Marocco: differenze tra le versioni

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=== Emigrazione ===
=== Emigrazione ===
I marocchini emigrano verso i paesi esteri per trovare lavoro e migliori condizioni di vita. Ci sono circa 5 milioni di marocchini all'estero,<ref>[http://www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/stati/marocco/2016/08/22/lappello-del-re-del-marocco-uniti-contro-terrore_ce15a1fd-07d5-40dd-bb38-5ca3f043468c.html]</ref> la maggior parte dei quali in [[Europa]], principalmente in [[Francia]] (circa {{TA|1 500 000}}<ref>[http://www.insee.fr/fr/themes/document.asp?reg_id=0&ref_id=ip1287#inter1]</ref>), [[Spagna]] (circa {{TA|750 000}}<ref>{{cita web |url=http://www.lemag.ma/Les-Marocains-1ere-communaute-hors-UE-affiliee-a-la-securite-sociale-espagnole_a80813.html |titolo=Copia archiviata |accesso=12 giugno 2016 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303172819/http://www.lemag.ma/Les-Marocains-1ere-communaute-hors-UE-affiliee-a-la-securite-sociale-espagnole_a80813.html |dataarchivio=3 marzo 2016 }}</ref>), [[Belgio]] (circa {{TA|500 000}}<ref>[http://www.npdata.be/Data/Misdrijven/Analyse/Vreemdeling-en-misdrijf.htm]</ref>), [[Italia]] (circa {{TA|450 000}}<ref>[http://www.tuttitalia.it/statistiche/cittadini-stranieri/marocco/]</ref>), [[Paesi Bassi]] (circa {{TA|400 000}}<ref>[http://statline.cbs.nl/StatWeb/publication/?VW=T&DM=SLEN&PA=37325eng&D1=0-2&D2=0&D3=0&D4=0&D5=0-1,3-4,139,145,210,225&D6=4,9,%28l-1%29-l&HD=090611-0858&LA=EN&HDR=G3,T&STB=G5,G1,G2,G4]</ref>) e [[Germania]] (circa {{TA|140 000}}<ref>[http://www.bladi.net/l-allemagne-immigration-marocains.html]</ref>).
I marocchini emigrano verso i paesi esteri per trovare lavoro e migliori condizioni di vita. Ci sono circa 5 milioni di marocchini all'estero,<ref>[http://www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/stati/marocco/2016/08/22/lappello-del-re-del-marocco-uniti-contro-terrore_ce15a1fd-07d5-40dd-bb38-5ca3f043468c.html]</ref> la maggior parte dei quali in [[Europa]], principalmente in [[Francia]] (circa {{TA|1 500 000}}<ref>[http://www.insee.fr/fr/themes/document.asp?reg_id=0&ref_id=ip1287#inter1]</ref>), [[Spagna]] (circa {{TA|750 000}}<ref>{{cita web |url=http://www.lemag.ma/Les-Marocains-1ere-communaute-hors-UE-affiliee-a-la-securite-sociale-espagnole_a80813.html |titolo=Copia archiviata |accesso=12 giugno 2016 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303172819/http://www.lemag.ma/Les-Marocains-1ere-communaute-hors-UE-affiliee-a-la-securite-sociale-espagnole_a80813.html |dataarchivio=3 marzo 2016 }}</ref>), [[Belgio]] (circa {{TA|500 000}}<ref>[http://www.npdata.be/Data/Misdrijven/Analyse/Vreemdeling-en-misdrijf.htm]</ref>), [[Italia]] (circa {{TA|450 000}}<ref>[http://www.tuttitalia.it/statistiche/cittadini-stranieri/marocco/]</ref>), [[Paesi Bassi]] (circa {{TA|400 000}}<ref>[http://statline.cbs.nl/StatWeb/publication/?VW=T&DM=SLEN&PA=37325eng&D1=0-2&D2=0&D3=0&D4=0&D5=0-1,3-4,139,145,210,225&D6=4,9,%28l-1%29-l&HD=090611-0858&LA=EN&HDR=G3,T&STB=G5,G1,G2,G4]</ref>) e [[Germania]] (circa {{TA|140 000}}<ref>[http://www.bladi.net/l-allemagne-immigration-marocains.html]</ref>).

=== Immigrazione ===
La popolazione straniera è in costante crescita ed è di circa 100&nbsp;000 persone<ref name="rgph2014"/> (in particolare francesi, spagnoli e italiani). Negli ultimi anni si è registrato anche un notevole incremento dell'immigrazione sub-sahariana, mentre grazie al regime fiscale marocchino e al processo di sviluppo economico, sempre più imprenditori stranieri si recano in Marocco (in particolare spagnoli e francesi).


=== Lingue ===
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Il [[lingua francese|francese]] è di fatto la seconda lingua (non ufficiale) del paese ed è ampiamente utilizzata nell'amministrazione, nei media e nell'istruzione superiore.
Il [[lingua francese|francese]] è di fatto la seconda lingua (non ufficiale) del paese ed è ampiamente utilizzata nell'amministrazione, nei media e nell'istruzione superiore.


Una jango di marocchini nelle regioni settentrionali del paese parla lo [[Lingua spagnola|spagnolo]] come seconda o terza lingua.
Una minoranza di marocchini nelle regioni settentrionali del paese parla lo [[Lingua spagnola|spagnolo]] come seconda o terza lingua.


=== Religioni ===
=== Religioni ===

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Marocco (disambigua).
Marocco
Arabo: الله، الوطن، الملك
Tamazight: ⴰⴽⵓⵛ, ⴰⵎⵓⵔ, ⴰⴳⵍⵍⵉⴷ
Italiano: (Dio, Patria, Re)
Marocco - Localizzazione
Marocco - Localizzazione
Dati amministrativi
Nome completoRegno del Marocco
Nome ufficialeⵜⴰⴳⴻⵍⴷⵉⵜ ⵏ ⵍⵎⴻⵖⵔⵉⴱ
المملكة المغربية
Lingue ufficialiarabo, tamazight[1]
Altre linguefrancese, spagnolo
CapitaleRabat  (2 120 192 ab. / 2014)
Politica
Forma di governoMonarchia costituzionale
ReMohammed VI
Primo ministroSaâdeddine El Othmani
Indipendenzadalla Francia il 2 marzo 1956
dalla Spagna il 7 aprile 1956
Ingresso nell'ONU12 novembre 1956
Superficie
Totale446 550 (710 850 incluso Sahara Occidentalekm² (58/40º)
% delle acque1,059%
Popolazione
Totale33.848.242 ab. (2014[2]) (37º)
Densità74 (47 incluso Sahara Occidentale) ab./km²
Nome degli abitantimarocchini
Geografia
ContinenteAfrica
ConfiniAlgeria, Mauritania, Spagna (Ceuta e Melilla)
Fuso orarioUTC+0
Economia
ValutaDirham
PIL (nominale)104,700[3] milioni di $ (2016) (60º)
PIL pro capite (nominale)3 250 $ (2015) (125º)
PIL (PPA)274,900 milioni di $ (2015) (55º)
PIL pro capite (PPA)8 056 $ (2015) (115º)
ISU (2015)0,647 (medio) (123º)
Fecondità2,2 (2011)[4]
Varie
Codici ISO 3166MA, MAR, 504
TLD.ma
Prefisso tel.+212
Sigla autom.MA
Lato di guidaDestra (↓↑)
Inno nazionaleHymne Cherifien
Festa nazionale18 novembre
Marocco - Mappa
Marocco - Mappa
Evoluzione storica
Stato precedente Protettorato francese del Marocco
Protettorato spagnolo del Marocco
Zona internazionale di Tangeri
 
Coordinate: 32°N 6°W / 32°N 6°W32; -6

Il Marocco (AFI: /maˈrɔkko/[5]; in arabo المملكة المغربية?, al-Mamlaka al-Maghribiyya, ovvero "Regno maghrebino";[6] in tamazight: ⵜⴰⴳⴻⵍⴷⵉⵜ ⵏ ⵍⵎⴻⵖⵔⵉⴱ, Tageldit n Lmeɣrib) è uno Stato dell'Africa settentrionale, situato all'estremità più occidentale della regione del mondo arabo denominata Maghreb (traducibile in "Occidente").

