Motörhead

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Motörhead
La formazione dei Motörhead, dal 1992 in poi: da sinistra Mikkey Dee, Phil Campbell e Lemmy Kilmister.
Paese d'origineBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenereHeavy metal[1][2][3][4][5]
Hard rock[1]
Periodo di attività musicale1975 – 2015
EtichettaUDR Music
EMI
SPV GmbH
Sanctuary
GWR
Bronze
ZYX
Epic
Album pubblicati42
Studio22
Live10
Raccolte10
Logo ufficiale
Logo ufficiale
Sito ufficiale

I Motörhead (IPA: [ˈməʊtə(ɹ)hɛd]) sono stati un gruppo musicale heavy metal britannico, formatosi a Londra nel 1975 per iniziativa del cantante, bassista e leader storico Lemmy e scioltosi alla fine del 2015 in seguito alla sua morte.[6]

Sono ritenuti tra gli ispiratori principali dello speed metal, anche se Lemmy Kilmister e i suoi compagni di band si definivano autori di brani di puro e semplice rock and roll.[7][8] I temi più spesso ricorrenti nelle loro canzoni sono la guerra, le sostanze stupefacenti, il sesso, il rock e la vita "on the road". A livello mondiale hanno venduto più di 30 milioni di dischi.[9][10]

Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi (1975-1978)[modifica | modifica wikitesto]

La band fu fondata nel 1975, quando Ian Fraser Kilmister, detto Lemmy, allora bassista del gruppo space rock Hawkwind, venne licenziato dalla band durante una tournée in Canada per possesso di sostanze stupefacenti (anfetamine), e rinchiuso in prigione per cinque giorni.[11] Lemmy, attivo nella scena underground inglese già dagli anni sessanta con i Rockin' Vickers e i Sam Gopal, decise di formare una propria band assieme al chitarrista Larry Wallis (già nei Pink Fairies e negli UFO) e al batterista Lucas Fox.[12] Il nome prescelto fu all'inizio "Bastard", ma venne presto cambiato su suggerimento del loro manager dell'epoca Doug Smith, visto che, a suo parere, "Con un nome come quello è quasi impossibile che partecipiate un giorno a Top of the Pops".[13] Venne quindi scelto il nome "Motörhead", tratto dal titolo dell'ultima canzone scritta da Kilmister per gli Hawkwind.[14] Tale termine indica, in gergo, lo speed freak, in riferimento agli effetti delle anfetamine.[15][16]

Lo Snaggletooth, sul loro primo ed omonimo album ufficiale

I Motörhead debuttarono dal vivo il 20 luglio 1975 alla Roundhouse di Londra.[17] Dopo pochi spettacoli Lucas Fox cedette il suo posto di batterista all'allora esordiente Phil Taylor (più tardi soprannominato "Philthy Animal" Taylor). Con questa formazione la band registrò il suo primo album On Parole, che verrà però rifiutato dall'etichetta United Artists, la quale l'avrebbe consegnato alle stampe solo tre anni più tardi. Nel 1976 anche Larry Wallis venne sostituito dal più esperto Eddie Clarke, che già aveva militato nei Curtis Knight e negli Zeus. Fu così completato l'organico storico dei Motörhead, che resterà invariato fino al 1982 e che molti ancora considerano la "formazione classica" del gruppo.[18]

Nel 1977 i Motörhead firmarono per l'etichetta discografica Stiff Records ma il loro singolo, Leaving Here, non venne pubblicato nel Regno Unito fino alla ristampa in cofanetto dei primi dieci 45 giri dell'etichetta, intitolato Bunch of Stiffs.[19] Il disco uscì, invece, in Francia e Scandinavia.[19] Il 1º aprile dello stesso anno la band si esibì al Marquee Club di Londra.[è importante?][20] Sostenuti da Ted Carrol dell'etichetta Chiswick Records, per la quale avevano recentemente firmato, i Motörhead fecero uscire il loro primo album ufficiale, l'omonimo Motörhead, già preceduto da un omonimo singolo degli Hawkwind.

Nel 1978, dopo aver avviato una collaborazione con i The Damned, rimasta però priva di concreto seguito, la band abbandonò la Chiswick in favore della Bronze Records. Questa sarà solo la prima di una lunga serie di rotture con le case discografiche. L'accordo con la Bronze sarà inaugurato dal 45 giri Louie Louie.[19]

Il successo planetario (1979-1983)[modifica | modifica wikitesto]

Copertina di Overkill
La copertina di Ace of Spades

Nel 1979 il gruppo pubblicò due album, Overkill e Bomber. Entrambi gli album furono prodotti da Jimmy Miller e si rivelarono abbastanza fortunati sotto il profilo delle vendite.[19] La title track Overkill si può comparare, nell'ambito del genere heavy metal, alle canzoni Anarchy in the U.K dei Sex Pistols per il punk e Smells Like Teen Spirit dei Nirvana per il grunge.[21] Essa è infatti una tra le canzoni rock più importanti della storia per influsso tecnico e pregnanza semantica.[21]

L'album Bomber, ritenuto uno dei migliori lavori in studio dei Motörhead di sempre, rispetto al predecessore Overkill fu un album più introspettivo.[21] Nello stesso anno, nel corso di un tour tenuto dalla band con l'appoggio dei Saxon, i Motörhead incisero alcuni brani, poi raccolti in un EP live che, pubblicato nel 1980 con il titolo The Golden Years, raggiunse la posizione numero 10 nelle classifiche del Regno Unito.

