Eugenetica: differenze tra le versioni

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[[File:Eugenics congress logo.png|thumb|Logo del "Seconda conferenza internazionale di eugenetica" svoltosi a [[New York]] nel 1921, raffigurante l'eugenetica come un albero che riunisce in sé una varetà di campi diversi<ref>{{cite book|last=Currell|first=Susan|author2=Christina Cogdell|title=Popular Eugenics: National Efficiency and American Mass Culture in The 1930s|publisher=[[Ohio University Press]]|year=2006|location=Athens, OH|page=203|isbn=0-8214-1691-X}}</ref>.]]
La parola '''eugenetica''' a rigore fa riferimento allo studio dei metodi volti al perfezionamento della [[specie]] [[uomo|umana]] attraverso selezioni artificiali operate tramite la promozione dei caratteri fisici e mentali ritenuti positivi, o ''eugenici'' (genetica positiva), e la rimozione di quelli negativi, o ''disgenici'' (genetica negativa), mediante selezione o modifica delle linee germinali, secondo le tradizionali tecniche invalse nell'allevamento animale e in agricoltura basate sulla [[genetica]] [[Gregor Mendel|mendeliana]], e quelle rese attualmente o potenzialmente disponibili dalle biotecnologie moderne. Nel linguaggio comune, il termine si confonde spesso con l'ideologia che ritiene che la soluzione di problemi politici, sociali, economici o sanitari possa essere raggiunta attraverso l'adozione di pretese soluzioni eugenetiche.
La parola '''Eugenetica''' deriva dal greco εὐγενής eugenes-ben nato (da εὖ eu-buono e γένος genos-razza, parentela<ref>[http://www.etymonline.com/index.php?term=eugenics "eugenics"]. ''[[Online Etymology Dictionary]].''</ref><ref>[http://www.perseus.tufts.edu/hopper/morph?l=ge%2Fnos&la=greek#lexicon "γένος"]. ''[[A Greek–English Lexicon]]''.</ref>) è un insieme di credenze e pratiche miranti a migliorare la qualità genetica di un certo gruppo d'individui.<ref>{{cite web|url=http://ghr.nlm.nih.gov/glossary=eugenics|title=Eugenics|work=Unified Medical Language System (Psychological Index Terms)|publisher=National Library of Medicine|date=26 September 2010}}</ref><ref name="Galton1904">{{cite journal |author=Galton, Francis |authorlink=Francis Galton |date=July 1904 |title=Eugenics: Its Definition, Scope, and Aims |journal=The American Journal of Sociology |volume=X |issue=1 |accessdate=27 December 2010 |url=http://www.mugu.com/galton/essays/1900-1911/galton-1904-am-journ-soc-eugenics-scope-aims.htm |archiveurl=https://web.archive.org/web/20071103082723/galton.org/essays/1900-1911/galton-1904-am-journ-soc-eugenics-scope-aims.htm |archivedate=3 November 2007 |quote=Eugenics is the science which deals with all influences that improve the inborn qualities of a race; also with those that develop them to the utmost advantage. |bibcode= 1904Natur..70...82.|pages=82, 1st paragraph |doi=10.1038/070082a0 }}</ref>.

Nel linguaggio comune il termine si confonde spesso con l'[[ideologia]] la quale ritiene che la soluzione di problemi politici, sociali, economici o sanitari possa essere raggiunta attraverso l'adozione di pretese soluzioni eugenetiche. La definizione esatta di "eugenetica" è stata una questione di dibattito fin dal momento che il termine è stato coniato (seconda metà del XIX secolo).

L'articolo giornalistico del filantropo ed eugenetico statunitense Frederick Henry Osborn datato 1937, ''Development of a Eugenic Philosophy'' (Sviluppo di una filosofia eugenetica)<ref name="Osborn1937">{{cite journal|last=Osborn|first=Frederick|authorlink=Frederick Osborn|title=Development of a Eugenic Philosophy|journal=[[American Sociological Review]]|volume=2|issue=3|pages=389–397|date=June 1937|doi=10.2307/2084871}}</ref> l'inquadrò come una vera e propria forma di [[filosofia sociale]], cioè una filosofia con implicazioni nell'ordine sociale; ma anche questa definizione non viene universalmente accettata. Osborn sostenne i tassi più elevati di [[riproduzione sessuata]] presenti tra persone con tratti "maggiormente desiderabili" (eugenetica positiva) ed al contempo ridotti tassi di riproduzione - con eventuale [[sterilizzazione (medicina)]] - di persone con tratti meno desiderati o "indesiderati" (eugenetica negativa).

In alternativa la selezione del [[gene]] piuttosto che quella delle persone è stata attualmente resa possibile grazie ai progressi nella modificazione artificiale del [[genoma umano]]<ref>{{Cite web|url=https://www.neb.com/tools-and-resources/feature-articles/crispr-cas9-and-targeted-genome-editing-a-new-era-in-molecular-biology|title=CRISPR and Targeted Genome Editing: A New Era in Molecular Biology|date=2014|accessdate=8 July 2015|website=New England Biolab}}</ref>.

Mentre i principi eugenetici sono stati praticati nel corso della storia del mondo fin dall'[[antica Grecia]], la moderna [[storia dell'eugenetica]] ha avuto il suo inizio nei primi anni del XX secolo quando un movimento popolare eugenetico emerse nel [[Regno Unito]]<ref>{{Cite journal|jstor = 25054146|title = Eugenic Ideas, Political Interests and Policy Variance Immigration and Sterilization Policy in Britain and U.S.|date = 1 January 2001|journal = World Politics|doi = 10.1353/wp.2001.0003|pmid =|volume=53|pages=237–263}}</ref>, per diffondersi subito dopo in molti paesi tra cui gli [[Stati Uniti d'America]] e il [[Canada]]<ref>[https://news.google.com/newspapers?id=oBYvAAAAIBAJ&sjid=TqgFAAAAIBAJ&pg=6315%2C1778929 "Sterilization of unfit advocated" The Montreal Gazette. November 14, 1933]</ref>, oltre che nella maggior parte dei paesi europei.

In questo periodo le idee eugenetiche vennero lanciate ed acquisite in tutto lo spettro politico; conseguentemente molti paesi adottarono politiche egenetiche con l'intento di migliorare la qualità delle risorse genetiche delle loro popolazioni. Tali programmi compresero sia misure positive, incoraggiare gli individui ritenuti particolarmente idonei a riprodursi, sia misure negative, come i divieti di [matrimonio interrazziale]], [[mescolanza razziale]] e [[sterilizzazione obbligatoria]] di persone ritenute inadatte alla riproduzione.

Le persone ritenute non idoneee a riprodursi spesso inclusero individui con disabilità mentali o fisiche, chi otteneva un bassi risultato nei test del [[quoziente d'intelligenza]], i criminali, i devianti e i membri di gruppi minoritri sfavoriti. Il movimento eugenetico si è associato negativamente alla [[Germania nazista]] e all'[[Olocausto]], quando molti degli imputati al [[processo di Norimberga]] tentarono di giustificare gli abusi commessi contro i [[diritti umani]] sostenendo che vi era davvero poca differenza tra i programmi dell'[[eugenetica nazista]] e quelli statunitensi<ref>{{cite book|title=The Oxford Handbook of the History of Eugenics|author1=Alison Bashford |author2=Philippa Levine |publisher=[[Oxford University Press]]|url=https://books.google.com/?id=g15rfXUA2i8C&pg=PA327&lpg=PA327&dq=eugenics+defense+nuremberg+trials&source=bl&ots=hst4p7-key&sig=wNbijEF4UXm4hcOlUPBQ4pbYSE4&sa=X&ei=TJhjVaOMO4eNsAWUl4CoAw&ved=0CFIQ6AEwCQ#v=onepage&q=eugenics%20defense%20nuremberg%20trials&f=false | page=327 }}</ref>.

Nei decenni successivi alla [[seconda guerra mondiale]], con la proclamazione universale dei diritti umani, molti paesi cominciaono gradualmente ad abbandonare le politiche eugenetiche, questo anche se alcuni paesi occidentali - tra cui gli Stati Uniti - continuarono a realizzare sterilizzazioni forzate fino a metà degli anni sessanta.

Nel corso degli anni ottanta e novanta, quando furono rese disponibili nuove procedure tecnologiche di [[riproduzione assistita]], come la [[surrogazione di maternità]] (disponibile dal 1985), la diagnosi genetica pre-implantazione (disponibile dal 1989) e il trasferimento citoplasmatico (eseguito per la prima volta nel 1996) si temette un'eventuale rinnovarsi delle idee e pratiche eugenetiche, con l'emersione eclatante dell'ampliamento del divario tra ricchi e poveri del mondo.

Una critica tra le più importanti delle politiche eugenetiche è quella che, a prescindere dal fatto he vengano utilizzate politiche "positive" o "negative", esse sono suscettibili di abuso poiché i criteri di selezione vengono determinati sempre dal gruppo che detiene il potere politico in una determinata epoca. Inoltre l'eugenetica negativa in particolare può essere considerata come una vilazione dei diritti umani fondamentali i quali includono anche il diritto alla riproduzione.

Una critica ulteriore è quella che afferma che le politiche eugenetiche portano ad una perdita di [[diversità genetica]], con conseguente depressione endogamica a causa della minore vaiazione genetica.


== Storia ==
== Storia ==
{{vedi anche|Storia dell'eugenetica}}
{{vedi anche|Storia dell'eugenetica}}
Come detto l'eugenetica - a rigore - fa riferimento allo studio dei metodi volti al perfezionamento della [[specie umana]] attraverso selezioni artificiali operate tramite la promozione dei caratteri fisici e mentali ritenuti positivi, o ''eugenici'' (genetica positiva) e la contempornea rimozione di quelli negativi, o ''disgenici'' (genetica negativa), mediante selezione o modifica delle linee germinali, secondo le tradizionali tecniche invalse nell'allevamento animale e in agricoltura basate sulla [[genetica]] proposta da [[Gregor Mendel]], oltre a quelle rese attualmente o potenzialmente disponibili dalla [[biotecnologia]] moderna.
=== Teorie precedenti ===
=== Teorie precedenti ===
Storicamente, l'eugenetica come campo di ricerca è stata per la prima volta suggerita da [[Platone]] ''(Pol. 458 segg.); ''in seguito, è stata nominata molte volte da Darwin, e ne ha influenzato le teorie.
Storicamente l'eugenetica come campo di ricerca fu per la prima volta suggerita da uno dei massimi esponenti della [[filosofia greca]], [[Platone]] ''(Pol. 458 segg.)''; il suo fu un concetto di eugenetica positiva volta a produrre esseri umani migliori, suggerendo l'accoppiameto selettivo per produrre una classe di "guardiani"<ref>{{Cite web|url = http://plato.stanford.edu/entries/eugenics/|title = Eugenics|date = 2 Jul 2014|accessdate = 2 January 2015|website = Stanford Encyclopedia of Philosophy|publisher = Center for the Study of Language and Information (CSLI), Stanford University}}</ref>. In seguito, venne nominata molte volte da [[Charlse Darwin]] e ne influenzò le teorie.


Il [[Cristianesimo]] medioevale, dando per scontata la degenerazione umana dal peccato originale, lascia alla sfera ultraterrena ogni possibilità di "miglioramento".
Il [[Cristianesimo]] medioevale, dando per scontata la degenerazione umana dovuta al [[peccato originale]], lascia alla sfera ultraterrena ogni possibilità di "miglioramento".


Nel Rinascimento [[Tommaso Campanella]], nella prospettiva utopica de ''“[[La città del Sole]]”'' sostiene l'opportunità di combinare i matrimoni e controllare la vita sessuale dei cittadini.
Nel corso del [[Rinascimento]] il filosofo italiano [[Tommaso Campanella]], nella sua prospettiva utopica de ''“[[La città del Sole]]”'', sostenne l'opportunità di combinare i matrimoni e controllare la vita sessuale dei cittadini.


Tra [[XVIII secolo|Settecento]] e [[XIX secolo|Ottocento]] si afferma la [[frenologia]], disciplina non scientifica che sosteneva di riuscire ad individuare dalla forma del cranio le tendenze [[Psicologia|psicologiche]] delle persone, in primis la propensione a devianza e criminalità.
Tra [[XVIII secolo|Settecento]] e [[XIX secolo|Ottocento]] si afferma la [[frenologia]], una disciplina non scientifica che sosteneva di riuscire ad individuare dalla forma del cranio le tendenze [[Psicologia|psicologiche]] delle persone, in primis la propensione a devianza e criminalità.


Successivamente, [[Herbert Spencer]] prese a prestito i concetti chiave dell'evoluzione darwiniana e li applicò alle scienze sociali, sostenendo l'opportunità e la necessità delle differenze sociali allo scopo di assecondare il naturale processo di selezione dei più adatti.
Successivamente [[Herbert Spencer]] prese a prestito i concetti chiave dell'[[evoluzionismo]] darwiniano e li applicò alle [[scienze sociali]], sostenendo l'opportunità e la necessità delle differenze sociali allo scopo di assecondare il naturale processo di selezione dei più adatti.
=== Origine e sviluppo ===
[[File:Francis Galton 1850s.jpg|thumb|left|[[Francis Galton]] fu uno dei primi eugenetici, coniò il termine stesso e diffuse la collocazione eugenetica delle parole "natura e nutrimento" (nature and nurture)<ref>Francis Galton (1874) [https://books.google.com/?id=_uE-bpGo2N4C&pg=PA227#v=onepage&q&f=false "On men of science, their nature and their nurture,"] ''Proceedings of the Royal Institution of Great Britain'', '''7''' : 227-236.</ref>.]]
L'idea di un'eugenetica negativa con l'intento di far diminuire le nascite di esseri umani "inferiori" è esistita almeno fin da quando il ginecologo statunitense William Goodell (1829-1894) sostenne la [[castrazione]] e l'eliminazione dei pazzi (gli "insani")<ref>{{cite book|url=https://books.google.com/?id=WkwXAQAAMAAJ&lpg=PA294&ots=X_XuomfPlp&dq=%22Clinical%20Notes%20on%20the%20Extirpation%20of%20the%20Ovaries%20for%20Insanity.%22William%20Goodell&pg=PA295#v=onepage&q=spaying%20all%20the%20insane%20women&f=false|title=The American Journal of Insanity|publisher=|accessdate=2 May 2015}}</ref><ref>{{cite journal|url=https://books.google.com/?id=tMTJG0E4PPMC&lpg=PA85&dq=The%20rise%20and%20fall%20of%20Battey's%20operation%3A%20a%20fashion%20in%20surgery.%20bulletin%20of%20the%20history%20of%20medicine&pg=PA84|title=Keeping America Sane|publisher=|accessdate=2 May 2015}}</ref>.


L'idea di un progetto moderno di miglioramento della popolazione umana attraverso una comprensione statistica dell'[[ereditarietà]], incoraggiata da un buon "allevamento", venne originariamente sviluppata durante gli [[Anni 1860|anni sessanta]] dell'[[XIX secolo|Ottocento]] dall'antropologo, sociologo e psicologo britannico [[Francis Galton]] (cugino di Darwin) ed inizialmente era strettamente collegata al darwinismo e alla sua teoria della [[selezione naturale]]<ref name="Bowler 309">Bowler, Peter J., ''Evolution: The History of an Idea,'' 3rd Ed., University of California Press, 2003, pp. 308–310.</ref>; egli teorizzò il miglioramento progressivo della [[razza (categorizzazione umana)]] secondo criteri analoghi a quelli dell'evoluzione biologica.
=== Nascita e diffusione della teoria eugenetica ===
[[File:Passing of the Great Race - Map 4.jpg|thumb|right|''Present Distribution of the European Races''. Mappa dell'eugenetista statunitense [[Madison Grant]] tratta da una sua opera del 1916, ''The Passing of the Great Race''. Rappresenta la presunta distribuzione delle razze europee]]
[[File:Criminal brains.jpg|thumb|right|Immagine degli anni venti che tenta di associare le tipologie di [[cervello]] al comportamento criminale. La teoria è chiamata "determinismo biologico-ereditario".]]
Negli [[Anni 1860|anni sessanta]] dell'[[XIX secolo|Ottocento]] l'eugenetica venne portata in auge da [[Francis Galton]] (cugino di [[Charles Darwin]]) che teorizzò il miglioramento progressivo della [[razza]] secondo criteri analoghi a quelli dell'evoluzione biologica. Sosteneva che fosse necessario un intervento delle istituzioni a questo fine, mediante l'incrocio selettivo degli individui adatti. Galton ideò anche il termine, traendolo dal greco classico. Specialmente in Inghilterra ed in Germania, questa teoria ebbe grande successo, grazie anche alla forte impostazione [[Positivismo|positivista]] della scienza e all'ideale imperante di [[progresso (filosofia)|progresso]] della [[civiltà]].