Il toponimo Marocco deriva dal nome della città di Marrakech, traslitterazione francofona dell'arabo Marrākeš, derivato a sua volta dal termine tamazight Mur-Akush (ossia Terra di Dio), che nel Medioevo era conosciuta in Europa come "Città di Marocco" (Cité de Maroc, Ciutat de Marroc, ecc.); il nome di Marrakech (o anche Marrakesh) venne assegnato alla città dal suo fondatore Yusuf ibn Tashfin.

Le coste del Marocco sono bagnate dal Mar Mediterraneo e dallo Stretto di Gibilterra nella parte settentrionale, dall'Oceano Atlantico in tutto il tratto a ovest.

I confini terrestri sono con la sola Algeria a est e sud-est, e con la Mauritania a sud (poiché il Marocco rivendica la propria sovranità sul Sahara occidentale), oltre che con le exclave spagnole di Ceuta, Melilla e la penisola di Peñón de Vélez de la Gomera a nord.

Il Marocco è una monarchia costituzionale: il sovrano è Mohammed VI, e il capo del governo è Saâdeddine El Othmani (PJD).

Le lingue ufficiali del Paese sono l'arabo e il tamazight (denominata berbero dai vari colonizzatori provenienti dall'Europa, divenuta ufficiale insieme con l'arabo nella nuova costituzione[1]). Il locale dialetto arabo è il più diffuso e parlato dal popolo marocchino, poiché anche i madrelingua tamazight conoscono il locale dialetto arabo per l'istruzione ricevuta nelle scuole o per il culto proprio dell'Islam. Il francese è assai diffuso, ed è utilizzato nella pubblica amministrazione, nell'istruzione superiore e nel commercio.

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia del Marocco.

Abitato fin dalla preistoria da popolazioni berbere, il Marocco conobbe la colonizzazione di vari popoli come i Fenici, i Cartaginesi, i Romani, i Vandali, i Bizantini e, infine, gli Arabi. Il dominio delle dinastie islamiche ha avuto sul paese una grandissima influenza a partire dal VII secolo (divenendo in alcuni periodi centro di vasti imperi), mentre è al XIX secolo che risalgono le prime infiltrazioni coloniali della Francia e della Spagna. Il Marocco diventa protettorato nel 1912, poi è tra i primi paesi del continente africano a diventare indipendente nel 1956, dopo diverse rivolte, guidato dal sultano Mohammed V. Il Marocco ha mantenuto la monarchia dopo l'indipendenza.

Geografia

Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia del Marocco.
Le montagne dell'Alto Atlante
Regione di Marrakech
Montagne del Rif nei pressi di Chefchaouen
Sahara marocchino
Ifrane, soprannominata "Piccola Svizzera"
Malabata, Tangeri
Il fiume Bin el Ouidane nei pressi di Béni Mellal
Mappa climatica del Marocco

Morfologia

La geografia del Marocco è caratterizzata dalla presenza di due grandi catene montuose: la catena Rif, a ridosso della costa mediterranea, e quella dell'Atlante che attraversa tutto il Paese da Sud-Ovest a Nord-Est e ha vette che superano i 4000 s.l.m. Nella parte più meridionale del Marocco si incontra il grande deserto del Sahara in corrispondenza del quale la presenza di insediamenti umani diventa estremamente rarefatta.

Montagne

Il Marocco è segnato dalla presenza della catena montuosa dell'Atlante che lo attraversa diagonalmente da nord-est, in corrispondenza del confine settentrionale con l'Algeria, a sud-ovest, dove incontra l'oceano Atlantico all'altezza delle città di Agadir e Sidi Ifni.

La catena montuosa dell'Atlante si sviluppa attraverso le cime dell'Anti Atlante, che toccano un massimo di 2060, nel sud ovest del paese, quelle dell'Alto Atlante, a cui appartiene il Jbel Toubkal che con i suoi 4 167 m è il più alto del paese e del Nordafrica, sempre nel sud ovest del paese, quelle del Medio Atlante nel nord del Marocco che arrivano a Errore in {{M}}: parametro 1 non è un numero valido. di altitudine, e quelle dell'Atlante Sahariano che arrivano ai 1 888 m.

Idrografia

Fiumi

I principali fiumi del Marocco (Sebou, Oum Er-Rbia e Muluia) hanno generalmente un andamento da sud verso nord o nord ovest, seguendo il tragitto che dai monti dell'Atlante, con il loro regime irregolare, li porta a sfociare nel mar Mediterraneo o nell'oceano Atlantico. Quando invece scorrono verso sud, verso i confini con l'Algeria assumono la caratteristica di fiumi stagionali.

Questi corsi d'acqua, per la scarsità delle precipitazioni e per la morfologia dalla catena montuosa dell'Atlante, non sono adatti per la navigazione, ma sono intensamente sfruttati per l'irrigazione e la produzione di energia idroelettrica.

Tra i maggiori fiumi del Marocco troviamo la Muluia, che nasce dai monti dell'Atlante, nei pressi della città di Midelt, e dopo circa 600 km sfocia nel mar Mediterraneo, vicino ai confini con l'Algeria; il fiume Oum Er-Rbia, lungo circa 1000 km, mentre il più lungo del paese è il Draa, lungo circa 1100 km. Oum Er-Rbia che nasce non distante dalla Muluia, e che si dirige verso l'oceano Atlantico, dove alla sua foce sorge la città di Azemmour. Un altro fiume importante del paese è il Sebou, che nasce anch'esso dai monti dell'Atlante e si tuffa nell'Atlantico non lontano dalla città di Kenitra.

Laghi e lagune

Nel Marocco i laghi sono poco numerosi e di piccole dimensioni, a causa dell'intensità dell'evaporazione e dell'alluvionamento. Nel complesso le risorse idriche del Paese presentano una grande varietà di aspetti, ma in sostanza (pur essendo considerevoli) non sono certo abbondanti. Perciò, data anche la stagionalità delle precipitazioni, l'acqua rappresenta per il Marocco un problema fondamentale, che condiziona l'intero sviluppo del settore agricolo del Paese.

Clima

Osservando la notevole estensione del territorio del Marocco e la sua particolare morfologia si può dividere il Paese in diverse microaree climatiche. Il clima del Marocco può essere suddiviso in cinque sotto-zone:

Popolazione

Demografia

Crescita demografica del Marocco dal 1961 al 2003

Nel 1961 il Marocco contava 12 milioni di abitanti, mentre attualmente la popolazione arriva a circa 34 milioni, con un incremento demografico quasi triplicato. Il Marocco è il terzo paese africano per numero di Arabi, dopo l'Egitto e l'Algeria. La maggior parte della popolazione vive a ovest della catena montuosa dell'Atlante, che divide il paese dal deserto del Sahara. Casablanca è il più importante porto, centro commerciale e industriale. La speranza di vita è di 71 anni, 69 per gli uomini e 73 per le donne, mentre il tasso di popolazione urbana sfiora il 60%.