La band durante un concerto nel 1982

Dopo un tour europeo e un'apparizione televisiva nello storico programma musicale Top of the Pops nel 1980,[22] la band lavorò con Vic Maile in quello che sarà poi considerato il loro miglior album in studio e anche il più fortunato sotto il profilo delle vendite avendo raggiunto la posizione 4 nelle classifiche britanniche: Ace of Spades, che riuscì a dare alla band grande notorietà sia nel Regno Unito che nel resto dell'Europa.[19]

Seguì una tournée inglese, denominata Ace Up Your Sleeve Tour, in compagnia dei Weapon, che si concluse con un concerto seguito da 14.000 fan durante un festival estivo, ove si esibirono in compagnia di band come i Saxon e gli Angel Witch.[22]

Nel 1981 il batterista Phil Taylor ebbe un grave incidente al collo, che gli impedì di suonare per quasi un anno. In tale periodo Lemmy Kilmister e Eddie Clarke pubblicarono, insieme alle Girlschool, l'EP St. Valentine's Day Massacre, disco che include anche Please Don't Touch.[22]

La fama del gruppo, oltre che ai dischi in studio, divenne sempre più legata alle esibizioni dal vivo nei tour, organizzati ormai in tutto il mondo, ed è proprio grazie a un album registrato dal vivo che la band ottenne la definitiva consacrazione a livello mondiale. Nel 1981 uscì infatti No Sleep 'til Hammersmith, disco che debuttò alla posizione numero 1 delle classifiche inglesi.[22] Il disco, registrato nella Hammersmith Odeon di Londra durante il The Short, Sharp, Pain In The Neck Tour, vede la band riarrangiare i brani più classici della propria discografia, realizzando un lavoro che ispirerà molte band hardcore successive.[23]

Nel 1982 i Motörhead diedero alle stampe Iron Fist; esso fu l'ultimo disco pubblicato con Eddie Clarke, il quale, durante il tour successivo, lasciò i compagni a causa di divergenze interne, venendo sostituito dall'ex Thin Lizzy Brian "Robbo" Robertson, che registrerà, appena inserito, Another Perfect Day del 1983.[22] Nel frattempo, Lemmy Kilmister pubblicò, in coppia con Wendy O. Williams dei Plasmatics, un 45 giri intitolato Stand by Your Man, contenente la reinterpretazione dell'omonimo brano della cantante country americana Tammy Wynette[24].

Brian "Robbo" Robertson durante un concerto

Nuova era (1983-1989)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1983 Robbo lasciò il gruppo, seguito, anche se temporaneamente, dal batterista Philty "Animal" Taylor, al cui posto venne ingaggiato Pete Gill, già nei Saxon, dal 1984 al 1987.[19]

Nel 1984 Lemmy Kilmister svolse delle audizioni per cercare un nuovo chitarrista. La scelta cadde su due pretendenti (anche se Kilmister aveva inizialmente deciso di prenderne uno solo), Phil Campbell e Würzel.[22] I Motörhead ritornarono così ad essere un quartetto.

La nuova formazione, composta quindi da Kilmister, Campbell, Burston e Gill, entrò in studio di registrazione e nel 1984 pubblicò la sua prima raccolta, intitolata No Remorse, contenente, oltre ai brani classici, anche quattro tracce inedite registrate con la nuova formazione, tra le quali Killed by Death, uscita come singolo e poi accompagnata da un videoclip. Il disco decretò anche la fine del rapporto con la Bronze Records. Il 10 giugno dello stesso anno la band suonò in Belgio all'Heavy Sound Festival in compagnia dei Metallica.[22]

Nel 1985, per festeggiare i dieci anni di attività, in un concerto all'Hammersmith Odeon salirono sul palco tutti i vecchi componenti, convocati per suonare una versione di Motörhead all'unisono.[19] Il concerto venne ripreso per poi essere pubblicato in VHS col titolo The Birthday Party, e poi come DVD nel 2003.

Il 1986 fu invece l'anno di Orgasmatron, uscito per la nuova etichetta GWR Records e prodotto da Bill Laswell, e fu anche l'anno che coincise con la partecipazione al Monsters of Rock del Circuito di Donington Park.

Nel 1987 la band lavorò alla colonna sonora del film Mangia il ricco, pellicola nella quale Lemmy Kilmister ebbe un piccolo ruolo.[19] La notizia più importante fu tuttavia il ritorno di Taylor al posto del dimissionario Pete Gill per l'album Rock 'n' Roll, che entrò alla posizione numero 43 nel Regno Unito.[22] L'anno successivo fu il momento di un altro album dal vivo: Nö Sleep at All.

Gli anni novanta (1990-1999)[modifica | modifica wikitesto]

La copertina di 1916

Finalmente, nel 1990, il gruppo ebbe l'interessamento di una grande etichetta discografica, la Sony Music. Questo fu il primo contratto dei Motörhead per una major dopo ben quindici anni di carriera.[19] Con tale casa il gruppo trovò per la prima volta anche una assenza di intrusioni da parte dell'etichetta nella scelta dell'orientamento musicale, fatto che diede ai Motörhead libera scelta di comporre. Intanto il gruppo, all'apice di popolarità, conquistò nel 1991 la candidatura ai Grammy Awards nella categoria Best Metal Performance grazie all'album 1916,[25] che fu supportato anche da un tour in compagnia di Alice Cooper e dei Judas Priest.[19]

La traccia che dà il nome all'album è un invito alla riflessione sui massacri della prima guerra mondiale. Essa è un'insolita (per lo stile del gruppo) ballata lenta e melodica, in cui la voce di Lemmy Kilmister è accompagnata da percussioni e da una tastiera elettronica. Nel disco inoltre fu inserita anche R.A.M.O.N.E.S, omaggio al famoso gruppo punk Ramones.

L'anno seguente fu il turno di March ör Die, che segnò anche l'addio definitivo alla batteria da parte di Philty Animal Taylor, sostituito dallo svedese Mikkey Dee (ex King Diamond).[19] Ebbe luogo inoltre un altro tour con i Saxon, denominato Bombers and Eagles in '92, e fu composta Hellraiser con la collaborazione di Ozzy Osbourne (che ne incise una sua versione nell'album No More Tears), dedicato alla saga horror omonima e inclusa nel film Hellraiser III.

