Chiesa greco-ortodossa di Antiochia
Patriarcato greco-ortodosso di Antiochia e di tutto l'Oriente (AR) بطريركيّة أنطاكية وسائر المشرق للروم الأرثوذكس | |
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Associazione | Chiese ortodosse |
Diffusione | Siria, Libano, una parte della Turchia |
Lingua | arabo |
Rito | bizantino |
Primate | Giovanni X Yazigi |
Sede | Damasco |
Fedeli | ~2,5 milioni (2012) |
Sito ufficiale | www.antiochpatriarchate.org/ |

La Chiesa greco-ortodossa di Antiochia, nota anche col nome di «Patriarcato greco-ortodosso di Antiochia e di tutto l'Oriente» (in arabo: بطريركيّة أنطاكية وسائر المشرق للروم الأرثوذكس Baṭriyarkiyyat ʾAnṭākiya wa-Sāʾir al-Mašriq li-r-Rūm al-ʾUrṯūḏuks), è una Chiesa ortodossa autocefala e rappresenta la principale erede del cristianesimo siriaco. Occupa il 3º posto nel dittico delle Chiese ortodosse. Fondata ad Antiochia dagli apostoli Pietro e Paolo, è una delle cinque sedi apostoliche (Pentarchia) che componevano la "Chiesa Una Santa Cattolica e Apostolica" prima dello Scisma d'Oriente.
Dal dicembre 2012 è retta dal Patriarca Giovanni X Yazigi e attualmente conta circa 4 milioni di fedeli.
Primato tra le chiese di Antiochia[modifica | modifica wikitesto]
La Chiesa greco-ortodossa di Antiochia e la Chiesa ortodossa siriaca si contendono il titolo di legittima erede della comunità cristiana fondata dai due apostoli di Gesù. Le cause di tale controversia sono lontane nel tempo. Fino al Concilio di Calcedonia (451) la chiesa di Antiochia era unita. Da quel concilio nacquero delle controversie cristologiche che la divisero. Dopo la scissione, coloro che aderirono al monofisismo mantennero il loro rito siriaco e fondarono la Chiesa ortodossa siriaca. I siriaci che rimasero fedeli al Concilio di Calcedonia e all'imperatore bizantino adottarono il rito bizantino, che la Chiesa greco-ortodossa di Antiochia utilizza tutt'oggi per la Divina Liturgia.
Anche la Chiesa cattolica sira, la Chiesa maronita, e la Chiesa cattolica greco-melchita rivendicano il possesso del patriarcato; tuttavia si riconoscono mutuamente come detentrici di autentici patriarcati, dato che sono in piena comunione con la Chiesa cattolica. La Santa Sede reclamò il patriarcato e nominò patriarchi titolari di rito latino per diversi secoli, finché l'incarico fu lasciato perpetuamente vacante nel 1964.
Nella Bibbia, Atti 11,19-26[1] dice che la comunità cristiana ad Antiochia ebbe inizio quando (a) cristiani fuggiti dalla Giudea a causa della persecuzione ripararono ad Antiochia e (b) cristiani di Cipro e Cirene si trasferirono ad Antiochia e iniziarono a predicare anche ai greci:
« 19 Intanto quelli che erano stati dispersi dopo la persecuzione scoppiata al tempo di Stefano, erano arrivati fin nella Fenicia, a Cipro e ad Antiochia e non predicavano la parola a nessuno fuorché ai Giudei. 20 Ma alcuni fra loro, cittadini di Cipro e di Cirène, giunti ad Antiochia, cominciarono a parlare anche ai Greci, predicando la buona novella del Signore Gesù. 21 E la mano del Signore era con loro e così un gran numero credette e si convertì al Signore. 22 La notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, la quale mandò Barnaba ad Antiochia. 23 Quando questi giunse e vide la grazia del Signore, si rallegrò e, |
Il seggio del patriarcato fu inizialmente Antiochia, nell'odierna Turchia.Tuttavia, nel XV secolo, fu trasferito nella "Strada detta Diritta" di Damasco, nell'attuale Siria, in risposta all'invasione ottomana di Antiochia. Il suo territorio tradizionalmente include Siria, Libano, Iran, Iraq, Kuwait e parti della Turchia.
La comunità nordamericana è autonoma, benché il Santo Sinodo di Antiochia nomini ancora il suo vescovo, scelto all'interno di una lista di tre candidati nominati nell'arcidiocesi. La diocesi australiana è la più ampia in termini di superficie.
Sua Beatitudine il Patriarca Ignazio IV ha fondato nel 1988 in Libano l'Università di Balamand, che comprende la Facoltà di Teologia "San Giovanni Damasceno".
Organizzazione ecclesiastica[modifica | modifica wikitesto]
La Chiesa greco-ortodossa di Antiochia è organizzata nelle seguenti arcidiocesi:
Nel territorio patriarcale[modifica | modifica wikitesto]


- Arcidiocesi di Damasco
- Arcidiocesi di Beirut
- Arcidiocesi di Tiro e Sidone (sede a Marjayoun)
- Arcidiocesi di Bosra, Hauran e Jabal al-Arab (sede a As-Suwayda)
- Arcidiocesi dell'Akkar (sede a Cheikh Taba)
- Arcidiocesi di Aleppo e Alessandretta (sede ad Aleppo)
- Arcidiocesi di Byblos e Batroun (sede a Brummana)
- Arcidiocesi di Hama
- Arcidiocesi di Homs
- Arcidiocesi di Latakia
- Arcidiocesi di Tripoli e del Koura (sede a Tripoli)
- Arcidiocesi di Zahle e Baalbek (sede a Zahle)
- Arcidiocesi di Baghdad e del Kuwait
Nella diaspora[modifica | modifica wikitesto]
- Arcidiocesi di Germania e dell'Europa centrale
- Arcidiocesi dell'America del Nord
- Arcidiocesi di Australia, Nuova Zelanda e Filippine
- Arcidiocesi di Buenos Aires e di tutta l'Argentina
- Arcidiocesi di Francia e dell'Europa occidentale e meridionale
- Arcidiocesi delle Isole Britanniche e d'Irlanda
- Arcidiocesi del Messico, Venezuela, America centrale e Caraibi
- Arcidiocesi di Santiago e di tutto il Cile
- Arcidiocesi di San Paolo e di tutto il Brasile
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
- Patriarcato di Antiochia
- San Giovanni Damasceno
- Patriarchi della Chiesa greco-ortodossa di Antiochia
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Chiesa greco-ortodossa di Antiochia
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (AR, EN) Sito ufficiale, su antiochpatriarchate.org.
- La voce su orthodoxwiki, su orthodoxwiki.org. URL consultato il 26 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2007).
- Diocesi ortodossa antiochena di Australia, Nuova Zelanda, e tutta l'Oceania, su antiochianarch.org.au.
- Arcidiocesi cristiana ortodossa antiochena del Nord America, su antiochian.org.
- Decanato ortodosso antiocheno di Regno Unito e Irlanda, su antiochian-orthodox.co.uk.
- “Christian Church to be Filled by a Damascus Preacher” (New York Times, articolo del 15 settembre 1895)
Controllo di autorità | VIAF (EN) 159274693 · ISNI (EN) 0000 0001 0616 7010 · GND (DE) 4536693-7 · BNF (FR) cb13510325t (data) · WorldCat Identities (EN) viaf-159274693 |
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