Fontanigorda

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Fontanigorda
comune
Fontanigorda – Stemma
Fontanigorda – Veduta
Fontanigorda – Veduta
Panorama di Fontanigorda
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Liguria
Città metropolitana Genova
Amministrazione
SindacoBruno Franceschi (lista civica di centro-sinistra "Lavorare insieme") dal 27-5-2019
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate44°32′47.66″N 9°18′17.08″E / 44.546572°N 9.304744°E44.546572; 9.304744 (Fontanigorda)
Altitudine819 m s.l.m.
Superficie16,16 km²
Abitanti240[1] (31-5-2022)
Densità14,85 ab./km²
FrazioniVedi elenco
Comuni confinantiFascia, Montebruno, Rezzoaglio, Rovegno
Altre informazioni
Cod. postale16023
Prefisso010
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT010024
Cod. catastaleD677
TargaGE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 489 GG[3]
Nome abitantifontanigordesi
Patronosant'Antonio abate
Giorno festivo17 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Fontanigorda
Fontanigorda
Fontanigorda – Mappa
Fontanigorda – Mappa
Posizione del comune di Fontanigorda nella città metropolitana di Genova
Sito istituzionale

Fontanigórda (Fontanegorda in ligure[4]) è un comune italiano di 240 abitanti[1] della città metropolitana di Genova in Liguria.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio comunale di Fontanigorda è situato sul versante sinistro della valle percorsa dal torrente Pescia, affluente destro del fiume Trebbia nella valle omonima. Tra le vette del territorio il monte Collere (1289 m), il monte Laghicciola (1260 m), il monte Vernallo (1072 m), il Poggio dello Zucchero (901 m).

È una tradizionale località di villeggiatura per gli abitanti di Genova, ma anche di molti cittadini francesi, i cui antenati partirono da Fontanigorda per lavorare nelle miniere del sud della Francia.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La frazione di Canale

Deriva il suo nome[5] dall'abbondanza di acqua nel territorio, testimoniata tutt'oggi dalla presenza di quattordici fontane agli angoli delle strade.

Fin dall'epoca longobarda il territorio appartenne all'abbazia di San Colombano di Bobbio fondata da san Colombano nel 614.

Dall'XI secolo divenne dominio della famiglia Malaspina, la prima testimonianza scritta dell'esistenza del comune risale al 1180, e in seguito feudo dei conti di Lavagna i Fieschi. Divenuto in possesso dei genovesi Doria, entrò a far parte della Repubblica di Genova dal XIII secolo.

Il passaggio nella repubblica genovese favorì lo sviluppo del paese, grazie soprattutto ai numerosi privilegi concessi da Genova e che a partire dal XVIII secolo lo eresse come comune autonomo.

Nel 1797 con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte rientrò dal 2 dicembre nel dipartimento dei Monti Liguri Orientali, con capoluogo Ottone, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Fontanigorda rientrò nel VII cantone, capoluogo Montebruno, della giurisdizione dei Monti Liguri Orientali e dal 1803 centro principale del III cantone dell'Appennino nella giurisdizione dell'Entella. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel dipartimento di Genova.

Nel 1815 fu inglobato assieme ad altri comuni nella provincia di Bobbio nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del congresso di Vienna del 1814; dal 1859 fece parte del circondario di Bobbio della provincia di Pavia.

Successivamente il Decreto Reale n° 1726 datato 8 luglio 1923, firmato dal re Vittorio Emanuele III di Savoia, stabilì il passaggio al circondario di Genova nell'omonima provincia[6].

Il 17 luglio del 1908[7] si verificò un violento nubifragio con una piena straordinaria della Trebbia che devastò case e campagne soprattutto nel territorio del mandamento bobbiese di Ottone e fra i confini delle provincie di Genova e Pavia, con gravi danni nell'abitato di Gorreto, distruggendo cinque ponti lungo la statale 45, tra cui due nella frazione di Due Ponti lungo la strada statale e uno che da Loco di Rovegno mette in comunicazione Fontanigorda, interrompendo le comunicazioni stradali fra Ottone e Torriglia, e la linea telegrafica fra Bobbio e Genova; danni ed allagamenti anche nel piacentino a Rivergaro e a Sant'Antonio a Trebbia nei pressi di Piacenza. Distruzioni imponenti e danni più ingenti si verificarono, invece, con l'alluvione che colpì la val Trebbia il 19 settembre 1953[8][9].

Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Alta Val Trebbia e, con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008[10], ha fatto parte fino al 2011 della Comunità montana delle Alte Valli Trebbia e Bisagno.

Dal 2014 al 2024 ha fatto parte dell'Unione dei comuni montani dell'Alta Val Trebbia.

Simboli[modifica | modifica wikitesto]

Stemma

«Bandato d'azzurro e d'argento, caricato sul tutto da una catena di monti rocciosi posti in fascia, con ai loro piedi una coltre boscosa, il tutto al naturale; la cima centrale più alta è sormontata da un'aquila dal volo spiegato con la testa rivoltata. Ornamenti esteriori da Comune.[11]»

Gonfalone

«Drappo di azzurro...[11]»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 14 ottobre 1971.[12][13]

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa dei Santi Antonio e Giacomo nel centro storico di Fontanigorda
La chiesa di San Rocco a Fontanigorda fra gli anni '50 e gli anni '60, nella zona di Pan di Zucchero

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Le parrocchie dipendono dal vicariato di Bobbio, Alta Val Trebbia, Aveto e Oltre Penice della diocesi di Piacenza-Bobbio[14].

  • Chiesa parrocchiale dei Santi Antonio e Giacomo nel capoluogo. Dalla parrocchia di Fontanigorda dipende l'oratorio di San Rocco, del 1849.
  • Chiesa parrocchiale di Santa Giustina nella frazione di Canale, con la dipendenza dell'oratorio di San Rocco di Canale e l'oratorio di Borzine.
  • Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo nella frazione di Casoni. Nato come semplice oratorio, l'odierna chiesa, consacrata nel 1906, è sede della locale parrocchia, eretta del 1840 dopo lo smembramento dalla parrocchia di Fontanigorda da parte del vescovo di Bobbio sant'Antonio Gianelli. Accanto alla chiesa sorge un artistico campanile alto 42 metri. La frazione è ubicata vicino alle sorgenti del torrente Semigliasca, quest'ultimo affluente minore della Trebbia.

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Vicino alla chiesa parrocchiale di Fontanigorda è presente un'antica zona boschiva denominata Bosco delle Fate[15]. Principalmente composto da faggi e castagni conserva un sentiero lastricato in ardesia su cui sono stati incisi i versi di Giorgio Caproni dedicati alla valle. Inoltre vi si trovano campi da bocce, tennis, calcio a 5, calcio a 7, minigolf e un parco giochi per i bambini. È presente una struttura, chiamata Lo Scoiattolo, dove si svolgono alcune manifestazioni estive.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[16]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2022, i cittadini stranieri residenti a Fontanigorda sono 15[17].

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

La frazione di Casoni

Il territorio comunale è costituito, oltre il capoluogo, dalle dodici frazioni[18] di Barcaggio, Borzine, Canale, Casone di Canale, Casoni, Cerreta, Due Ponti, Mezzoni, Reisoni, Vallescura, Villanova e Volpaie per un totale di 16,16 km2.

Confina a nord con il comune di Rovegno, a sud con Rezzoaglio, ad ovest con Fascia e Montebruno e ad est con Rovegno e Rezzoaglio.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Un'antica attività economica e di sostentamento del paese era la raccolta di un particolare fungo, il Polyporus fomentarius, il quale cresceva nelle vaste faggete che ricoprivano il territorio orientale di Fontanigorda. Il fungo, una volta preparato e confezionato dagli abitanti, veniva venduto come esca nei principali mercati della zona. L'attività si ridusse notevolmente sul finire del XIX secolo a causa del forte disboscamento per ricavarne il carbone.

Ancora oggi la principalmente attività è basata sull'agricoltura.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Uno scorcio del Bosco delle fate a Fontanigorda

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il centro di Fontanigorda è attraversato principalmente dalla strada provinciale 17 di Fontanigorda che si dirama dalla strada statale 45 di Val Trebbia e raggiunge il centro abitato dopo una tortuosità di circa 5,5 km.