Etnie

Mappa etnolinguistica del Marocco del 1973

La popolazione marocchina è composta principalmente da due gruppi etnici: i Berberi, autoctoni e maggioritari, e gli Arabi, di origine esterna; è inoltre presente una consistente minoranza ebraica, la più numerosa del mondo arabo. Per quanto concerne la lingua, molti indigeni hanno adottato l'arabo dialettale marocchino, che sembra essere maggioritario. Alcune stime valutano che questo sia parlato dal 65% della popolazione, rispetto al 33% di berberofoni [senza fonte]. Secondo altri, invece, i berberofoni sarebbero tra il 40 e il 65% della popolazione[7]. Nel corso dei secoli i berberi e gli arabi si sono tra loro mescolati. A grandi linee, tuttavia, è possibile indicare nelle regioni pianeggianti e nelle grandi città la zona nella quale la lingua araba costituisce la maggioranza, mentre nel Rif, nella catena montuosa dell'Atlante e nelle regioni meridionali prevale quella berbera. Scendendo nel profondo sud è possibile trovare l'etnia Sahrawi. Nelle città imperiali marocchine e nelle città costiere si trovano i discendenti dei moriscos di Spagna (a loro volta discendenti dei mori di al-Andalus), espulsi a seguito della Reconquista, che sono stimati in 5 milioni in tutto il Marocco. Si concentrano soprattutto nelle città di Fes, Meknes, Rabat, Salé, Chefchaouen e Tétouan. Vi sono pure i gnawa, i discendenti degli schiavi neri deportati in Marocco nei secoli passati.

Emigrazione

I marocchini emigrano verso i paesi esteri per trovare lavoro e migliori condizioni di vita. Ci sono circa 5 milioni di marocchini all'estero,[8] la maggior parte dei quali in Europa, principalmente in Francia (circa 1 500 000[9]), Spagna (circa 750 000[10]), Belgio (circa 500 000[11]), Italia (circa 450 000[12]), Paesi Bassi (circa 400 000[13]) e Germania (circa 140 000[14]).

Immigrazione

La popolazione straniera è in costante crescita ed è di circa 100 000 persone[2] (in particolare francesi, spagnoli e italiani). Negli ultimi anni si è registrato anche un notevole incremento dell'immigrazione sub-sahariana, mentre grazie al regime fiscale marocchino e al processo di sviluppo economico, sempre più imprenditori stranieri si recano in Marocco (in particolare spagnoli e francesi).

Lingue

Le lingue ufficiali del Marocco sono l'arabo e il tamazight. Di questa popolazione che parla tamazight, una parte la parla come lingua madre, l'altra parte come seconda insieme al locale dialetto arabo (il Darija). Inoltre, i dialetti berberi parlati in Marocco sono principalmente raggruppati in 3 gruppi linguistici: tarifit nel Rif, tamazight nell'Atlante e tashelhit nel sud.

Il francese è di fatto la seconda lingua (non ufficiale) del paese ed è ampiamente utilizzata nell'amministrazione, nei media e nell'istruzione superiore.

Una minoranza di marocchini nelle regioni settentrionali del paese parla lo spagnolo come seconda o terza lingua.

Religioni

La storica moschea della Koutoubia a Marrakech.

La maggior parte dei marocchini professa l'Islam. Oltre ai musulmani in Marocco sono presenti circa 80 000 cristiani, per lo più cattolici francesi, e 8.000 ebrei, la comunità ebraica più numerosa del mondo arabo, che prima della fondazione dello Stato di Israele contava più di 300.000 ebrei sefarditi.

L'islam tradizionale nordafricano presenta alcune caratteristiche particolari come il culto dei marabutti e dei santi (Sidi), le cui tombe sono oggetto di pellegrinaggi.

Sebbene il re sia considerato discendente del Profeta e "Comandante dei credenti", la legislazione è notevolmente laica, in particolare con un codice di diritto di famiglia (Mudawana), riformato nel 2004, che tutela le donne in modo notevole rispetto ad altri paesi a maggioranza musulmana. Anche l'uso degli alcolici, sebbene vietato dalla legge coranica, in alcuni locali vengono venduti a patto che questi abbiano una licenza. Inoltre, è molto seguito il calendario occidentale per cui, nelle città più importanti e/o più turistiche, molto spesso è la domenica, e non il venerdì, il giorno di riposo.

Ordinamento dello stato

Secondo la Costituzione, promulgata da Hassan II nel dicembre 1962, il Marocco è uno Stato sovrano retto da una monarchia costituzionale, sociale e democratica. Dal luglio 1999 il monarca è Mohammed VI che è succeduto al padre Hassan II, a sua volta preceduto dal padre Mohammed V, padre dell'indipendenza. La dinastia alawide, a cui appartiene il sovrano, è originaria del sud e vanta un'origine sceriffiana, ossia una discendenza diretta dal Profeta.

Il Palazzo reale a Rabat.

Il sovrano è capo religioso del paese ("difensore della fede" e "comandante dei credenti"), capo politico e capo delle forze armate. In quanto capo politico può a sua discrezione sciogliere il parlamento e convocare nuove elezioni; inoltre, ha poteri esecutivi.

Il potere esecutivo è detenuto dal Palazzo (cioè dal re e dai suoi consiglieri) e dal governo. Il re presiede il consiglio dei ministri, nomina il primo ministro dopo le elezioni legislative sentita la maggioranza parlamentare, nomina i ministri sentito il primo ministro, revoca i ministri a sua discrezione, e può, sempre a sua discrezione, dirigere per Ḍāhir (regio decreto). Il primo ministro dirige il governo e coordina l'attività dei ministri, anche arbitrandone le divergenze; controfirma i Ḍāhir ed esercita il potere regolamentare (i regolamenti sono controfirmati dai ministri incaricati dell'attuazione); può emanare decreti-legge su delega del parlamento per oggetti determinati e durata limitata.

Il Parlamento a Rabat.

Il potere legislativo, bicamerale dal 1996, è prerogativa della Camera dei Rappresentanti (Majlis al-nuwwāb), composta da 395 deputati eletti ogni 5 anni a suffragio universale, e dalla Camera dei Consiglieri (Majlis al-mustasharīn), composta da 270 seggi rinnovati a elezione indiretta per un terzo ogni 3 anni. Il parlamento ha visto progressivamente aumentare i suoi poteri di controllo, fino alle ultime revisioni costituzionali del 1992 e 1996: oltre alla funzione legislativa, infatti, vota il bilancio del regno, può costituire commissioni d'inchiesta sull'operato del governo, e può far cadere il governo con una mozione di sfiducia.

L'ordine giudiziario è indipendente. I giudici della corte suprema sono nominati dal sovrano. Negli ultimi anni sono state create diverse magistrature specializzate, di ispirazione codicistica e non coranica.

Sull'onda delle proteste popolari in tutto il Maghreb, il 1º luglio 2011, tramite referendum, è stata varata una nuova Costituzione con la quale il re ha rinunciato a tutta una serie di poteri esecutivi a vantaggio del Capo del governo, però mantiene il controllo di tutte le decisioni strategiche. Il sovrano infatti continua a sovrastare gran parte dell'attività decisionale e tutti e i poteri del Capo del governo sono sempre e comunque legati al consenso del re.