Galton era venuto a conoscenza della teoria evoluzionistica la quale cercava di spiegare lo sviluppo di specie vegetali e animali, con il desiderio di poterla applicare anche agli esseri umani. Sulla base dei suoi studi biografici Galton credette che le qualità umane più desiderabili avessero dei tratti ereditari, anche se Dawrin fu fortemente in disaccordo con questa elaborazione della sua teoria<ref name="credoreference.com">{{cite web|title=Eugenics: Immigration and Asylum from 1990 to Present|url=http://www.credoreference.com/entry/abcmigrate/eugenics|accessdate=23 September 2013}}</ref>; egli invece sostenne con forza che fosse necessario un intervento delle istituzioni a questo fine, mediante l'incrocio selettivo degli individui maggiormente adatti.
Ad inizio Novecento, {{senza fonte|anche grazie all'impegno di soggetti come la [[Fondazione Rockefeller]] e la [[Massoneria]] di Rito Scozzese,}} l'Inghilterra divenne il centro della diffusione delle teorie eugenetiche. Nel 1912 si tiene a Londra il primo congresso internazionale, con la presenza di una folta delegazione di scienziati italiani, ispirati anche dalle teorie degenerazioniste di [[Cesare Lombroso]].<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=5}}</ref>


Nel 1883, un anno dopo la morte del cugino naturalista, Galton diede alla sua ricerca un nome preciso: eugenetica (termine tratto del greco classico)<ref>{{cite book|title=DNA: The Secret of Life|author1=Watson, James D.|author2=Berry, Andrew|year=2009|publisher=Knopf|url=http://www.amazon.com/DNA-The-Secret-Life-ebook/dp/B001PSEQAG}}</ref>. Con l'introduzione del campo genetico, l'eugenetica si basò essenzialmente su un'ideologia di [[determinismo biologico]] in cui il carattere umano era dovuto interamente ai geni, non influenzabili quindi dall'educazione o dalle condizioni di vita. Molti dei primi genetisti non furono darwiniani e d'altra parte la teoria dell'evoluzione non era più necessaria per le politiche eugenetiche basate sul determinismo genetico. Nel corso della sua storia iniziale l'eugenetica rimase un'argomento altamente controverso<ref>Blom, 2008, pag. 336</ref>.

Nonostante ciò l'eugentica divenne presto una disciplina accademica in molti [[college]] ed istituti universitari e cominciò a ricevere ampi finanziamenti provenienti dalle fonti più disparate<ref>{{cite journal|author=Allen, Garland E.|title=Was Nazi eugenics created in the US?|journal=EMBO Reports|volume=5|issue=5|pages=451–2|year=2004|doi=10.1038/sj.embor.7400158 |pmc=1299061}}</ref>. Vennero create organizzazioni con l'intento di accaparrarsi il sostegno dell'[[opinione pubblica]], ondeggiante verso i valori eugenetici "responsabili" della genitorialità; tra queste l'"Eugenics Education Society" (il futuro Galton institute) britannica nel 1907 e l'"American Eugenics Society" (la futura Society for Biodemography and Social Biology) nel 1921. Entrambe cercarono il sostegno dei maggiori uomini di [[Chiesa (comunità)]], modificando in parte il loro messaggio per soddisfare gli ideali religiosi<ref name="Baker 2014 pp. 281–302">{{cite journal|last=Baker|first=G.J.|title=Christianity and Eugenics: The Place of Religion in the British Eugenics Education Society and the American Eugenics Society, c.1907-1940|journal=Social History of Medicine|publisher=Oxford University Press|volume=27|issue=2|year=2014|pages=281–302|url=http://dx.doi.org/10.1093/shm/hku008|doi=10.1093/shm/hku008|accessdate=15 June 2015}}</ref> predominanti.

Nel 1909 i sacerdoti appartenenti all'[[anglicanesimo]] William Inge e James Peile scrissero entrambi per la Società eugenetica britannica. Inge venne inoltre invitato a parlare all'"International Eugenics Conference" nel 1921; l'incontro ottenne anche l'approvazione esplicita dell'[[arcivescovo]] del [[cattolicesimo]] romano di [[New York]] [[Patrick Joseph Hayes]]<ref name="Baker 2014 pp. 281–302" />.
[[File:Arthur Balfour, photo portrait facing left.jpg|thumb|L'ex [[Primo ministro del Regno Unito]] [[Arthur James Balfour]] pronunciò il discorso d'apertura alla "Prima conferenza internazionale di eugenetica" tenutasi nel 1912 a [[Londra]]<ref>Kevles (1995), {{p.|88}}.</ref>.]]
Le tre "Conferenze internazionali di eugenetica" presentarono una piattaforma globale per gli eugenetici con incontri nel 1912 a [[Londra]] (con la presenza di una folta delegazione di scienziati italiani, ispirati anche dalle teorie degenerazioniste di [[Cesare Lombroso]].<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=5}}</ref>) e nel 1921 e nel 1932 a New York. Le politiche eugenetiche furono per la prima volta implementate nei primi anni del XX secolo negli [[Stati Uniti d'America]]<ref>{{cite journal|author1=Barrett, Deborah |author2=Kurzman, Charles |title=Globalizing Social Movement Theory: The Case of Eugenics|journal=Theory and Society|volume=33|issue=5|pages=487–527|date=October 2004|doi=10.2307/4144884|jstor=4144884|url=http://kurzman.unc.edu/files/2011/06/Barrett_Kurzman_Eugenics.pdf}}</ref>, ma si radicarono ed attecchirono velocemente anche nella [[Terza Repubblica Francese]], nell'[[impero tedesco]] e in Gran Bretagna<ref>{{cite book|last=Hawkins|first=Mike|title=Social Darwinism in European and American Thought|year=1997|publisher=Cambridge University Press|location=New York|isbn=0-521-57434-X|pages=62, 292}}</ref>. La teoria ebbe grande successo, grazie anche alla forte impostazione [[Positivismo|positivista]] della scienza e all'ideale imperante di [[progresso (filosofia)|progresso]] della [[civiltà]].

Più tardi, nel corso degli anni venti e trenta, la politica eugenetica di [[sterilizzazione obbligatoria]] di alcuni pazienti mentali venne implementata anche in altri paesi tra cui il [[Belgio]]<ref>{{cite journal|title=The National Office of Eugenics in Belgium|journal=Science|volume=57|issue=1463|page=46|date=12 January 1923|doi=10.1126/science.57.1463.46|bibcode = 1923Sci....57R..46.}}</ref>, il [[Brasile]]<ref>{{cite journal|first1=Sales Augusto|last1=dos Santos |first2=Laurence|last2=Hallewell|date=January 2002|title=Historical Roots of the 'Whitening' of Brazil|journal=Latin American Perspectives|volume=29|issue=1|pages=61–82|jstor=3185072|doi=10.1177/0094582X0202900104}}</ref>, il [[Canada]]<ref>{{cite book|last=McLaren|first=Angus|title=Our Own Master Race: Eugenics in Canada, 1885–1945|publisher=Oxford University Press|location=Toronto|year=1990|isbn=978-0-7710-5544-7|ref=harv}}</ref>, il [[Giappone]] e finanche la [[Svezia]].

Oltre a venire attivamente praticata in diversi paesi, l'eugenetica si organizzò a livello internazionale attraverso l'"International Federation of Eugenic Organizations" (IFEO)<ref>{{cita|Black|2003|p=240}}</ref>. I suoi progetti scientifici furono portati avanti da orgnismi di ricerca come il "Kaiser Wilhelm Institute of Anthropology, Human Heredity, and Eugenics" (fondato nel 1927 nella [[repubblica di Weimar]])<ref>{{cita|Black|2003|p=286}}</ref>, il "Cold Spring Harbour Carnegie Institution" per l'evoluzione sperimentale<ref>{{cita|Black|2003|p=40}}</ref> e l'"Eugenics Record Office" (ERO) statunitensi<ref>{{cita|Black|2003|p=45}}</ref>.

Politicamente il movimento sostenne misure come le leggi di sterilizzazione<ref>Black, 2003, capitolo 6: ''The United States of Sterilization''</ref>; nella sua dimensione morale l'eugenetica respinse la dottrina che vuole tutti gli esseri umni nascere uguali e ridefinì il valore morale in termini puramente di idoneità genetica<ref>{{cita|Black|2003|p=237}}</ref> e "[[fitness]]". I suoi elementi associati al [[razzismo scientifico]] compresero la ricerca di una pura gamma genetica di "[[razza nordica]]" o, meglio, di "[[razza ariana]]" con l'eventuale eliminazione delle "razze inadeguate"<ref>Black, 2003, capitolo 5: ''Legitimizing Raceology''</ref><ref>Black, 2003, capitolo 9: ''Mongrelization''</ref>.
[[File:Gilbert Keith Chesterton01.jpg|thumb|left|[[Gilbert Keith Chesterton]] (qui ritratto nel 1905) fu uno dei primi e più fieri oppositori dell'eugenetica. Foto di Alvin Langdon Coburn.]]
I primi critici della filosofia eugenetica inclusero il sociologo statunitense [[Lester Frank Ward]]<ref>{{cite book|first=Joan|last=Ferrante|title=Sociology: A Global Perspective|url=https://books.google.com/?id=AwnIIXI6y38C&pg=PA259|date=1 January 2010|publisher=Cengage Learning|isbn= 978-0-8400-3204-1|pages=259–}}</ref>, lo scrittore inglese cattolico [[Gilbert Keith Chesterton]], l'antropologo tedesco americano [[Franz Boas]]<ref>{{cite book|author=Turda, Marius|chapter=Race, Science and Eugenics in the Twentieth Century|editor=Bashford, Alison|editor2=Levine, Philippa|title=The Oxford Handbook of the History of Eugenics|publisher=Oxford University Press|year=2010|isbn=0-19-988829-9|pages= 72–73}}</ref> e il medico britannico Halliday Sutherland (pioniere scozzese degli studi sulla [[tubercolosi]]). L'articolo di Ward del 1913 ''[https://archive.org/details/jstor-2763324 Eugenics, Euthenics, and Eudemics]'', il libro di Chesterton del 1917 intitolato ''[[Eugenetica e altri malanni]]'' e l'articolo di Boas del 1916 ''Eugenics'' fatto pubblicare nel ''The Scientific Monthly'' furono tutti molto critici nei confronti del movimento altrimenti in rapida ascesa.

Sutherland identifico essere gli eugenetici come uno dei principali ostacoli all'eradicazione e alla cura della tubercolosi nel suo saggio pubblico inviato nel 1917 dal titolo ''Consumption: Its Cause and Cure''<ref>"Consumption: Its Cause and Cure" An Address by Dr Halliday Sutherland on 4 September 1917, published by the Red Triangle Press.</ref>; la sua critica rivolta all'eugenetica e al [[neo-malthusianesimo]] nel suo libro del 1921 ''Birth Control'' (controllo delle nascite) gli costò un'accusa di [[diffamazione]] da parte dell'eugenetica nonché [[femminista]] e sostenitrice della [[contraccezione]] [[Marie Stopes]]. Anche molti studiosi di [[biologia]] si mantennero in una posizione di antagonismo nei confronti del movimento eugenetico, incluso lo zoologo e statistico britannico [[Lancelot Hogben]]<ref>"Lancelot Hogben, who developed his critique of eugenics and distaste for racism in the period...he spent as Professor of Zoology at the University of Cape Town". Alison Bashford and Philippa Levine, ''The Oxford Handbook of the History of Eugenics''. Oxford; Oxford University Press, 2010 ISBN 0199706530 (p.200)</ref>.

Altri biologi come gli inglesi [[John Burdon Sanderson Haldane]] e [[Ronald Fisher]] espressero tutto il loro scetticismo verso la covinzione eugenetica che la sterilizzazione dei "difettosi" avrebbe condotto alla totale scomparsa dei tratti genetici indesiderati<ref>"Whatever their disagreement on the numbers, Haldane, Fisher, and most geneticists could support Jennings's warning: To encourage the expectation that the sterilization of defectives will "solve the problem of hereditary defects, close up the asylums for feebleminded and insane, do away with prisons, is only to subject society to deception". Daniel J. Kevles, ''In the Name of Eugenics''. University of California Press, 1985. ISBN 0520057635 (p. 166).</ref>.

Tra le istituzioni pubbliche la [[Chiesa cattolica]] romana fu nella sua generalità una fiera avversaria delle sterilizzazioni statali forzose<ref>{{cite book |last1= Congar|first1=Yves M.-J.|date=1953 |title=The Catholic Church and the race question |url=http://unesdoc.unesco.org/images/0000/000028/002893eo.pdf |format=pdf |location=Paris, France |publisher=UNESCO|access-date=3 July 2015 |quote=4. The State is not entitled to deprive an individual of his procreative power simply for material (eugenic) purposes. But it is entitled to isolate individuals who are sick and whose progeny would inevitably be seriously tainted.}}</ref>. I tentativi compiuti dalla "Eugenics Education Society" di persuadere il [[governo di Sua Maestà]] a legalizzare la sterilizzazione volontaria trovarono l'opposizione da parte dei cattolici e del [[Partito Laburista (Regno Unito)]]. L'"American Eugenics Society" invece inizialmente si guadagnò l'appoggio cattolico; ma il sostegno a suo favore diminuì a seguito dell'emmissione dell'[[enciclica]] papale del 1930 intitolata ''[[Casti Connubii]]''<ref name="Baker 2014 pp. 281–302" />.

[[Papa Pio XI]] condannò esplicitamente le leggi di sterilizzazione: "''i magistrati pubblici non hanno alcun potere diretto sui corpi dei loro soggetti, perciò, quando non c'è stato alcun crimine e non vi è alcuna causa per la grave condanna, non possono mai danneggiare o alterare l'integrità del corpo, né per un qualche motivo eugenetico o per qualsiasi altra ragione''"<ref>{{cite web|url=http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_31121930_casti-connubii_en.html|title=''Casti connubii''|author=Pope Pius XI}}</ref>.

Come movimento sociale, l'eugenetica raggiunse la sua massima popolarità nei primi decenni del XX secolo, quando venne praticata praticamen in tutto il mondo e promossa da governi, istituzioni e individui influenti. Molti paesi adottaromo l'esclusiva e il monopolio<ref>{{cite book|last=Ridley|first=Matt|authorlink=Matt Ridley|title=Genome: The Autobiography of a Species in 23 Chapters|year=1999|publisher=HarperCollins |location=New York|isbn=978-0-06-089408-5|pages=290–1 |ref=harv}}</ref> in diverse politiche eugenetiche, tra cui: lo [[screening]] genetico, la [[contraccezione]], la promozione di tassi di natalità differenziali, (vedi le restrizioni sul [[matrimnio interrrazziale]]) e l'istituzionalizzazione delle malattie mentali (vedi [[ospedale psichiatrico]]), la [[sterilizzazione obbligatoria]], l' [[aborto forzato]] o la [[gravidanza forzata]] ed in ultima analisi culminando in un vero e proprio tentativo di [[genocidio]].
[[File:Charles Robert Richet 5.jpg|thumb|[[Charles Robert Richet]], [[Premio Nobel per la medicina]] nel 1913, fu presidente della "Società francese di eugenetica" dal 1920 al 1926<ref>MacKellar, Calum; Bechtel, Christopher. (2014). ''The Ethics of the New Eugenics''. Berghahn Books. pp. 18-19. ISBN 978-1-78238-120-4</ref>.]]
=== Politiche eugenetiche applicate ===
=== Politiche eugenetiche applicate ===
In gran parte dell'[[Europa occidentale]] e del [[America settentrionale|Nord America]] vennero applicati provvedimenti di vario tipo di carattere eugenetico a partire dagli ultimi anni dell'[[XIX secolo|Ottocento]].
In gran parte dell'[[Europa occidentale]] e del [[America settentrionale]] vennero applicati provvedimenti di vario tipo di carattere eugenetico a partire dagli ultimi anni dell'[[XIX secolo|Ottocento]].


Alcuni stati si sono distinti per un maggior impegno in tal senso, con una legislazione eugenetica non solo ''positiva'', mirante cioè a indirizzare le scelte riproduttive, ma anche ''negativa'', ovvero la rimozione di caratteri considerati negativi, attraverso la sterilizzazione forzata.
Alcuni stati si distinsero per un maggior impegno in tal senso, con una legislazione eugenetica non solo ''positiva'', mirante cioè a indirizzare le scelte riproduttive, ma anche ''negativa'', ovvero la rimozione di caratteri considerati negativi, attraverso la [[sterilizzazione obbligatoria]].