Mobilità urbana[modifica | modifica wikitesto]

I trasporti interurbani di Fontanigorda vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da AMT.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
18 luglio 1985 26 maggio 1990 Luigi Carlini Democrazia Cristiana Sindaco
20 giugno 1990 24 aprile 1995 Luigi Carlini Democrazia Cristiana Sindaco
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Mario Lorenzo Ferretti Lavorare insieme
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Mario Lorenzo Ferretti Lavorare insieme
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Giuseppe Santino Rivanera Lavorare insieme
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
8 giugno 2009 7 febbraio 2014 Ercole Andrea Franceschi Lavorare insieme
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco [19]
7 febbraio 2014 24 maggio 2014 Maurizio Rapuzzi Lavorare insieme
(lista civica di centro-sinistra)
Vicesindaco [20]
24 maggio 2014 27 maggio 2019 Margherita Asquasciati Lavorare insieme
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco
27 maggio 2019 in carica Bruno Franceschi Lavorare insieme
(lista civica di centro-sinistra)
Sindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Fontanigorda è gemellata con:

  • Bandiera della Francia Saint-Maime, sede di miniere di carbone, verso cui vi fu forte emigrazione fino al primo dopoguerra.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ Le notizie e date storiche sono state confrontate con il sito Alta val Trebbia.net Archiviato il 1º febbraio 2008 in Internet Archive.
  6. ^ Regio Decreto 8 luglio 1923, n. 1726
  7. ^ Da La Trebbia del 26 luglio 1908
  8. ^ Da La Trebbia del 25 settembre 1953 Archiviato il 5 agosto 2019 in Internet Archive.
  9. ^ Gigi Pasquali, Cento anni di storia bobbiese - 1903-2003, tratto dagli articoli del settimanale bobbiese La trebbia, Bobbio 2003, Capitolo 2: Il fiume Trebbia pp.15-27
  10. ^ Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008
  11. ^ a b Comune di Fontanigorda, Statuto comunale (PDF), p. 32. URL consultato il 21 febbraio 2021.
  12. ^ Fontanigorda, decreto 1971-10-14 DPR, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato.
  13. ^ Comune di Fontanigorda – (GE), su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  14. ^ Fonte dal sito della diocesi di Piacenza-Bobbio-Unità pastorali, su diocesipiacenzabobbio.org. URL consultato il 22 febbraio 2012.
  15. ^ Sul sito della Pro Loco di Fontanigorda sono presenti immagini del "Bosco delle fate" e altri approfondimenti sul comune
  16. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  17. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2022, su demo.istat.it. URL consultato il 13 ottobre 2021.
  18. ^ Fonte dallo Statuto Comunale di Fontanigorda
  19. ^ Deceduto durante la carica amministrativa
  20. ^ Subentra con Decreto del Presidente della Repubblica del 24 febbraio 2014 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 55 del 7 marzo 2014

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cesare Bobbi, Storia Ecclesiastica Diocesana di Bobbio - Pievi e Parrocchie della Diocesi - Archivi Storici Bobiensi, Bobbio
  • D.Bertacchi Monografia di Bobbio (La provincia di Bobbio nel 1858), Ristampa Bobbio 1991
  • Rosanna Melleri, Emma Rabino Massa, Gilles Boetsch, Daniel Bley, Fontanigorda : una comunità ligure verso l'Europa, ed. Biblioteca della Comunità Montana Alta Val Trebbia, Montebruno (GE) 1995
  • Giorgio Caproni, Ballo a Fontanigorda, ed. Emiliano degli Orfini, Genova 1938
  • Giovanni Ferrero, Guido Ferretti, 753: altare di San Biagio di Fontanigorda, Storia locale n. 8, Biblioteca della Comunità Montana Alta Val Trebbia, Montebruno (GE) 1999
  • Giovanni Ferrero, Guido Ferretti, Sponsali: nozze di Marc'Antonio Malaspina e Simona Ferretti di Fontanigorda, Storia locale n. 12, Biblioteca della Comunità Montana Alta Val Trebbia, Montebruno (GE) 1999
  • Vittorio Pasquali La Provincia di Bobbio Post napoleonica - Descrizione del territorio e dell'economia nell'anno 1814 - (Archivi di Stato di Torino: "Quadro del circondario di Bobbio", mazzo 44) - Ed. Amici di San Colombano 2004
  • Bruno Giontoni, Franca Balletti, I Feudi imperiali della Val Trebbia - Società e territorio tra Genova e Piacenza, De Ferrari Editore, Genova 2019, ISBN 978-88-5503-057-1 (88-5503-057-4)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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