Casa Feltrinelli

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Casa Feltrinelli
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàMilano
Indirizzovia Daniele Manin, 37
Coordinate45°28′38.24″N 9°11′52.34″E / 45.477289°N 9.197871°E45.477289; 9.197871
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1934-1935
Stilerazionalista
Usoabitazioni,
Altezza40 m
Piani10
Ascensori2
Realizzazione
ArchitettoAlberico e Lodovico Barbiano di Belgiojoso
CostruttoreBadoni
CommittenteAntonio Feltrinelli

La Casa Feltrinelli è un edificio residenziale multipiano di Milano, sito in via Daniele Manin al civico 37, all'angolo con viale Città di Fiume, a breve distanza da piazza della Repubblica.

Costruita dal 1934 al 1935 su progetto degli architetti Alberico e Lodovico Barbiano di Belgiojoso, costituisce un importante esempio di architettura razionalista.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nei primi anni trenta del XX secolo, in seguito alla demolizione della vecchia stazione centrale e al conseguente ridisegno di piazza della Repubblica, si resero disponibili per l'edificazione alcune aree poste lungo il limite dei giardini pubblici[1].

Uno dei lotti disponibili venne acquistato da Antonio Feltrinelli, che affidò agli architetti Alberico e Lodovico Barbiano di Belgiojoso la costruzione di un edificio residenziale pluripiano[1]. I lavori iniziarono nel 1934 e si conclusero l'anno successivo[2][3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio è posto sull'angolo nord-occidentale dell'isolato, con la facciata principale rivolta ad est, verso via Daniele Manin e i giardini pubblici; la facciata nord si affaccia invece sul viale Città di Fiume. L'edificio è costruito sul filo stradale e racchiude un cortile interno[4].

La casa occupa una superficie di 470 m² ed ha una volumetria di circa 18.000 m³. Si contano 10 piani, di cui il terreno e il seminterrato adibiti a uffici, e i restanti ad appartamenti; il piano tipo è suddiviso in due appartamenti di 8 locali, mentre il quarto piano e il decimo (attico) ospitano ciascuno un solo grande appartamento[4]. La copertura è sistemata a giardino, accessibile dall'ultimo piano attraverso una scala[5].

La struttura portante, inizialmente prevista in calcestruzzo armato, fu invece realizzata in acciaio dalla Badoni di Lecco, consentendo un interasse più ampio dei pilastri e quindi una maggiore luminosità degli ambienti interni[1].

Le facciate sono caratterizzate da un ricorrente disegno orizzontale che inquadra le ampie finestre; la facciata est ha al centro una grande veranda panoramica aperta sui giardini. Entrambe le facciate sono rivestite in pietra di Mazzano, fatta eccezione per il piano terreno rivestito in granito rosa di Baveno[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Casa Feltrinelli, su lombardiabeniculturali.it.
  2. ^ Maurizio Boriani, Corinna Morandi, Augusto Rossari, Milano contemporanea. Itinerari di architettura e di urbanistica, Maggioli Editore, 2007, p. 156, ISBN 978-88-387-4147-0.
  3. ^ Maurizio Grandi e Attilio Pracchi, Milano. Guida all'architettura moderna, Bologna, Zanichelli, 1998 [1980], p. 183, ISBN 88-08-05210-9.
  4. ^ a b Bottoni, p. 94.
  5. ^ a b Bottoni, p. 96.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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