Ecco le stime riguardanti i casi di sterilizzazioni:<ref>{{Cita web|url=http://www.istoreto.it/amis/schede.asp?id=6&idsch=22|titolo=Eugenetica. Statistiche|editore=istoreto.it - Museo virtuale delle intolleranze e degli stermini|data=|accesso=}}</ref>
Ecco le stime riguardanti i casi di sterilizzazioni:<ref>{{Cita web|url=http://www.istoreto.it/amis/schede.asp?id=6&idsch=22|titolo=Eugenetica. Statistiche|editore=istoreto.it - Museo virtuale delle intolleranze e degli stermini|data=|accesso=}}</ref>
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* Svizzera (1928-1985): meno di 1.000
* Svizzera (1928-1985): meno di 1.000


Le leggi eugenetiche furono votate a stragrande maggioranza in molti paesi. Le forze politiche di ogni orientamento furono concordi sull'utilità delle pratiche di sterilizzazione, per il miglioramento della [[razza (categorizzazione umana)]], o per motivi di [[politica demografica]] ed economici.
{{cn|Oltre alle sterilizzazioni vi erano le politiche che miravano a favorire la riproduzione tra soggetti "adeguati", ad esempio il divieto di matrimonio tra "adatti" e "inadatti". Misure eugenetiche positive più o meno blande sono state prese pressoché ovunque. Negli Stati Uniti, la violazione delle regole sul matrimonio era punita con pene fino a 10 anni di reclusione.}}
==== Negli Stati Uniti ====

Negli Stati Uniti ad essere sterilizzati furono per lo più coloro che venivano dichiarati deboli di mente, pazzi, idioti, imbecilli, criminali-nati o, addirittura, affetti da [[epilessia]], persone moralmente degenerate o sessualmente pervertite.
Le leggi eugenetiche furono votate pressoché ovunque a stragrande maggioranza. Le forze politiche di ogni orientamento furono concordi sull'utilità delle pratiche di sterilizzazione, per miglioramento della razza, o per motivi demografici ed economici.

==== In Germania ====
I programmi eugenetici più efferati sono stati applicati dalla Germania nazista, ampiamente trattati nella voce [[Aktion T4]].

==== In Svezia e Finlandia ====
==== In Svezia e Finlandia ====
In particolare in Svezia<ref>{{Cita news|autore=Giovanni Belardelli|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/03/Eugenetica_ombra_scura_sul_modello_co_9_050303080.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*/http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/03/Eugenetica_ombra_scura_sul_modello_co_9_050303080.shtml|titolo=Eugenetica, ombra scura sul modello svedese|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=3 marzo 2005|pagina=37|accesso=}}</ref> e Finlandia la gestione del ''[[welfare state]]'' portò a scegliere interventi di questo tipo per ridurre il carico degli assegni di maternità.
In particolare in [[Svezia]]<ref>{{Cita news|autore=Giovanni Belardelli|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/03/Eugenetica_ombra_scura_sul_modello_co_9_050303080.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*/http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/03/Eugenetica_ombra_scura_sul_modello_co_9_050303080.shtml|titolo=Eugenetica, ombra scura sul modello svedese|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=3 marzo 2005|pagina=37|accesso=}}</ref> e in [[Finlandia]] la gestione del ''[[welfare state]]'' portò a scegliere interventi di questo tipo per ridurre il carico degli assegni di maternità.
==== In Italia ====
Preceduta negli ultimi decenni del XIC secolo da un intenso dibattito proto-eugenetico nel [[regno d'Italia]], a partire dal "Primo Congresso Internazionale di Eugenica" (presieduto da [[Leonard Darwin]], il figlio di Charles) svoltosi a [[Lonra]] nel 1912, si diffusero i termini eugenica (eugenetica, eugenia). Nel 1913 si costituì il primo "Comitato Italiano per gli Studi di Eugenica", in modo originale e con teorie neo-lamarckiane di scambio sociale ed elitarie (di [[Vilfredo Pareto]]), di un'[[antropologia]] d’allevamento razziale (e migrazione) ed il collegamento lombrosiano tra genio e degenerazione. Il punto di partenza fu caratterizzato da un quadro scientifico ed intellettuale che rese l'eugenica italiana incompatibile al modello anglosassone<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=5}}</ref>.


Il conflitto insegnò agli eugenisti l'efficienza economicamente razionale nella gestione diretta dello stato, di risorse biologiche della nazione e l'importanza di un’«unità di comando». Il [[periodo interbellico]] si dimostrò sia come potenziamento biologico della nazione che di «selezione al rovescio», l’ascesa del [[fascismo]] e le crisi degli ultimi governi liberali si accompagnarono ad ambizioni tecnocratiche, a nuove politiche di [[welfare state|welfare]], di «medicina sociale» e ad ansie di rigenerazione nazionale. La «difesa della società e della razza» - di fronte al superiore interesse collettivo nella subordinazione della libertà del singolo - si affermò prepotentemente nel «paradigma eugenetico».
==== Negli Stati Uniti ====
Negli Stati Uniti ad essere sterilizzati erano coloro che ''venivano dichiarati'' deboli di mente, pazzi, idioti, imbecilli, criminali-nati, o addirittura epilettici, persone moralmente degenerate o sessualmente pervertite.


Una visione della popolazione manageriale e tecnocratica<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Molti, sani e forti|pagine=19}}</ref>. fu condivisa trasversalmente sia dalla [[sinistra politica]] col suo [[riformismo]] socialista sia a [[destra (politica)]] col [[nazionalismo]]. Fu un periodo di intenso dibattito sui vari temi eugenetici: [[sterilizzazione (medicina)|sterilizzazione]], igiene mentale, contollo delle nascite ([[contraccezione]]) e certificato medico prematrimoniale;<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Molti, sani e forti|pagine=20}}</ref>.
==== In Italia ====

Preceduta negli ultimi decenni del 19° secolo da un intenso dibattito proto-eugenetica in Italia, dal Primo Congresso Internazionale di Eugenica di [[Londra]] (presieduto da Leonard Darwin) del [[1912]] si diffuse il termine eugenica (eugenetica, eugenia). Nel [[1913]] si costituiva il primo Comitato Italiano per gli Studi di Eugenica, in modo originale con teorie neo-lamarckiane, scambio sociale ed elite di [[Vilfredo Pareto|Pareto]], [[antropologia]] d’allevamento razziale (e migrazione) e il collegamento lombrosiano tra genio e la degenerazione. Il punto di partenza era caratterizzato da un quadro scientifico e intellettuale che ha reso l'eugenica italiana incompatibile al modello anglosassone,<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=5}}</ref> il conflitto insegnava agli eugenisti l'efficienza economicamente razionale nella gestione diretta dello stato, di risorse biologiche della nazione e l'importanza di un’«unità di comando». Il primo dopoguerra si dimostrava sia come potenziamento biologico della nazione che di «selezione al rovescio», l’ascesa del fascismo e le crisi degli ultimi governi liberali accompagnavano ambizioni tecnocratiche, nuove politiche di [[welfare state|welfare]], di «medicina sociale» ad ansie di rigenerazione nazionale. La «difesa della società e della razza» di fronte al superiore interesse collettivo nella subordinazione della libertà del singolo si affermava prepotentemente nel «paradigma eugenetico». Una visione della popolazione manageriale e tecnocratica,<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Molti, sani e forti|pagine=19}}</ref> condivisa trasversalmente da sinistra col riformismo socialista e a destra col nazionalismo. Un periodo di intenso dibattito sui vari temi: [[sterilizzazione (medicina)|sterilizzazione]], igiene mentale, birth control e certificato medico prematrimoniale;<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Molti, sani e forti|pagine=20}}</ref> nascevano: l’Istituto di Previdenza e Assistenza Sociale (IPAS), la Società Italiana per lo studio delle Questioni Sessuali (SISQS), la Società Italiana di Genetica e Eugenetica (SIGE) e la Lega Italiana di Igiene e Profilassi Mentale (LIPIM).<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=6}}</ref>
In questo periodo videro la luce l’"Istituto di Previdenza e Assistenza Sociale" (IPAS), la "Società Italiana per lo studio delle Questioni Sessuali" (SISQS), la "Società Italiana di Genetica e Eugenetica" (SIGE) ed infine anche la "Lega Italiana di Igiene e Profilassi Mentale" (LIPIM)<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=6}}</ref>.
Il regime [[Fascismo|fascista]], nonostante la vicinanza con alcuni scienziati sostenitori dell'eugenetica, non prenderà mai misure di questo tipo. Il perseguimento del "miglioramento della razza" portò il fascismo a intervenire a favore della famiglia e dell'infanzia con la creazione dell'[[Opera Nazionale Maternità e Infanzia]] e a introdurre una politica di igienizzazione "morale", vista come prevenzione contro la disgregazione delle famiglie e la diffusione di malattie veneree. Posizione perfettamente in sintonia con il parere della [[Chiesa (istituzione)|Chiesa]], che non vedeva di buon occhio i provvedimenti eugenetici del mondo anglosassone.
Il regime fascista]], nonostante la vicinanza con alcuni scienziati sostenitori dell'eugenetica, non prenderà mai misure di questo tipo. Il perseguimento del "miglioramento della razza" portò il fascismo ad intervenire a favore della [[famiglia]] e dell'infanzia con la creazione dell'[[Opera Nazionale Maternità e Infanzia]] e ad introdurre una politica di igienizzazione "morale", vista come prevenzione contro la disgregazione delle famiglie e la diffusione di [[malattie sessualmente trasmissibili]]. Posizione perfettamente in sintonia con il parere della [[Chiesa (istituzione)|Chiesa]], che non vedeva di buon occhio i provvedimenti eugenetici intrapresi dal mondo anglosassone.
L'ortodossia basata sul binomio di politica demografica natalista ed eugenica “quantitativa”, veniva imposto ufficialmente e definitivamente nel [[1927]]. Il punto di svolta era stata prima di tutto politica, ed era stata sancita dall'alleanza tra la politica della natalità fascista, inaugurato a maggio con il famoso discorso dell’Ascesione di [[Benito Mussolini|Mussolini]], e la morale sessuale cattolica, ribadita dalla [[Santa Sede]] nel dicembre [[1930]], con l'enciclica [[Casti Connubii]]. La guida della SIGE rispecchiava questa fusione ideologica e politica, il presidente era il demografo, statista e politico [[Corrado Gini]], il vice-presidente era il principale esponente dell’eugenetica cattolica italiana [[Agostino Gemelli]].<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=6}}</ref>
L'ortodossia basata sul binomio di politica demografica natalista ed eugenica “quantitativa” venne imposto ufficialmente e definitivamente nel 1927. Il punto di svolta fu prima di tutto politico, venne pertanto sancita dall'alleanza tra la politica della natalità fascista, inaugurata a maggio con il famoso discorso dell’Ascesione di [[Benito Mussolini]] e la morale sessuale cattolica, ribadita dalla [[Santa Sede]] nel dicembre 1930 con l'enciclica ''[[Casti Connubii]]''. La guida della SIGE rispecchiò questa fusione ideologica e politica, il presidente fu il demografo, statista e politico [[Corrado Gini]], il vice-presidente invece era il principale esponente dell’eugenetica cattolica italiana, padre [[Agostino Gemelli]]<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=6}}</ref>.
A partire dalla seconda metà degli anni 20 ad un livello scientifico e ideologico, era emersa una teoria fascista paradigmatica,<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=7}}</ref> dai pilastri di [[Corrado Gini]] con la demografia «strategica» e di [[Nicola Pende]]<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Molti, sani e forti|pagine=20}}</ref> (vicino agli ambienti cattolici)<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=7}}</ref> nella biotipologia costituzionalistica;<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Molti, sani e forti|pagine=20}}</ref> dall’espansionismo demografico al controllo biopolitico dell’individuo.<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Molti, sani e forti|pagine=20}}</ref>
A partire dalla seconda metà degli anni venti ad un livello scientifico e ideologico emerse una teoria fascista paradigmatica,<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=7}}</ref> dai pilastri di [[Corrado Gini]] con la demografia «strategica» e di [[Nicola Pende]]<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Molti, sani e forti|pagine=20}}</ref> (vicino agli ambienti cattolici)<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=7}}</ref> nella biotipologia costituzionalistica;<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Molti, sani e forti|pagine=20}}</ref> dall’espansionismo demografico al controllo biopolitico dell’individuo<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Molti, sani e forti|pagine=20}}</ref>.

Originalità e sintesi che determinava un grande successo all'estero per l'eugenetica italiana, da un'asse italo-francese nel [[1935]] nasceva la Federazione Latina delle Società di Eugenica. Dichiaratamente opposta all'International Federation of Eugenic Organizations (IFEO)<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Molti, sani e forti|pagine=20}}</ref> del modello “nordico”: anglo-tedesco-scandinavo (fondata nel [[1925]] dall’ex International Commission of Eugenics); ma sorprendentemente non coincideva con la fase più critica delle relazioni diplomatiche tra l'[[Italia fascista]] e la [[Germania nazista]].<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=7}}</ref>
Originalità e sintesi che determinarono un grande successo all'estero per l'eugenetica italiana, da un'asse italo-francese nel 1935 nacque la "Federazione Latina delle Società di Eugenica". Dichiaratamente opposta all'"International Federation of Eugenic Organizations" (IFEO)<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Molti, sani e forti|pagine=20}}</ref> del modello “nordico” anglo-tedesco-scandinavo (fondata nel 1925 dall’ex "International Commission of Eugenics"); ma sorprendentemente ciò non coincise con la fase più critica delle relazioni diplomatiche tra l'[[Italia fascista]] e la [[Germania nazista]]<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=7}}</ref>.
Nell’Italia fascista, dal [[1936]] e in particolare nel [[1938]] con l'introduzione del razzismo di stato, la convergenza ideologica e politica del fascismo e del nazionalsocialismo influenzavano anche il rapporto tra eugenica e razzismo, dove si alimentavano nuove tensioni e opposizioni.<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=7}}</ref>
Nell’Italia fascista a partire dal 1936, ma in particolare nel [[1938]] con l'introduzione del "[[razzismo]] di stato" (vedi ''[[Leggi razziali fasciste]]'') - la convergenza ideologica e politica del fascismo e del nazionalsocialismo influenzarono anche il rapporto tra eugenica e razzismo, dove si alimentarono nuove tensioni e opposizioni<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=7}}</ref>, in particolare sulla determinazione esatta della cosiddetta "[[razza ariana]]".
Dal [[1938]] al [[1943]], il galtoniano binomio natura/nurture diventava il terreno di scontro tra le diverse correnti razziste del fascismo:”biologica” ([[Telesio Interlandi]], [[Guido Landra]]) ed ‘esoterica-tradizionalista’ ([[Julius Evola]], [[Giovanni Preziosi]]) che adottava il modello nazista di eugenica negativo; rimaneva fedele al modello “latino”, neo-lamarkiano e ambientalista ([[Giacomo Acerbo]], [[Nicola Pende]], ecc.) nel razzismo “nazionalista” e “Mediterraneo”. Definizioni dell’identità razziale italiana opposte, ma convergenti nella discriminazione dei loro nemici razziali quali il meticciato e l’ “Ebreo”.<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=7}}</ref>
Dal 1938 al 1943 il binomio galtoniano natura/nurture divenne il terreno di scontro tra le diverse correnti razziste del fascismo: qulla ”biologica” (capitanata da [[Telesio Interlandi]] e da [[Guido Landra]]) e quella ‘esoterica-tradizionalista’ (capitanata da [[Julius Evola]] e [[Giovanni Preziosi]]) che adottò il modello nazista di eugenica negativa; quella che rimase comunque fedele al modello “latino”, neo-lamarkiano e ambientalista (con [[Giacomo Acerbo]], [[Nicola Pende]] ecc.) nel razzismo “nazionalista” della cosiddetta "[[razza mediterranea]]". Definizioni dell’identità razziale italiana opposte, ma convergenti nella [[discriminazione]] dei loro nemici razziali, quali il [[meticcio]] e l’“[[Ebreo]]”<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=7}}</ref>.
Nel secondo dopoguerra, le conseguenze del razzismo nazional socialista non segnavano la fine definitiva dell’eugenetica. Nei decenni 50 e 60, l'eugenetica in Italia non era stigmatizzata come un tabù, ma è stata progressivamente ridefinita passando attraverso una sorta di terra di nessuno, in cui su diversi livelli si sono verificate lotte e opposizioni. Istituzionale e accademica, la SIGE con i suoi demografi e statisti, si scontravano con la [[genetica]] ([[Adriano Buzzati-Traverso]], [[Giuseppe Montalenti]], [[Claudio Barigozzi]]), che nel [[1953]]<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=7}}</ref> si costituiva in una nuova associazione autonoma (Associazione Italiana di Genetica, AGI). Invece, i medici ([[Carlo Foà]], [[Luigi Gedda]] e Luisa Gianferrari) nel [[1951]] avevano costituito la prima società di Genetica Medica (Società Italiana di Genetica Medica); opposta sia alla SIGE che all’AGI. Dopo la seconda guerra mondiale la guida politica dell’eugenetica italiana, era una componente importante del razzismo scientifico internazionale, espresso dallo IAAEE e dal Mankind Quarterly che incontrava componenti di riforma antifasciste e antirazziste.<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=8}}</ref>
Nel secondo dopoguerra le conseguenze del razzismo nazionalsocialista non segnarono la fine definitiva dell’eugenetica. Nei decenni cinquanta e sessanta l'eugenetica in Italia non subì la [[stigmatizzazione]] come fosse un [[tabù]], ma venne progressivamente ridefinita passando attraverso una sorta di terra di nessuno, in cui su diversi livelli si sono verificate lotte e opposizioni. Istituzionale e accademica, la SIGE con i suoi demografi e statistici, si ritrovò a scontrarsi con la [[genetica]] (di [[Adriano Buzzati-Traverso]], [[Giuseppe Montalenti]], [[Claudio Barigozzi]]), che nel 1953<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=7}}</ref> si costituì in una nuova associazione autonoma ("Associazione Italiana di Genetica", AGI).
Invece i medici [[Carlo Foà]], [[Luigi Gedda]] e Luisa Gianferrari nel 1951 costituirono la prima "Società di Genetica Medica" (la Società Italiana di Genetica Medica); opposta sia alla SIGE che all’AGI. Dopo la [[seconda guerra mondiale]] la guida politica dell’eugenetica italiana fu una componente importante del [[razzismo scientifico]] internazionale, espresso dallo IAAEE e dal "Mankind Quarterly", che mise assieme anche componenti di riforma antifasciste<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=8}}</ref>.
Dal punto di vista ideologico cattolico, della famiglia e natalità sostenute soprattutto da [[Luigi Gedda]] con l’Istituto “Gregorio Mendel”, opposto all'eugenetica secolare; che auspicava politiche di [[politica demografica|controllo delle nascite]] e [[pianificazione familiare]].<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=8}}</ref>
Dal punto di vista ideologico cattolico, della famiglia e della natalità sostenute soprattutto da [[Luigi Gedda]] con l’Istituto “Gregorio Mendel”, opposto all'eugenetica secolare il quale auspicava una [[politica demografica]] di controllo delle nascite e di [[pianificazione familiare]]<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=8}}</ref>.
Dalla seconda metà degli anni 70, con l'introduzione in Italia della [[Diagnostica prenatale|diagnosi prenatale]], seguita nel [[1978]] con l'approvazione della [[legge 194]] sulla legalizzazione dell'aborto: il dibattito eugenetico è entrato in una nuova fase che in Italia ancora oggi a livello politico e culturale rimane intenso e a volte lacerante.<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=8}}</ref> L’attuale [[Bioetica|bioetica]] sviluppava nuove argomentazioni che per «analogia nazista» nell’eugenica come concetto, sia dalle dichiarazioni (dei sostenitori) che dal testo della [[legge 40]] del [[2004]] diveniva successivamente e retoricamente paragonabile solo a forme d’eugenetica negativa di matrice nazista; su qualsiasi tipo di selezione della [[Prole|prole]].<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Molti, sani e forti|pagine=22}}</ref>
Dalla seconda metà degli anni settanta, con l'introduzione in Italia della [[Diagnostica prenatale|diagnosi prenatale]], seguita nel 1978 dall'approvazione della [[legge 194]] sulla legalizzazione dell'[[aborto]], il dibattito eugenetico è entrato in una nuova fase che in Italia ancora oggi a livello politico e culturale rimane intenso e a volte lacerante<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Building the New Man|pagine=8}}</ref>.


