Perfugas
Perfugas comune | |||
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(IT) Pèrfugas (SC) Pèifugas (SDN) Pèlfica | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Giovanni Filiziu (lista civica) dal 26-10-2020 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 40°49′56″N 8°53′04″E / 40.832222°N 8.884444°E | ||
Altitudine | 90 m s.l.m. | ||
Superficie | 60,88 km² | ||
Abitanti | 2 306[1] (31-8-2020) | ||
Densità | 37,88 ab./km² | ||
Frazioni | Lumbaldu, Sas Tanchittas, Sa Contra, Modditonalza, Campudulimu, Sas Contreddas, Falzittu, Su Aldosu, Salconatzos. | ||
Comuni confinanti | Bortigiadas, Bulzi, Chiaramonti, Erula, Laerru, Martis, Santa Maria Coghinas, Tempio Pausania | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 07034 | ||
Prefisso | 079 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 090056 | ||
Cod. catastale | G450 | ||
Targa | SS | ||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] | ||
Nome abitanti | (IT) perfughesi (SC) peifughesos (SDN) pelfichesi | ||
Patrono | Madonna degli Angeli | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Perfugas nella provincia di Sassari | |||
Sito istituzionale | |||
Pèrfugas (Pèifugas in sardo, Pèlfuca/Pèifuga in gallurese) è un comune italiano di 2 306 abitanti della provincia di Sassari. Si trova nella regione storica dell'Anglona.
Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]
Il nome Perfugas continua quello latino perfugas, ossia "immigrati, fuggiaschi" con riferimento alla leggenda sull'origine della popolazione protosarda dei Bàlari che in antichità dimorava in queste terre[3].
Storia[modifica | modifica wikitesto]
L'area fu abitata già nel paleolitico inferiore, nel neolitico, in epoca prenuragia e nuragica e in epoca romana. Si trovano numerose testimonianze archeologiche risalenti a queste epoche, tra cui alcune tombe dei giganti, circa 15 domus de janas e 60 nuraghi.
Nel medioevo fece parte del Giudicato di Torres, nella curatoria dell'Anglona. Alla caduta del giudicato (1259) passò ai Doria e successivamente (intorno al 1420) agli Aragonesi. Sotto i Doria sorgevano a Perfugas alcune torri costruite probabilmente nella seconda metà del 1200. Nel XVIII secolo il paese venne incorporato nel principato d'Anglona, sotto la signoria prima dei Pimentel e poi dei Tellez-Giron d'Alcantara, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
Di notevole interesse sono
- la chiesa parrocchiale di Nostra Signora degli Angeli (sec. XVI), che ospita il retablo di San Giorgio
- la chiesa di San Giorgio de Ledda (metà del 1400), a un km dall'abitato, con il vicino e omonimo nuraghe
- la chiesa di Santa Vittoria di Su Sassu, del 1120, dove venne rinvenuta la pergamena di consacrazione che costituisce l'attestazione più antica in scrittura carolina della Sardegna.
- la chiesa di Santa Maria della Concezione (1160), detta Santa Maria de foras, che fu la prima parrocchiale.
Altre chiese nel capoluogo comunale sono
- la chiesa di Santa Croce (sec. XVII)
- la chiesa di San Giovanni Battista (sec. XVII)
- la chiesa di Mater Purissima (1967)
- Inoltre nell'agro sorgono:
- la chiesa di Sant'Antonio da Padova nella frazione di Sa Contra
- la chiesa di Sant'Anna nella frazione di Lumbaldu
Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]
Il territorio del paese è ricchissimo di testimonianze archeologiche. Sono stati rinvenuti numerosi reperti risalenti al Paleolitico e all'interno del centro storico si trova un complesso nuragico comprendente un raffinato pozzo sacro detto del Predio Canopoli. Nella località di Niedda è stata riscoperta una fonte sacra del medesimo periodo.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[4]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]
La variante del sardo parlata a Perfugas è quella logudorese settentrionale.Nel comune di Perfugas non si parla solo logudorese. Nelle frazioni dislocate nel Sassu si parlano due varietà di gallurese.
Cultura[modifica | modifica wikitesto]
Istruzione[modifica | modifica wikitesto]
Musei[modifica | modifica wikitesto]
Nel paese è possibile visitare il Museo Archeologico Paleobotanico (MAP). Il museo conserva testimonianze archeologiche scoperte nel territorio di Perfugas e del circondario.
Comprende una sezione paleobotanica, con fossili vegetali delle foreste pietrificate presenti in Anglona e una sezione paleolitica, con alcuni tra i più antichi manufatti in pietra finora rinvenuti in Sardegna. Inoltre ospita una statuina di Dea Madre "con Bambino" del IV millennio a.C.
La chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli è dotata di una cappella che ospita la sezione locale del Museo Diocesano nella quale sono esposti il monumentale Retablo di San Giorgio (m. 6,60x8,40), due pergamene del 1120 e del 1328, alcune statue lignee (Madonna del XIV secolo) e una serie di argenti (reliquari e un crocifisso processionale del XVI secolo).
Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]
Ferrovie[modifica | modifica wikitesto]
L'abitato è servito dalla stazione di Perfugas, posta lungo la ferrovia Sassari-Tempio-Palau, linea utilizzata in questo tratto sino al 1997 per i servizi di trasporto pubblico e successivamente per esclusivi impieghi turistici legati al Trenino Verde. Nel territorio comunale di Perfugas è compresa anche la fermata di Coghinas.
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 16 aprile 2000 | Antonio Giovanni Burrai | liste civiche di centro-sinistra | Sindaco | [5] |
16 aprile 2000 | 8 maggio 2005 | Domenico Decandia | lista civica | Sindaco | [6] |
8 maggio 2005 | 30 maggio 2010 | Domenico Decandia | lista civica | Sindaco | [7] |
30 maggio 2010 | 31 maggio 2015 | Mario Satta | lista civica Perfugas attiva | Sindaco | [8] |
31 maggio 2015 | 26 ottobre 2020 | Domenico Decandia | lista civica Insieme per un futuro migliore | Sindaco | [9] |
26 ottobre 2020 | in carica | Giovanni Filiziu | lista civica "Perfugas impegno e trasparenza" | Sindaco | [10] |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su protezionecivile.gov.it.
- ^ sito del comune di Perfugas
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Comunali 23/04/1995, Ministero dell'Interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 16/04/2000, Ministero dell'Interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 08/05/2005, Ministero dell'Interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 30/05/2010, Ministero dell'Interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 31/05/2015, Ministero dell'Interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 25/10/2020, Ministero dell'interno. URL consultato il 27 gennaio 2021.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Mauro Maxia, Aldo Sari, San Giorgio di Perfugas: arte e storia, Zonza Editori, Cagliari 2001.
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007.
- Mauro Maxia, Perfugas e la sua comunità: profilo onomastico storico descrittivo, 2 volumi, Taphros, Olbia 2010-2016.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Perfugas
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.perfugas.ss.it.
- Perfugas, su sapere.it, De Agostini.
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 129355148 |
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