Ravascletto

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Ravascletto
comune
(IT) Ravascletto
(FUR) Ravasclêt [1]
Ravascletto – Stemma
Ravascletto – Veduta
Ravascletto – Veduta
La sede municipale
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Friuli-Venezia Giulia
Provincia Udine
Amministrazione
SindacoErmes Antonio de Crignis (lista civica) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate46°31′22.57″N 12°55′19.61″E / 46.522936°N 12.922115°E46.522936; 12.922115 (Ravascletto)
Altitudine952 m s.l.m.
Superficie26,48 km²
Abitanti489[3] (30-9-2021)
Densità18,47 ab./km²
FrazioniSalars, Zovello[2]
Comuni confinantiCercivento, Comeglians, Ovaro, Paluzza, Sutrio
Altre informazioni
Lingueitaliano, friulano
Cod. postale33020
Prefisso0433
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT030088
Cod. catastaleH196
TargaUD
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[4]
Cl. climaticazona F, 3 812 GG[5]
Nome abitantimoneani (in generale); ravasclettani (nel capoluogo); zovellani (a Zovello); salarini (a Salârs)
Patronosan Matteo apostolo ed evangelista
Giorno festivolunedì di Pentecoste (Spirito santo)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Ravascletto
Ravascletto
Ravascletto – Mappa
Ravascletto – Mappa
Posizione del comune di Ravascletto nella ex provincia di Udine
Sito istituzionale

Ravascletto (Ravasclêt in friulano[6], localmente anche Monai, nei documenti antichi Monajo) è un comune italiano di 489 abitanti[3] della regione storica della Carnia, in Friuli-Venezia Giulia. Fa parte del club dei borghi autentici d'Italia[7].

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

I centri abitati costituenti il comune si collocano in catena sul versante a solatio della faglia che separa i massicci del monte Arvénis, a sud, e del monte Crostis a settentrione. La faglia ha dato origine a due vallate che si dipartono in direzioni opposte dalla morbida altura della Sella Valcalda (loc. Insom Volcjalda, 959 m), l'una volta ad occidente e solcata dal torrente Margò, tributario del Degano (nel cui bacino si trovano il capoluogo Ravascletto, 963 m, con le borgate annesse di Stalis e Palù (m 958) e, più ad occidente, la frazione di Salars (anche scritta Solars, 952 m), l'altra verso oriente e percorsa dalla Gladegna, tributaria del torrente Bût, nel cui bacino si trova la frazione di Zovello, 896 m.

Sebbene qualche geografo abbia utilizzato, per ambo le convalli, il toponimo Valcalda, l'usanza schietta del posto, confermata da mappe e documenti d'archivio, attribuisce tale nome (Volcjâlda, Valcjalda) alla sola porzione prativa e a bacìo della testata della valle del Margò. Il nome antico delle due vallate è invece Canale di Monaio (Cjanâl di Monai).

Orografia[modifica | modifica wikitesto]

Il paesaggio, verde per i boschi ed alle quote più alte per i pascoli, è dominato dalle seguenti alture: a nord degli abitati (gruppo del monte Crostis): Cimone di Crasulina 2.104 m, massimo altitudinale del comune; Piz di Mede 2094 m, monte Valsecca 1966 m, Mont di Runc 1845 m, Bovadiça 1831 m, Berretta di Culzin (loc. la Scufa) 1497 m.; a sud (gruppo del monte Arvenis): monte Zoncolan 1740 m, Nealt 1490 m, Cuel Piçul 1331 m. Minimo altitudinale del comune è la località Piè del Pecol, 670 m.

Idrografia[modifica | modifica wikitesto]

I corsi d'acqua hanno tutti regime torrentizio: oltre ai già citati Margò e Gladegna, collettori di tutte le acque delle due vallate, vanno menzionati il rio Vaglina, affluente del Margò che demarca il confine col comune di Comeglians, ed il rio Marassò (loc. Maraçò), affluente della Gladegna che separa Ravascletto da Cercivento. Sulla Vaglina sorge una centrale idroelettrica gestita dalla SECAB. Nelle montagne di Ravascletto esistono due minuscoli laghi alpini, detti di Crasulina e di Taront (o di Tarondon), alimentati principalmente dallo scioglimento delle nevi; nel fondovalle, inoltre, sono stati costruiti due bacini artificiali (ad accesso vietato) nelle località di Sella Valcalda e di Entrada, con lo scopo di fornire d'acqua gli impianti per l'innevamento artificiale.

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Ravascletto Zovello.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

L'origine del friulano Ravasclêt è da ricollegarsi al fitonimo latino *robusculetum, ossia "luogo ove cresce una pianta spinosa, (letteralmente) un piccolo rovo"; la doppia "t" della versione italiana non è etimologica. Il nome può accostarsi a quello della località di Ruscletto (San Vito di Fagagna), fondato sul friulano ruscli (pungitopo), pianta che peraltro a Ravascletto non vegeta. Più semplice è l'etimologia degli altri toponimi principali: Zovello (Zuviél), è diminutivo del friulano zôf (giogo, passo montano); Salârs significa solaio ma anche solatio; il nome antico della vallata, Monai significa tuttora appezzamento prativo in qualche varietà arcaica di friulano.

Medioevo[modifica | modifica wikitesto]

Evo moderno[modifica | modifica wikitesto]

Per tutto l'evo moderno le tre comunità componenti l'odierno comune di Ravascletto appartennero, come il resto della Carnia, alla Repubblica di Venezia.