L’attuale [[Bioetica]] ha sviluppato nuove argomentazioni che per «analogia nazista» (nell’eugenica come concetto), sia dalle dichiarazioni (dei sostenitori) che dal testo della ''[[legge 40]]'' del 2004 diveniva successivamente e retoricamente paragonabile solo a forme d’eugenetica negativa di matrice nazista; su qualsiasi tipo di selezione della [[Prole]]<ref>{{cita libro||Francesco Cassata|Molti, sani e forti|pagine=22}}</ref>.
== Il dibattito contemporaneo ==
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1973-010-11, Schwester in einem Lebensbornheim.jpg|thumb|left|Una "casa di nascita" del [[progetto Lebensborn]] durante gli anni della [[Germania nazista]]. Creato con l'intento di aumentare il tasso di nascita dei bambini "ariani" dalle relazioni extraconiugali di genitori "razzialmente puri e sani".]]
La disponibilità della completa sequenza del [[genoma]] e l'avanzamento delle [[biotecnologie]] ha fatto ipotizzare ad alcuni un pericolo di possibile selezione dei caratteri genetici dei nascituri. La [[Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea]] (''Carta di Nizza'') all'art. 3 §2 impone il divieto delle pratiche eugenetiche.<ref>{{Cita web|url=http://www.europarl.europa.eu/highlights/it/402.html|titolo=La Carta: patrimonio comune di diritti e valori|editore=europarl.europa.eu|data=2 aprile 2004|accesso=}}</ref>
==== Nazionalsocialismo e declino dell'egenetica ====
La reputazione scientifica dell'eugenetica cominciò a diminuire nel corso degli anni trenta, quando lo psichiatra e genetista svizzero-tedesco [[Ernst Rüdin]] cominciò ad utilizzare l'eugenetica come una giustificazione per la [[politica razziale nella Germania nazista]]. [[Adolf Hitler]] aveva elogiato ed incorporato le idee eugenetiche già a partire dal 1925 nel suo ''[[Mein Kampf]]'' ed a suo tempo, una volta assunto il potere nel 1933, emulò la legislazione eugenetica volta alla sterilizzazione dei "difettosi", di cui gli Stati Uniti erano stati i pionieri<ref>{{cita|Black|2003|pp=274–295}}</ref>.


Alcuni tra i metodi più comuni degli studi eugenetici del XX secolo coinvolsero l'individuazione e la classificazione dei singoli individui e delle loro famiglie di origine tra cui i poveri, i malati mentali, i nati ciechi e sordi, le prostitute, gli [[omosessuali]] ed alcuni gruppi razziali come i [[Rom (popolo)]] e gli [[ebrei]] nella [[Germania nazista]]. Tutti questi esseri umani, questi, etichettati come inadeguati o degenerati i quali furono presto condotti alla [[segregazione]] forzata, all'istituzionalizzazione negli [[ospedali psichiatrici]], alla [[sterilizzazione obbligatoria]], all'[[eutanasia]] fino a giungere alla [[strage]] (omicidio di massa) e al tentativo di [[genocidio]]<ref>{{cita|Black|2003}}</ref>.
Oltre alla succitata [[sterilizzazione (medicina)|sterilizzazione]] chirurgica o farmacologica delle persone con menomazioni fisiche o psichiche, ipotetici strumenti di [[Selezione genetica|selezione]] eugenetica possono essere considerati:
[[File:Alkoven Schloss Hartheim 2005-08-18 3589.jpg|thumb|Il [[Castello di Hartheim]], uno dei centri del programma eutanasico nazista "[[Aktion T4]]".]]
* La manipolazione eugenetica del [[DNA]];
La pratica nazista di eutanasia vene eseguita sui pazienti ospedalieri nei centri del progetto "[[Aktion T4]]", come il [[Castello di Hartheim]] situato in [[Austria]].
* L'utilizzo di banche del seme o degli [[embrione|embrioni]], o la moltiplicazione di questi mediante [[fecondazione]] ''in vitro'', se utilizzati al fine di conservare e diffondere i patrimoni genetici di "migliore qualità".


Alla fine della [[seconda guerra mondiale]] molte delle leggi eugenetiche discriminatorie furono velocemente abrogate, essendo ormai associate inestricabilmente con il [[nazionalsocialimo]]<ref>{{cita|Black|2003}}</ref>; nelle prime tre decadi del ventesimo secolo, l'eugenetica era diventata ampiamente accettata in tutto il mondo economicamente sviluppato dell'occidente, ad eccezione dell'[[Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche]].<ref>Lynn 2001. p. 18 "By the middle decades of the twentieth century, eugenics had become widely accepted throughout the whole of the economically developed world, with the exception of the [[Soviet Union]]."</ref>. Lo scrittore britannico [[H. G. Wells]], che aveva richiesto la "sterilizzazione dei fallimenti" già nel 1904<ref name="jt">Jacky Turner, ''Animal Breeding, Welfare and Society'' Routledge, 2010. ISBN 1844075893, (p.296).</ref>, si ricredette in parte ed affermò nel suo libro del 1940 ''The Rights of Man: Or What are we fighting for?'' che, tra i [[diritti umani]], che credeva dovessero essere disponibili per tutte le persone, vi fossero anche inclusi "''un divieto alla mutilazione, alla [[sterilizzazione (medicina)]], alla [[tortura]] e a qualsiasi altra [[punizione corporale]]''"<ref>Andrew Clapham, ''Human Rights:A Very Short Introduction''. Oxford : [[Oxford University Press]], 2007. ISBN 9780199205523 (pp. 29-31).</ref>.

Nel secondo dopoguerra la pratica di "''imporre misure destinate a prevenire le nascite all'interno di un gruppo di popolazione''" rientrò pienamente nella definizione del nuovo reato internazionale di "genocidio" così come stabilito nella [[Convenzione sul genocidio]] del 1948<ref>L'articolo 2 della Convenzione definisce il genocidio come uno dei seguenti atti commessi con l'intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso, come:
* uccidere fisicamente i membri del gruppo;
* causare gravi danni fisici o mentali ai membri del gruppo;
* infliggere deliberatamente e con calcolo certe condizioni di vita ad un gruppo predeterminato per portare alla sua distruzione fisica in tutto o in parte;
* imporre misure destinate a prevenire le nascite all'interno del gruppo;
* forzare il trasferimento dei bambini del gruppo ad un altro gruppo.</ref>. La [[Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea]] del 2000 (la ''Carta di Nizza'') proclama inoltre solennemente "''il divieto delle pratiche eugenetiche, in particolare quelle destinate alla selezione delle persone''"<ref>{{cite journal|url=https://en.wikisource.org/wiki/Charter_of_Fundamental_Rights_of_the_European_Union|title=Charter of Fundamental Rights of the European Union: Article 3, Section 2}}</ref> (all'art. 3 §2 impone il divieto esplicito di qualsivoglia pratica eugenetica<ref>{{Cita web|url=http://www.europarl.europa.eu/highlights/it/402.html|titolo=La Carta: patrimonio comune di diritti e valori|editore=europarl.europa.eu|data=2 aprile 2004|accesso=}}</ref>).

Nonostante il declino delle leggi eugenetiche discriminatorie, alcuni mandati governativi consentirono la sterilizzazione forzata fino al XXI secolo. Durante i dieci anni della sua presidenza del [[Perù]] - dal 1990 al 2000 - [[Alberto Fujimori]] fece sterilizzare forzosamente più di 2000 persone<ref>CNN, Peru will not prosecute former President over sterilization campaign, Retrieved 30 August 2014. http://www.cnn.com/2014/01/25/world/americas/peru-sterilization/</ref>. La [[Repubblica Popolare Cinese]] mantenne la propria [[politica del figlio unico]] (con conseguenti aborti forzati contro le figlie femmine) fino al 2015, nonché tutta una serie di altre leggi basate sull'eugenetica per ridurre la dimensione della popolazione e gestire i tassi di fertilità dei diversi [[gruppi etnici]]<ref>Dikötter, F. (1998). Imperfect conceptions: medical knowledge, birth defects, and eugenics in China. Columbia University Press.</ref><ref>Edge. Chinese Eugenics. Retrieved on 30 August 2014. http://edge.org/response-detail/23838/</ref><ref>Dikotter, F. (1999). Director, Contemporary China Institute, School of Oriental and African Studies, University of London,"'The legislation imposes decisions'; laws about eugenics in China,". UNESCO Courier, 1.</ref>.

Nel 2007 l'[[Organizzazione delle Nazioni Unite]] hanno riferito di sterilizzazione e [[isterectomia]] coercitive in [[Uzbekistan]]<ref>BBC News, Uzbekistan's policy of secretly sterilizing women, retrieved on 30 August 2014. http://www.bbc.com/news/magazine-17612550</ref>. Durante gli anni compresi tra il 2005 e il 2013 quasi un terzo dei 144 detenuti fatti sterilizzare in [[California]] non avevano dato il loro previo consenso legale all'operazione<ref>{{cite news|last=Johnson|first=Corey G|date=20 June 2014|title=Calif. female inmates sterilized illegally|url=http://www.usatoday.com/story/news/nation-now/2014/06/20/california-female-inmates-sterilized/11037129/|newspaper=[[USA Today]]|location=|accessdate=30 August 2014}}</ref>.

== Rinascita contemporanea dell'interesse e del dibattito ==
Gli sviluppi delle tecnologie di [[ngegneria genetica]], genomiche e riroduttive alla fine del XX secolo stanno sollevando numerosi quesiti sullo status etico dell'eugenetica, causando efficacemente una ripresa dell'interesse sull'argomento. Alcuni, come l'esperto di [[sociologia]] dell'[[Università della California Berkeley]] Troy Duster, sostengono che la genetica contemporanea costituisce una "porta posteriore" dell'eugenetica<ref>{{cite journal|last=Epstein|first=Charles J|title=Is modern genetics the new eugenics?|journal=Genetics in Medicine|date=1 November 2003|volume=5|issue=6|pages=469–475|doi=10.1097/01.GIM.0000093978.77435.17|url=http://www.nature.com/gim/journal/v5/n6/full/gim2003376a.html}}</ref>. La disponibilità della completa sequenza del [[genoma]] e l'avanzamento delle [[biotecnologie]] ha fatto ipotizzare un pericolo di possibile selezione dei caratteri genetici dei nascituri.

Questa stessa visione viene condivisa anche dall'"White House Assistant Director for Forensic Sciences" Tania Simoncelli la quale ha dichiarato in una pubblicazione del 2003 per il "Population and Development Program" dell'Hampshire College che i progressi nella diagnosi gentica di preimpianto (PGD) stanno spostando l'intera [[società (sociologia)]] verso una "nuova era eugenetica" e che, a differenza degli eugenetici nazisti, la moderna eugenetica viene guidata dal consumatore e dal [[mercato]] dove i bambini vengono sempre più considerati come dei semplici "prodotti" di consumo creati su ordinazione<ref>Tania Simoncelli, "Pre-Implantation Genetic Diagnosis and Selection: from disease prevention to customised conception", ''Different Takes'', No. 24 (Spring 2003). http://genetics.live.radicaldesigns.org/downloads/200303_difftakes_simoncelli.pdf Retrieved on 18 September 2013.</ref>.

In un articolo gionalistico del 2006 [[Richard Dawkins]] ha affermato che la discussione riguardante l'eugenetica è stata inibita dall'ombra dello sfruttamento nazista, nella misura in cui alcuni scienziati non ammetterebbero che l'"allevamento di esseri umani" per certe abilità siano affatto possibili. Egli ritiene che ciò non sia fisicamente diverso dall'allevamento di animali domestici al fine di fargli assumere trattti caratteristici come la veloctà nella corsa o l'abilità nell'allenamento<ref>From the Afterward, by Richard Dawkins, ''[[The Herald (Glasgow)|The Herald]]'', (2006). http://www.heraldscotland.com/from-the-afterword-1.836155 Retrieved on 17 October 2013</ref>.

Dawkins ritiene che sia trascorso un tempo sufficiente per poter chiedere almeno quali siano le differenze etiche tra l'allevamento animale atto a produrre certe abilità e l'addestramento degli atleti o alla costrizione per i bambini a sottoporsi a lezioni di musica, anche se potrebbe pensare a motivazioni persuasive per trarne una distinzione<ref>From the Afterward, by Richard Dawkins, ''[[The Herald (Glasgow)|The Herald]]'', (2006). http://www.heraldscotland.com/from-the-afterword-1.836155 Retrieved on 17 October 2013</ref>.

Nell'ottobre del 2015 il [[Comitato internazionale di bioetica]] dell'[[UNESCO]] ha scritto che i problemi etici sorti dallo sviluppo dell'ingegneria genetica e della [[terapia genica]] non dvrebbero essere confusi con i problemi di eticità rivolti ai movimenti eugenetici del XX secolo. Tuttavia la questione rimane problematica in quanto sfida l'idea dell'uguaglianza umana ed apre a nuove forme di [[discriminazione]] e [[stigmatizzazione]] per coloro che non vogliono o non possono permettersi l'utilizzo della nuova tecnologia<ref>{{cite web | publisher=International Bioethics Committee | title=Report of the IBC on Updating Its Reflection on the Human Genome and Human Rights | url=http://unesdoc.unesco.org/images/0023/002332/233258E.pdf | date=2 October 2015 | access-date=22 October 2015 | page=27 | quote=The goal of enhancing individuals and the human species by engineering the genes related to some characteristics and traits is not to be confused with the barbarous projects of eugenics that planned the simple elimination of human beings considered as ‘imperfect’ on an ideological basis. However, it impinges upon the principle of respect for human dignity in several ways. It weakens the idea that the differences among human beings, regardless of the measure of their endowment, are exactly what the recognition of their equality presupposes and therefore protects. It introduces the risk of new forms of discrimination and stigmatization for those who cannot afford such enhancement or simply do not want to resort to it. The arguments that have been produced in favour of the so-called liberal eugenics do not trump the indication to apply the limit of medical reasons also in this case.}}</ref>.