L'addio di Philty rimase per lungo tempo un mistero all'interno della storia della band che però, col passare del tempo, divenne più chiaro. Fu detto infatti che egli era stato licenziato dalla band per non aver imparato bene la parte batteristica della canzone I Ain't No Nice Guy, dall'album March ör Die.[26] Un'altra tesi sostenne che le prestazioni del batterista, che si avvicinava ai quarant'anni, fossero notevolmente diminuite, rendendolo ormai privo della velocità fondamentale per un gruppo come i Motörhead. Inoltre, i due chitarristi Phil Campbell e Würzel, che si erano a lungo lamentati con il leader Lemmy Kilmister per le scarse prestazioni dietro le pelli di Taylor, cercarono di nascosto un altro batterista per il gruppo, quando Philty era ancora presente.[27][28] Esso rimase conosciuto come "Magpie" e si sa che era proveniente da band come i Medicine Hat.

Lemmy Kilmister

Nel 1994 la band si esibì in un tour con i Black Sabbath e i Ramones.[29] L'anno successivo, anno del ventesimo anniversario e del cinquantesimo compleanno di Lemmy, la band pubblicò il buon album Sacrifice, dopo aver firmato per l'etichetta CMC/SPV GmbH.[19] Il giorno successivo all'uscita dell'album però il chitarrista Würzel abbandonò la band dopo dodici anni di permanenza, senza un preciso motivo, per poi finire nei Disgust.[30] La formazione ritornò quindi ad essere un terzetto; questa line-up, formata da Lemmy, Phil Campbell e Mikkey Dee, rimase costante fino allo scioglimento.

Intanto il 14 dicembre 1994 la band registrò a Los Angeles, insieme ai Metallica, un disco in occasione dei cinquant'anni di Lemmy. Esso fu intitolato The Lemmy's a.k.a. Metallica e venne pubblicato come bootleg, non venendo però considerato nella discografia ufficiale di nessuna delle due band, e tornò successivamente alla ribalta con nuovi dischi come Overnight Sensation[19][31]

Nella fine del decennio uscirono anche Snake Bite Love (1998) e il successivo live, Everything Louder Than Everyone Else (1999), riassunto di 25 anni di carriera e registrato ad Amburgo nel 1998.[19] Venne anche riedita, con altre nuove canzoni, la raccolta non ufficiale uscita già nel 1993 e intitolata All the Aces.[19] A testimoniare l'importanza storica del gruppo, apparvero sul mercato anche due dischi tributo dedicati a Kilmister e compagni. Durante il 1999 la band, con i Manowar e i Dio, supportati dai Lion's Share, intraprendono il Monsters of the Millennium Tour.

Il nuovo millennio (2000-2007)[modifica | modifica wikitesto]

Biglietto d'entrata per il concerto del venticinquesimo anniversario della Brixton Academy del 22 ottobre 2000

A inizio millennio la band fece uscire un nuovo disco, We Are Motörhead, pubblicato nel 2000.[32] Esso, anticipando una lunga serie di concerti nelle due Americhe e in Europa, contenne anche la cover dei Sex Pistols God Save the Queen. Il 12 settembre dello stesso anno uscì anche la raccolta The Best of Motörhead, pubblicata per la Sanctuary Records. Per il 22 ottobre, invece, venne organizzato uno spettacolo in occasione del venticinquesimo anniversario della nascita del gruppo,[33] nel quale parteciparono, come ospiti speciali, anche alcuni importanti musicisti rock, tra i quali Brian May (Queen), l'ex-Motörhead "Fast" Eddie Clarke, Doro Pesch, Ace dei Skunk Anansie e molti altri, in un concerto svoltosi alla Brixton Academy di Londra. L'evento è stato ripreso per poi venire pubblicato in DVD (25 & Alive Boneshaker) e in CD (Live at Brixton Academy).

Nel 2002 fu invece la volta dell'album Hammered, a cui seguirà una serie di tour in tutto il mondo per promuoverlo. Nel 2003 verrà a mancare la madre di Phil Campbell, che quindi non parteciperà a tre date negli Stati Uniti, venendo sostituito da Todd Youth alla chitarra. Il 7 ottobre è la volta invece del box-set Stone Deaf Forever!.[senza fonte]

Un anno dopo esce l'album Inferno, disco che riportò la band sull'onda del successo[senza fonte] e che contiene anche una traccia acustica, poi accompagnata da un video, Whorehouse Blues.

Nel 2005 la band celebrò il trentennale di attività con un concerto in Germania del dicembre 2004, ripreso e poi pubblicato nel DVD Stage Fright. Sempre nello stesso anno, nel corso della quarantasettesima edizione dei premi statunitensi Grammy Award, i Motörhead guadagnarono, dopo le numerose nomination passate, il loro primo Grammy per la categoria Best Metal Performance, grazie alla reinterpretazione di Whiplash dei Metallica.[34]

I Motörhead dal vivo al Reds di Edmonton, Canada, 2005

Il 16 luglio 2006 è stato pubblicato un nuovo disco dal vivo, intitolato Better Motörhead Than Dead: Live at Hammersmith. L'album, celebra in due CD il trentesimo anniversario del gruppo, registrato nel giugno del 2005 all'Hammesmith Odeon di Londra.[35]

Nell'agosto dello stesso anno fu pubblicato l'album Kiss of Death, e il video della canzone Be My Baby è stato caricato on-line. Dopo la pubblicazione di tale disco, il gruppo è partito subito per un tour europeo che ha registrato una serie di concerti tutto esaurito e ha anche deciso di sponsorizzare una squadra di calcio inglese, il Greenbank di Lincoln, composta da bambini al di sotto degli 11 anni, che scende in campo sulle note della canzone Ace of Spades e ha impresso sulla maglietta il logo del gruppo, lo Snaggletooth.[36]

Verso la fine dell'anno viene ripubblicato Stage Fright, nel nuovo formato HD DVD, divenendo così il primo HD DVD musicale del mondo. Il 21 settembre Joe Petagno, disegnatore e autore insieme a Lemmy Kilmister del simbolo della band, lo Snaggletooth, ha pubblicato un comunicato in cui rifiuta di cedere al management del gruppo i diritti sull'uso dello stesso simbolo e che non lo disegnerà più, interrompendo un rapporto di quasi 30 anni.

