Mele (Italia)

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Mele
comune
Mele – Stemma
Mele – Bandiera
Mele – Veduta
Mele – Veduta
Panorama di Mele
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Città metropolitana Genova
Amministrazione
SindacoMirco Ferrando (lista civica di centro-sinistra Insieme per Mele) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°26′43.79″N 8°44′52.59″E / 44.445497°N 8.747942°E44.445497; 8.747942 (Mele)
Altitudine125 m s.l.m.
Superficie16,93 km²
Abitanti2 561[1] (31-5-2022)
Densità151,27 ab./km²
FrazioniAcquasanta, Biscaccia, Fado, Ferriera, Fondo Crosa
Comuni confinantiBosio (AL), Genova, Masone
Altre informazioni
Cod. postale16010
Prefisso010
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT010033
Cod. catastaleF098
TargaGE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 845 GG[3]
Nome abitantimelesi
Patronosant'Antonio abate
Giorno festivo17 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Mele
Mele
Mele – Mappa
Mele – Mappa
Posizione del comune di Mele nella città metropolitana di Genova
Sito istituzionale

Mele ( in ligure[4]) è un comune italiano di 2 561 abitanti[1] della città metropolitana di Genova in Liguria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale è collocato alle pendici dell'Appennino ligure, nella val Leira; la sede comunale è posta ad ovest/nordovest di Genova. Il suo territorio è percorso da tre principali corsi d'acqua, il Gorsexio, il Ceresolo e l'Acquasanta, che assieme confluiscono verso sud, prendendo il nome di torrente Leira, sfociante nel mar Ligure presso Voltri.

L'altitudine del comune varia dai 35 ai 933 m sul livello del mare.

Tra le vette del territorio il Bric Prato d'Erma (760 m), il Monte Ottine (725 m), il monte Turchino (671 m), il Bric Picciu (653 m), il Poggio (603 m), il Bric Caramello (536 m).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il santuario di Nostra Signora dell'Acquasanta nell'omonima frazione

Negli anni novanta del XX secolo il ritrovamento di un cippo in pietra, risalente all'età romana, ha confermato che l'insediamento di Mele ebbe origine antiche e alcuni studiosi ritengono che il territorio comunale fosse un luogo di incontro delle popolazioni celtiche insediatesi nel nord Italia.

La prima documentazione ufficiale, relativa all'esistenza di un paese chiamato Mele, Melle o Amele, risale alla fine del XII secolo quando il borgo fu sottoposto dapprima alla podesteria e in seguito al capitaneato di Voltri nei confini della Repubblica di Genova.

Con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrò dal 2 dicembre 1797 nel dipartimento della Cerusa, con capoluogo Voltri, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Mele rientrò nel I cantone, capoluogo Voltri, della giurisdizione della Cerusa e dal 1803 centro principale del IV cantone della Cerusa nella giurisdizione del Centro. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel dipartimento di Genova.

Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel XIII mandamento di Voltri del circondario di Genova dell'allora provincia di Genova.

Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Argentea e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008[5], ha fatto parte fino al 2011 della Comunità montana Valli Stura, Orba e Leira.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma

«D'azzurro, all'arnia di legno al naturale, cupolata, poggiante su una campagna di verde, accostata da sette api d'oro ad ali spiegate, di cui cinque disposte a semicerchio intorno all'arnia, una di fronte e l'altra nell'angolo superiore dello scudo. Il tutto sormontato da una lista d'argento con la scritta in caratteri neri: Ex melle mihi nomen. Ornamenti esteriori da Comune.[6]»

Gonfalone

«Drappo partito di giallo e di azzurro...[6]»