Rivendicazioni territoriali

Come si può trovare nelle carte geografiche il Marocco: con o senza la contesa del Sahara Occidentale

Con quella che fu definita la Marcia Verde, il 6 novembre del 1975, circa 350 000 marocchini disarmati diedero vita a una manifestazione di massa sotto la guida del governo del re Hassan II radunandosi presso la città di Tarfaya per attraversare il confine del Sahara Occidentale, al tempo territorio autonomo spagnolo conteso dal Marocco alla Spagna. Il Sahara Occidentale è stata una colonia spagnola fino al 1976. Quando la Spagna si ritirò il Marocco ne annesse i due terzi settentrionali; il resto del territorio fu annesso nel 1979 a seguito del ritiro della Mauritania. Tuttavia il gruppo armato Fronte Polisario, si oppose alle annessioni e proclamò il 27 febbraio 1976 la Repubblica democratica araba Sahrawi, riconosciuta dall'Organizzazione dell'unità africana (successivamente Unione Africana), ma non riconosciuta dall'ONU e dalla Lega araba. La guerriglia susseguente terminò con un cessate il fuoco del 1991 attraverso la missione MINURSO; il referendum per la determinazione dello status definitivo del Sahara Occidentale non è stato ancora effettuato. Nel corso degli anni l'ONU ha presentato diverse proposte per la soluzione del Sahara (tra cui i piani Baker), ma sono sempre stati rifiutati da una rispettiva parte o dall'altra. In Marocco viene fondato il CORCAS, un consiglio creato con decreto reale (Ḍāhir) dal re Mohammed VI composto da 140 membri, ed è la parte responsabile per negoziare con il Fronte Polisario e lo sviluppo economico e sociale del Sahara Occidentale. In risposta agli appelli del Consiglio di Sicurezza ONU alle parti per porre fine alla situazione di stallo politico, il Marocco ha presentato, l’11 Aprile 2007, al Segretario Generale, l’iniziativa marocchina di negoziazione di uno status d’autonomia per la regione del Sahara, e considerata dagli osservatori internazionali il miglior compromesso accettabile per la soluzione di questo conflitto. L'ONU ha suggerito alle parti di entrare in negoziati diretti e incondizionati sul tema.[15]

Il Marocco contesta inoltre la sovranità spagnola sulle exclave lungo la costa affacciata sul Mediterraneo: le città di Ceuta e Melilla, la penisola di Peñón de Vélez de la Gomera e l'isola di Peñón de Alhucemas; sono sotto sovranità spagnola anche le isole Chafarinas, sulla costa del Mediterraneo, 45 km a est di Melilla, di cui il Marocco chiede la restituzione. L'isolotto di Perejil, uno scoglio disabitato presso lo stretto di Gibilterra, è disputato tra il Marocco e la Spagna. Infine, le Isole Canarie, al largo del lembo più meridionale della costa atlantica del Marocco, appartengono alla Spagna.

Suddivisione amministrativa

Regioni

Lo stesso argomento in dettaglio: Regioni del Marocco.

Il livello amministrativo più elevato del Marocco è rappresentato dalle regioni, 12 (comprese quelle del Sahara Occidentale), introdotte con una legge del 2015 e governate da un wali di nomina regia e da un presidente eletto dal popolo.

Prefetture e province

Lo stesso argomento in dettaglio: Province e prefetture del Marocco e Comuni del Marocco.

Il Marocco è a sua volta suddiviso in 75 tra prefetture (sono 13 e corrispondono alle maggiori aree urbane del paese) e province (sono 62 e corrispondono alle aree rurali).

Città principali

Lo stesso argomento in dettaglio: Città del Marocco.
Posizione Città Popolazione Regione
Nome in Arabo in Tamazight Censim. 1982 Censim. 1994 Censim. 2004 Censim. 2014
1. Casablanca الدار البيضاء (al-Dār-al-Baydāʾ) ⴰⵏⴼⴰ (Anfa) 2 139 204 2 756 805 3 192 352 3 359 818 Casablanca-Settat
2. Rabat الرباط (al-Ribāṭ) ⴰⵕⴱⴰⵟ (Aṛbaṭ) 893 042 1 340 486 1 622 860 2 120 192 Rabat-Salé-Kenitra
3. Fès فاس (Fās) ⴼⴰⵙ (Fas) 448 823 772 184 946 815 1 112 072 Fes-Meknès
4. Tangeri طنجة (Tanja) ⵜⵉⵏ ⵉⴳⴳⵉ (Tin Iggi) 266 346 497 147 669 685 947 952 Tangeri-Tetouan-Al Hoceima
5. Marrakech مراكش (Murrākuš) ⵎⵕⵕⴰⴽⵛ (Meṛṛakec) 439 728 669 043 823 154 928 850 Marrakech-Safi
6. Agadir أڭادير (Agādīr) ⴰⴳⴰⴷⵉⵔ (Agadir) 110 479 502 475 678 596 770 599 Souss-Massa
7. Meknès مكناس (Miknās) ⵎⴽⵏⴰⵙ (Mknas) 319 783 443 214 536 232 632 079 Fes-Meknès
8. Oujda وجدة (Wujda) ⵡⴻⵊⴷⴰ (Wejda) 260 082 357 278 400 738 510 550 Regione Orientale
9. Tétouan تطوان (Tiṭṭawān) ⵜⵉⵟⵟⴰⵡⵉⵏ (Tiṭṭawin) 199 615 277 516 320 539 463 968 Tangeri-Tetouan-Al Hoceima
10. Safi آسفي (Aşfī) ⴰⵙⴼⵉ (Asfi) 214 000 284 000 324 052 415 323 Marrakech-Safi

Istituzioni

Ordinamento scolastico

L'istruzione in Marocco è obbligatoria per i ragazzi dai 6 ai 15 anni; l'analfabetismo è calato dal 40% nel 2004 al 28% nel 2012.

Scuola materna (3 anni), scuola elementare (6 anni), scuola media (3 anni), liceo (3 anni), università.

Tasso di alfabetizzazione: 72% (M 76%, F 67%)

Sistema sanitario

Il sistema sanitario marocchino è di buon livello: soprattutto grazie al nuovo intervento del re Mohammed VI sono stati costruiti nuovi ospedali, seguendo un'impostazione molto simile a quella in uso presso gli Stati europei.[16]

Forze armate

Lo stesso argomento in dettaglio: Forze armate marocchine.

Politica

Politica interna

La prima esperienza democratica ha luogo sotto il re Hassan II, che nel 1962 promulga una nuova costituzione, in base alla quale nel 1963 si svolgono le prime elezioni parlamentari. I principali partiti sono Istiqlal (Indipendenza) di Allal al-Fasi, fondato nel 1943, e UNFP di Mehdi Ben Barka, nata da una sua scissione a sinistra nel 1959. Tuttavia nel 1965 la costituzione viene revocata. Negli anni successivi si tengono elezioni parlamentari, ma con un forte controllo del sovrano e dello Stato sulle formazioni politiche.

Solo nel 1997, al termine di un processo triennale di riconciliazione e liberalizzazione politica, Hassan II promulga una nuova costituzione e indice nuove elezioni parlamentari per eleggere i deputati della Camera dei Rappresentanti. Il sistema elettorale è un proporzionale corretto, che non impedisce la frammentazione politica e rende quasi impossibile la conquista della maggioranza assoluta, forzando governi di coalizione e favorendo il ruolo del re.

Elezioni parlamentari del 25 novembre 2011

Lo stesso argomento in dettaglio: Elezioni parlamentari in Marocco del 2011.

