patriarca cardinale Angelo Scola.

Territorio

Il territorio del patriarcato si estende oggi per 871 km² su buona parte della provincia di Venezia.

Originariamente il territorio si estendeva quasi esclusivamente sulle isole dell'estuario corrispondenti all'ex-diocesi di Castello, ma, in seguito alla soppressione di alcune diocesi confinanti (Torcello, Caorle ed Equilio) e al riordino dei confini avvenuto nel Novecento, esso oggi si è espanso sull'intera parte settentrionale della laguna di Venezia e su buona parte della terraferma veneziana.

Nel 1919, in particolare, fu acquisito il territorio dell'isola del Lido (parrocchia di Malamocco), già parte della diocesi di Chioggia. Nel 1927, invece, la diocesi di Treviso cedette la gran parte della forania di Martellago, con le parrocchie di Chirignago, Mestre, Dese, Favaro, Trivignano, Zelarino, Campalto e Carpenedo.

Per quanto riguarda l'attuale vicariato di Gambarare, esso era già parte della diocesi veneziana che nel Medioevo aveva assorbito i territori dell'Abbazia di Sant'Ilario.

In sintesi, oggi il territorio del patriarcato comprende i comuni di: Mira, Venezia (senza il litorale di Pellestrina e la località Marocco), Quarto d'Altino, Cavallino-Treporti, Jesolo (senza Ca' Nani), Eraclea (con Cittanova di San Donà di Piave), Caorle (senza San Giorgio di Livenza).

Sede patriarcale è la città di Venezia, dove si trova la basilica cattedrale di San Marco. La basilica di San Pietro di Castello, già cattedrale della diocesi di Castello, è stata cattedrale del patriarcato di Venezia fino al 1807.

Parrocchie

Lo stesso argomento in dettaglio: Parrocchie del Patriarcato di Venezia e Chiese di Venezia.
Estensione del patriarcato e collocazione dei vicariati
L'altar maggiore della Basilica di San Marco: all'interno sarcofago lapideo contenente il corpo di San Marco Evangelista.

Il patriarcato comprende 128 parrocchie nella provincia di Venezia suddivise in 13 vicariati:

  1. Vicariato di San Marco-Castello
  2. Vicariato di S.Polo-S. Croce-Dorsoduro
  3. Vicariato del Lido
  4. Vicariato di Cannaregio-Estuario
  5. Vicariato di Mestre
  6. Vicariato di Carpenedo
  7. Vicariato di Favaro-Altino
  8. Vicariato della Castellana
  9. Vicariato di Marghera
  10. Vicariato di Gambarare
  11. Vicariato di Eraclea
  12. Vicariato di Jesolo
  13. Vicariato di Caorle

Dal 1818 al 1968 esistette anche una forania di Torcello, comprendente i territori della soppressa diocesi di Torcello, ovvero le parrocchie di Torcello, San Magno di Tre Palade, San Michele del Quarto, San Giovanni Battista di Jesolo, Santa Maria di Jesolo, Santa Maria Elisabetta del Cavallino, Santissima Trinità di Treporti, San Martino di Burano, Santa Caterina di Mazzorbo, Santa Maria e Donato di Murano e San Pietro di Murano [1]. Fu sostituita dal vicariato dell'Estuario, con sede a Burano, poi a sua volta integrato nel vicariato di Cannaregio-Estuario [2].

Provincia ecclesiastica

Sedia di San Pietro, il più antico trono episcopale della diocesi di Venezia, conservata nella basilica di San Pietro di Castello. Si tratta probabilmente di un'antica pietra tombale islamica trasportata da Antiochia dai mercanti veneziani.

Il Patriarcato di Venezia ha come suffraganee:

Storia

La Basilica di San Marco e la piazza, in una stampa del secolo XIX
Il Palazzo Patriarcale oggi.
Lo stesso argomento in dettaglio: Diocesi di Olivolo e Patriarcato di Grado.

Il titolo risale all'8 ottobre 1451 ed è erede dell'antico Patriarcato di Grado. Quest'ultimo fu istituito nel 607 in seguito allo scisma che colpì il Vescovado di Aquileia (dal 557 patriarcato): il territorio risultò allora diviso nelle due sedi di Grado, filoromana, e di Cormons, scismatica. Dopo la ricomposizione dello scisma (699) il patriarcato di Grado rimase comunque indipendente e gli vennero riconosciuti come suffraganee le numerose diocesi della Venetia maritima (cioè la costa compresa tra la Laguna Veneta e l'Istria, allora domini bizantini).

Frattanto, nel 774, lo sviluppo urbanistico di Venezia aveva portato alla fondazione della Diocesi di Olivolo e, per lo stesso motivo, anche la sede di Grado finì per trasferirvisi, nel 1105, stabilendosi nella chiesa di San Silvestro.

Nel 1180, dopo una lunga e secolare disputa con il Patriarca di Aquileia, il Patriarca di Grado rinunciò definitivamente ad ogni diritto giurisdizionale sulle sedi vescovili dell'Istria e della Venezia Giulia.