Motörizer, The Wörld Is Yours e Aftershock (2008-2014)[modifica | modifica wikitesto]

Phil Campbell dal vivo a New York nel 2011

Nel 2008 viene pubblicato il diciannovesimo lavoro della band, Motörizer, dal quale è stato estratto il video della canzone Rock Out. La copertina del disco non contiene, per la terza volta nella storia della band, lo Snaggletooth. Nell'agosto dello stesso anno la band ha partecipato al Metal Masters Tour, assieme a Judas Priest, Heaven & Hell e Testament.

Il 15 marzo è stato presentato per la prima volta il film/documentario Lemmy, realizzato da Greg Olliver e Wes Orshoski e incentrato sulla vita del bassista, dagli inizi con gli Hawkwind fino ai giorni attuali con i Motörhead. Il film è stato successivamente pubblicato in DVD il 25 gennaio 2011, ottenendo immediatamente il Disco d'oro in Germania. Ad agosto Mikkey Dee ha partecipato al reality show svedese Kandisdjungeln, venendo quindi sostituito nelle ultime date del tour americano da Matt Sorum, già nei Guns N' Roses e nei Velvet Revolver.

Dal 12 novembre 2010 è in rotazione radiofonica la canzone Get Back in Line,[37] la cui uscita come singolo è avvenuta il 5 dicembre dello stesso anno.[38] Il nuovo album, intitolato The Wörld Is Yours, è stato pubblicato in patria il 13 dicembre in allegato ad un'edizione speciale del magazine Classic Rock[39]; l'edizione mondiale è invece uscita l'8 febbraio 2011.[40] Il disco segna il debutto della neonata etichetta Motörhead Music, che in questa occasione si avvale di una collaborazione con la casa discografica EMI Music.[41] Nello stesso mese è anche cominciato il 35th Anniversary Tour in Inghilterra, nel quale la band ha presentato anche nuovi pezzi tratti dal nuovo album.[42]

Il 9 luglio 2011 è deceduto Würzel, storico ex chitarrista della band, a 61 anni.[43] La band ha dedicato lo show del giorno successivo, svoltosi a Knebworth durante il Sonisphere Festival, alla sua memoria.[43] Nello stesso anno e in quello successivo la band ha pubblicato due album dal vivo inerenti al tour dell'ultimo album, The Wörld Is Ours - Vol. 1: Everywhere Further Than Everyplace Else e The Wörld Is Ours - Vol. 2: Anyplace Crazy as Anywhere Else.

Nel 2013 la band è stata costretta ad annullare molti concerti a causa della precaria salute di Lemmy, compreso un concerto al Wacken Open Air interrotto dopo sole 6 canzoni.[44] Il 21 ottobre c'è stata la pubblicazione del 21° lavoro in studio, ossia Aftershock, preceduto dal singolo "Heartbreaker".[45]

Quarantesimo anniversario, Bad Magic e la morte di Lemmy (2015-presente)[modifica | modifica wikitesto]

Lemmy durante un concerto del 2015

Il 2015 ha segnato il quarantesimo anniversario dalla fondazione del gruppo, che il 28 agosto ha pubblicato il ventiduesimo album in studio, intitolato Bad Magic e preceduto dai singoli Thunder & Lightning ed Electricity. Il disco è stato promosso da una serie di concerti.

L'11 novembre è morto all'età di 61 anni il batterista Phil Taylor a causa di un'insufficienza epatica[46], ed esattamente un mese dopo, l'11 dicembre, si è concluso a Berlino il tour europeo, con quello che poi sarà considerato anche l'ultimo concerto dei Motörhead. Il 28 dicembre è morto a 70 anni il frontman Lemmy Kilmister a causa di un cancro alla prostata e di un'insufficienza cardiaca congestizia.[47] Poco dopo l'annuncio della morte, il batterista Mikkey Dee ha annunciato lo scioglimento del gruppo,[6] dichiarando che non seguiranno né tour, né eventuali nuovi album:[48]

«I Motörhead sono finiti, è ovvio. Non faremo più tour o altro e non ci saranno più dischi, ma il nome sopravvive e Lemmy continuerà a vivere nel cuore di tutti»

Il 9 gennaio 2016 è stata tenuta a Los Angeles una cerimonia commemorativa per Lemmy, trasmessa anche su YouTube e seguita da circa 300 000 persone. Alla cerimonia hanno partecipato personaggi della scena hard rock come Gene Simmons, Lars Ulrich, Slash, Dave Grohl, Rob Halford, Ozzy Osbourne, Scott Ian, il wrestler Triple H, oltre al figlio Paul Kilmister e alla fidanzata Cheryl Keulemann.[49] Il 27 maggio è uscito il live Clean Your Clock, testimonianza audio e video di uno degli ultimi concerti della band, al tutto esaurito di Monaco di Baviera del 20 e 21 novembre 2015[50].

Nel 2017 è stata la volta dell'album di cover Under Cöver, preceduto dalla ripubblicazione del singolo God Save the Queen e la cover di David Bowie Heroes, quest'ultima accompagnata anche da un videoclip, e finora prima nuova canzone postuma dal decesso di Lemmy.