Le elezioni hanno fatto seguito alle proteste in Marocco del 2011. La protesta marocchina esprime l'insofferenza crescente nei confronti del potere monarchico del re Muhammad VI, salito al trono nel 1999 e il desiderio di riforme costituzionali che blocchino la prassi per cui il sovrano si assegna il potere decisionale per diverse questioni, mentre il paese possiede un governo e un parlamento privi di poteri reali. A seguito del referendum costituzionale del giugno 2011, il re Mohammed VI è tenuto a indicare come primo ministro il leader del partito di maggioranza relativa.

Le elezioni parlamentari, con una partecipazione al 45%, vedono per la prima volta il partito islamico moderato Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (PJD) guadagnare una maggioranza relativa, seguito dall'Istiqlal (PI) e dal Raggruppamento Nazionale degli Indipendenti (RNI), in calo, e dalla forte affermazione della nuova formazione filomonarchica, il Partito Autenticità e Modernità (PAM)[17]. Abdelillah Benkirane diviene così Primo ministro del Paese.

Elezioni parlamentari del 7 ottobre 2016

Lo stesso argomento in dettaglio: Elezioni parlamentari in Marocco del 2016.

L'affluenza alle urne è stata del 43% dei 15,7 milioni di elettori (dato vicino da quelle delle elezioni del 2011). Il partito del primo ministro Abdelillah Benkirane, Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (PJD), di ispirazione islamica e alla guida dal novembre 2011 della coalizione al governo, ha conquistato 125 seggi su 395[18], ed è la prima volta nella storia politica del regno che un partito viene riconfermato alla guida del governo.[19] La formazione rivale più accreditata, il Partito Autenticità e Modernità (PAM) che ha vinto le elezioni amministrative nel 2015 ed è ritenuto vicino a re Mohammed VI, ha ottenuto 102 seggi, mentre i conservatori dell'Istiqlal (PI), la formazione politica più longeva della monarchia, si sono fermati a 46 seggi. Tra gli altri partiti, sono riusciti a entrare in Parlamento anche gli indipendenti del Raggruppamento Nazionale degli Indipendenti (RNI) e il Movimento Popolare (MP), rispettivamente con 30 e 21 seggi. Il responso delle urne rende necessaria la formazione di una coalizione di governo.[20]

La mancanza di una maggioranza chiara ha portato ad una fase di stallo nelle trattative per la formazione del nuovo governo, inizialmente affidate al primo ministro uscente Benkirane. Il 17 marzo 2017, perciò, il re conferisce un nuovo incarico a Saâdeddine El Othmani, il quale il 5 aprile successivo presenta la nuova compagine di governo.[21]

Politica estera

Il Marocco è un paese membro delle Nazioni Unite, dell'Unione africana, della Lega araba, dell'Unione del Maghreb arabo, dell'Organizzazione della cooperazione islamica, del Movimento dei paesi non allineati e dell'Organizzazione internazionale della francofonia.

Relazioni con l'Unione africana

Il Marocco è stato riammesso come membro dell'Unione africana il 30 gennaio 2017, dopo 33 anni di assenza del paese uscito precedentemente dall'organizzazione il 12 novembre 1984 (precedentemente chiamato Organizzazione dell'unità africana) a seguito del riconoscimento dell'organizzazione all'indipendenza della Repubblica democratica araba Sahrawi e dell'entrata nell'organizzazione di quest'ultimo[22][23].

Relazioni con l'Unione europea

In passato il Marocco ha espresso più volte il suo desiderio di incorporazione nell'Unione europea, desiderio che è stato respinto in quanto non è un paese europeo[24]. Oltre a questo ostacolo, vi sarebbero altri fattori, come un'economia in sviluppo o i suoi problemi con il Sahara Occidentale (contestato e occupato militarmente dal Marocco), che rendono difficile la sua candidatura.

Nell'ottobre 2008, tuttavia, il Marocco è stato il primo paese del Mediterraneo a ottenere uno statuto di partenariato speciale con l'Unione europea (“advanced status”), in seguito alle riforme intraprese a livello politico, sociale ed economico. Tale statuto include l'istituzione di una conferenza UE-Marocco e la partecipazione diretta del Marocco in una serie di consigli ministeriali UE e di meeting di lavoro.[25]

Relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti

Il Marocco fu il primo paese al mondo a riconoscere l'indipendenza degli Stati Uniti nel 1777, durante la Guerra d'indipendenza americana[26]. I rapporti sono solidi e strategici, segnati dagli scambi commerciali in aumento e dalla cooperazione militare (l'esercitazione African Lion è la più grande esercitazione militare americana annuale al di fuori della NATO[27]).

Relazioni diplomatiche con l'Iran

Il 6 marzo 2009 il Marocco ha interrotto i contatti diplomatici con l'Iran, a seguito di rivendicazioni iraniane sul Bahrein. Il Marocco è un paese sunnita, e il re Mohammed VI si dichiara discendente di Maometto; il Bahrein è un paese a maggioranza sciita, governato da un'élite sunnita. L'Iran, paese a stragrande maggioranza sciita, ha interesse a favorire l'ingresso degli sciiti al potere in Bahrein per migliorare la propria posizione nel Golfo Persico. L'episodio è l'ultimo di una serie di eventi che hanno indebolito le relazioni tra i due paesi.[28]

Economia

Lo stesso argomento in dettaglio: Economia del Marocco.

La crescita economica, costante a partire dal 2003, ha consentito di frenare l'emigrazione e migliorare esportazioni, infrastrutture e afflusso di capitali esteri. In ogni caso, il Marocco resta al 123º posto su 188 secondo l'Indice di sviluppo umano nel 2015.[29] Risolvere il sottosviluppo delle aree settentrionali e meridionali del Marocco, rimangono tra le priorità principali del paese. Il Sud si trova in una posizione scomoda a causa dell'isolamento geografico.

Agricoltura, allevamento e pesca

I principali prodotti agricoli sono costituiti da cereali, canna da zucchero e legumi che sono destinati al mercato interno, mentre gli agrumi, i pomodori e le olive (dove il Marocco è l'unico produttore mondiale dell'olio di argan) per l'esportazione. L'allevamento è incentrato perlopiù su ovini, caprini e bovini. Con i suoi 17 porti il Marocco è tra i maggiori paesi nella attività ittica, anche industriale.

Una coltivazione a parte è quella della cannabis coltivata nella regione del Rif a partire dal secolo XVII.[30] Secondo il Rapporto mondiale delle Nazioni Unite 2012 droga, il Marocco è il secondo produttore di cannabis del mondo (dopo l'Afghanistan)[31]. Circa il 70% della cannabis consumata in Europa proviene dalla regione del Rif in Marocco.[31] In aggiunta a ciò, il Marocco è un punto di transito per la cocaina dal Sud America destinata all'Europa occidentale.[32]

Estrazione mineraria

Il Marocco è un paese povero di petrolio e di gas naturale, dei quali è importatore (a differenza degli altri Paesi arabi che sono invece produttori ed esportatori), anche se dal 2014 si sono cominciate ad intraprendere politiche energetiche, a seguito di nuove scoperte di giacimenti [33].

L'attività estrattiva principale si basa sullo sfruttamento dei grandi giacimenti di fosfati, di cui è il secondo produttore mondiale (dopo la Cina), ma ampiamente al primo posto per le riserve (detiene circa il 70% delle riserve mondiali conosciute) ed è il principale esportatore mondiale[34]. Le miniere di fosfati sono gestite dall'OCP Group[35] e i principali siti di estrazione si trovano a Khouribga, a Ben Guerir, a Youssoufia e a Bou Craa (nel Sahara occidentale).[36]

Nel paese sono presenti inoltre miniere di cobalto (8º produttore mondiale), di piombo (13º produttore mondiale), di zinco (16º produttore mondiale), di argento (17º produttore mondiale), di manganese, di ferro, di rame, di carbone, di oro e di antimonio.