Il [[transumanesimo]] viene spesso associato all'eugenetica, anche se la maggior parte dei transumanisti che hanno opinioni analoghe si allontanano dal temine "eugenetica" (preferendovi quelli di "scelta germinale" o "riprogenetica")<ref name="Silver 1998">{{cite book| author=Silver, Lee M.| title=Remaking Eden: Cloning and Beyond in a Brave New World| publisher=Harper Perennial| year=1998| isbn=0-380-79243-5| oclc=40094564| authorlink=Lee M. Silver}}</ref>; questo per evitare che la loro posizione venga confusa con le teorie e le pratiche oramai del tutto screditate dei movimenti eugenetici del XX secolo.

Lo [[screening]] di diagnosi prenatale può essere considerato come una forma di eugenetica contemporanea in quanto può condurre a prevenire la nascita di un figlio con tratti e caratteristiche psicofisiche "indesiderate" (ad esempio per quanto riguarda la [[sindrome di Down]])<ref>{{cite journal |last=Thomas |first=Gareth M. |last2=Rothman |first2=Barbara Katz |date=April 2016 |title=Keeping the Backdoor to Eugenics Ajar?: Disability and the Future of Prenatal Screening |url=http://journalofethics.ama-assn.org/2016/04/stas1-1604.html|journal=AMA Journal of Ethics |publisher=American Medical Association |volume=18 |issue=4 |pages=406–415 |doi=10.1001/journalofethics.2016.18.04.stas1-1604 |accessdate=2 September 2016 | quote=We argue that prenatal screening (and specifically NIPT) for Down syndrome can be considered a form of contemporary eugenics, in that it effaces, devalues, and possibly prevents the births of people with the condition.}}</ref>.

Oltre alla succitata [[sterilizzazione (medicina)|sterilizzazione]] chirurgica o farmacologica delle persone con menomazioni fisiche o psichiche, ipotetici strumenti di [[Selezione genetica]] possono essere considerati:
* la manipolazione eugenetica del [[DNA]];
* l'utilizzo di [[banca del seme]] o dell'[[embrione]], o la moltiplicazione di questi mediante [[FIVET]] (fecondazione in vitro), se utilizzati al fine di conservare e diffondere i patrimoni genetici di "migliore qualità".
=== Il dibattito in Italia ===
=== Il dibattito in Italia ===
Recentemente il termine eugenetica è stato anche ripreso da politici ed esponenti cattolici e conservatori per etichettare in modo negativo anche le tecniche di [[Fivet#Diagnostica preimpianto|diagnosi preimpianto]] dell'[[embrione]] nei casi di [[fecondazione assistita]] e riguardo ai casi di [[aborto]] terapeutico.
Recentemente il termine eugenetica è stato anche ripreso da politici ed esponenti cattolici e conservatori per etichettare in modo negativo anche le tecniche di [[Fivet#Diagnostica preimpianto|diagnosi preimpianto]] dell'[[embrione]] nei casi di [[fecondazione assistita]] e riguardo ai casi di [[aborto]] terapeutico.
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{{citazione|Sono, comunque, vietati [...] ogni forma di selezione a scopo eugenetico degli embrioni e dei gameti ovvero interventi che, attraverso tecniche di selezione, di manipolazione o comunque tramite procedimenti artificiali, siano diretti ad alterare il patrimonio genetico dell'embrione o del gamete ovvero a predeterminarne caratteristiche genetiche, ad eccezione degli interventi aventi finalità diagnostiche e terapeutiche, di cui al comma 2 del presente articolo|art.13 comma 3b}}
{{citazione|Sono, comunque, vietati [...] ogni forma di selezione a scopo eugenetico degli embrioni e dei gameti ovvero interventi che, attraverso tecniche di selezione, di manipolazione o comunque tramite procedimenti artificiali, siano diretti ad alterare il patrimonio genetico dell'embrione o del gamete ovvero a predeterminarne caratteristiche genetiche, ad eccezione degli interventi aventi finalità diagnostiche e terapeutiche, di cui al comma 2 del presente articolo|art.13 comma 3b}}


Nella stessa ottica, la legge n. 40 del 2004, art. 1 e art. 4 comma 1, vietano il ricorso alla fecondazione assistita ai portatori di malattie genetiche. La fecondazione è ammessa nei soli casi di sterilità e infertilità di uno dei ''partner''.
Nella stessa ottica, la legge n. 40 del 2004, art. 1 e art. 4 comma 1, vietano il ricorso alla fecondazione assistita ai portatori sani di malattie genetiche. La fecondazione è ammessa nei soli casi di sterilità e infertilità di uno dei ''partner''.


Il 24 settembre 2007 il Tribunale di [[Cagliari]] ha emesso una sentenza, provocando lo sdegno della [[Conferenza Episcopale Italiana]], a favore di una donna che, due anni prima, aveva chiesto di poter eseguire la diagnosi preimpianto prima di procedere con le tecniche di [[fecondazione in vitro]] perché portatrice di [[talassemia]], malattia molto diffusa in [[Sardegna]], al pari del [[diabete mellito]].
Il 24 settembre 2007 il Tribunale di [[Cagliari]] ha emesso una sentenza, provocando lo sdegno della [[Conferenza Episcopale Italiana]], a favore di una donna che, due anni prima, aveva chiesto di poter eseguire la diagnosi preimpianto prima di procedere con le tecniche di [[fecondazione in vitro]] perché portatrice di [[talassemia]], malattia molto diffusa in [[Sardegna]], al pari del [[diabete mellito]].


Tale sentenza veniva confermata dal TAR Lazio, con sentenza 398/08 la quale dichiarava illegittimo il divieto di diagnosi preimpianto previsto dalle Linee Guida Ministeriali (adottate con D.M 21.7.2004) a meno che tale tecnica non avesse carattere sperimentale ovvero specifica finalità eugenetica (nel senso di tecniche volte alla selezione della razza umana). (Nella sentenza 398/08 venivano anche sollevate le questioni di legittimità costituzionale poi accolte dalla Corte Costituzionale -con sentenza 151/09- che ha previsto la possibilità di inseminare un numero di embrioni adeguato al caso concreto -valutato in scienza e coscienza dal medico curante- e di crioconservare gli embrioni che non risultasse opportuno trasferire immediatamente nell'utero materno, quando ciò comportasse un rischio per la salute della donna e dei concepiti).
Tale sentenza veniva confermata dal TAR Lazio, con sentenza 398/08 la quale dichiarava illegittimo il divieto di diagnosi preimpianto previsto dalle "Linee Guida Ministeriali" (adottate con D.M 21.7.2004) a meno che tale tecnica non avesse carattere sperimentale ovvero specifica finalità eugenetica (nel senso di tecniche volte alla selezione della [[razza (categorizzazione umana)]] umana).
Nella sentenza 398/08 venivano anche sollevate le questioni di legittimità costituzionale e successivamente accolte dalla [[Corte Costituzionale]] - con sentenza 151/09 - che ha previsto la possibilità di inseminare un numero di embrioni adeguato al caso concreto - valutato in scienza e coscienza dal medico curante - e di crioconservare gli embrioni che non risultasse opportuno trasferire immediatamente nell'[[utero]] materno, quando ciò comportasse un rischio per la salute della donna e dei concepiti).

Il caso è stato oggetto di particolare attenzione da parte dei giuristi, alla luce della delicatezza degli interessi toccati e della emblematica vicenda umana, segnata dalla condizione della donna, attrice nel processo, prostrata da precedenti interventi abortivi dovuti alle annunciate malattie del concepito. La decisione è fondata nel rinvenimento di un'identità nelle finalità della [[Diagnostica prenatale|diagnosi prenatale]] ex l.194/78 e della diagnosi dell'embrione in vitro, pure consentita dalla citata legge 40.

Ritenuto pertanto che deve prevedersi identico trattamento (ex art. 3 Cost.) al [[feto]] in fase prenatale ante 90º giorno e all'[[embrione]] concepito in vitro, si dà la possibilità alla madre di evitare l'impianto dell'embrione talassemico (ex art.32 Cost.). Con la decisione del giudice infatti, l'ospedale e il medico incaricato controlleranno lo stato dell'embrione, verificando se può essere colpito da talassemia. Solo nel caso in cui l'embrione sia sano il medico procederà all'impianto e alla gravidanza<ref>{{Cita news|autore=Augusto Ditel|url=http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/cronaca/diagnosi-preimpianto/diagnosi-preimpianto/diagnosi-preimpianto.html|titolo=Legge 40, "Sì alla diagnosi preimpianto" Tribunale Cagliari dà ragione a una donna|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Cagliari|data=25 settembre 2007|accesso=}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/cronaca/diagnosi-preimpianto/dopo-sentenza/dopo-sentenza.html|titolo=Procreazione, lo sdegno della Cei "Illegittima la sentenza di Cagliari"|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Città del Vaticano|data=25 settembre 2007|accesso=}}</ref>.
[[File:Karl Pearson, 1912.jpg|thumb|[[Karl Pearson]] nel 1912.]]
== Significati e tipi ==
Il termine eugenetica e il suo moderno campo di studio furono formulati per la prima volta, come detto, da [[Francis Galton]] nel 1883<ref>{{cite book|last=Galton|first=Francis|authorlink=Francis Galton|title=Inquiries into Human Faculty and its Development|publisher = [[Macmillan Publishers]]|year=1883|location=London|page=199|url=|doi=|isbn=}}</ref>, ispirandosi ai recenti lavori del suo mezzo cugino [[Charles Darwin]]<ref>{{cite web|url=http://galton.org/letters/darwin/correspondence.htm|title=Correspondence between Francis Galton and Charles Darwin|publisher=Galton.org |accessdate=28 November 2011}}</ref><ref>{{cite web|url=http://www.darwinproject.ac.uk/correspondence-volume-17 |work=Darwin Correspondence Project|title=The correspondence of Charles Darwin, volume 17: 1869|publisher=University of Cambridge |accessdate=28 November 2011}}</ref>; Galton pubblicò le propeie osservazioni e conclusioni nel libro intitolato ''Inquiries into Human Faculty and Its Development'' (Ricerche sulla facoltà umana e sul suo sviluppo). Le origini del concetto ebbero il loro imput di avvio con alcune interpretazioni dell'[[ereditarietà]] di [[Gregor Mendel]] e delle teorie riguardani la [[biologia evolutiva]] del tedesco [[August Weismann]]<ref>{{cita|Blom|2008|pp=335–336}}</ref>.

La parola eugenetica deriva dalla parola greca eu ("buono" o "sano") e dal suffisso -genēs ("nato") e venne coniata da Galton nel 1883 per sostituire la parola "stirpiculture", che aveva usato in precedenza ma che subì la derisione quasi generale per la percezione di palesi connnotazioni sessuali<ref>{{cite book|author1=Lester Frank Ward|author2=Emily Palmer Cape|author3=Sarah Emma Simons|title=Glimpses of the cosmos|url=https://books.google.com/?id=KDEZAQAAIAAJ&pg=PA382|accessdate=11 April 2012|year=1918|publisher=G. P. Putnam's sons|pages=382– |chapter=Eugenics, Euthenics and Eudemics}}</ref>. Galton definì l'eugenetica come "''lo studio di tutte le opere sotto il controllo umano che possono migliorare o compromettere la qualità razziale delle generazioni future''"<ref>Citato in {{cita|Black|2003|p=18}}</ref>.

Storicamente il termine si è riferito a tutto ciò che riguarda la cura prenatale delle madri, fino alla [[sterilizzazione obbligatoria]] e all'[[eutanasia]]<ref name="Spektorowski">{{cite book|last1=Spektorowski|first1=Alberto|last2=Ireni-Saban|first2=Liza|title=Politics of Eugenics: Productionism, Population, and National Welfare|date=2013|publisher=Routledge|location=London|isbn=978-0-203-74023-1|page=24|url=https://books.google.com.au/books?id=zdkdAAAAQBAJ&pg=PA24&lpg=PA24&dq=Historically,+the+term+has+referred+to+everything+from+prenatal+care+for+mothers+to+forced+sterilization+and+euthanasia&source=bl&ots=98ySBVUPXb&sig=ScpoR51fKARr98ocieWiYuY0Wtg&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwiPqIGZv8XRAhVJv5QKHai3ARsQ6AEILDAD#v=onepage&q=Historically%2C%20the%20term%20has%20referred%20to%20everything%20from%20prenatal%20care%20for%20mothers%20to%20forced%20sterilization%20and%20euthanasia&f=false|accessdate=16 January 2017 | quote= As an applied science, thus, the practice of eugenics referred to everything from prenatal care for mothers to forced sterilization and euthanasia. Galton divided the practice of eugenics into two types—positive and negative—both aimed at improving the human race through selective breeding. }}</ref>. Per gli esperti di [[genetica delle popolazioni]] il termine ha finito per includere l'evasione dall'[[inincrocio]] senza però alterare le frequenze delle [[allele]]; per esempio [[John Burdon Sanderson Haldane]] ha scritto che "''l'[[automobile]] a motore, spezzando l'isolamento innato delle comunità di villaggio, è stato un potente agente eugenetico''"<ref>{{cite journal |author=Haldane, J.|title=Lysenko and Genetics|journal=Science and Society|volume=4|issue=4|year=1940|url=http://www.marxists.org/archive/haldane/works/1940s/lysenko.htm}}</ref>. Il dibattito su ciò che si può esattamente considerare come eugenetica continua ancor oggi<ref>A discussion of the shifting meanings of the term can be found in {{cite book|author=Paul, Diane|title=Controlling human heredity: 1865 to the present|publisher=Humanities Press|location=New Jersey|year=1995|isbn=1-57392-343-5}}</ref>.

Il giornalista ebreo-americano Edwin Black, autore di ''War Against the Weak'', sostiene che l'eugenetica viene spesso considerata essere una [[pseudoscienza]] perché ciò che viene definito come miglioramento genetico di un tratto desiderato è spesso considerato una scelta culturale piuttosto che una questione che può essere determinata mediante un'indagine scientifica oggettiva<ref>{{cite book|publisher=Thunder's Mouth Press|isbn=978-1-56858-321-1|page=370|last=Black|first=Edwin|title=War Against the Weak|year=2004}}</ref>.

L'aspetto maggiormente controverso dell'eugenetica è stato sicuramente la definizione di "miglioramento" del [[pool genico]] umano, come quella che viene considerata una caratteristica benefica in opposizione a ciò che viene interpretato come un "difetto". Quest'aspetto dell'eugenetica è stato storicamente contaminato dal [[razzismo scientifico]].

I primi eugenetici erano prevalentemente preoccupati dei fatto d'intelligenza percepita, che spesso erano fortemente correlati con il [[ceto sociale]] di appartenenza. Alcuni di questi primi eugenetici includono [[Karl Pearson]] e [[Walter Weldon]], che hanno lavorato su questo argomento presso l'[[University College (Londra)]]<ref name="credoreference.com"/>.

L'eugenetica ha avuto anche un posto in [[medicina]]; nela sua conferenza intitolata "Darwinism, Medical Progress and Eugenics" Pearson ha affermato che tutto quello che riguarda l'eugenetica è entrato nel campo medico. Fondamentalmente egli ha posto le parole eugenetica e medicina in uno staro di equivalenza; fu sostenuto in parte dal fatto che Galton, il padre dell'eugenetica, aveva anche una formazione medica<ref>{{cite journal|author=Salgirli SG|title=Eugenics for the doctors: medicine and social control in 1930s Turkey|journal=Journal of the History of Medicine and Allied Sciences|volume=66|issue=3|pages=281–312|date=July 2011|pmid=20562206|doi=10.1093/jhmas/jrq040}}</ref>.

Le politiche eugenetiche sono state fondamentalmente suddivise in due categorie principali<ref name="Spektorowski"/>. la prima è l'eugenetica positiva mirante ad incoaggiare la riproduzione dei "migliori" (quelli geneticamente avvantaggiati) - per esempio la riproduzione dell'[[intelligenza]], della salute e finanche del successo sociale - e gli approcci possibili possono includere gli stimoli finanziari e politici, le analisi demografiche mirate, la [[fecondazione in vitro]], il trapianto di [[ovulo]] e la [[clonazione umana]]<ref name="glad2008">{{cite book|first=John|last=Glad|authorlink=John Glad|title=Future Human Evolution: Eugenics in the Twenty-First Century|publisher=Hermitage Publishers|location=|year=2008|isbn=1-55779-154-6|url=http://www.whatwemaybe.org/txt/txt0000/Glad.John.2008.FHE.Meisenberg-abridgement.en.pdf}}</ref>.

