Cheremule
Cheremule comune | |||
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(IT) Cherèmule (SC) Chelèmure | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Antonella Chessa (lista civica) dal 10-6-2018 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 40°30′20″N 8°43′29″E / 40.505556°N 8.724722°E | ||
Altitudine | 540 m s.l.m. | ||
Superficie | 24,25 km² | ||
Abitanti | 411[1] (30-6-2019) | ||
Densità | 16,95 ab./km² | ||
Comuni confinanti | Borutta, Cossoine, Giave, Thiesi, Torralba | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 07040 | ||
Prefisso | 079 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 090024 | ||
Cod. catastale | C600 | ||
Targa | SS | ||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] | ||
Nome abitanti | (IT) cheremulesi (SC) chelemuresos | ||
Patrono | san Gabriele | ||
Giorno festivo | 29 settembre | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Cheremule nella provincia di Sassari | |||
Sito istituzionale | |||
Cheremule (Chelèmure in sardo[3]) è un comune italiano di 411 abitanti della provincia di Sassari, nella regione storica del Meilogu.
Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]
Territorio[modifica | modifica wikitesto]
L'abitato è contornato dal verde; particolarmente significativo è il bosco di Su Tippiri che si estende dalle pendici del paese fino alla strada provinciale per Thiesi e non da meno è la pineta del monte Cuccuruddu.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
Il territorio fu abitato già in epoca neolitica per la presenza di diversi siti archeologici, e in epoca nuragica per la presenza di alcuni nuraghi.
In epoca medievale appartenne al Giudicato di Torres e fece parte della curatoria di Caputabbas. Alla caduta del giudicato (1259) passò ai Doria, e intorno alla metà del XIV secolo divenne un feudo sotto gli aragonesi. Nel 1636 fu incorporato nel marchesato di Montemaggiore, concesso ai Canaveda. Da questi passò successivamente ai Manca, ai quali fu riscattato nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.
Simboli[modifica | modifica wikitesto]
Lo stemma del comune di Cheremule è stato concesso con il Decreto del presidente della Repubblica del 7 marzo 2005, e si blasona:
«troncato: il primo, di rosso, ai due petroglifi antropomorfici presenti nella tomba Branca, ordinati in fascia, d’oro; il secondo, di azzurro, alle due querce, con le chiome di verde e i tronchi al naturale, nodriti nella pianura diminuita di verde. Ornamenti esteriori da Comune.» |
(D.P.R. 07.03.2005[4]) |
Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]
Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]
Tra i luoghi di culto vi sono:
- la chiesa parrocchiale di San Gabriele Arcangelo- patrono del paese la cui festa viene celebrata il 29 settembre - edificata nel secolo XVI in forme gotico-aragonesi;
- la chiesa di Santa Croce.
Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]
Nel territorio comunale si trovano diversi nuraghi oltre ad alcune necropoli ipogeiche risalenti alla periodo prenuragico. Da segnalare in particolare quella di necropoli di Museddu nella quale sono presenti alcune domus de janas riportanti graffiti e protomi taurine sia al loro interno che all'esterno.
Sono ancora presenti alcune pinnettas, caratteristiche costruzioni pastorali in pietra di forma conica.
Società[modifica | modifica wikitesto]
Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]
Abitanti censiti[5]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]
La variante del sardo parlata a Cheremule è quella logudorese settentrionale.
Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]
Il territorio comunale comprende anche l'isola amministrativa di Lados de Pramma, avente una superficie di 3,92 km².
Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 29 novembre 1998 | Salvatore Marras | centro | Sindaco | [6] |
29 novembre 1998 | 25 maggio 2003 | Antonio Maria Pittalis | lista civica | Sindaco | [7] |
25 maggio 2003 | 15 giugno 2008 | Salvatore Masia | lista civica | Sindaco | [8] |
15 giugno 2008 | 26 maggio 2013 | Salvatore Masia | lista civica | Sindaco | [9] |
27 maggio 2013 | - | Salvatore Masia | lista civica "Cheremule Bene Comune" | Sindaco | [10] |
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 giugno 2019.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ secondo le norme della limba sarda comuna deve essere scritto con l'accento
- ^ Emblema del Comune di Cheremule (Sassari), su presidenza.governo.it, Governo Italiano, Ufficio Onorificenze e Araldica, 2005. URL consultato il 16 novembre 2020.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Comunali 23/04/1995, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 29/11/1998, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 25/05/2003, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 15/06/2008, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
- ^ Comunali 26/05/2013, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'interno. URL consultato il 16 agosto 2017.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- G. Deriu, scheda "Cheremule", in Studio sui centri storici medioevali del Meilogu, Bonorva, Comunità Montana N. 5, 1991, ora in L'insediamento umano medioevale nella curatoria di "Costa de Addes", Sassari, Magnum, 2000.
- Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X.
- Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cheremule
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Sito ufficiale, su comune.cheremule.ss.it.
- La scheda del comune nel portale Comunas della Regione Sardegna, su comunas.it.