Industria

L'industria marocchina è tra le più attive dell'Africa. Molto sviluppate sono le industrie agroalimentari e tessili, ma negli ultimi decenni l'industria si è sviluppata anche nei settori dell'industria chimica, petrolchimica, elettronica, automobilistica (Laraki, Renault, Nissan), informatica e cantieristica, con i porti di Tangeri Med e di Casablanca, che sono entrambe tra i più trafficati dell'Africa. Pregiati sono i tappeti e i prodotti dell'artigianato.

Servizi

Il settore dei servizi in Marocco è in forte sviluppo. I servizi sono altamente dinamici in particolare nel settore turistico, commerciale, bancario e finanziario. Casablanca è il più grande centro finanziario del Maghreb e tra i più importanti dell’Africa.

Turismo

Lo stesso argomento in dettaglio: Città imperiali.

Il Marocco si è affermato come una delle maggiori mete turistiche dell'Africa e del mondo arabo, in particolare per quanto riguarda il turismo organizzato. Le mete più visitate sono le cosiddette città imperiali (Fes, Marrakesh, Meknes e Rabat) e il deserto del Sahara.

Si può trovare: turismo di tipo culturale (civiltà amazigh, fenicia, romana, araba, spagnola e francese); di tipo naturale (dalle vette innevate dell'Atlante al deserto del Sahara) e balneare con le spiagge atlantiche e mediterranee.

Il numero di turisti negli ultimi anni si valuta su poco più di 10 milioni (2013), la metà proveniente dall'Europa in testa Francia, Spagna e Germania.

Commercio estero

Il Marocco ha firmato nel 1996 un trattato con l'UE, che è entrato in vigore nel 2000, che ha portato all'entrata in vigore di una zona di libero scambio nei termini del Processo di Barcellona. Nel mese di gennaio del 2006 è entrato in vigore un accordo di libero scambio con gli USA, che sta portando sia a un'espansione delle esportazioni verso un mercato potenzialmente molto redditizio, sia a un aumento dei flussi di investimento in entrata.

Politica economica

Il governo è impegnato a perseguire politiche volte a favorire una più rapida crescita economica e a ridurre la disoccupazione e la povertà. La crescita inadeguata è stata infatti identificata, sia dal FMI sia dal governo, come il principale punto di debolezza dell'economia del paese negli ultimi dieci anni, senza considerare poi le forti disparità di reddito presenti tra l'élite urbana e il resto della popolazione.

La Banca Mondiale e il FMI stimano che il Marocco necessiti di un tasso di crescita medio annuo superiore al 7% per poter intervenire in modo significativo sulla disoccupazione e sulla povertà. In ogni caso, il governo ha fatto progressi riguardo ad alcune di queste problematiche: ha realizzato significativi miglioramenti dell'ordinamento economico attraverso il rafforzamento dei diritti di proprietà e la riforma della normativa sul lavoro, grazie ai quali si è assistito a un rapido incremento della nascita di nuove aziende; ha migliorato il sistema di supervisione del settore bancario e ha liberalizzato i comparti dell'energia e delle telecomunicazioni.

Il governo ha anche ammesso che per accelerare la crescita sono necessarie ulteriori riduzioni delle tariffe doganali e una semplificazione del regime del commercio. Sono stati infine identificati numerosi interventi di politica industriale volti a ridurre i costi e incrementare la produttività dell'industria marocchina, e le autorità confidano che questa razionalizzazione permetterà di aumentare il valore dell'output industriale. Il governo sembra ormai pronto a lanciare anche una radicale riforma del settore agricolo per ridurre la dipendenza dai cereali, altamente sensibili a periodi di siccità, e aumentare la superficie coltivata con piante ad alto valore aggiunto, come gli ulivi. Occorre però considerare che tale politica accelererà il processo di inurbamento della popolazione: se tale fenomeno non verrà adeguatamente gestito, aumenterà sensibilmente il rischio dell'insorgere di tensioni sociali e politiche.

Trasporti

Lo stesso argomento in dettaglio: Trasporti in Marocco.

Strade e autostrade

L'autostrada A3, Casablanca-Rabat, inaugurata nel 1987.

La rete stradale marocchina si estende per Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. (dati del 2007), di cui il 60% asfaltate. Il sistema è generalmente considerato soddisfacente, anche se soffre di parziale congestione ed è parzialmente carente nelle aree dell'entroterra: attraverso il PNRR (Programma nazionale di strade rurali) il governo sta valutando la costruzione di altri Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. di strade rurali[37], al fine di ridurre l'isolamento di alcune città rurali.

Il consolidamento della rete autostradale, gestita da Autoroutes du Maroc (ADM), è considerato una priorità nazionale. Con Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. di autostrade praticabili, è la seconda rete africana, preceduta solo da quella del Sudafrica.

Lo sviluppo delle infrastrutture stradali in Marocco deve anche passare attraverso il rafforzamento della rete di superstrade, strade alternative meno costose. La rete funziona con più di Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. di vie in servizio e dovrebbe essere estesa a più di Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. entro il 2016[38]: saranno raggiunte città come Tiznit, Essaouira, Ouarzazate e Nador.

La Direzione stradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del Marocco ha reso noto che stanno avviando lo studio sull'organizzazione e il finanziamento dell'intera rete stradale nazionale. Il progetto si inserisce nel quadro dello Schema nazionale del trasporto stradale, che descrive la strategia settoriale del Marocco fino al 2035 e definirà scenari e modalità operative di sviluppo della rete stradale e autostradale a medio-lungo termine, sulla base di 4 piani quinquennali tra il 2016 e il 2035. Il progetto di studio rappresenta una delle raccomandazioni principali del Piano Strade 2035, elaborato nel 2013. Il Piano Strade 2035 prevede la realizzazione di Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. di strade, di cui 3.400 autostrade e 2.100 superstrade, con un investimento globale di circa 96 miliardi di dirham (oltre 9 miliardi di euro)[39].

Ferrovie

Lo stesso argomento in dettaglio: Rete ferroviaria del Marocco.
L'alta velocità pianificata per la realizzazione entro il 2035.

Per lungo tempo le ferrovie marocchine hanno sofferto una considerazione di minore interesse da parte del governo. Solo la ONCF, società pubblica che gestisce la rete ferroviaria marocchina, sembra aver ripreso le sue funzioni in maniera incisiva.

La rete ferroviaria marocchina è tra le più sviluppate dell'Africa e le infrastrutture esistenti comprendono Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. di binari, di cui Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. di linea elettrificata e solo Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido. a doppio binario.

Il programma di sviluppo del sistema ferroviario del Marocco prevede sia progetti per nuove linee standard (Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido.), sia per linee ad alta velocità (Errore in {{M}}: parametro 2 non è un numero valido.)[40].

È in costruzione una linea ad alta velocità, su cui viaggeranno i TGV di produzione francese:

mentre è in fase di progetto:

Il Marocco sta acquistando treni ad alta velocità con la Francia, con cui ha firmato un contratto[44]: si tratteranno delle prime linee ferroviarie ad alta velocità in Africa e nel mondo arabo ad essere costruite.

Per questi progetti sarà necessario un investimento di oltre 100 miliardi di dirham (circa 10 miliardi di euro)[45].

Oltre a questi progetti, la ONCF ha acquistato nuovi treni per collegare le città di Nador e Béni Mellal.

Trasporto aereo

Un Boeing 757 di Royal Air Maroc.