Il 10 gennaio 2018 è morto a 67 anni il chitarrista Eddie Clarke, per complicanze dovute a una polmonite.[51] Il 26 gennaio dello stesso anno i Phil Campbell and the Bastard Sons hanno pubblicato il loro primo full-length, The Age of Absurdity,[52] mentre il 28 settembre l'hanno fatto i Leader of Down, l'ultimo gruppo in cui ha militato Würzel, con Cascade Into Chaos.[53]

Il 29 marzo 2019 l'italiana Heavy Psych Records ha pubblicato quelle che sono le ultime registrazioni di Phil Taylor; l'album Philty Lies, registrato con i Little Villains.[54] Il 19 settembre dello stesso anno è morto Larry Wallis, all'età di settanta anni, il primo chitarrista della band.[55]

Sostenitori[modifica | modifica wikitesto]

Motörheadbangers[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1979 in Gran Bretagna, durante il tour di Bomber, la band fa la conoscenza dello scrittore Alan Burridge, il quale stava appena producendo il primo Motörhead Magazine. Nello stesso periodo, grazie a Helen Taylor (sorella del batterista Phil Taylor), nacque Motörheadbangers, il fan club ufficiale della band. Allora, Burridge e Helen cominciarono a lavorare insieme pubblicando il primo numero della fanzine nel gennaio 1980. Dal 1983 però, Helen Taylor abbandonerà il progetto lasciando il tutto nelle mani di Alan, che lo continua tuttora. Motörheadbangers viene pubblicato tre volte l'anno e conta circa 3 000 abbonati.

Nel luglio 2007 è morto a Leeds Paul Hadwen, disegnatore che aveva lavorato con Chris Harris sui primi numeri della fanzine e che aveva inoltre fatto la striscia comica contenuta nell'album Another Perfect Day.

I Motörhead e il wrestling[modifica | modifica wikitesto]

Triple H con il WWE Championship. Il wrestler era grande amico di Lemmy Kilmister ed è un fan del gruppo.

I Motörhead, oltre che nell'ambiente musicale, sono molto noti anche fra i fan della World Wrestling Entertainment: hanno infatti inciso la musica d'ingresso del wrestler Triple H, grande amico di Lemmy. Nel dicembre 2000 il gruppo incise The Game, sigla che è tra le più apprezzate del wrestling internazionale e che ha contribuito a far conoscere ancora di più la band. Oltre ad averla registrata, Kilmister e compagni l'hanno anche eseguita due volte dal vivo, nelle edizioni 17 e 21 del pay-per-view WrestleMania. Questa canzone è stata pubblicata prima nel disco WWF The Music, Vol. 5, e successivamente come traccia bonus nell'album Hammered.

Inoltre, hanno registrato anche Line in the Sand, musica d'ingresso della stable di Triple H chiamata Evolution, di cui facevano parte, oltre allo stesso HHH anche Ric Flair, Batista e Randy Orton. Questa canzone è stata pubblicata nell'album WWE ThemeAddict: The Music, Vol. 6. Inoltre, la canzone Rock Out è stata usata come musica di presentazione per il Pay-per-view Unforgiven 2008. Hanno anche registrato King of Kings, musica d'entrata utilizzata da Triple H per un breve periodo, che ha debuttato in occasione della ventidueesima edizione del pay-per-view WrestleMania. È stata pubblicata nell'album WWE Wreckless Intent nel 2006.

Immagine[modifica | modifica wikitesto]

Snaggletooth[modifica | modifica wikitesto]

Snaggletooth

Lo Snaggletooth è la mascotte ufficiale dei Motörhead. È stato creato graficamente dall'artista Joe Petagno da un'idea di Lemmy ed è apparso per la prima volta nel 1977 nell'album Motörhead: inoltre, il dente tagliato dello Snaggletooth rispecchia il dente rotto di Kilmister. Petagno ha creato quest'immagine che è un misto tra un cinghiale, un cane feroce, un gorilla e che come risultato ha dato vita a questa figura che risulta un ibrido cane-gorilla con i denti sporgenti di un cinghiale. Successivamente sono stati aggiunti, sempre su consiglio di Lemmy, l'elmetto e la catena.[56]

Produzioni sceniche[modifica | modifica wikitesto]

Mikkey Dee durante un concerto in Canada nel 2005

Nel corso della loro carriera, in modo particolare negli anni ottanta, i Motörhead hanno avuto alcune famose produzioni sceniche, come ad esempio alcuni particolari dispositivi luminosi, usati dal vivo durante i concerti.[senza fonte]

Il noto Bombardiere (Bomber) venne ideato nel 1979 dal loro manager d'epoca Douglas Smith. Si trattava della replica di un bombardiere tedesco della seconda guerra mondiale, costruita con pesanti tubi di alluminio, per una superficie di più di 200 metri quadrati. Era in grado di "volare" in ben quattro direzioni, avanti, indietro, destra e sinistra, e all'epoca, era il primo impianto di illuminazione capace di fare tanto. Era un dispositivo molto pesante, venendo usato in molti tour svolti del gruppo, eccetto che negli Stati Uniti poiché era troppo grande per i locali in cui la band suonò.[senza fonte]

Alcuni anni dopo venne costruito un secondo Bomber, che debuttò in un concerto il 7 maggio 1984 all'Hammersmith Odeon di Londra. In questa riproduzione venne però in seguito scoperta una spaccatura nel metallo che si trovava sul retro dell'ala, dimostrando che l'apparecchio sarebbe potuto cadere in un qualsiasi momento.[senza fonte]

Il Bomber tornò poi di scena verso l'inizio del nuovo millennio. Il gruppo lo usò nuovamente per esempio nello show del venticinquesimo anniversario, come si può anche vedere dal DVD 25 & Alive Boneshaker del 2001.[57]

L'Asso di Picche fu invece una non molto fortunata produzione scenica. Anch'essa venne ideata da Douglas Smith dopo l'uscita dell'album Ace of Spades, nel 1980, ed era formato da tubazioni luminose che formavano appunto un gigantesco asso di picche. Tuttavia, era molto fragile e non durò a lungo.[58]

Il Pugno di Ferro è stata un'altra sfortunata produzione scenica, ideata sempre da Douglas Smith, in seguito all'album Iron Fist. La prima sera di messa in atto, i tendoni si aprirono rivelando una scena vuota, la band era sul soffitto, insieme al palco e tutta l'attrezzatura. Poi, appena partita la musica, il gruppo veniva fatto scendere in mezzo a nubi di fumo e luci colorate e intanto si spalancava un pugno enorme, rivelando dei faretti sulle punte dei polpastrelli. La prima sera il pugno non funzionò correttamente, lasciando il gruppo per più di mezz'ora a mezz'aria, ma nelle successive due funzionò bene. Tuttavia, ritornò inspiegabilmente al negozio dove era stato preso e non fece altre apparizioni. Una dimostrazione di esso si ha nel video della canzone Iron Fist.[59]

