Metallus. Il libro dell'heavy metal

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Metallus: Il libro dell'heavy metal
AutoreLuca Signorelli
1ª ed. originale2001
Genereenciclopedia
Sottogeneremusicale
Lingua originaleitaliano

Metallus è un testo enciclopedico sul genere musicale dell'heavy metal scritto da Luca Signorelli, giornalista di Metal Hammer[1] e pubblicato dalla Giunti Editore nel 2001. L'autore aveva scritto in precedenza le due guide musicali intitolate Heavy Metal: I Classici (Giunti, 1999) e Heavy Metal: I Moderni (Giunti, 1999) che furono pubblicate nella collana Atlanti Musicali Giunti curata da Riccardo Bertoncelli[2].

Il libro[modifica | modifica wikitesto]

Il libro presenta un gran numero di schede di gruppi musicali del genere (alcune prese dai libri precedenti) che hanno lo scopo di introdurre al lettore le biografie dei vari gruppi e di consigliare i vari album recensiti e valutati da Signorelli[2].

Il libro comincia con una lunga introduzione che parla dello sviluppo dell'heavy metal e lo introduce in un quadro storico partendo dai gruppi che hanno contribuito allo sviluppo del genere negli anni sessanta e settanta fino ai gruppi più recenti; il tutto viene fatto descrivendo le fasi storiche e tutti quanti i sottogeneri più importanti del mondo del Metal[2].

Al termine dell'introduzione comincia un elenco alfabetico di più di un centinaio di band scelte da Signorelli e redazione che tuttavia parlano più volte nel libro di una vasta quantità di gruppi che è rimasta fuori per motivi di spazio. I gruppi presenti nel libro fanno ovviamente parte di tutte le scene del genere: ci sono quindi gruppi heavy metal classico, thrash metal, death metal, black metal ecc.[2] ma anche gruppi di stili sviluppatisi più recentemente come il nu metal, inoltre sono stati inseriti anche alcuni gruppi proto-metal e hard rock antecedenti all'esplosione della scena[2].

Luca Signorelli e la redazione hanno deciso di inserire nell'elenco del libro anche gruppi che non hanno mai avuto a che fare con l'heavy metal come ad esempio Änglagård, Motorpsycho e Porcupine Tree. Alla fine dell'elenco c'è un piccolo spazio dedicato al glossario del metal. Dopo il successo del libro è stato aperto un sito con lo stesso nome.

Tra le esclusioni fatte dai volumi precedenti sono sicuramente da menzionare Armored Saint, Dark Tranquillity, Mr. Big, Vanadium, Free, Bad Company e Thin Lizzy.

Elenco dei gruppi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Francesco Farabegoli, Ascesa e declino delle riviste metal, su prismomag.com, 20 Gennaio 2016.
  2. ^ a b c d e Francesco P. Russo, Metallus – Il libro dell’Heavy Metal, su suonidistortimagazine.com, 11 Giugno 2011.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]