Tribogna

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Tribogna
comune
Tribogna – Stemma
Tribogna – Bandiera
Tribogna – Veduta
Tribogna – Veduta
Panorama di Tribogna da Serra di Cicagna
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Città metropolitana Genova
Amministrazione
SindacoMarina Garbarino (lista civica di centro-destra "Volta pagina rinnova Tribogna") dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°24′58.91″N 9°11′45.26″E / 44.416364°N 9.195906°E44.416364; 9.195906 (Tribogna)
Altitudine329 m s.l.m.
Superficie7,14 km²
Abitanti573[1] (31-5-2022)
Densità80,25 ab./km²
FrazioniAveno, Bassi, Cassanesi, Garbarini (sede comunale) Piandeipreti
Comuni confinantiAvegno, Cicagna, Moconesi, Neirone, Rapallo, Uscio
Altre informazioni
Cod. postale16030
Prefisso0185
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT010063
Cod. catastaleL416
TargaGE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 247 GG[3]
Nome abitantitribognini
Patronosan Martino di Tours
Giorno festivo11 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Tribogna
Tribogna
Tribogna – Mappa
Tribogna – Mappa
Posizione del comune di Tribogna nella città metropolitana di Genova
Sito istituzionale

Tribógna (Trebeugna in ligure[4]) è un comune italiano sparso di 573 abitanti[1] della città metropolitana di Genova in Liguria. La sede comunale è situata nella frazione di Garbarini.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è situato in posizione elevata rispetto al fondovalle, ai piedi del monte Borgo, con un dislivello compreso tra i 101 e i 732 m di altitudine, sul versante destro della alta val Fontanabuona, ad est di Genova.

Dall'abitato si può ammirare un panorama che spazia dalla valle fontanina fino all'intero crinale del monte Antola (1597 m) e, frontalmente, verso il massiccio del monte Caucaso (1245 m). Il torrente Lavagna divide il comune tribognino dai comuni di Neirone e di Moconesi. Dal paese si può vedere il monte Manico del Lume (801 m).

Il piccolo torrente Litteglia attraversa la parte a est del comune. Questo nasce nella piccola località di Liteggia, da cui prende nome, e scende con un corso tipicamente torrentizio fino a Ferrada di Moconesi, segnando, nel tratto a valle, il confine con il comune di Cicagna.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Panorama della frazione di Cassanesi (vista da Piandeipreti).

L'origine di Tribogna (da Tarbonius, cioè la "villa", la "terra di Tarbonio") risale probabilmente all'epoca romana, come testimoniano i reperti, ceramica e tegoloni, rinvenuti nella vicina frazione di Cassanesi (toponimo derivato dal nome personale Cassius). La località è inoltre citata nella tavola bronzea di Velleia, quest'ultima conservata presso il museo archeologico nazionale di Parma, dove si fa cenno al borgo di Praedia Tarboniae[5].

Fin dall'epoca longobarda operavano i monaci dell'abbazia di San Colombano di Bobbio.

In un documento del 1261 viene citata la sua chiesa locale.

La sua storia si condivide con quella dei centri vicini ed in particolare con il comune di Uscio verso cui anticamente gravitavano gli interessi della popolazione tribognina.

Per difendere il borgo la Repubblica di Genova aveva eretto sulla sommità del monte Tuggio un baluardo, del quale oggi non restano che poche rovine, sottoponendo il paese nel 1513 alla giurisdizione del capitaneato di Recco.

Con la nuova dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrò dal 2 dicembre 1797 nel dipartimento del Golfo del Tigullio, con capoluogo Rapallo, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, il territorio rientrò nel V cantone, capoluogo Uscio, della giurisdizione della Frutta e dal 1803 centro principale del VI cantone della Frutta nella giurisdizione del Centro. La costituzione ufficiale del comune risale al 14 maggio del 1804 dopo che un decreto della Repubblica Ligure riunì le due comunità di Tribogna e Piandeipreti in un unico soggetto amministrativo. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel dipartimento di Genova.

Nel 1815 fu inglobato nel Regno di Sardegna, così come stabilì il congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel VI mandamento di Recco del circondario di Genova dell'allora provincia di Genova.

Sulla balconata del palazzo municipale si può ammirare un bassorilievo in ardesia, opera dello scultore Mirko Gualerzi, costituito da 26 pannelli che illustrano la storia del paese trasfigurata in una sorta di mitologia civile con feste religiose, rappresentazioni delle stagioni, eventi della storia locale.

Dal 1973 al 30 aprile 2011 ha fatto parte della Comunità montana Fontanabuona.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma

«D'azzurro, al castello d'argento, torricellato di tre pezzi, il centrale più elevato, mattonato, aperto e finestrato di nero, merlato alla guelfa, sormontato da tre stelle di sei raggi d'oro, ordinate in fascia. Ornamenti esteriori da Comune.[6]»

Gonfalone

«Drappo partito di bianco e di giallo…[6]»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con il decreto del presidente della Repubblica del 24 maggio 1959.[7][6]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di San Martino, parrocchiale di Tribogna