Il Treno Orgasmatron è stata la quarta e ultima produzione scenica di Douglas. La batteria si trovava nella parte anteriore del treno e usciva su rotaia nel bel mezzo della scena, ma, per motivi tecnici, non funzionò mai. Comunque sia, quel treno accompagnò il gruppo durante il tour di Orgasmatron in giro per tutta l'Europa, nel 1986.[60]

Critiche e controversie[modifica | modifica wikitesto]

Le polemiche[modifica | modifica wikitesto]

La Croce di Ferro

Nel corso della loro carriera i Motörhead, (in modo particolare Lemmy) sono stati a volte accusati di propaganda nazista. Inoltre, la mascotte della band (lo Snaggletooth) è caratterizzata, perlopiù, da una Croce di Ferro; che è, tra l'altro, uno degli oggetti che Lemmy Kilmister portava sempre al collo, ma anche uno dei simboli del wrestler Triple H.[senza fonte]

Kilmister, dal canto suo, ha sempre ammesso di avere un'estesa collezione di oggetti della seconda guerra mondiale, in modo particolare opere tedesche del periodo nazista, come il suo pezzo più pregiato, che è un pugnale Damascus della forza aerea tedesca Luftwaffe, valutato da un esperto almeno 10.000 dollari.[senza fonte] Ecco come definisce il suo rapporto con il nazismo:

«Sono nato nel '45, l'anno in cui la guerra finì. Per me non è storia antica, e non vedo le cose come "i buoni americani ed inglesi" e "i cattivi tedeschi". Comunque Hermann Göring è l'unico che ammiro. Il suo suicidio a Norimberga fu fantastico. Hitler invece era un maledetto bastardo.»

Motörhead e W.A.S.P.[modifica | modifica wikitesto]

Blackie Lawless, leader degli W.A.S.P.

Nel 1997 i Motörhead condivisero con gli W.A.S.P. una tournée mondiale. I due gruppi si erano accordati prima di iniziare il tour per alternarsi il ruolo di headliner durante le varie tappe. Gli W.A.S.P. però non avevano del tutto accettato questa divisione e iniziarono ad ostacolare i compagni di tour.[62] In un primo momento gli W.A.S.P. cercarono di discutere verbalmente di questo fatto con gli stessi Motörhead, che però non accettarono di lasciare il ruolo di attrazione principale in mano solo alla band statunitense. Così, non dandosi per vinti, Lawless e compagni sabotarono il sistema di amplificazione della band rivale, sperando che il gruppo subisse un ritardo organizzativo tale da assicurargli lo spazio musicale dell'intero spettacolo.[62] Fallito anche questo "piano", la band continuò ad infastidire i Motörhead spargendo nei loro camerini piume di gallina e altre sorprese, rendendo di fatto la vita on tour della band insopportabile.[62] Il gruppo però sorvolò nuovamente sull'accaduto e proseguì la tournée.

Inoltre durante il tour, dopo un concerto a Cincinnati, Blackie Lawless attese Lemmy Kilmister giù dal palco, lo aggredì e lo prese a pugni. Blackie Lawless intervistato in merito alla vicenda non ha confermato né smentito, limitandosi ad affermare di essere in buoni rapporti con Lemmy Kilmister.[63] Il comunicato ufficiale degli W.A.S.P. nascose i fatti accaduti giustificando l'abbandono dei Motörhead per motivi di soldi.[62] Infatti secondo questa versione gli incassi del tour, che sarebbero stati da spartire tra W.A.S.P. e Motörhead, non erano così elevati da soddisfare entrambe le band, e quindi questi ultimi, avendo calcolato circa 40.000 dollari di perdita, decisero di concludere il viaggio promozionale anzitempo.[62]

Nel settembre del 2012, Blackie Lawless è tornato a parlare della vicenda, in un aneddoto tratto dal suo diario, chiudendola però definitivamente. Lui e Lemmy Kilmister pare che abbiano dunque chiarito e siano tornati ad essere in buoni rapporti; tutto quello che è successo in quell'occasione, sempre a detta di Blackie, è stato un grande malinteso nato per colpa degli organizzatori che hanno detto alcune cose ai Motörhead, ed altre agli W.A.S.P.[64]

Stile musicale[modifica | modifica wikitesto]

Appartenenti alla corrente britannica NWOBHM,[65] i Motörhead hanno proposto un heavy metal[2][3][4] grezzo e violento che concilia fra loro punk e hard rock[2][66] citando le melodie del rock 'n' roll.[67] Sono considerati tra i primi gruppi dello speed metal, dell'hardcore punk e del thrash metal[68][69], quest'ultimo un sottogenere di cui sono considerati i primissimi esponenti.[2][67][69][70][71] Nonostante ciò, il leader Lemmy ha dichiarato che "ogni gruppo metal è un ovvio successore di Buddy Holly e Eddie Cochran" e ha spesso insistito sulla natura rock 'n' roll del gruppo;[67][68] secondo una sua dichiarazione:[68]

«Volevo essere i MC5 con elementi di Little Richard, Hawkwind e rock 'n' roll suonato a folle velocità (...) I Motörhead erano una band blues, veramente, suonavano mille miglia all'ora.»