Il trasporto aereo marocchino ha avuto negli ultimi anni un enorme sviluppo. Il Marocco dispone di 70 aeroporti, di cui 19 sono internazionali. L'Aeroporto Internazionale Mohammed V di Casablanca nel 2015 è stato il 4º aeroporto africano in termini di traffico e da essi una buona parte del traffico aereo (circa 200 voli al giorno) ha come destinazione o partenza gli aeroporti europei. Il Marocco nel 2016 è stato la quarta maggiore destinazione mondiale dei voli da e per gli aeroporti europei, dopo gli Stati Uniti, la Russia e gli Emirati Arabi Uniti, ed è stato anche il primo stato non europeo a essere pienamente integrato nelle strutture di lavoro di Eurocontrol, gestore della rete europea[46].

La compagnia aerea di bandiera, la Royal Air Maroc, è seconda in Africa solo alla South African Airways. Oltre alla Royal Air Maroc, il Marocco ha tre compagnie aeree private: Jet4you (sussidiaria della Royal Air Maroc), Regional Air Lines e Air Arabia Maroc (una joint venture di Air Arabia).

Trasporto Marittimo

Il Marocco è collegato con molti porti del Mar Mediterraneo da numerose linee di navigazione. I principali collegamenti sono dalla Spagna con i traghetti e gli aliscafi dai porti di Algeciras, Almería, Barcellona e Malaga a Tangeri, Nador, Melilla e Ceuta. Il porto di Tangeri Med, tra i più grandi del Mediterraneo e del continente africano, è collegato anche con la Francia da Sète e con l'Italia dai porti di Genova, Savona e Livorno.

Sport

Formazione calcistica maschile del Marocco scesa in campo contro l'Algeria il 4 giugno 2011

Lo sport è molto praticato in Marocco. Gli atleti marocchini, come la maggior parte degli atleti africani, sembrano essere vocati per le discipline di resistenza, soprattutto sul mezzofondo. Un esempio in tal senso è Hicham El Guerrouj, vincitore di due medaglie d'oro olimpiche ad Atene 2004 e più volte campione del mondo.

La nazionale di calcio del Marocco ha vinto la Coppa delle Nazioni Africane 1976, la Coppa delle Nazioni Arabe 2012 e il Campionato delle Nazioni Africane 2018 ed è la prima nazionale africana e araba ad arrivare agli ottavi di finale nei Mondiali di calcio del 1986. Il Marocco è stato incaricato di ospitare le edizioni del 2013 e del 2014 della Coppa del mondo per club FIFA. Nell'edizione del 2013 la squadra campione nazionale, il Raja Casablanca, è arrivata a disputare la finale del torneo contro il Bayern Monaco, avendone un gran successo sia per la qualità della sede che per il gran successo della squadra marocchina.

Ambiente

Il parco nazionale di Toubkal.

Sul territorio marocchino si sono estinte, nell'ultimo secolo concluso, varie specie animali: il leone berbero, il bufalo e lo struzzo per citare le più famose. Tuttavia con l'ascesa al trono di Mohammed VI le cose sono radicalmente cambiate. Dai soli tre parchi che il Marocco aveva nel 1999, nel 2006 il conto sale a 10 e nel decennio successivo sale a 14; a questi si devono aggiungere quasi 150 "riserve biologiche". Tra i parchi più famosi citiamo il parco nazionale di Toubkal, che è il più antico (istituito nel 1942) e il più alto (quota 4167 s.l.m.), e il parco nazionale di Souss-Massa, a sud di Agadir, istituito nel 1991.

Rilevante è l'attività di conservazione di una pianta oleifera spontanea ed endemica dell'Ovest del paese, l'Argania spinosa, che ha assunto interesse economico, e ne ha sempre avuto di culturale e storico. Per preservare le popolazioni naturali di Argania dalla spoliazione dovuta alla sempre maggiore richiesta economica ne sono incoraggiati gli impianti e le coltivazioni specializzate.

Arte

Architettura

Architettura religiosa

Riad Al Ochak, Tetouan, è una replica dell'Alhambra di Granada, esempio di Arte hispano-moresca, molto diffusa in Marocco
Riad Laksiba, Marrakech, altro esempio di architettura arabo-ispanica

Una delle più importanti manifestazioni dell'architettura marocchina è quella religiosa. La moschea è l'edificio in cui i credenti di fede musulmana si trovano per la preghiera ed è costituita da elementi comuni:

  • Il sahn, ovvero il cortile con la vasca per le abluzioni (v Riad)
  • il riwaq, ovvero il portico
  • La muṣallā, ovvero la vera e propria sala dedicata alla preghiera
  • Il miḥrāb, ovvero la nicchia posta nella parete a indicare la direzione della Mecca (qibla)
  • Il minbar, ovvero il pulpito, presente nella moschea principale, da dove l'imam pronuncia il sermone
  • Il minareto ovvero la torre, normalmente in Marocco a base quadrata, utilizzata dal muezzin per chiamare a raccolta i fedeli.

Un altro edificio oggetto dell'architettura religiosa è la madrasa,[47] un edificio costruito spesso nei pressi di una moschea e in cui si insegnava la Sharīa (Legge islamica) e la teologia. Alcuni elementi architettonici sono simili quelli di una moschea, come la vasca delle abluzioni e la sala delle preghiere, altri sono invece tipici, come la galleria, al piano superiore, costruita intorno al cortile con le celle ospitanti gli studenti. Le decorazioni solitamente sono impreziosite dal frutto del lavoro di abili artigiani che hanno utilizzato mattonelle (zullayj, o Zellige) e stucchi "a stalattite" Muqarnas.

Architettura urbana

Il cortile della Madrasa Bou Inania di Fes, costruita tra il 1351 e il 1356 dal sultano Abu Inan Faris.
Interno della Madrasa Bou Inania di Meknes, costruita nel 1350 dal sultano Abu Inan Faris.

Oltre all'architettura religiosa occorre anche citare l'architettura urbana con il suq (o bazar) che, anche se a una prima vista può sembrare una costruzione di case senza criterio, in realtà è costruito secondo criteri caratteristici dell'architettura urbana dell'Africa settentrionale.
La struttura prevede un intreccio di vie alternativamente coperte per permettere di mantenere il clima al suo interno fresco e aerato. Il riferimento del suq è la moschea e intorno a essa si sviluppano i vari negozi con una rigorosa gerarchia dettata dalla merce posta in vendita. Pertanto si va dai negozi di candele e di oggetti di culto in generale, prossimi alla moschea, per passare via via allontanandosi, ai librai, ai merciai e per finire, nei pressi delle mura, i negozi utili ai carovanieri.

Architettura berbera

Lo stesso argomento in dettaglio: Architettura berbera.
Qasba Taorirt, Ouarzazate.

Un discorso specifico va fatto a proposito di quella che è stata chiamata "architettura berbera", che si esprime nel ksar e nella qasba (o kasbah).
Il ksar è un villaggio fortificato cinto da un muro con quattro torri con una sola entrata che porta alla via principale centrale normalmente coperta. Il muro di cinta risulta di terra nella parte inferiore mentre è di mattoni nella parte superiore dove finestre strette e lunghe consentono nel contempo l'ingresso della luce e una buona difesa da potenziali nemici.
La qasba, simile al ksar, è una struttura più urbana dai colori intensi e dalle torri decorate modellandone l'impasto.

Il Riad

Lo stesso argomento in dettaglio: Riad (Marocco).