Età contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Il comune di Ravascletto fu fondato, per effetto della legislazione napoleonica, nel 1806; dal 1815 esso incluse anche la frazione di Zovello, originariamente assegnata al comune di Cercivento.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiese cattoliche[modifica | modifica wikitesto]

Edifici privati in stile tipico[modifica | modifica wikitesto]

  • Casa "di Parigjin" a Zovello, con affresco del secolo XVII
  • Casa "di Baldisâr" a Ravascletto
  • Casa "dal çuet da Paca" a Salars
  • Casa "delle bombe" a Zovello, loc. Prapulin

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[8]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Nel comune di Ravascletto, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della Deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[9]. La lingua friulana che si parla a Ravascletto rientra fra le varianti appartenenti al carnico della bassa Val di Gorto[10].

Si distinguono all'interno del comune due differenti parlate: nel capoluogo ed a Salars si parla il "monean", caratterizzato dalla terminazione delle parole derivanti dalla I declinazione latina in -a (al singolare) ed in -es (al plurale): es. la cjasa, las cjases (la casa, le case) e dai dittonghi ei e ou in alcune posizioni ove la koinè friulana impiegherebbe î ed û (jeir e brout anziché îr e brût - cioè ieri e brodo). Tipica è anche la terminazione -ol ove il friulano comune ha -ul: ad es. marmol per marmul (marmo). Del dialetto moneano è nota anche una fase più antica che, testimoniata dalle prose ottocentesche di don Leonardo Morassi, era caratterizzata dalle terminazioni in -o (cjaso per casa) oggi conservate solo a Rigolato e Forni Avoltri.

La frazione di Zovello ha invece un dialetto proprio, chiamato "zovelan" (letto "giovelàn"): in esso le terminazioni citate suonano arcaicamente -a e -as (la cjasa, las cjasas). Conservativo nel lessico, esso registra però una concordanza fonetica col friulano centrale: a Zovello, infatti, si dice podê, vôs, îr e cûr (potere, voci, ieri e cuore) evitando sia le soluzioni del carnico comune (podei, vous, îr e cûr) sia quelle tipiche delle altre varianti del dialetto basso gortano (podê, vôs, jeir, cour). Un buon esempio di dialetto zovellano può leggersi nei versi di Casimiro De Colle[11] (Vedi ora anche in: http://wladimiro-decolle.wix.com/miro-poesie-scritti)

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Sebbene interessato da un forte fenomeno di spopolamento, Ravascletto è oggigiorno uno dei maggiori poli turistici estivi ed invernali della regione Friuli-Venezia Giulia, grazie alla bellezza dell'ambiente circostante e alle piste da sci del monte Zoncolan raggiungibili con la Funivia che parte dal paese.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

Il territorio di Ravascletto è attraversato principalmente dalla Strada Regionale n.465 della Forcella Lavardet e di Valle S.Canciano che congiunge il comune con quelli di Comegliàns e Sutrio. È gestita da Friuli Venezia Giulia Strade. Inoltre dalla sella Valcalda ha inizio la Strada Provinciale n.86 di Ravascletto che congiunge il capoluogo con la frazione di Tualis situata nel territorio del comune di Comeglians. Sempre dalla sella Valcalda inizia anche la Strada Comunale denominata "Panoramica delle Vette" sul Monte Crostis. Com'è facilmente intuibile, questo itinerario ci presenta in tutta la sua maestosità la bellezza dell'alta montagna, in quanto, per quasi 7 km si compie una traversata sul filo dei 2000 m con suggestiva veduta sulla Val Degano, Val But, sul massiccio del M.te Zoncolan, sulla catena delle Alpi Giulie ed è persino possibile vedere il massiccio del Großglockner in Austria. Partendo da Ravascletto sono ben 10,2 km di salita costante al 9-10% che conducono all'inizio della traversata.

Autocorriere[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è collegato alla rete del trasporto pubblico regionale del Friuli Venezia-Giulia tramite le autocorriere della società SAF, che gestisce le linee Zovello-Ravascletto-Comeglians e Ravascletto-Zovello-Cercivento-Paluzza, entrambe con coincidenze per Tolmezzo e di qui a Udine. Il servizio non è attivo nei giorni festivi.

Funivia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Funivia Ravascletto-Zoncolan.

A Ravascletto fin dagli anni 20 c'è stata la pratica dello sci. Poi nel 1949 venne costruita la prima seggiovia, denominata "Cuél Pìciul" che serviva la pista del "Canalone", ora parte finale della pista di rientro dallo Zoncolan denominata "Lavet". Costruita dalla Graffer con seggiole monoposto fu rimodernata nel 1976 con una biposto sempre della Graffer. Si dice che questo sia il primo impianto a fune costruito in Friuli-Venezia Giulia. Con il successivo sviluppo del comprensorio dello Zoncolan, nel 1975 entrò in servizio, costruita dall'azienda Torinese Agudio, la prima funivia tipo "va e vieni" Ravascletto - Zoncolan con cabine da 40 persone.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Toponimo ufficiale in lingua friulana, sancito dal DPReg 016/2014, vedi Toponomastica ufficiale, su arlef.it.
  2. ^ Comune di Ravascletto - Statuto
  3. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2021 (dato provvisorio).
  4. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  5. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  6. ^ toponomastica ufficiale (DPReg 016/2014), su arlef.it.
  7. ^ Sito borghi autentici d'Italia
  8. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012..
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  9. ^ Toponomastica: denominazioni ufficiali in lingua friulana., su arlef.it.
  10. ^ Lingua e cultura, su arlef.it.
  11. ^ Casimiro De Colle, Par no dismenteâ... e cjalâ indevant: storias di Cjarnia, di cjargnei... di paîs e di tant ingegn: poesie, Cormons: G. Zorzut, stampa 1988.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]