Il film ''[[Gattaca]]'' fornisce un esempio fittizio di una società distopica che utilizza l'eugenetica per decidere cosa sei più bravo a fare e di conseguenza il tuo posto assegnato nel mondo.

L'eugenetica negativa è invece quella mirante ad eliminare, attraverso la [[sterilizzazione (medicina)]] o la [[segregazione razziale]], tutti quegli esseri umani ritenuti - per vari motivi - fisicamente, mentalmente o moralmente "indesiderati" ed intrinsecamente difettosi; ciò può includere l'[[aborto]] forzoso, la [[sterilizzazione obbligatoria]] e altri metodi di pianificazione familiare<ref name = "glad2008"/>.

Sia l'eugenetica positiva sia quella negativa possono risultare coercitive; l'aborto per le donne adulte di "[[razza ariana]]", per esempio, era vietato nella [[Germania nazista]]<ref>{{cite book|author=Pine, Lisa|title=Nazi Family Policy, 1933-1945|url=https://books.google.com/?id=nW2aE5-rAMsC&pg=PA19|accessdate=11 April 2012|year=1997|publisher=Berg|isbn=978-1-85973-907-5|pages=19–}}</ref>.


L'autore e giornalista statunitense Jon Entine sostiene che l'eugenetica significa semplicemente "buoni geni" ed utilizzarla come sinonimo di [[genocidio]] è una distorsione troppo comune della storia sociale della politica genetica negli [[Stati Uniti d'America]]; secondo Entin l'eugenetica si è sviluppata dall'"Era progresssista" statunitense (1890-1920) e non dalla [[soluzione finale della questione ebraica]] di [[Adolf Hitler]]<ref>{{cite web|url=http://www.huffingtonpost.com/jon-entine/lets-cautiously-celebrate_b_6070462.html|title=Let's (Cautiously) Celebrate the "New Eugenics"|work=The Huffington Post|accessdate=2 May 2015}}</ref>.
Il caso è stato oggetto di particolare attenzione da parte dei giuristi, alla luce della delicatezza degli interessi toccati e della emblematica vicenda umana, segnata dalla condizione della donna, attrice nel processo, prostrata da precedenti interventi abortivi dovuti alle annunciate malattie del concepito. La decisione è fondata nel rinvenimento di un'identità nelle finalità della [[Diagnostica prenatale|diagnosi prenatale]] ex l.194/78 e della diagnosi dell'embrione in vitro, pure consentita dalla citata legge 40. Ritenuto pertanto che deve prevedersi identico trattamento (ex art. 3 Cost.) al feto in fase prenatale ante 90º giorno e all'embrione concepito in vitro, si dà la possibilità alla madre di evitare l'impianto dell'embrione talassemico (ex art.32 Cost.). Con la decisione del giudice infatti, l'ospedale e il medico incaricato controlleranno lo stato dell'[[embrione]], verificando se può essere colpito da talassemia. Solo nel caso in cui l'embrione sia sano il medico procederà all'impianto e alla gravidanza.<ref>{{Cita news|autore=Augusto Ditel|url=http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/cronaca/diagnosi-preimpianto/diagnosi-preimpianto/diagnosi-preimpianto.html|titolo=Legge 40, "Sì alla diagnosi preimpianto" Tribunale Cagliari dà ragione a una donna|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Cagliari|data=25 settembre 2007|accesso=}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/cronaca/diagnosi-preimpianto/dopo-sentenza/dopo-sentenza.html|titolo=Procreazione, lo sdegno della Cei "Illegittima la sentenza di Cagliari"|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|città=Città del Vaticano|data=25 settembre 2007|accesso=}}</ref>


== Nella cultura popolare ==
== Nella cultura popolare ==
A partire dal 1985 circa, in alcuni circoli informatici ([[Usenet]]), cominciarono a diffondersi le storie di individui che, scherzosamente, hanno contribuito al miglioramento della razza umana attraverso l'autoestinzione, e quindi meritevoli di un [[premio Darwin]].
A partire dal 1985 circa, in alcuni circoli informatici ([[Usenet]]), cominciarono a diffondersi le storie di individui che, scherzosamente, hanno contribuito al miglioramento della razza umana attraverso l'autoestinzione, e quindi meritevoli di un [[premio Darwin]].


Ai gruppi di discussione, nel 1993, si aggiunse un sito web, e, successivamente, a partire dal 2000, una serie di libri dell'autrice Wendy Northcutt. Il criterio di merito stabilisce: "Nello spirito di Charles Darwin, i Premi Darwin ricordano gli individui che difendono il nostro patrimonio genetico attraverso l'estremo sacrificio della propria vita. I vincitori del Premio Darwin si autoestinguono con modalità incredibilmente deficienti, e pertanto aumentano le probabilità di sopravvivenza a lungo termine della nostra specie."
Ai gruppi di discussione, nel 1993, si aggiunse un sito web, e, successivamente, a partire dal 2000, una serie di libri dell'autrice Wendy Northcutt. Il criterio di merito stabilisce: "Nello spirito di Charles Darwin, i Premi Darwin ricordano gli individui che difendono il nostro patrimonio genetico attraverso l'estremo sacrificio della propria vita. I vincitori del Premio Darwin si autoestinguono con modalità incredibilmente deficienti e pertanto aumentano le probabilità di sopravvivenza a lungo termine della nostra specie."
[[File:Passing of the Great Race - Map 4.jpg|thumb|''Present Distribution of the European Races''. Mappa dell'eugenetista statunitense [[Madison Grant]] tratta da una sua opera del 1916, ''The Passing of the Great Race''. Rappresenta la presunta distribuzione delle razze europee]]
[[File:Criminal brains.jpg|thumb|Immagine degli anni venti che tenta di associare le tipologie di [[cervello]] al comportamento criminale. La teoria è chiamata "determinismo biologico-ereditario".]]
[[File:Leonard Darwin.jpg|thumb|Leonard Darwin, quarto figlio di [[Charles Darwin]], fu presidente dells "Società eugenetica britannica" dal 1911 al 1928.]]
[[File:Alexis Carrel 02.jpg|thumb|Il chirurgo e biologo francese [[Alexis Carrel]], [[Premio Nobel per la medicina]] nel 1912, ottenne un successo internazionale con il suo [[saggio]] eugenetico intitolato ''L'homme, cet inconnu'' del 1935.]]
[[File:R. A. Fischer.jpg|thumb|Il britannico [[Ronald Fisher]], uno dei padri della [[genetica]] moderna, fu titolare della "Cattedra Galton" di eugenetica presso l'[[University College (Londra)]]<ref>Daniel J. Kevles, ''Au nom de l'eugénisme : génétique et politique dans le monde anglo-saxon'', Presses universitaires de France, Paris, (1995), pag. 243.</ref>.]]


== Note ==
== Note ==
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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
* [[Aktion T4]]
* [[Abilismo]]
* [[Cesare Lombroso]]
* [[Biotipologia]]
* [[Eugenetica nazista]]
* [[Darwinismo sociale]]
* [[Darwinismo sociale]]
* [[Potenziamento umano]]
* [[Tratti mendeliani negli esseri umani]]
* "[[Vita indegna di essere vissita]]"


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==

Versione delle 15:53, 19 giu 2017

Logo del "Seconda conferenza internazionale di eugenetica" svoltosi a New York nel 1921, raffigurante l'eugenetica come un albero che riunisce in sé una varetà di campi diversi[1].

La parola Eugenetica deriva dal greco εὐγενής eugenes-ben nato (da εὖ eu-buono e γένος genos-razza, parentela[2][3]) è un insieme di credenze e pratiche miranti a migliorare la qualità genetica di un certo gruppo d'individui.[4][5].

Nel linguaggio comune il termine si confonde spesso con l'ideologia la quale ritiene che la soluzione di problemi politici, sociali, economici o sanitari possa essere raggiunta attraverso l'adozione di pretese soluzioni eugenetiche. La definizione esatta di "eugenetica" è stata una questione di dibattito fin dal momento che il termine è stato coniato (seconda metà del XIX secolo).

L'articolo giornalistico del filantropo ed eugenetico statunitense Frederick Henry Osborn datato 1937, Development of a Eugenic Philosophy (Sviluppo di una filosofia eugenetica)[6] l'inquadrò come una vera e propria forma di filosofia sociale, cioè una filosofia con implicazioni nell'ordine sociale; ma anche questa definizione non viene universalmente accettata. Osborn sostenne i tassi più elevati di riproduzione sessuata presenti tra persone con tratti "maggiormente desiderabili" (eugenetica positiva) ed al contempo ridotti tassi di riproduzione - con eventuale sterilizzazione (medicina) - di persone con tratti meno desiderati o "indesiderati" (eugenetica negativa).

In alternativa la selezione del gene piuttosto che quella delle persone è stata attualmente resa possibile grazie ai progressi nella modificazione artificiale del genoma umano[7].

Mentre i principi eugenetici sono stati praticati nel corso della storia del mondo fin dall'antica Grecia, la moderna storia dell'eugenetica ha avuto il suo inizio nei primi anni del XX secolo quando un movimento popolare eugenetico emerse nel Regno Unito[8], per diffondersi subito dopo in molti paesi tra cui gli Stati Uniti d'America e il Canada[9], oltre che nella maggior parte dei paesi europei.

In questo periodo le idee eugenetiche vennero lanciate ed acquisite in tutto lo spettro politico; conseguentemente molti paesi adottarono politiche egenetiche con l'intento di migliorare la qualità delle risorse genetiche delle loro popolazioni. Tali programmi compresero sia misure positive, incoraggiare gli individui ritenuti particolarmente idonei a riprodursi, sia misure negative, come i divieti di [matrimonio interrazziale]], mescolanza razziale e sterilizzazione obbligatoria di persone ritenute inadatte alla riproduzione.

Le persone ritenute non idoneee a riprodursi spesso inclusero individui con disabilità mentali o fisiche, chi otteneva un bassi risultato nei test del quoziente d'intelligenza, i criminali, i devianti e i membri di gruppi minoritri sfavoriti. Il movimento eugenetico si è associato negativamente alla Germania nazista e all'Olocausto, quando molti degli imputati al processo di Norimberga tentarono di giustificare gli abusi commessi contro i diritti umani sostenendo che vi era davvero poca differenza tra i programmi dell'eugenetica nazista e quelli statunitensi[10].

Nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale, con la proclamazione universale dei diritti umani, molti paesi cominciaono gradualmente ad abbandonare le politiche eugenetiche, questo anche se alcuni paesi occidentali - tra cui gli Stati Uniti - continuarono a realizzare sterilizzazioni forzate fino a metà degli anni sessanta.

Nel corso degli anni ottanta e novanta, quando furono rese disponibili nuove procedure tecnologiche di riproduzione assistita, come la surrogazione di maternità (disponibile dal 1985), la diagnosi genetica pre-implantazione (disponibile dal 1989) e il trasferimento citoplasmatico (eseguito per la prima volta nel 1996) si temette un'eventuale rinnovarsi delle idee e pratiche eugenetiche, con l'emersione eclatante dell'ampliamento del divario tra ricchi e poveri del mondo.

Una critica tra le più importanti delle politiche eugenetiche è quella che, a prescindere dal fatto he vengano utilizzate politiche "positive" o "negative", esse sono suscettibili di abuso poiché i criteri di selezione vengono determinati sempre dal gruppo che detiene il potere politico in una determinata epoca. Inoltre l'eugenetica negativa in particolare può essere considerata come una vilazione dei diritti umani fondamentali i quali includono anche il diritto alla riproduzione.

Una critica ulteriore è quella che afferma che le politiche eugenetiche portano ad una perdita di diversità genetica, con conseguente depressione endogamica a causa della minore vaiazione genetica.

Storia

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'eugenetica.

Come detto l'eugenetica - a rigore - fa riferimento allo studio dei metodi volti al perfezionamento della specie umana attraverso selezioni artificiali operate tramite la promozione dei caratteri fisici e mentali ritenuti positivi, o eugenici (genetica positiva) e la contempornea rimozione di quelli negativi, o disgenici (genetica negativa), mediante selezione o modifica delle linee germinali, secondo le tradizionali tecniche invalse nell'allevamento animale e in agricoltura basate sulla genetica proposta da Gregor Mendel, oltre a quelle rese attualmente o potenzialmente disponibili dalla biotecnologia moderna.

Teorie precedenti

Storicamente l'eugenetica come campo di ricerca fu per la prima volta suggerita da uno dei massimi esponenti della filosofia greca, Platone (Pol. 458 segg.); il suo fu un concetto di eugenetica positiva volta a produrre esseri umani migliori, suggerendo l'accoppiameto selettivo per produrre una classe di "guardiani"[11]. In seguito, venne nominata molte volte da Charlse Darwin e ne influenzò le teorie.

Il Cristianesimo medioevale, dando per scontata la degenerazione umana dovuta al peccato originale, lascia alla sfera ultraterrena ogni possibilità di "miglioramento".

Nel corso del Rinascimento il filosofo italiano Tommaso Campanella, nella sua prospettiva utopica de La città del Sole, sostenne l'opportunità di combinare i matrimoni e controllare la vita sessuale dei cittadini.

Tra Settecento e Ottocento si afferma la frenologia, una disciplina non scientifica che sosteneva di riuscire ad individuare dalla forma del cranio le tendenze psicologiche delle persone, in primis la propensione a devianza e criminalità.

Successivamente Herbert Spencer prese a prestito i concetti chiave dell'evoluzionismo darwiniano e li applicò alle scienze sociali, sostenendo l'opportunità e la necessità delle differenze sociali allo scopo di assecondare il naturale processo di selezione dei più adatti.

Origine e sviluppo

Francis Galton fu uno dei primi eugenetici, coniò il termine stesso e diffuse la collocazione eugenetica delle parole "natura e nutrimento" (nature and nurture)[12].

L'idea di un'eugenetica negativa con l'intento di far diminuire le nascite di esseri umani "inferiori" è esistita almeno fin da quando il ginecologo statunitense William Goodell (1829-1894) sostenne la castrazione e l'eliminazione dei pazzi (gli "insani")[13][14].

L'idea di un progetto moderno di miglioramento della popolazione umana attraverso una comprensione statistica dell'ereditarietà, incoraggiata da un buon "allevamento", venne originariamente sviluppata durante gli anni sessanta dell'Ottocento dall'antropologo, sociologo e psicologo britannico Francis Galton (cugino di Darwin) ed inizialmente era strettamente collegata al darwinismo e alla sua teoria della selezione naturale[15]; egli teorizzò il miglioramento progressivo della razza (categorizzazione umana) secondo criteri analoghi a quelli dell'evoluzione biologica.

Galton era venuto a conoscenza della teoria evoluzionistica la quale cercava di spiegare lo sviluppo di specie vegetali e animali, con il desiderio di poterla applicare anche agli esseri umani. Sulla base dei suoi studi biografici Galton credette che le qualità umane più desiderabili avessero dei tratti ereditari, anche se Dawrin fu fortemente in disaccordo con questa elaborazione della sua teoria[16]; egli invece sostenne con forza che fosse necessario un intervento delle istituzioni a questo fine, mediante l'incrocio selettivo degli individui maggiormente adatti.

Nel 1883, un anno dopo la morte del cugino naturalista, Galton diede alla sua ricerca un nome preciso: eugenetica (termine tratto del greco classico)[17]. Con l'introduzione del campo genetico, l'eugenetica si basò essenzialmente su un'ideologia di determinismo biologico in cui il carattere umano era dovuto interamente ai geni, non influenzabili quindi dall'educazione o dalle condizioni di vita. Molti dei primi genetisti non furono darwiniani e d'altra parte la teoria dell'evoluzione non era più necessaria per le politiche eugenetiche basate sul determinismo genetico. Nel corso della sua storia iniziale l'eugenetica rimase un'argomento altamente controverso[18].

Nonostante ciò l'eugentica divenne presto una disciplina accademica in molti college ed istituti universitari e cominciò a ricevere ampi finanziamenti provenienti dalle fonti più disparate[19]. Vennero create organizzazioni con l'intento di accaparrarsi il sostegno dell'opinione pubblica, ondeggiante verso i valori eugenetici "responsabili" della genitorialità; tra queste l'"Eugenics Education Society" (il futuro Galton institute) britannica nel 1907 e l'"American Eugenics Society" (la futura Society for Biodemography and Social Biology) nel 1921. Entrambe cercarono il sostegno dei maggiori uomini di Chiesa (comunità), modificando in parte il loro messaggio per soddisfare gli ideali religiosi[20] predominanti.