Per Riad si intende anche una particolare costruzione, nei tempi antichi generalmente a difesa, con pianta non circolare e giardino o "cortile" interno a cielo aperto: vi sono infatti fontane e fonti, anche riscaldate. Gli appartamenti, le varie sale e stanze necessari o conviviali sono quindi di cinta attorno a costituire, con arcate o archi, un edificio abitabile, talvolta con agio e comodità non sempre possibili.

Pare che la tradizione storica risalga, sin dall'antichità, appunto per proteggere oasi quando le sorgenti erano rare o poco fluenti.

Patrimoni dell'Umanità

La piazza Jāmaa el-Fnā a Marrakech.

Il Marocco può vantare un ricchissimo patrimonio artistico e storico riconosciuto anche dall'UNESCO, con l'iscrizione di ben 9 suoi beni a patrimonio dell'umanità:

Letteratura

Poeti

Molti i poeti nel periodo medioevale, soprattutto sotto la dinastia Merinide.

Tra i poeti marocchini più noti c'è Muhammad Awzal, un poeta religioso amazigh vissuto nel '600.

Scrittori

Tra gli scrittori la cui fama è giunta fino in Europa possiamo ricordare:

  • Tahar Ben Jelloun, nato nel 1944 a Fes, è uno scrittore franco-marocchino, impegnato nella lotta contro il razzismo. Riporta nei suoi romanzi i racconti, le leggende, i riti dell'area del Maghreb africano e gli antichi miti ancestrali;
  • Mohamed Choukri (1935-2003), a volte indicato come Muhammad Shukri, è stato uno scrittore marocchino d'origine amazigh, per due volte candidato al Premio Nobel per la letteratura;
  • Fatema Mernissi (1940-2015), oltre che scrittrice, è stata docente di sociologia all'Università Mohammed V di Rabat e studiosa del Corano.

Musica

Lo stesso argomento in dettaglio: Musica del Marocco.
Dettaglio di un Oud

In Marocco la musica classica, sia che sia strumentale o vocale, è chiamata arabo-andalusa, per via del suo sviluppo attorno all'anno 1000 nella Spagna islamica. Le composizioni, in buona parte, sono organizzate in cinque movimenti dal diverso metro. Nella sua composizione l'orchestra presenta strumenti a corda come il rebab, uno strumento ad arco che viene considerato parte della famiglia dei liuti, l'oud, uno strumento cordofono a manico corto anche questo membro della famiglia dei liuti, il qanun, cetra trapezoidale con numerosi cori di corde tesi su un piano armonico di pergamena, il violino e vari strumenti a percussione.

Cucina

Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina marocchina.
Un tajine vegetariano.
Spezie che si vendono al suq

La cucina marocchina ha come base, secondo molte leggende, il cibo tipico dei nomadi (pecora, verdure e datteri) con contaminazioni arabe e francesi.
I piatti che ne derivano sono un concentrato di vari sapori che vanno dal dolce al salato. In un piatto unico è possibile trovare carne, frutta e verdura, condita anche con dello zucchero.
Tipici piatti sono il tajine, il couscous, la pastilla, il m'shoui, la harira, le polpette e i merguez (salsicce di carne bovina o ovina).
Lungo la costa è possibile gustare sia crostacei come l'astice, l'aragosta e i gamberoni sia altri tipi di pesce come sardine e sogliole. In ogni strada è facile imbattersi in venditori di fichi d'India e datteri ma anche asparagi selvatici.
Mandorle, miele e zucchero sono la base di molti dolci marocchini: tipici dolcetti sono le "corna di gazzella" dove la pasta di mandorle si mescola con l'estratto dei fiori d'arancio. È possibile trovare anche ottima pasticceria con cioccolata nonché biscotti caratteristici oltre a differenti varietà di croccantini.
Dolce tradizionale è la "pastilla au lait" con sfoglie, una crema di latte, mandorle tritate e, talvolta, estratto di rose e cannella.
La bevanda tipica del Marocco è il tè alla menta o con gelsomino che hanno anche un tipico rito di preparazione. Inoltre la cucina marocchina si differenzia dal nord al sud.
Assai rara e prelibata è la crema dolce di Argan.
Il Marocco è molto ricco di varie spezie.

Televisione

Il principale canale statale è:

  • 2M, canale dedicato alla curiosità, all'intrattenimento e all'informazione e alla conoscenza.

Mentre la SNRT offre i seguenti canali:

  • Aflam Assabiâa, canale dedicato al cinema internazionale e al cinema marocchino;
  • Al Aoula, primo canale marocchino per fondazione e secondo per ascolti;
  • Al Maghribiya, canale dedicato ai marocchini residenti all'estero;
  • Arrabia, canale dedicato alla cultura e all'educazione per i ragazzi;
  • Arryadia, canale dedicato allo sport;
  • Assadissa, canale dedicato alla cultura e alla religione islamica;
  • Laayoune TV, canale dedicato alla cultura Sahrawi;
  • Tamazight TV, primo canale dedicato alla cultura berbera.

Festività

Il calendario islamico è lunare pertanto le festività islamiche non hanno giorni stabiliti per tutti gli anni. Le principali sono:

Mentre le feste nazionali sono:

Data Nome Significato
1º gennaio Capodanno Celebrazione internazionale dell'inizio di un nuovo anno
1º maggio Festa del Lavoro Ricorrenza internazionale della festa dei lavoratori
30 luglio Festa del trono Giorno dell'incoronazione del Re Mohammed VI, nel 1999
20 agosto Rivoluzione del re e del popolo A seguito dell'esilio in Corsica, su obbligo della Francia, di Re Mohammed V e della sua famiglia, nel 1953
21 agosto Festa della Gioventù Celebrazione del compleanno di Re Mohammed VI
6 novembre Anniversario della Marcia verde del 1975 A seguito della marcia che ha varcato il confine del Sahara occidentale, conteso in quel periodo, con la Spagna
18 novembre Festa dell'Indipendenza (عيد الاستقلال) Giorno del rientro dall'esilio di Re Mohammed V e della sua famiglia, nel 1955, che segna la fine dei protettorati francese e spagnolo nel 1956

Note

  1. ^ a b http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-07-02/approvato-marocco-referendum-riforme-103413.shtml?uuid=AaBhLjkD
  2. ^ a b (FR) Haut-commissariat au Plan, Note sur les premiers résultats du Recensement Général de la Population et de l’Habitat 2014, su rgph2014.hcp.ma. URL consultato il 28 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2017).
  3. ^ Dati dal Fondo Monetario Internazionale, ottobre 2013
  4. ^ Tasso di fertilità nel 2011, su data.worldbank.org. URL consultato il 12 febbraio 2013.
  5. ^ Luciano Canepari, Marocco, in Il DiPI: dizionario di pronuncia italiana, Bologna, Zanichelli, 2009, ISBN 978-88-08-10511-0.
  6. ^ Lett. "Regno occidentale"
  7. ^ M. Lafkioui, Il Marocco fa i conti con la sua "amazighità", in Limes, n. 5, 2011, p. 279.
  8. ^ [1]
  9. ^ [2]
  10. ^ Copia archiviata, su lemag.ma. URL consultato il 12 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  11. ^ [3]
  12. ^ [4]
  13. ^ [5]
  14. ^ [6]
  15. ^ Report of the Secretary-General on the situation concerning Western Sahara (13 April 2007)Archiviato l'11 luglio 2009 in Internet Archive.(ped). UN Security Council.
  16. ^ Morocco country profile. Library of Congress] Federal Research Division (May 2006).
  17. ^ Maroc.ma Archiviato il 18 maggio 2012 in Internet Archive.
  18. ^ [7]
  19. ^ [8]
  20. ^ [9]
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Bibliografia

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