Bandiera

«Drappo partito di giallo e di azzurro con caricato al centro lo stemma comunale[6]»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 gennaio 1961[6]. La scritta in lingua latina Ex Melle Mihi Nomen può essere tradotta in "Dal miele il mio nome".[7]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate nel capoluogo, presso la piazza del Municipio. Il primo documento storico che nomina la chiesa di Mele è datato al 22 luglio 1210. La costruzione dell'attuale chiesa ebbe inizio nel 1790 e tra sospensioni e riprese dei lavori fu inaugurata il 1º novembre 1808. Vennero annessi alla nuova chiesa la sacrestia, il muro del coro ed il campanile.
  • Oratorio di Sant'Antonio Abate nel capoluogo. L'oratorio ospita la confraternita che fu fondata nel 1536, è datato alla seconda metà del XVIII secolo (1750-1780). L'interno presenta una ricca decorazione a stucco, opera di Rocco Cantone, che incornicia il ciclo pittorico di Carlo Giuseppe Ratti con le Storie della vita di sant'Antonio Abate. All'altare Madonna Regina e Santi di Giovanni Andrea Ansaldo e Orazio De Ferrari (1625-1637). Custodisce la grande cassa processionale di Anton Maria Maragliano, capolavoro della scultura lignea genovese del XVIII secolo.
  • Santuario di Nostra Signora dell'Acquasanta nella frazione dell'Acquasanta. In realtà ubicato nel territorio comunale di Genova, l'edificio mariano è da sempre legato a Mele in quanto il nucleo abitato dell'Acquasanta, diviso dal santuario solo dal torrente omonimo, è nella quasi totalità in territorio melese; è da sempre meta di pellegrinaggi delle confraternite di Mele, Arenzano, Crevari, Voltri, Palmaro e Pra', tutte facenti parte dell'antica pieve. Fu edificato tra il 1683 e il 1718.
  • Chiesa parrocchiale di San Giacomo Maggiore nella frazione di Fado, eretta tra il 1876 e il 1882. La parrocchiale è sede, dal 1977, della locale confraternita.

Società[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa parrocchiale di Sant'Antonio abate di Mele

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2022, i cittadini stranieri residenti a Mele sono 79[9], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[10]:

  1. Romania, 30

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Insediamenti recenti a Mele, visti dal tornante della Biscaccia

Istruzione[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Nella frazione dell'Acquasanta è presente il Centro di Testimonianza ed Esposizione dell'Arte Cartaria (nato nel 1997 come museo della carta di Acquasanta sotto la direzione di Francesco Pirella, editore e ideatore dell'Antilibro)[11] in un'antica cartiera risalente al 1756. Restaurata nel 1992 ed aperta al pubblico nel 1997 come appunto museo, raccoglie testimonianze storiche sulla locale attività di produzione della carta e offre interessanti attività didattiche pratiche.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale comprende, oltre al capoluogo, le cinque frazioni di Acquasanta, Biscaccia, Fado, Ferriera e Fondo Crosa per un totale di 16,93 km2[12].

Confina a nord con il comune di Masone e Bosio (AL), e a sud, ovest ed est con Genova.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Pala eolica da 3 MW installata nei pressi dell'autostrada A26

L'economia del comune si basa principalmente sull'attività industriale (legno, carta, alimentare). Il comune è, inoltre, meta per escursioni di trekking e di cicloturismo.

Il comune di Mele ospita una pala eolica, installata nel 2012 e prodotta dalla società tedesca Enercon, che produce una potenza elettrica massima di 3 megawatt. Si tratta del generatore eolico più grande d'Italia ed è uno dei pochi generatori caratterizzato dalla tipologia E101 in Europa[13].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Gli enormi piloni in cemento armato che sostengono le corsie dell'autostrada A26, fotografati dal campo sportivo di Mele

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Viadotto Gorsexio.

Il centro di Mele è attraversato principalmente dalla strada statale 456 del Turchino che gli permette il collegamento stradale con Masone, a nord, e con Genova Voltri a sud.

Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]

La stazione di Mele, situata nella frazione di Fado basso che dista 3,7 km dalla sede comunale, è la fermata ferroviaria più vicina sulla linea Asti-Genova.

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

Dal comune di Genova un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall'AMT garantisce quotidiani collegamenti bus con Mele e per le altre località del territorio comunale.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
25 maggio 1985 28 maggio 1990 Domenico Romani Partito Comunista Italiano Sindaco
28 maggio 1990 24 aprile 1995 Domenico Romani Partito Democratico della Sinistra Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Domenico Romani Insieme per Mele
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Domenico Romani Insieme per Mele
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Benedetta Clio Ferrando Insieme per Mele
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Benedetta Clio Ferrando Insieme per Mele
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Mirco Ferrando Insieme per Mele
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
27 maggio 2019 in carica Mirco Ferrando Insieme per Mele
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco

Altre informazioni amministrative[modifica | modifica wikitesto]

Mele fa parte dell'Unione dei comuni delle Valli Stura, Orba e Leira.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Calcio[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008
  6. ^ a b c d Mele, su AraldicaCivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  7. ^ Comune di Mele, su Comuni-Italiani.it.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2022, su demo.istat.it. URL consultato il 18 ottobre 2021.
  10. ^ Dati superiori alle 20 unità
  11. ^ 70015, su fondazionemondadori.it. URL consultato il 15 febbraio 2016.
  12. ^ Fonte dallo Statuto Comunale di Mele
  13. ^ Pubblicazione del Comune di Mele

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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