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Formazione dei Motörhead.
Ultima

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia dei Motörhead.
Album in studio

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 2 Metal Hammer Awards
    • Maximum Metal 2013[72]
    • Best International Band 2010[73]
  • 1 Metal Hammer Golden God Award
    • The Golden God 2013[74]
  • 1 Revolver Golden God Award
  • 1 Classic Rock Award
    • Best Film/DVD of the Year 2011, per il film Lemmy.[76]
  • 1 Mojo Hero Award:
    • 2008
  • 1 Grammy Award:
  • 2 candidature ai Grammy Award:
    • 1992: Best Metal Performance con l'album 1916.
    • 1999: Best Metal Performance con la reinterpretazione di Enter Sandman dei Metallica.
  • Votati "Miglior Peggiore Band del Mondo" nel 1975 dal magazine inglese Sounds.[78]
  • Band of the Year 1980, nella classifica gestita dal magazine Sounds.[79]
  • Premiati con l'ingresso nella Rock Walk of Fame, il 1º settembre 2003.[80]
  • Posizione numero 8 nella classifica speciale Greatest Metal Bands gestita da MTV.[81]
  • Posizione numero 26 nella classifica speciale "100 Greatest Artists of Hard Rock", gestita dalla rete televisiva VH1.
  • L'album Overkill è stato inserito tra "i 50 album più pesanti e rumorosi di tutti i tempi" nella classifica speciale gestita da Q Magazine e chiamata Q 50 Heaviest Albums of all Time.[82]
  • L'album Ace of Spades è stato inserito nella posizione numero 10 della classifica speciale stilata da IGN e riguardante i "25 migliori album metal di sempre".[83]
  • L'album Ace of Spades è stato inserito nella posizione numero 37 della classifica speciale stilata dal sito britannico Metal-Rules e riguardante i "100 migliori album heavy metal di tutti i tempi".[84]
  • La canzone Ace of Spades è stata inserita nella posizione numero 10 della classifica speciale della rete televisiva VH1 40 Greatest Metal Songs.
  • L'album Kiss of Death è stato inserito nella posizione numero 8 della classifica speciale stilata dal magazine canadese Brave Words & Bloody Knuckles e riguardante "I migliori 66 album metal del 2006".[85]
  • Sempre Kiss of Death, è stato invece inserito nella posizione 23 di un'altra classifica speciale, stilata dalla rivista britannica Metal Hammer, e riguardante anch'essa i migliori album metal dell'anno appena trascorso.[86]
  • Il cantante e bassista Lemmy Kilmister, è stato inserito nella posizione numero 48 della classifica speciale redatta dal giornale specializzato Hit Parader e riguardante i "100 migliori cantanti dell'heavy metal"[87] e nella posizione 8 nella classifica riguardante i "migliori 10 bassisti metal & hard rock" redatta da Gibson[88]
  • L'ex chitarrista della band, "Fast" Eddie Clarke, è stato inserito nella posizione 43 della classifica speciale stilata dal giornale di settore Guitar World e riguardante i "100 migliori chitarristi metal".[89]
  • Il nome della band è stato inserito alla prima posizione nella classifica speciale condotta dal magazine Spin nel 2012 "The 40 Greatest Band Names of All Time", ossia "i migliori 40 nomi di gruppi di tutti i tempi".[90]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Motörhead, su AllMusic, All Media Network.
  2. ^ a b c d Enzo Gentile, Alberto Tonti, Il dizionario del pop-rock, Zanichelli, 2014, pp. 1118-1119.
  3. ^ a b (EN) Stephen Thomas Erlewine, Motörhead, su allmusic.com. URL consultato il 27 maggio 2010.
  4. ^ a b Eddy Cilìa, Enciclopedia Rock - '70 (terzo volume), Arcana, 2001, p. 367.
  5. ^ Archivio (lettera "M"), su ondarock.it. URL consultato il 29 marzo 2017.
  6. ^ a b È morto Lemmy Kilmister dei Motorhead. "La band è finita", annuncia il batterista, su repubblica.it, 29 dicembre 2015. URL consultato il 29 dicembre 2015.
  7. ^ Peter Buckley, pp. 587-588.
  8. ^ (EN) Jeb Wright, Better Motorhead Than Dead: An Interview with Lemmy Kilmister, su classicrockrevisited.com. URL consultato il 4 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2008).
  9. ^ (EN) Mark Beech, `Lemmy' Kilmister, Founder of Rock Band Motorhead, Dies at 70, in Bloomberg News, 29 dicembre 2015. URL consultato il 23 gennaio 2016.
  10. ^ (EN) Alex Young, R.I.P. Lemmy Kilmister, Motörhead frontman dead at 70, su consequence.net, Consequence, 28 dicembre 2015. URL consultato il 23 gennaio 2016.
  11. ^ Lemmy Kilmister & Janiss Garza, p. 94.
  12. ^ Guglielmi & Rizzi, 2002, p. 555.
  13. ^ Motörhead: Bio, su mtv.it. URL consultato il 27 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2009).
  14. ^ Lemmy Kilmister & Janiss Garza, p. 99.
  15. ^ Lemmy Kilmister, Janiss Garza & R. Vianello, pag. 105.
  16. ^ Harry Shaw, p. 23.
  17. ^ (EN) Past Tour Dates: 1975, su imotorhead.com. URL consultato il 4 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 novembre 2010).
  18. ^ Daniel Bukszpan & Ronnie James Dio, p. 165.
  19. ^ a b c d e f g h i j k l m n o Guglielmi & Rizzi, 2002, p. 557.
  20. ^ (EN) History & Tour Archive, su imotorhead.com. URL consultato l'8 marzo 2024 (archiviato il 9 dicembre 2023).
  21. ^ a b c Tommaso Franci, Motörhead: La furia incendiaria del metallo, su ondarock.it. URL consultato il 1º dicembre 2010.
  22. ^ a b c d e f g h Cesare Rizzi, p. 382.
  23. ^ Recensione Motorhead - No Sleep ’til Hammersmith, su Metallized.it. URL consultato il 10 maggio 2023.
  24. ^ https://www.discogs.com/it/Wendy-Lemmy-Stand-By-Your-Man/release/684360.
  25. ^ Lemmy Kilmister, Janiss Garza & R. Vianello, p. 248.
  26. ^ Lemmy Kilmister, Janiss Garza & R. Vianello, p. 252.
  27. ^ Lemmy Kilmister, Janiss Garza & R. Vianello, pp. 250-252.
  28. ^ Magpie interview, February 2005, su motorhead.it, febbraio 2005. URL consultato il 27 maggio 2010.
  29. ^ Lemmy Kilmister, Janiss Garza & R. Vianello, pp. 276-277.
  30. ^ Lemmy Kilmister, Janiss Garza & R. Vianello, pp. 281-284.
  31. ^ Lemmy Kilmister & Janiss Garza, pp. 276-277.
  32. ^ Luca Signorelli, 2001, p. 124.
  33. ^ (EN) Past Tour Dates: 2000, su imotorhead.com. URL consultato il 4 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2011).
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  36. ^ (EN) Rockers to sponsor under-10 team, su news.bbc.co.uk, 15 novembre 2006. URL consultato il 27 maggio 2010.
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  38. ^ (EN) The Wörld Is Yours, su lemmymovie.co.uk. URL consultato il 30 novembre 2010 (archiviato dall'url originale l'8 novembre 2011).
  39. ^ (EN) Classic Rock Presents: Motorhead - The World is Yours, su myfavouritemagazines.co.uk. URL consultato il 30 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2011).
  40. ^ (EN) THE WORLD IS YOURS, su imotorhead.com. URL consultato il 30 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2010).
  41. ^ Motorhead: il nuovo disco esce a dicembre, su rockol.it, 2 novembre 2010. URL consultato il 30 novembre 2010.
  42. ^ (EN) Tour Motörhead 2010, su imotorhead.com. URL consultato il 30 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2011).
  43. ^ a b (EN) Former Motorhead guitarist Michael 'Würzel' Burston dies aged 61, in News Musical Express, 10 luglio 2011. URL consultato il 28 luglio 2011.
  44. ^ Paolo Bianco, Motorhead a Wacken: concerto interrotto per la salute di Lemmy, su Soundsblog, 3 agosto 2013. URL consultato il 10 maggio 2023.
  45. ^ Motorhead - Aftershock :: Le recensioni di OndaRock
  46. ^ Phil 'Philthy Animal' Taylor: A Tribute - Feature - Classic Rock
  47. ^ Motorhead, Lemmy Kilmister stroncato da un cancro alla prostata, in TGcom, 20 gennaio 2016. URL consultato il 23 gennaio 2016.
  48. ^ Mikkey Dee: "È la fine dei Motörhead ovviamente", su spaziorock.it, SpazioRock, 29 dicembre 2015. URL consultato il 29 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2016).
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  50. ^ MOTÖRHEAD: in uscita il live Clean Your Clock con uno degli ultimi concerti di Lemmy
  51. ^ http://www.rollingstone.it/musica/news-musica/e-morto-a-67-anni-fast-eddie-clarke-chitarrista-dei-motorhead/2018-01-11/
  52. ^ PHIL CAMPBELL AND THE BASTARD SONS - The Age Of Absurdity, su https://metalitalia.com/. URL consultato il 10 maggio 2023.
  53. ^ LEADER OF DOWN: il video di "Cascade Into Chaos", su https://metalitalia.com/. URL consultato il 10 maggio 2023.
  54. ^ https://www.heavypsychsounds.com/bands/little-villains.htm
  55. ^ https://www.ondarock.it/news.php?&id=7068
  56. ^ About Joe Petagno – intervista tratta dal bonus DVD dell'album Inferno, uscito in occasione del trentennale della band
  57. ^ Lemmy Kilmister, Janiss Garza & R. Vianello, pp. 139, 183-184.
  58. ^ Lemmy Kilmister, Janiss Garza & R. Vianello, p. 147.
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  89. ^ Ecco a voi i 100 migliori chitarristi metal, su rockstar.it, 18 settembre 2003. URL consultato il 27 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2008).
  90. ^ Making the Brand: The 40 Greatest Band Names of All Time | SPIN | Best of SPIN | All Time