Quando, nel corso del medioevo, i numerosi centri insulari della Laguna finirono per agglomerarsi gradualmente dando una fisionomia più unitaria a Venezia, risultò che in città erano contemporaneamente presenti quattro cariche ecclesiastiche di rango episcopale, ciascuna con propria giurisdizione:

A queste si aggiungevano diverse altre diocesi con sede in laguna: la diocesi di Torcello, la diocesi di Chioggia, la diocesi di Caorle, la diocesi di Equilio, la diocesi di Eraclea.

Nel corso del XV secolo avvennero una serie di sconvolgimenti che riformarono profondamente l'organizzazione territoriale della Chiesa in zona.

Nel 1440 papa Eugenio IV, di Venezia, univa la diocesi di Eraclea al patriarcato di Grado, incorporandovela.

Nel 1457 il titolo patriarcale di Grado veniva soppresso e la diocesi di Castello ne incorporava i territori divenendo il nuovo Patriarcato di Venezia. La sede episcopale rimaneva dunque nella basilica di San Pietro di Castello.

Nel 1466 vi venne aggregata anche la diocesi di Equilio.

Il 10 gennaio 1604 il Senato veneziano proibì la fondazione di ospedali gestiti da ecclesiastici, di monasteri, chiese e altri luoghi di culto senza autorizzazione preventiva della Signoria; il 26 marzo 1605 un'altra legge proibiva l'alienazione di beni immobili dai laici agli ecclesiastici, già proprietari, pur essendo solo un centesimo della popolazione, di quasi la metà dei beni fondiari della Repubblica, e limitava le competenze del foro ecclesiastico, prevedendo il deferimento ai tribunali civili degli ecclesiastici responsabili di reati di particolare gravità. Il 17 aprile 1606 papa Paolo V con la bolla Superioribus mensibus scomunicava il Senato e scagliava l'interdetto sulla Serenissima, provvedimenti che ritirerà solo il 21 aprile 1607.

Nel 1751 fu soppresso il Patriarcato di Aquileia e quello di Venezia rimase l'unico titolo patriarcale nella regione.

Nel 1807, dopo che con la caduta della Repubblica si era resa inutile la carica di Primicerio della Basilica di San Marco, la cattedra venne definitivamente posta nella Basilica di San Marco, mentre San Pietro di Castello diveniva da allora concattedrale.

Nel 1819 il patriarcato incorporava anche i territori delle diocesi di Torcello (con sede a Murano) e di Caorle.

Nel 1964, infine, veniva abolito il titolo di Patriarca latino di Costantinopoli.

Il patriarcato di Venezia è tradizionalmente sede cardinalizia: dal 1827 senza interruzione tutti i patriarchi sono stati creati cardinali. Al patriarca di Venezia spetta inoltre storicamente il titolo di primate della Dalmazia.

Nel secolo scorso, ben tre patriarchi sono in seguito divenuti papi: Pio X, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo I.

Rito

Il rito liturgico seguito nel Patriarcato di Venezia è quello romano-gregoriano. Tuttavia, sino al 1596, con l'uniformazione decretata dal Concilio di Trento, la metropolia di Venezia seguiva un particolare rito, detto patriarchino, di tradizione aquileiese ed ereditato dal Patriarcato di Grado. Questo particolare rito rimase parzialmente in uso nella Basilica di San Marco di Venezia sino al 1807 e alla sua incorporazione nel patriarcato ed elevazione a chiesa cattedrale. Particolari caratteristiche del patriarchino erano una differente distribuzione delle feste liturgiche ed il particolare tipo di canto polifonico, detto appunto canto patriarchino o aquileiese.

Cronotassi dei Patriarchi di Venezia

Statistiche

Il patriarcato al termine dell'anno 2004 su una popolazione di 370.895 persone contava 365.332 battezzati, corrispondenti al 98,5% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1950 376.200 382.316 98,4 486 230 256 774 666 2.875 74
1969 430.000 432.915 99,3 602 281 321 714 351 1.680 121
1980 451.000 465.000 97,0 556 258 298 811 428 1.450 126
1990 419.200 437.500 95,8 504 241 263 831 12 373 1.323 128
2000 368.157 373.560 98,6 394 225 169 934 29 239 879 128
2001 366.292 371.870 98,5 392 216 176 934 25 247 819 128
2002 365.030 370.558 98,5 390 214 176 935 23 239 790 128
2003 362.814 368.339 98,5 394 219 175 920 23 233 763 128
2004 365.332 370.895 98,5 392 226 166 931 31 227 736 128

Culto

Feste religiose particolari

Santi e reliquie

Per la sua lunga e particolare storia, la chiesa veneziana conserva un gran numero di reliquie e corpi di santi.

Primo tra tutti:

Seguono:

A queste vanno aggiunte, per la particolare rilevanza, nella basilica di Santa Giustina della diocesi suffraganea di Padova:

Note

  1. ^ Di queste, sono state soppresse le parrocchie di Trepalade e di Torcello stessa; San Michele del Quarto è la parrocchia dell'attuale Quarto d'Altino, mentre Santa Maria di Jesolo si trova in quella che oggi è Eraclea.
  2. ^ Informazioni dal sito del SIUSA

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni

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