Sabbioneta

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Sabbioneta
comune
Sabbioneta – Stemma
Sabbioneta – Bandiera
Sabbioneta – Veduta
Sabbioneta – Veduta
Piazza Ducale
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Provincia Mantova
Amministrazione
SindacoMarco Pasquali (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate44°59′57″N 10°29′23″E / 44.999167°N 10.489722°E44.999167; 10.489722 (Sabbioneta)
Altitudine18 m s.l.m.
Superficie37,27 km²
Abitanti4 089[1] (31-8-2022)
Densità109,71 ab./km²
FrazioniBorgofreddo, Breda Cisoni, Ca' de Cessi, Commessaggio Inferiore, Dossi, Mezzana Sant' Antonio, Ponteterra, Vigoreto, Villa Pasquali
Comuni confinantiCasalmaggiore (CR), Commessaggio, Rivarolo del Re ed Uniti (CR), Viadana
Altre informazioni
Cod. postale46018
Prefisso0375
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT020054
Cod. catastaleH652
TargaMN
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 435 GG[3]
Nome abitantisabbionetani
Patronosan Sebastiano
Giorno festivo20 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sabbioneta
Sabbioneta
Sabbioneta – Mappa
Sabbioneta – Mappa
Posizione del comune di Sabbioneta nella provincia di Mantova
Sito istituzionale
 Bene protetto dall'UNESCO
Mantova e Sabbioneta
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(i) (ii) (iii)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal2008
Scheda UNESCO(EN) Mantua and Sabbioneta
(FR) Scheda

Sabbioneta (Sabiùnèda in dialetto casalasco-viadanese[4]) è un comune di 4 089 abitanti[1] della provincia di Mantova in Lombardia. Insieme a Mantova nel 2008 è stata dichiarata dall'UNESCO Patrimonio dell'umanità.[5] Fa parte del circuito dei Borghi più belli d'Italia ed è stata insignita della Bandiera arancione del Touring Club Italiano[6].

Con decreto del Presidente della Repubblica, il 28 gennaio 2019 le è stato attribuito lo status di città.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Sabbioneta si trova immersa nel Basso Mantovano, quasi a metà strada fra Mantova e Parma (entrambe distano una trentina di chilometri), ad un'altitudine di 18 m s.l.m. Confina con la provincia di Cremona e si trova a pochi chilometri dall'Emilia-Romagna (province di Parma e Reggio Emilia).

Il centro abitato è attraversato dal 45º parallelo, la linea equidistante fra il polo nord e l'equatore. Non molto distante dal territorio comunale scorre il fiume Po.

Ritratto di Vespasiano Gonzaga

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome deriva dal latino sabulum, sabbia.[7]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gonzaga di Sabbioneta e Bozzolo e Ducato di Sabbioneta.
Piazza Ducale
Palazzo del Giardino

Il termine "Sabbioneta", più che un singolo un centro abitato, indicava storicamente un territorio governato nel X-XII secoli dalla famiglia dei conti di Sabbioneta, la quale si divise poi in più rami.

La città attuale fu edificata da Vespasiano Gonzaga Colonna tra il 1554 e il 1591, anno della sua morte, nel luogo in cui sorgevano una rocca del nonno Ludovico e un antico insediamento. Posta su un terreno alluvionale tra i fiumi Po e Oglio, nonché lungo il tracciato dell'antica via Vitelliana, occupava una posizione strategica nel cuore della Pianura padana. Per Vespasiano Gonzaga Sabbioneta doveva essere soprattutto una fortezza, e la potenza del suo circuito murario a quei tempi la rendeva sicuramente uno dei più muniti baluardi della Lombardia di dominio spagnolo.[8]

Sabbioneta fu soprattutto la capitale di un piccolo stato posto tra i grandi stati regionali: il Ducato di Milano ad ovest, retto all'epoca dal governatorato spagnolo, il Ducato di Mantova ad est oltre il fiume Oglio, governato dalla linea primigenia dei Gonzaga, cugini di Vespasiano, e il Ducato di Parma e Piacenza a sud del Po, di dominio della casata Farnese, solidale e amica dello stesso Gonzaga. Il territorio era concentrato principalmente alla propaggine orientale della diocesi di Cremona e costituiva un crocevia obbligato sia per i traffici commerciali nel medio corso del Po, sia per le comunicazioni tra la bassa bresciana e l'Emilia.

Il periodo più prospero nella storia della città fu negli anni della sua riedificazione, sotto il dominio del principe Vespasiano Gonzaga Colonna, di cui divenne la residenza.

Galleria degli Antichi - Corridor Grande - interno (la galleria, con i suoi 96 m, è la seconda d'Italia per larghezza dopo la Galleria degli Uffizi a Firenze)

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

La cittadina, costruita in base ai principi umanistici della città ideale, ospita diversi monumenti.