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Enciclopedie[modifica | modifica wikitesto]

Testi monografici[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Alan Burridge, Motörhead: Live to Win, Cleopatra, 2012, p. 220, ISBN 978-0-9636193-8-9.
  • (EN) Joel McIver, Overkill: The Untold Story of Motörhead, 2012, p. 272.
    • Joel McIver, La Storia dei Motörhead, traduzione di M. Baroni, Milano, Tsunami Edizioni, 2012, p. 272, ISBN 978-88-96131-39-8.
  • (EN) Jake Brown, Lemmy Kilmister, Motörhead: In the Studio, John Blake, 2010, ISBN 978-1-84454-978-8.
  • (EN) Seamus Craic, Motörhead, Artnik Media, 2006, ISBN 978-1-905382-19-4.
  • (EN) Joe Petagno, Lemmy Kilmister, Steffan Chirazi, Orgasmatron: The Heavy Metal Art of Joe Petagno, Feral House, 2004, ISBN 978-1-932595-00-0.
  • (EN) Harry Shaw, Lemmy: in his own words, Londra, Omnibus Press, 2002, ISBN 978-0-7119-9109-5.
    • Harry Shaw, Parola di Lemmy, traduzione di M. Baroni, Milano, Tsunami Edizioni, 2008, ISBN 978-88-96131-00-8.
  • (EN) Alan Burridge, Mick Stevenson, Illustrated Collector's Guide to Motorhead, Collector's Guide Pub., 1995, ISBN 978-0-9695736-2-3.
  • (EN) Alan Burridge, Motörhead, Babylon Books, 1981, p. 272, ISBN 978-0-86001-935-0.

Autobiografie[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Lemmy Kilmister, Janiss Garza, White Line Fever: The Autobiography, Pocket, 2003, ISBN 978-0-671-03331-6.
    • Lemmy Kilmister, Janiss Garza, La sottile linea bianca, traduzione di R. Vianello, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2004, ISBN 978-88-8490-575-8.

Libri fotografici[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Pep Bonet, Motörhead: Röadkill, a, 2013.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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