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Chiesa parrocchiale di San Martino di Tours al confine fra Garbarini e Aveno. Eretta al titolo di parrocchia dal cardinale dell'arcidiocesi di Genova Stefano Durazzo il 4 giugno del 1639, fu riedificata nel 1709 ad unica navata con cinque altari laterali. Tra le opere conservate una statua lignea raffigurante Sant'Antonio da Padova nel secondo altare di destra.
  • Chiesa parrocchiale di Cristo Re e Maria Santissima Immacolata nella frazione di Cassanesi. Eretta sul finire del 1935 fu elevata al titolo di parrocchia il 27 luglio del 1962. Una prima cappella fu edificata nel 1804.
  • Chiesa parrocchiale di San Francesco nella frazione di Piandeipreti. Una primitiva cappella fu edificata nel 1632, mentre l'attuale edificio fu ricostruito nel 1792 e ampliato nella prima metà del XIX secolo. Di pregio un presepe artistico con l'utilizzo di personaggi (persone e animali) fatti a mano e utilizzati con materiali di stoffa o da riciclo.
  • Cappelletta di Aveno.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

  • Cava d'ardesia a cielo aperto sulla strada che da Aveno sale al passo della Spinarola passando per la località di Liteggia.
  • Antiche cave d'ardesia dei Fighetti lungo il percorso Colombiano che porta da Tribogna al passo Caprile.

Società[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa parrocchiale di San Francesco nella frazione di Piandeipreti

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2022, i cittadini stranieri residenti a Tribogna sono 33[9].

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Panorama di Cassanesi

Il suo territorio comunale comprende, oltre al capoluogo Garbarini, le frazioni di Aveno, Bassi, Cassanesi, Piandeipreti e Liteggia per un totale di 7,14 km2[10].

Confina a nord con i comuni di Neirone e Moconesi, a sud con Rapallo, a sudovest con Uscio e Avegno e ad est con Cicagna.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Le principali attività economiche del comune gravitano principalmente sull'attività agricola e sulla piccola e media industria. Nel territorio, oltre allo sfruttamento dei terreni agricoli con coltivazioni di uva e patate, sono altresì presenti aziende legate all'estrazione e lavorazione dell'ardesia, finalizzata ad un uso edilizio ed a elementi d'arredo, oppure artistico,[11][12] oltreché nel settore cartotecnico e nelle lavorazioni della plastica. Vi sono inoltre settori attivi nell'artigianato del legno e nell'apicoltura.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa parrocchiale di Cristo Re e Maria Santissima Immacolata nella frazione di Cassanesi

Strade[modifica | modifica wikitesto]

I centri di Garbarini e Aveno sono attraversati principalmente dalla strada provinciale 22 di Tribogna che permette il collegamento stradale con la strada provinciale 333 di Uscio, ad ovest al bivio di Cassanesi, e la strada statale 225 della Val Fontanabuona a nord-est al bivio di Ferrada di Moconesi.

Da ricordare, che un brevissimo tratto della SS 225 subito dopo Donega, sino al bivio per la discarica Rio Marsiglia, è appartenente al territorio comunale.

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

Dal comune di Uscio un servizio di trasporto pubblico locale gestito dall'AMT garantisce quotidiani collegamenti bus con Tribogna e per le altre località del territorio comunale.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio nella frazione di Garbarini
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
15 luglio 1985 23 maggio 1990 Carlo Cipriani Partito Comunista Italiano Sindaco
24 giugno 1990 24 aprile 1995 Carlo Cipriani Partito Socialista Italiano Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Carlo Cipriani Democratici Fontanabuona
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Carlo Cipriani Noi con Voi per Tribogna
(lista civica)
Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Corrado Bacigalupo Volta pagina rinnova Tribogna
(lista civica)
Sindaco
8 giugno 2009 23 aprile 2014 Corrado Bacigalupo Volta pagina rinnova Tribogna
(lista civica)
Sindaco [13]
23 aprile 2014 26 maggio 2014 Raffaella Corsaro Comm. straord. [14]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Marina Garbarino Volta pagina
(lista civica di centro-destra)
Sindaco
27 maggio 2019 in carica Marina Garbarino Volta pagina
(lista civica di centro-destra)
Sindaco

Fino al 1880 era consuetudine che la sede comunale venisse spostata tra le varie frazioni di Tribogna a seconda della provenienza "frazionale" del nuovo sindaco eletto. Da codesta data fu scelta la frazione di Garbarini come sede definitiva del municipio, ubicato fino al 1938 in due case attigue dove venivano svolte le pratiche del consiglio comunale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Il campanile della chiesa parrocchiale di San Martino di Tribogna
  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ Fonte dal sito del Comune di Tribogna Archiviato il 28 maggio 2012 in Internet Archive.
  6. ^ a b c Comune di Tribogna – (GE), su AraldicaCivica.it. URL consultato il 7 ottobre 2013.
  7. ^ Tribogna, DPR 1959-05-24, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio centrale dello Stato, Ufficio araldico, Fascicoli comunali, busta 279, fascicolo 4546.6. URL consultato il 28 aprile 2021.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2022, su demo.istat.it. URL consultato il 24 dicembre 2023.
  10. ^ Fonte dallo Statuto Comunale
  11. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 10.
  12. ^ Tribogna e l'ardesia, tra passato e presente, su terrediportofino.eu. URL consultato il 17 aprile 2016 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2015).
  13. ^ Si dimette dalla carica amministrativa
  14. ^ Nominato con Decreto del Presidente della Repubblica del 16 maggio 2014 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31 maggio 2014

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • R. Zanussi San Colombano d'Irlanda Abate d'Europa - Ed. Pontegobbo
  • Giovanni Ferrero, Genova - Bobbio: frammento di un legame millenario, 2003.
  • A.Maestri. Il culto di San Colombano in Italia. Archivio storico di Lodi. 1939 e segg.
  • Archivum Bobiense Rivista annuale degli Archivi storici Bobiensi (1979-2008). Bobbio

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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