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Architetture fuori città[modifica | modifica wikitesto]

Nel territorio sono da segnalare la chiesa di Sant'Antonio Abate nella frazione di Villa Pasquali, progettata da Ferdinando Galli da Bibbiena e costruita dal figlio Antonio Galli, e il piccolo Santuario della Madonna delle Grazie a Vigoreto, anticamente annesso al convento dei Cappuccini.

All’esterno della città murata si segnalano gli arginelli circondariali di Vespasiano Gonzaga, un sistema di rilevati artificiali che cinge Sabbioneta e larga parte del territorio comunale contermine, disegnando un ampio circuito ad anello percorribile di circa venti chilometri.

Patrimonio dell'umanità[modifica | modifica wikitesto]

Il 7 luglio 2008 Sabbioneta è stata inserita assieme a Mantova nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dall'UNESCO per la sua eccezionalità di città di nuova fondazione costruita in poco più di trent'anni. Secondo l'UNESCO, Sabbioneta è un perfetto esempio di applicazione delle teorie rinascimentali su come va progettata una città ideale.

A causa delle vicissitudini accorse immediatamente alla morte di Vespasiano, soprattutto l'annosa questione della successione del piccolo ducato, che divise gli eredi per circa un secolo, nonché del dominio austriaco e poi napoleonico, la città perse importanti edifici, quali la rocca, l'armeria e le mezzelune esterne al circuito murario.

Spoliazioni e confische, soprattutto la deportazione della collezione antiquaria all'Accademia di Mantova nel 1772 per decreto teresiano e l'incendio della Sala dei Cavalli a Palazzo Ducale nel 1815, privarono la città di alcuni prestigiosi arredi. Resta cospicuo il patrimonio chiesastico, promosso e riqualificato negli ultimi venticinque anni grazie ad una politica di recupero e valorizzazione.[10]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[11]

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Musei[modifica | modifica wikitesto]

Cinema e televisione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1963 a Sabbioneta vennero girate alcune scene del film "La parmigiana" di Antonio Pietrangeli con Catherine Spaak. Nel 1970 si svolsero le riprese di Strategia del ragno di Bernardo Bertolucci (nel film il paese assunse il nome immaginario di Tara). All'interno della Galleria degli antichi e nelle sale del Palazzo giardino sono state girate alcune scene di Addio fratello crudele, film del 1971.

Negli anni ottanta vi si svolsero le riprese dello sceneggiato RAI I Promessi Sposi; in particolare, tra le colonne della Galleria degli antichi furono girate le scene della peste.

A Sabbioneta furono girate anche alcune scene per il film francese Marquise, uscito nel 1997 per la regia di Véra Belmont, così come per il film del 1999 Amor nello specchio di Salvatore Maira, in cui si è utilizzato il Teatro all'Antica.

La seconda stagione della serie televisiva I Medici, in onda nel 2018, ha usato Sabbioneta in alcune scene per rappresentare la Firenze del Rinascimento.[12]

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Prodotti "De.C.O." (Denominazione comunale d'origine):[13]

  • Filos, biscotti rustici
  • Tortelli melone e peperoncino, primo piatto

Riferimenti nell'arte[modifica | modifica wikitesto]

Secondo l'avvocato e scrittore statunitense Richard Paul Roe, la commedia Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare sarebbe ambientata non ad Atene, ma a Sabbioneta, denominata fin dalla sua fondazione piccola Atene.[14].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Sabbioneta è attraversata dalla strada statale 420 Sabbionetana e dalla strada provinciale 62.

Il servizio di collegamento con Mantova è costituito da autocorse svolte dall'APAM; fra il 1886 e il 1933 era attiva una stazione lungo la tranvia Mantova-Viadana[15].

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il gonfalone comunale
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2019 in carica Marco Pasquali Lista civica Sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.
  5. ^ (EN) Mantua and Sabbioneta, su UNESCO. URL consultato il 13 aprile 2015.
  6. ^ Il Touring nomina Sabbioneta seconda città fortificata più bella d'Italia.
  7. ^ Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.
  8. ^ Comune di Sabbioneta. Impianto urbano.
  9. ^ Lombardia Beni Culturali. Oratorio di San Rocco.
  10. ^ Breve descrizione sul sito dell'UNESCO
  11. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  12. ^ “I Medici 2”, il set riporta Sabbioneta al Rinascimento, in Gazzetta di Mantova, 4 ottobre 2017. URL consultato il 9 gennaio 2019.
  13. ^ Carlo Mantovani, Tra grandi alberi e grandissimi piatti. Itinerari dendrogastronomici nella provincia di Mantova, Mantova, 2021.
  14. ^ Richard Paul Roe, The Shakespeare Guide to Italy: Retracing the Bard's Unknown Travels, HarperCollins, 2011, pp. 179-188, ISBN 978-0-06-207427-0.
  15. ^ Mario Albertini, Claudio Cerioli, Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia, Editrice Turris, Cremona, 1987, pp. 125–133, ISBN 88-85635-89-X.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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