Nel 1909 i sacerdoti appartenenti all'anglicanesimo William Inge e James Peile scrissero entrambi per la Società eugenetica britannica. Inge venne inoltre invitato a parlare all'"International Eugenics Conference" nel 1921; l'incontro ottenne anche l'approvazione esplicita dell'arcivescovo del cattolicesimo romano di New York Patrick Joseph Hayes[20].

L'ex Primo ministro del Regno Unito Arthur James Balfour pronunciò il discorso d'apertura alla "Prima conferenza internazionale di eugenetica" tenutasi nel 1912 a Londra[21].

Le tre "Conferenze internazionali di eugenetica" presentarono una piattaforma globale per gli eugenetici con incontri nel 1912 a Londra (con la presenza di una folta delegazione di scienziati italiani, ispirati anche dalle teorie degenerazioniste di Cesare Lombroso.[22]) e nel 1921 e nel 1932 a New York. Le politiche eugenetiche furono per la prima volta implementate nei primi anni del XX secolo negli Stati Uniti d'America[23], ma si radicarono ed attecchirono velocemente anche nella Terza Repubblica Francese, nell'impero tedesco e in Gran Bretagna[24]. La teoria ebbe grande successo, grazie anche alla forte impostazione positivista della scienza e all'ideale imperante di progresso della civiltà.

Più tardi, nel corso degli anni venti e trenta, la politica eugenetica di sterilizzazione obbligatoria di alcuni pazienti mentali venne implementata anche in altri paesi tra cui il Belgio[25], il Brasile[26], il Canada[27], il Giappone e finanche la Svezia.

Oltre a venire attivamente praticata in diversi paesi, l'eugenetica si organizzò a livello internazionale attraverso l'"International Federation of Eugenic Organizations" (IFEO)[28]. I suoi progetti scientifici furono portati avanti da orgnismi di ricerca come il "Kaiser Wilhelm Institute of Anthropology, Human Heredity, and Eugenics" (fondato nel 1927 nella repubblica di Weimar)[29], il "Cold Spring Harbour Carnegie Institution" per l'evoluzione sperimentale[30] e l'"Eugenics Record Office" (ERO) statunitensi[31].

Politicamente il movimento sostenne misure come le leggi di sterilizzazione[32]; nella sua dimensione morale l'eugenetica respinse la dottrina che vuole tutti gli esseri umni nascere uguali e ridefinì il valore morale in termini puramente di idoneità genetica[33] e "fitness". I suoi elementi associati al razzismo scientifico compresero la ricerca di una pura gamma genetica di "razza nordica" o, meglio, di "razza ariana" con l'eventuale eliminazione delle "razze inadeguate"[34][35].

Gilbert Keith Chesterton (qui ritratto nel 1905) fu uno dei primi e più fieri oppositori dell'eugenetica. Foto di Alvin Langdon Coburn.

I primi critici della filosofia eugenetica inclusero il sociologo statunitense Lester Frank Ward[36], lo scrittore inglese cattolico Gilbert Keith Chesterton, l'antropologo tedesco americano Franz Boas[37] e il medico britannico Halliday Sutherland (pioniere scozzese degli studi sulla tubercolosi). L'articolo di Ward del 1913 Eugenics, Euthenics, and Eudemics, il libro di Chesterton del 1917 intitolato Eugenetica e altri malanni e l'articolo di Boas del 1916 Eugenics fatto pubblicare nel The Scientific Monthly furono tutti molto critici nei confronti del movimento altrimenti in rapida ascesa.

Sutherland identifico essere gli eugenetici come uno dei principali ostacoli all'eradicazione e alla cura della tubercolosi nel suo saggio pubblico inviato nel 1917 dal titolo Consumption: Its Cause and Cure[38]; la sua critica rivolta all'eugenetica e al neo-malthusianesimo nel suo libro del 1921 Birth Control (controllo delle nascite) gli costò un'accusa di diffamazione da parte dell'eugenetica nonché femminista e sostenitrice della contraccezione Marie Stopes. Anche molti studiosi di biologia si mantennero in una posizione di antagonismo nei confronti del movimento eugenetico, incluso lo zoologo e statistico britannico Lancelot Hogben[39].

Altri biologi come gli inglesi John Burdon Sanderson Haldane e Ronald Fisher espressero tutto il loro scetticismo verso la covinzione eugenetica che la sterilizzazione dei "difettosi" avrebbe condotto alla totale scomparsa dei tratti genetici indesiderati[40].

Tra le istituzioni pubbliche la Chiesa cattolica romana fu nella sua generalità una fiera avversaria delle sterilizzazioni statali forzose[41]. I tentativi compiuti dalla "Eugenics Education Society" di persuadere il governo di Sua Maestà a legalizzare la sterilizzazione volontaria trovarono l'opposizione da parte dei cattolici e del Partito Laburista (Regno Unito). L'"American Eugenics Society" invece inizialmente si guadagnò l'appoggio cattolico; ma il sostegno a suo favore diminuì a seguito dell'emmissione dell'enciclica papale del 1930 intitolata Casti Connubii[20].

Papa Pio XI condannò esplicitamente le leggi di sterilizzazione: "i magistrati pubblici non hanno alcun potere diretto sui corpi dei loro soggetti, perciò, quando non c'è stato alcun crimine e non vi è alcuna causa per la grave condanna, non possono mai danneggiare o alterare l'integrità del corpo, né per un qualche motivo eugenetico o per qualsiasi altra ragione"[42].

Come movimento sociale, l'eugenetica raggiunse la sua massima popolarità nei primi decenni del XX secolo, quando venne praticata praticamen in tutto il mondo e promossa da governi, istituzioni e individui influenti. Molti paesi adottaromo l'esclusiva e il monopolio[43] in diverse politiche eugenetiche, tra cui: lo screening genetico, la contraccezione, la promozione di tassi di natalità differenziali, (vedi le restrizioni sul matrimnio interrrazziale) e l'istituzionalizzazione delle malattie mentali (vedi ospedale psichiatrico), la sterilizzazione obbligatoria, l' aborto forzato o la gravidanza forzata ed in ultima analisi culminando in un vero e proprio tentativo di genocidio.

Charles Robert Richet, Premio Nobel per la medicina nel 1913, fu presidente della "Società francese di eugenetica" dal 1920 al 1926[44].

Politiche eugenetiche applicate

In gran parte dell'Europa occidentale e del America settentrionale vennero applicati provvedimenti di vario tipo di carattere eugenetico a partire dagli ultimi anni dell'Ottocento.

Alcuni stati si distinsero per un maggior impegno in tal senso, con una legislazione eugenetica non solo positiva, mirante cioè a indirizzare le scelte riproduttive, ma anche negativa, ovvero la rimozione di caratteri considerati negativi, attraverso la sterilizzazione obbligatoria.

Ecco le stime riguardanti i casi di sterilizzazioni:[45]

  • Germania (1933-1941): oltre 400.000
  • Stati Uniti (1899-1979): circa 65.000
  • Svezia (1934-1976): 62.888
  • Finlandia (1935-1970): 58.000
  • Norvegia (1934-1977): 40.891
  • Danimarca (1929-1967): 11.000
  • Canada (1928-1972): circa 3.000
  • Svizzera (1928-1985): meno di 1.000

Le leggi eugenetiche furono votate a stragrande maggioranza in molti paesi. Le forze politiche di ogni orientamento furono concordi sull'utilità delle pratiche di sterilizzazione, per il miglioramento della razza (categorizzazione umana), o per motivi di politica demografica ed economici.

Negli Stati Uniti

Negli Stati Uniti ad essere sterilizzati furono per lo più coloro che venivano dichiarati deboli di mente, pazzi, idioti, imbecilli, criminali-nati o, addirittura, affetti da epilessia, persone moralmente degenerate o sessualmente pervertite.

In Svezia e Finlandia

In particolare in Svezia[46] e in Finlandia la gestione del welfare state portò a scegliere interventi di questo tipo per ridurre il carico degli assegni di maternità.

In Italia

Preceduta negli ultimi decenni del XIC secolo da un intenso dibattito proto-eugenetico nel regno d'Italia, a partire dal "Primo Congresso Internazionale di Eugenica" (presieduto da Leonard Darwin, il figlio di Charles) svoltosi a Lonra nel 1912, si diffusero i termini eugenica (eugenetica, eugenia). Nel 1913 si costituì il primo "Comitato Italiano per gli Studi di Eugenica", in modo originale e con teorie neo-lamarckiane di scambio sociale ed elitarie (di Vilfredo Pareto), di un'antropologia d’allevamento razziale (e migrazione) ed il collegamento lombrosiano tra genio e degenerazione. Il punto di partenza fu caratterizzato da un quadro scientifico ed intellettuale che rese l'eugenica italiana incompatibile al modello anglosassone[47].

Il conflitto insegnò agli eugenisti l'efficienza economicamente razionale nella gestione diretta dello stato, di risorse biologiche della nazione e l'importanza di un’«unità di comando». Il periodo interbellico si dimostrò sia come potenziamento biologico della nazione che di «selezione al rovescio», l’ascesa del fascismo e le crisi degli ultimi governi liberali si accompagnarono ad ambizioni tecnocratiche, a nuove politiche di welfare, di «medicina sociale» e ad ansie di rigenerazione nazionale. La «difesa della società e della razza» - di fronte al superiore interesse collettivo nella subordinazione della libertà del singolo - si affermò prepotentemente nel «paradigma eugenetico».

Una visione della popolazione manageriale e tecnocratica[48]. fu condivisa trasversalmente sia dalla sinistra politica col suo riformismo socialista sia a destra (politica) col nazionalismo. Fu un periodo di intenso dibattito sui vari temi eugenetici: sterilizzazione, igiene mentale, contollo delle nascite (contraccezione) e certificato medico prematrimoniale;[49].

In questo periodo videro la luce l’"Istituto di Previdenza e Assistenza Sociale" (IPAS), la "Società Italiana per lo studio delle Questioni Sessuali" (SISQS), la "Società Italiana di Genetica e Eugenetica" (SIGE) ed infine anche la "Lega Italiana di Igiene e Profilassi Mentale" (LIPIM)[50].

Il regime fascista]], nonostante la vicinanza con alcuni scienziati sostenitori dell'eugenetica, non prenderà mai misure di questo tipo. Il perseguimento del "miglioramento della razza" portò il fascismo ad intervenire a favore della famiglia e dell'infanzia con la creazione dell'Opera Nazionale Maternità e Infanzia e ad introdurre una politica di igienizzazione "morale", vista come prevenzione contro la disgregazione delle famiglie e la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili. Posizione perfettamente in sintonia con il parere della Chiesa, che non vedeva di buon occhio i provvedimenti eugenetici intrapresi dal mondo anglosassone.

L'ortodossia basata sul binomio di politica demografica natalista ed eugenica “quantitativa” venne imposto ufficialmente e definitivamente nel 1927. Il punto di svolta fu prima di tutto politico, venne pertanto sancita dall'alleanza tra la politica della natalità fascista, inaugurata a maggio con il famoso discorso dell’Ascesione di Benito Mussolini e la morale sessuale cattolica, ribadita dalla Santa Sede nel dicembre 1930 con l'enciclica Casti Connubii. La guida della SIGE rispecchiò questa fusione ideologica e politica, il presidente fu il demografo, statista e politico Corrado Gini, il vice-presidente invece era il principale esponente dell’eugenetica cattolica italiana, padre Agostino Gemelli[51].

A partire dalla seconda metà degli anni venti ad un livello scientifico e ideologico emerse una teoria fascista paradigmatica,[52] dai pilastri di Corrado Gini con la demografia «strategica» e di Nicola Pende[53] (vicino agli ambienti cattolici)[54] nella biotipologia costituzionalistica;[55] dall’espansionismo demografico al controllo biopolitico dell’individuo[56].

Originalità e sintesi che determinarono un grande successo all'estero per l'eugenetica italiana, da un'asse italo-francese nel 1935 nacque la "Federazione Latina delle Società di Eugenica". Dichiaratamente opposta all'"International Federation of Eugenic Organizations" (IFEO)[57] del modello “nordico” anglo-tedesco-scandinavo (fondata nel 1925 dall’ex "International Commission of Eugenics"); ma sorprendentemente ciò non coincise con la fase più critica delle relazioni diplomatiche tra l'Italia fascista e la Germania nazista[58].

Nell’Italia fascista a partire dal 1936, ma in particolare nel 1938 con l'introduzione del "razzismo di stato" (vedi Leggi razziali fasciste) - la convergenza ideologica e politica del fascismo e del nazionalsocialismo influenzarono anche il rapporto tra eugenica e razzismo, dove si alimentarono nuove tensioni e opposizioni[59], in particolare sulla determinazione esatta della cosiddetta "razza ariana".

Dal 1938 al 1943 il binomio galtoniano natura/nurture divenne il terreno di scontro tra le diverse correnti razziste del fascismo: qulla ”biologica” (capitanata da Telesio Interlandi e da Guido Landra) e quella ‘esoterica-tradizionalista’ (capitanata da Julius Evola e Giovanni Preziosi) che adottò il modello nazista di eugenica negativa; quella che rimase comunque fedele al modello “latino”, neo-lamarkiano e ambientalista (con Giacomo Acerbo, Nicola Pende ecc.) nel razzismo “nazionalista” della cosiddetta "razza mediterranea". Definizioni dell’identità razziale italiana opposte, ma convergenti nella discriminazione dei loro nemici razziali, quali il meticcio e l’“Ebreo[60].

Nel secondo dopoguerra le conseguenze del razzismo nazionalsocialista non segnarono la fine definitiva dell’eugenetica. Nei decenni cinquanta e sessanta l'eugenetica in Italia non subì la stigmatizzazione come fosse un tabù, ma venne progressivamente ridefinita passando attraverso una sorta di terra di nessuno, in cui su diversi livelli si sono verificate lotte e opposizioni. Istituzionale e accademica, la SIGE con i suoi demografi e statistici, si ritrovò a scontrarsi con la genetica (di Adriano Buzzati-Traverso, Giuseppe Montalenti, Claudio Barigozzi), che nel 1953[61] si costituì in una nuova associazione autonoma ("Associazione Italiana di Genetica", AGI).

Invece i medici Carlo Foà, Luigi Gedda e Luisa Gianferrari nel 1951 costituirono la prima "Società di Genetica Medica" (la Società Italiana di Genetica Medica); opposta sia alla SIGE che all’AGI. Dopo la seconda guerra mondiale la guida politica dell’eugenetica italiana fu una componente importante del razzismo scientifico internazionale, espresso dallo IAAEE e dal "Mankind Quarterly", che mise assieme anche componenti di riforma antifasciste[62].

Dal punto di vista ideologico cattolico, della famiglia e della natalità sostenute soprattutto da Luigi Gedda con l’Istituto “Gregorio Mendel”, opposto all'eugenetica secolare il quale auspicava una politica demografica di controllo delle nascite e di pianificazione familiare[63].

Dalla seconda metà degli anni settanta, con l'introduzione in Italia della diagnosi prenatale, seguita nel 1978 dall'approvazione della legge 194 sulla legalizzazione dell'aborto, il dibattito eugenetico è entrato in una nuova fase che in Italia ancora oggi a livello politico e culturale rimane intenso e a volte lacerante[64].

L’attuale Bioetica ha sviluppato nuove argomentazioni che per «analogia nazista» (nell’eugenica come concetto), sia dalle dichiarazioni (dei sostenitori) che dal testo della legge 40 del 2004 diveniva successivamente e retoricamente paragonabile solo a forme d’eugenetica negativa di matrice nazista; su qualsiasi tipo di selezione della Prole[65].

Una "casa di nascita" del progetto Lebensborn durante gli anni della Germania nazista. Creato con l'intento di aumentare il tasso di nascita dei bambini "ariani" dalle relazioni extraconiugali di genitori "razzialmente puri e sani".

Nazionalsocialismo e declino dell'egenetica

La reputazione scientifica dell'eugenetica cominciò a diminuire nel corso degli anni trenta, quando lo psichiatra e genetista svizzero-tedesco Ernst Rüdin cominciò ad utilizzare l'eugenetica come una giustificazione per la politica razziale nella Germania nazista. Adolf Hitler aveva elogiato ed incorporato le idee eugenetiche già a partire dal 1925 nel suo Mein Kampf ed a suo tempo, una volta assunto il potere nel 1933, emulò la legislazione eugenetica volta alla sterilizzazione dei "difettosi", di cui gli Stati Uniti erano stati i pionieri[66].

Alcuni tra i metodi più comuni degli studi eugenetici del XX secolo coinvolsero l'individuazione e la classificazione dei singoli individui e delle loro famiglie di origine tra cui i poveri, i malati mentali, i nati ciechi e sordi, le prostitute, gli omosessuali ed alcuni gruppi razziali come i Rom (popolo) e gli ebrei nella Germania nazista. Tutti questi esseri umani, questi, etichettati come inadeguati o degenerati i quali furono presto condotti alla segregazione forzata, all'istituzionalizzazione negli ospedali psichiatrici, alla sterilizzazione obbligatoria, all'eutanasia fino a giungere alla strage (omicidio di massa) e al tentativo di genocidio[67].

Il Castello di Hartheim, uno dei centri del programma eutanasico nazista "Aktion T4".

La pratica nazista di eutanasia vene eseguita sui pazienti ospedalieri nei centri del progetto "Aktion T4", come il Castello di Hartheim situato in Austria.

Alla fine della seconda guerra mondiale molte delle leggi eugenetiche discriminatorie furono velocemente abrogate, essendo ormai associate inestricabilmente con il nazionalsocialimo[68]; nelle prime tre decadi del ventesimo secolo, l'eugenetica era diventata ampiamente accettata in tutto il mondo economicamente sviluppato dell'occidente, ad eccezione dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche.[69]. Lo scrittore britannico H. G. Wells, che aveva richiesto la "sterilizzazione dei fallimenti" già nel 1904[70], si ricredette in parte ed affermò nel suo libro del 1940 The Rights of Man: Or What are we fighting for? che, tra i diritti umani, che credeva dovessero essere disponibili per tutte le persone, vi fossero anche inclusi "un divieto alla mutilazione, alla sterilizzazione (medicina), alla tortura e a qualsiasi altra punizione corporale"[71].

Nel secondo dopoguerra la pratica di "imporre misure destinate a prevenire le nascite all'interno di un gruppo di popolazione" rientrò pienamente nella definizione del nuovo reato internazionale di "genocidio" così come stabilito nella Convenzione sul genocidio del 1948[72]. La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea del 2000 (la Carta di Nizza) proclama inoltre solennemente "il divieto delle pratiche eugenetiche, in particolare quelle destinate alla selezione delle persone"[73] (all'art. 3 §2 impone il divieto esplicito di qualsivoglia pratica eugenetica[74]).

Nonostante il declino delle leggi eugenetiche discriminatorie, alcuni mandati governativi consentirono la sterilizzazione forzata fino al XXI secolo. Durante i dieci anni della sua presidenza del Perù - dal 1990 al 2000 - Alberto Fujimori fece sterilizzare forzosamente più di 2000 persone[75]. La Repubblica Popolare Cinese mantenne la propria politica del figlio unico (con conseguenti aborti forzati contro le figlie femmine) fino al 2015, nonché tutta una serie di altre leggi basate sull'eugenetica per ridurre la dimensione della popolazione e gestire i tassi di fertilità dei diversi gruppi etnici[76][77][78].

Nel 2007 l'Organizzazione delle Nazioni Unite hanno riferito di sterilizzazione e isterectomia coercitive in Uzbekistan[79]. Durante gli anni compresi tra il 2005 e il 2013 quasi un terzo dei 144 detenuti fatti sterilizzare in California non avevano dato il loro previo consenso legale all'operazione[80].

Rinascita contemporanea dell'interesse e del dibattito

Gli sviluppi delle tecnologie di ngegneria genetica, genomiche e riroduttive alla fine del XX secolo stanno sollevando numerosi quesiti sullo status etico dell'eugenetica, causando efficacemente una ripresa dell'interesse sull'argomento. Alcuni, come l'esperto di sociologia dell'Università della California Berkeley Troy Duster, sostengono che la genetica contemporanea costituisce una "porta posteriore" dell'eugenetica[81]. La disponibilità della completa sequenza del genoma e l'avanzamento delle biotecnologie ha fatto ipotizzare un pericolo di possibile selezione dei caratteri genetici dei nascituri.

Questa stessa visione viene condivisa anche dall'"White House Assistant Director for Forensic Sciences" Tania Simoncelli la quale ha dichiarato in una pubblicazione del 2003 per il "Population and Development Program" dell'Hampshire College che i progressi nella diagnosi gentica di preimpianto (PGD) stanno spostando l'intera società (sociologia) verso una "nuova era eugenetica" e che, a differenza degli eugenetici nazisti, la moderna eugenetica viene guidata dal consumatore e dal mercato dove i bambini vengono sempre più considerati come dei semplici "prodotti" di consumo creati su ordinazione[82].

In un articolo gionalistico del 2006 Richard Dawkins ha affermato che la discussione riguardante l'eugenetica è stata inibita dall'ombra dello sfruttamento nazista, nella misura in cui alcuni scienziati non ammetterebbero che l'"allevamento di esseri umani" per certe abilità siano affatto possibili. Egli ritiene che ciò non sia fisicamente diverso dall'allevamento di animali domestici al fine di fargli assumere trattti caratteristici come la veloctà nella corsa o l'abilità nell'allenamento[83].

Dawkins ritiene che sia trascorso un tempo sufficiente per poter chiedere almeno quali siano le differenze etiche tra l'allevamento animale atto a produrre certe abilità e l'addestramento degli atleti o alla costrizione per i bambini a sottoporsi a lezioni di musica, anche se potrebbe pensare a motivazioni persuasive per trarne una distinzione[84].

Nell'ottobre del 2015 il Comitato internazionale di bioetica dell'UNESCO ha scritto che i problemi etici sorti dallo sviluppo dell'ingegneria genetica e della terapia genica non dvrebbero essere confusi con i problemi di eticità rivolti ai movimenti eugenetici del XX secolo. Tuttavia la questione rimane problematica in quanto sfida l'idea dell'uguaglianza umana ed apre a nuove forme di discriminazione e stigmatizzazione per coloro che non vogliono o non possono permettersi l'utilizzo della nuova tecnologia[85].

Il transumanesimo viene spesso associato all'eugenetica, anche se la maggior parte dei transumanisti che hanno opinioni analoghe si allontanano dal temine "eugenetica" (preferendovi quelli di "scelta germinale" o "riprogenetica")[86]; questo per evitare che la loro posizione venga confusa con le teorie e le pratiche oramai del tutto screditate dei movimenti eugenetici del XX secolo.

Lo screening di diagnosi prenatale può essere considerato come una forma di eugenetica contemporanea in quanto può condurre a prevenire la nascita di un figlio con tratti e caratteristiche psicofisiche "indesiderate" (ad esempio per quanto riguarda la sindrome di Down)[87].

Oltre alla succitata sterilizzazione chirurgica o farmacologica delle persone con menomazioni fisiche o psichiche, ipotetici strumenti di Selezione genetica possono essere considerati:

  • la manipolazione eugenetica del DNA;
  • l'utilizzo di banca del seme o dell'embrione, o la moltiplicazione di questi mediante FIVET (fecondazione in vitro), se utilizzati al fine di conservare e diffondere i patrimoni genetici di "migliore qualità".

Il dibattito in Italia

Recentemente il termine eugenetica è stato anche ripreso da politici ed esponenti cattolici e conservatori per etichettare in modo negativo anche le tecniche di diagnosi preimpianto dell'embrione nei casi di fecondazione assistita e riguardo ai casi di aborto terapeutico.

L'ordinamento italiano, con la legge 40/2004, ha ritenuto in linea di principio inammissibili alcune pratiche in materia di procreazione medicalmente assistita:[88]

«La ricerca clinica e sperimentale su ciascun embrione umano è consentita a condizione che si perseguano finalità esclusivamente terapeutiche e diagnostiche ad essa collegate volte alla tutela della salute e allo sviluppo dell'embrione stesso, e qualora non siano disponibili metodologie alternative»

«Sono, comunque, vietati [...] ogni forma di selezione a scopo eugenetico degli embrioni e dei gameti ovvero interventi che, attraverso tecniche di selezione, di manipolazione o comunque tramite procedimenti artificiali, siano diretti ad alterare il patrimonio genetico dell'embrione o del gamete ovvero a predeterminarne caratteristiche genetiche, ad eccezione degli interventi aventi finalità diagnostiche e terapeutiche, di cui al comma 2 del presente articolo»

Nella stessa ottica, la legge n. 40 del 2004, art. 1 e art. 4 comma 1, vietano il ricorso alla fecondazione assistita ai portatori sani di malattie genetiche. La fecondazione è ammessa nei soli casi di sterilità e infertilità di uno dei partner.

Il 24 settembre 2007 il Tribunale di Cagliari ha emesso una sentenza, provocando lo sdegno della Conferenza Episcopale Italiana, a favore di una donna che, due anni prima, aveva chiesto di poter eseguire la diagnosi preimpianto prima di procedere con le tecniche di fecondazione in vitro perché portatrice di talassemia, malattia molto diffusa in Sardegna, al pari del diabete mellito.

Tale sentenza veniva confermata dal TAR Lazio, con sentenza 398/08 la quale dichiarava illegittimo il divieto di diagnosi preimpianto previsto dalle "Linee Guida Ministeriali" (adottate con D.M 21.7.2004) a meno che tale tecnica non avesse carattere sperimentale ovvero specifica finalità eugenetica (nel senso di tecniche volte alla selezione della razza (categorizzazione umana) umana).

Nella sentenza 398/08 venivano anche sollevate le questioni di legittimità costituzionale e successivamente accolte dalla Corte Costituzionale - con sentenza 151/09 - che ha previsto la possibilità di inseminare un numero di embrioni adeguato al caso concreto - valutato in scienza e coscienza dal medico curante - e di crioconservare gli embrioni che non risultasse opportuno trasferire immediatamente nell'utero materno, quando ciò comportasse un rischio per la salute della donna e dei concepiti).

Il caso è stato oggetto di particolare attenzione da parte dei giuristi, alla luce della delicatezza degli interessi toccati e della emblematica vicenda umana, segnata dalla condizione della donna, attrice nel processo, prostrata da precedenti interventi abortivi dovuti alle annunciate malattie del concepito. La decisione è fondata nel rinvenimento di un'identità nelle finalità della diagnosi prenatale ex l.194/78 e della diagnosi dell'embrione in vitro, pure consentita dalla citata legge 40.

Ritenuto pertanto che deve prevedersi identico trattamento (ex art. 3 Cost.) al feto in fase prenatale ante 90º giorno e all'embrione concepito in vitro, si dà la possibilità alla madre di evitare l'impianto dell'embrione talassemico (ex art.32 Cost.). Con la decisione del giudice infatti, l'ospedale e il medico incaricato controlleranno lo stato dell'embrione, verificando se può essere colpito da talassemia. Solo nel caso in cui l'embrione sia sano il medico procederà all'impianto e alla gravidanza[89][90].

Karl Pearson nel 1912.

Significati e tipi

Il termine eugenetica e il suo moderno campo di studio furono formulati per la prima volta, come detto, da Francis Galton nel 1883[91], ispirandosi ai recenti lavori del suo mezzo cugino Charles Darwin[92][93]; Galton pubblicò le propeie osservazioni e conclusioni nel libro intitolato Inquiries into Human Faculty and Its Development (Ricerche sulla facoltà umana e sul suo sviluppo). Le origini del concetto ebbero il loro imput di avvio con alcune interpretazioni dell'ereditarietà di Gregor Mendel e delle teorie riguardani la biologia evolutiva del tedesco August Weismann[94].

La parola eugenetica deriva dalla parola greca eu ("buono" o "sano") e dal suffisso -genēs ("nato") e venne coniata da Galton nel 1883 per sostituire la parola "stirpiculture", che aveva usato in precedenza ma che subì la derisione quasi generale per la percezione di palesi connnotazioni sessuali[95]. Galton definì l'eugenetica come "lo studio di tutte le opere sotto il controllo umano che possono migliorare o compromettere la qualità razziale delle generazioni future"[96].

Storicamente il termine si è riferito a tutto ciò che riguarda la cura prenatale delle madri, fino alla sterilizzazione obbligatoria e all'eutanasia[97]. Per gli esperti di genetica delle popolazioni il termine ha finito per includere l'evasione dall'inincrocio senza però alterare le frequenze delle allele; per esempio John Burdon Sanderson Haldane ha scritto che "l'automobile a motore, spezzando l'isolamento innato delle comunità di villaggio, è stato un potente agente eugenetico"[98]. Il dibattito su ciò che si può esattamente considerare come eugenetica continua ancor oggi[99].

Il giornalista ebreo-americano Edwin Black, autore di War Against the Weak, sostiene che l'eugenetica viene spesso considerata essere una pseudoscienza perché ciò che viene definito come miglioramento genetico di un tratto desiderato è spesso considerato una scelta culturale piuttosto che una questione che può essere determinata mediante un'indagine scientifica oggettiva[100].

L'aspetto maggiormente controverso dell'eugenetica è stato sicuramente la definizione di "miglioramento" del pool genico umano, come quella che viene considerata una caratteristica benefica in opposizione a ciò che viene interpretato come un "difetto". Quest'aspetto dell'eugenetica è stato storicamente contaminato dal razzismo scientifico.

I primi eugenetici erano prevalentemente preoccupati dei fatto d'intelligenza percepita, che spesso erano fortemente correlati con il ceto sociale di appartenenza. Alcuni di questi primi eugenetici includono Karl Pearson e Walter Weldon, che hanno lavorato su questo argomento presso l'University College (Londra)[16].

L'eugenetica ha avuto anche un posto in medicina; nela sua conferenza intitolata "Darwinism, Medical Progress and Eugenics" Pearson ha affermato che tutto quello che riguarda l'eugenetica è entrato nel campo medico. Fondamentalmente egli ha posto le parole eugenetica e medicina in uno staro di equivalenza; fu sostenuto in parte dal fatto che Galton, il padre dell'eugenetica, aveva anche una formazione medica[101].

Le politiche eugenetiche sono state fondamentalmente suddivise in due categorie principali[97]. la prima è l'eugenetica positiva mirante ad incoaggiare la riproduzione dei "migliori" (quelli geneticamente avvantaggiati) - per esempio la riproduzione dell'intelligenza, della salute e finanche del successo sociale - e gli approcci possibili possono includere gli stimoli finanziari e politici, le analisi demografiche mirate, la fecondazione in vitro, il trapianto di ovulo e la clonazione umana[102].

Il film Gattaca fornisce un esempio fittizio di una società distopica che utilizza l'eugenetica per decidere cosa sei più bravo a fare e di conseguenza il tuo posto assegnato nel mondo.

L'eugenetica negativa è invece quella mirante ad eliminare, attraverso la sterilizzazione (medicina) o la segregazione razziale, tutti quegli esseri umani ritenuti - per vari motivi - fisicamente, mentalmente o moralmente "indesiderati" ed intrinsecamente difettosi; ciò può includere l'aborto forzoso, la sterilizzazione obbligatoria e altri metodi di pianificazione familiare[102].

Sia l'eugenetica positiva sia quella negativa possono risultare coercitive; l'aborto per le donne adulte di "razza ariana", per esempio, era vietato nella Germania nazista[103].

L'autore e giornalista statunitense Jon Entine sostiene che l'eugenetica significa semplicemente "buoni geni" ed utilizzarla come sinonimo di genocidio è una distorsione troppo comune della storia sociale della politica genetica negli Stati Uniti d'America; secondo Entin l'eugenetica si è sviluppata dall'"Era progresssista" statunitense (1890-1920) e non dalla soluzione finale della questione ebraica di Adolf Hitler[104].

Nella cultura popolare

A partire dal 1985 circa, in alcuni circoli informatici (Usenet), cominciarono a diffondersi le storie di individui che, scherzosamente, hanno contribuito al miglioramento della razza umana attraverso l'autoestinzione, e quindi meritevoli di un premio Darwin.

Ai gruppi di discussione, nel 1993, si aggiunse un sito web, e, successivamente, a partire dal 2000, una serie di libri dell'autrice Wendy Northcutt. Il criterio di merito stabilisce: "Nello spirito di Charles Darwin, i Premi Darwin ricordano gli individui che difendono il nostro patrimonio genetico attraverso l'estremo sacrificio della propria vita. I vincitori del Premio Darwin si autoestinguono con modalità incredibilmente deficienti e pertanto aumentano le probabilità di sopravvivenza a lungo termine della nostra specie."

Present Distribution of the European Races. Mappa dell'eugenetista statunitense Madison Grant tratta da una sua opera del 1916, The Passing of the Great Race. Rappresenta la presunta distribuzione delle razze europee
Immagine degli anni venti che tenta di associare le tipologie di cervello al comportamento criminale. La teoria è chiamata "determinismo biologico-ereditario".
Leonard Darwin, quarto figlio di Charles Darwin, fu presidente dells "Società eugenetica britannica" dal 1911 al 1928.
Il chirurgo e biologo francese Alexis Carrel, Premio Nobel per la medicina nel 1912, ottenne un successo internazionale con il suo saggio eugenetico intitolato L'homme, cet inconnu del 1935.
File:R. A. Fischer.jpg
Il britannico Ronald Fisher, uno dei padri della genetica moderna, fu titolare della "Cattedra Galton" di eugenetica presso l'University College (Londra)[105].

Note

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